1. Multisensorialità e Dinner Experience
di Ignazio Caloggero
Pagina di Riferimento: Principi Esperienziali e Dinner Experience
I Principi esperienziale applicati alla Dinner Experience
Principio 1: Multisensorialità
Multisensorialità: Il percorso esperienziale deve prevedere un coinvolgimento multisensoriale (vista, udito, tatto, olfatto e gusto). Non si tratta solo di gustare il cibo, ma di creare un ambiente in cui i partecipanti possano vivere il pasto attraverso una gamma completa di stimoli sensoriali: la vista nella presentazione dei piatti, il suono dell’ambiente, l’aroma degli ingredienti, il tatto dei materiali utilizzati, e naturalmente il gusto.
Gli eventi enogastronomici di per se sono eventi multisensoriali, si tratta spesso di aggiungere elementi che arricchiscono l’esperienza: luci, suoni, ambienti immersivi ed altri stimoli sensoriali.
Il principio della multisensorialità applicato alla Dinner Experience è fondamentale per creare un’esperienza immersiva e coinvolgente che va oltre il semplice piacere del cibo. Questo principio riconosce che l’esperienza culinaria è tanto più ricca e memorabile quanto più coinvolge tutti e cinque i sensi: vista, udito, tatto, olfatto e gusto. Non si tratta semplicemente di mangiare, ma di creare un ambiente che stimoli una gamma completa di sensazioni, in modo che i partecipanti possano vivere il pasto in maniera più profonda e significativa.
- Vista: Il primo impatto sensoriale in una Dinner Experience è quello visivo. La presentazione dei piatti gioca un ruolo chiave: colori vivaci, forme insolite e decorazioni creative non solo rendono i piatti più attraenti, ma evocano anche emozioni e stimolano l’appetito. L’estetica del cibo, infatti, può influenzare la percezione del sapore stesso. Anche l’ambiente visivo del ristorante, come il design della location, l’illuminazione e gli arredi, contribuisce a creare un’atmosfera che arricchisce l’esperienza sensoriale. L’illuminazione, ad esempio, può variare in base al tema della serata, utilizzando luci soffuse per creare intimità o colori vivaci per dare energia all’ambiente.
- Udito: I suoni dell’ambiente influenzano l’umore e il modo in cui i partecipanti percepiscono il pasto. La musica di sottofondo, i suoni naturali o persino il silenzio calcolato possono amplificare l’esperienza culinaria. È stato dimostrato che alcuni tipi di musica possono esaltare il sapore dei cibi: melodie lente e rilassanti possono far sembrare i piatti più dolci o delicati, mentre suoni ritmati e vivaci possono enfatizzare la freschezza e l’acidità. Inoltre, i suoni stessi del cibo – come il croccare di una patatina o il rumore di una bevanda versata – possono aumentare il piacere sensoriale.
- Olfatto: L’aroma del cibo gioca un ruolo fondamentale nel preparare i sensi alla degustazione. Gli odori possono evocare ricordi e influenzare le emozioni, arricchendo così l’esperienza globale. L’olfatto è strettamente legato al gusto e può esaltare o attenuare la percezione dei sapori. Aromi diffusi nell’ambiente, come profumi di agrumi o erbe fresche, possono essere utilizzati per creare un’atmosfera coerente con il tema della cena, rendendo l’ambiente più accogliente o energico.
- Tatto: Il tatto non riguarda solo la consistenza del cibo in bocca, ma anche il contatto fisico con l’ambiente circostante. Mangiare con le mani, come accade in alcune esperienze enogastronomiche (ad esempio nella cucina africana o indiana), aggiunge una dimensione tattile che rende l’esperienza più autentica e intima. Anche la consistenza dei materiali usati, come stoviglie in ceramica artigianale o tovaglioli di lino, può influenzare la percezione di qualità e cura. La sensazione tattile del cibo – dalla croccantezza di un piatto al cremoso di una salsa – offre un coinvolgimento fisico che completa la percezione gustativa.
- Gusto: Infine, il gusto è il cuore dell’esperienza enogastronomica. Tuttavia, in un contesto multisensoriale, il gusto diventa parte di un dialogo più ampio tra i sensi. La combinazione di sapori complessi con stimoli visivi, sonori e olfattivi può rendere l’esperienza molto più intensa e memorabile. Ad esempio, un piatto di ostriche gustato mentre si ascolta il suono delle onde e si respira un profumo di mare crea una sinergia sensoriale che amplifica il piacere del pasto.
Il concetto di multisensorialità nelle diverse tipologie di Dinner Experience implica la capacità di coinvolgere tutti i sensi, creando un’esperienza immersiva e stimolante. Alcune tipologie di Dinner Experience sono intrinsecamente multisensoriali, come la Sensorial Dinner e l’Immersive Dinner, mentre altre richiedono l’aggiunta di elementi sensoriali che arricchiscono l’esperienza. Vediamo nel dettaglio come il principio di multisensorialità può essere applicato a ciascuna delle dieci tipologie di Dinner Experience.
1) Show Cooking: Lo Show Cooking è già un’esperienza visiva, in quanto i partecipanti osservano la preparazione del cibo in tempo reale. Per renderla realmente multisensoriale, è possibile tenere conto dei seguenti aspetti (per i dettagli si rimanda al corso o al libro Guest Experience):
- Vista: oltre alla preparazione in diretta, la presentazione finale dei piatti deve essere estetica e creativa.
- Suoni: il rumore degli utensili, il sibilo della cottura, e i suoni della cucina possono fornire un loro contributo all’esperienza.
- Olfatto: gli aromi che si diffondono durante la preparazione aumentano l’attesa e il desiderio del cibo in preparazione.
- Tatto: gli ospiti possono essere coinvolti in piccole preparazioni, toccando ingredienti o partecipando alla creazione dei piatti.
- Gusto: naturalmente, il culmine dell’esperienza è la degustazione del piatto preparato.
2) Sensorial Dinner: Il principio è endogeno. La Sensorial Dinner è di per sé completamente incentrata sulla multisensorialità.
3) Immersive Dinner: Il principio è endogeno. L’Immersive Dinner comprende e va oltre la multisensorialità, creando un ambiente in cui i partecipanti sono immersi in un mondo tematico.
4) Location Dinner: La Location Dinner si basa su luoghi insoliti o spettacolari che aggiungono una dimensione unica all’esperienza. Per enfatizzare la multisensorialità:
- Vista: la location stessa, come un castello o una spiaggia, diventa parte integrante dell’esperienza visiva.
- Olfatto: gli odori naturali del luogo (come la brezza marina o l’odore della vegetazione) arricchiscono il contesto.
- Suoni: i suoni ambientali del luogo (onde del mare, cinguettio degli uccelli, ecc.) o musica dal vivo.
- Tatto: l’interazione con l’ambiente circostante, come camminare sulla sabbia o toccare elementi naturali della location.
- Gusto: il cibo dovrebbe riflettere il luogo, con ingredienti locali e piatti tradizionali.
5) Narrative Dinner: La Narrative Dinner si basa sulla narrazione di una storia durante la cena, che può essere resa multisensoriale attraverso:
- Vista: elementi visivi coerenti con la storia, come proiezioni o decorazioni che rappresentano il tema.
- Suoni: la narrazione può essere accompagnata da suoni o musica che riflette il periodo o il tema della storia.
- Olfatto: profumi ambientali che evocano l’epoca o il tema narrato (es. profumo di erbe medievali per una Historical Dinner).
- Tatto: possibilità di interagire con oggetti storici o culturali legati alla narrazione.
- Gusto: i piatti stessi raccontano una storia, con ricette che richiamano il tema narrato.
6) Dinner Show: Nel Dinner Show, l’intrattenimento dal vivo si combina con l’esperienza culinaria. Gli elementi multisensoriali includono:
- Vista: lo spettacolo visivo (danza, teatro, ecc.) che si svolge durante il pasto.
- Suoni: la musica o i dialoghi dello spettacolo che coinvolgono e accompagnano l’esperienza.
- Olfatto: gli aromi del cibo si fondono con quelli dell’ambiente, arricchendo l’esperienza.
- Tatto: interazione fisica con lo spettacolo o con gli oggetti scenici.
- Gusto: i piatti sono serviti in armonia con i tempi dello spettacolo, creando un equilibrio tra intrattenimento e degustazione.
7) Art Dinner: La Art Dinner integra arte e cibo in un’unica esperienza multisensoriale. Alcuni elementi includono:
- Vista: le opere d’arte esposte contribuiscono a creare un ambiente visivamente stimolante.
- Suoni: musica che riflette lo stile artistico o suoni legati alle opere esposte.
- Olfatto: profumi che possono essere associati a determinate opere o ambienti artistici.
- Tatto: interazione con opere d’arte tattili o partecipazione a creazioni artistiche durante la cena.
- Gusto: i piatti sono ispirati all’arte, con forme, colori e presentazioni che richiamano il tema artistico.
8) School Dinner: La School Dinner è un’esperienza educativa dove i partecipanti imparano a cucinare o scoprire nuove tecniche culinarie. La multisensorialità può essere arricchita con:
- Vista: osservare lo chef o l’insegnante mentre prepar i piatti.
- Olfatto: imparare a riconoscere gli aromi degli ingredienti durante la preparazione.
- Suoni: il suono degli utensili e delle fasi di cottura che accompagnano la lezione.
- Tatto: partecipazione attiva alla preparazione dei piatti, toccando ingredienti e utensili.
- Gusto: degustazione dei piatti preparati come parte dell’apprendimento.
9) Wellness Dinner: La Wellness Dinner si concentra sul benessere fisico e mentale. La multisensorialità può essere ampliata con:
- Vista: ambienti rilassanti e naturali, con colori tenui e materiali naturali.
- Olfatto: aromi rilassanti come lavanda o erbe aromatiche.
- Suoni: musica calmante, suoni della natura o meditazione sonora.
- Tatto: contatto con elementi naturali come pietre calde, tessuti morbidi o superfici tattili.
- Gusto: piatti salutari, preparati con ingredienti freschi e nutrienti, che esaltano la sensazione di benessere.
10) Sustainable Dinner: La Sustainable Dinner si concentra sulla sostenibilità e l’uso di prodotti locali. Gli elementi multisensoriali includono:
- Vista: presentazione di piatti realizzati con ingredienti naturali e stagionali.
- Olfatto: profumi freschi di prodotti biologici e locali.
- Suoni: suoni naturali che evocano l’origine degli ingredienti, come il suono del vento o della pioggia.
- Tatto: stoviglie e posate realizzate con materiali sostenibili, come legno o ceramica artigianale.
- Gusto: piatti che esaltano la freschezza e la genuinità degli ingredienti, con sapori semplici ma autentici.
Integrazione e coerenza
È fondamentale che tutti gli stimoli sensoriali siano coerenti e integrati tra loro. Un’esperienza multisensoriale deve essere progettata attentamente affinché ogni senso venga stimolato in armonia con gli altri. Un contrasto eccessivo tra, ad esempio, una musica troppo forte e una presentazione visiva raffinata, potrebbe rompere l’equilibrio dell’esperienza.
Ricotta, Pani Cunzatu e Antiche Storie Siciliane
Il principio della multisensorialità applicato al caso di studio “Ricotta, Pani Cunzatu e Antiche Storie Siciliane”, che rientra nel format “Sapienza dei Sapori: Un Viaggio nel Tempo”, tiene conto sia del menù proposto sia del titolo, che include l’evocazione delle antiche storie siciliane.
Per un approfondimento di tale aspetto si rimanda al modulo finale del corso “Dinner Experience”
Tutti gli esempi riportati a proposito delle Sensorial Dinner e Immersive Dinner applicano il principio della multisensorialità. Anche molti degli altri esempi visti nel modulo precedente in altre tipologie di Dinner Experience possono essere caratterizzate da un forte approccio multisensoriale, tra questi: Ultraviolet, Dinner in the Sky, le Petit Chef, Ithaa Undersea, El Celler de Can Roca e Eatrenalin.
Vediamo altri esempi:
The Fat Duck Sound of the Sea
Al Fat Duk viene servita la Gelatina alla quaglia e crema di scampi con sopra paté di fegato. Il piatto viene servito assieme a un centrotavola di rovere con il vapore che si sprigiona al momento in cui viene versata l’acqua sul ghiaccio secco posto sopra il muschio.
Un altro esempio di marketing sensoriale viene sempre dallo stesso ristorante Fat Duk, dove i clienti, mentre assaporano un antipasto di mare, possono immergersi ulteriormente nell’esperienza grazie all’uso di cuffie che riproducono il suono del mare.
Dans le Noir (varie località)
Dans le Noir è un’esperienza dove i commensali mangiano al buio completo. Privati del senso della vista, gli ospiti sono costretti a concentrarsi su gusto, olfatto, tatto e suoni, rendendo l’esperienza multisensoriale in modo unico e intenso.
Waku Ghin (Singapore)
Waku Ghin utilizza tecnologie di illuminazione e suono per arricchire l’esperienza gastronomica. Ogni portata è preparata di fronte ai commensali, coinvolgendo non solo il gusto e l’olfatto, ma anche la vista e l’udito grazie alle tecniche di cottura utilizzate.
Per la lezione completa si rimanda al corso allegato.
Chiarimenti sui contenuti dell’articolo
L’articolo è un breve estratto di una lezione presente nel seguente corso a cui si rimanda per chi desidera approfondire l’argomento:
Il testo è estratto dal volume: Dinner Experience: Qualità, Esempi Operativi e Casi di Studio (2024)
Ignazio Caloggero – Presidente AIPTOC – Associazione Italiana Professionisti del Turismo e Operatori Culturali. Associazione inserita nell’Elenco delle Associazioni Professionali che rilasciano l’Attestato di qualità e di qualificazione professionale dei Servizi, del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (ex MISE) – info@aiptoc.it
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