Promozione Olistica del Patrimonio Culturale – Parte 2: I Principi dell’Interpretazione del Patrimonio Culturale

di Ignazio Caloggero

Pagina di Riferimento: Interpretazione del Patrimonio Culturale: Da Dove Iniziare

L’origine della saggezza è la definizione dei termini
(Socrate)

Abstract

L’articolo prende avvio da alcune definizioni formali per illustrare i Principi dell’Interpretazione di Freeman Tilden e quelli rivisitati da Ignazio Caloggero. Analizza i diversi livelli di interpretazione e mette a confronto i principi esperienziali con quelli dell’interpretazione.

Infine, l’articolo presenta un’inedita tabella comparativa che evidenzia i principi esperienziali accanto a quelli interpretativi di Tilden, Veverka, Larry Beck, Ted T. Cable e Ignazio Caloggero.

 

Alcune definizioni

Interpretazione (Freeman Tilden – 1957)

“Attività educativa che aspira a rivelare significati e relazioni attraverso l’utilizzo di oggetti originali, esperienze da vivere in prima persona e mezzi esemplificativi, piuttosto che la mera trasmissione di fatti”

Interpretazione (Interpretation Canada – 1976)

“Interpretazione è un processo di comunicazione, progettato per rivelare i significati e le relazioni del nostro patrimonio culturale e naturale, attraverso il coinvolgimento con gli oggetti, gli artefatti, i paesaggi e i siti”

Interpretazione del patrimonio culturale (Interpret Europe)

L’interpretazione del patrimonio è l’arte di creare una relazione tra gli elementi di un dato sito, o di una collezione, da una parte, ed il quadro personale di valori e di significati dei visitatori dall’altra. L’interpretazione infatti: crea legami cognitivi ed emozionali tra i visitatori e quello che essi possono scoprire in un’area naturale, un sito storico o un museo; rivela le relazioni ed i significati più profondi, attraverso l’esperienza diretta e con l’aiuto di mezzi di illustrazione, piuttosto che fornire semplicemente informazioni. L’interpretazione contiene anche una componente educativa strutturale. (opuscolo Introduzione allo sviluppo professionale dell’Interpretazione del patrimonio naturalistico e culturale – Progetto InHerit )

Processo di interpretazione (John A Veverka – 2011)

Qualsiasi forma di comunicazione che potremmo avere con i visitatori di solito coinvolge due stili di comunicazione di base. Presentiamo i materiali che vogliamo far conoscere al visitatore in uno stile informativo, o in uno stile interpretativo. La differenza tra i due stili non è ciò che presentiamo ma come lo presentiamo. Informativo gli stili dispensano semplicemente i fatti, il modo in cui una guida sul campo elenca e descrive le specie, per esempio. Ma lo stile interpretativo rivela a storia o messaggio più ampio, basandosi sui Principi di Tilden per aiutare il visitatore a relazionarsi con quel messaggio.

Percorso di Interpretazione (Ignazio Caloggero)

Percorso esperienziale culturale, educativo, ermeneutico e sistemico che mira a rivelare il significato più profondo delle cose (Ignazio Caloggero 2022-2024)

I Principi dell’interpretazione di Freeman Tilden

  1. Qualsiasi interpretazione che non metta in relazione ciò che viene illustrato o esposto con un aspetto della personalità o con l’esperienza del visitatore risulterà sterile.
  2. L’informazione in se non è interpretazione. L’interpretazione è rivelazione fondata sull’informazione. Ma esse sono due cose del tutto differenti, sebbene tutta l’interpretazione includa l’informazione. Tuttavia, ogni attività di interpretazione contiene informazioni.
  3. L’interpretazione è un’arte che ne combina altre, qualunque sia l’argomento esposto: scientifico, storico, architettonico. E in qualche misura, ogni arte può essere insegnata.
  4. Lo scopo principale dell’interpretazione non è istruire ma provocare.
  5. L’interpretazione dovrebbe aspirare a presentare il tutto anziché una parte e dovrebbe rivolgersi all’uomo nel suo insieme piuttosto che ad una sua sola fase di sviluppo.
  6. L’interpretazione rivolta ai bambini (fino a circa 12 anni) non dovrebbe essere una diluizione di quello che si propone agli adulti, ma avere un approccio del tutto diverso. Richiederà programmi specifici e separati per il meglio

I Principi dell’Interpretazione del Patrimonio Culturale rivisitati da Ignazio Caloggero

Dalla rivisitazione dei concetti introdotti dai “padri” dell’interpretazione – John Muir, Liberty Hyde Bailey, Enos A. Mills, Charles Matthias Goethe – e dei principi formulati da Freeman Tilden, Sam Ham, Larry Beck, Ted T. Cable e John A. Veverka, nascono i seguenti diciotto principi.

1. Approccio Multisensoriale: L’interpretazione deve essere, il più possibile di tipo multisensorial

L’interpretazione deve coinvolgere tutti i sensi, quando possibile, per offrire un’esperienza immersiva e completa. La combinazione di stimoli visivi, uditivi, tattili, olfattivi e gustativi consente di creare connessioni più profonde e significative con il patrimonio oggetto di interpretazione (patrimonio interpretativo).

2. Approccio culturale: L’interpretazione deve permettere di approfondire la conoscenza di elementi di identità culturale legati al patrimonio.

L’interpretazione deve esplorare e valorizzare gli elementi di identità culturale legati al patrimonio oggetto di interpretazione. Questo principio promuove una comprensione più profonda della storia, delle tradizioni e dei valori delle comunità che hanno prodotto o vissuto il patrimonio oggetto di interpretazione.

3. Unicità: L’interpretazione deve presentare caratteristiche di unicità

Ogni percorso interpretativo deve essere unico, riflettendo le peculiarità del patrimonio oggetto di interpretazione e del contesto in cui si trova. L’unicità permette di distinguere l’esperienza e di renderla memorabile per i visitatori.

4. Approccio Relazionale: L’interpretazione deve essere basata sulle relazioni, ponendo al centro l’unicità delle persone.

L’interpretazione deve valorizzare le relazioni che si sviluppano non solo tra gli interpreti, gli organizzatori  e i partecipanti, ma anche tra i partecipanti stessi e il patrimonio oggetto di interpretazione. Favorire un dialogo autentico e significativo crea connessioni personali, stimola l’empatia verso il patrimonio e arricchisce l’esperienza, trasformandola in un momento di scoperta e comprensione.

5. Partecipazione: Il percorso di esperienza di Interpretazione deve prevedere la partecipazione diretta, dei partecipanti ad alcune attività

Un’esperienza interpretativa deve prevedere il coinvolgimento attivo dei partecipanti. La partecipazione diretta rafforza l’apprendimento e aumenta il senso di appartenenza al patrimonio oggetto di interpretazione.

6. Processo educativo (Apprendimento esperienziale): L’Interpretazione deve prevedere una fase di apprendimento di tipo esperienziale

L’interpretazione deve favorire l’apprendimento attraverso il coinvolgimento diretto e pratico. Esperienze educative basate sul “fare” stimolano la curiosità e migliorano la comprensione.

7. Approccio tematico: Ogni interpretazione dovrà essere costruita a partire da un tema che la caratterizza e che ne costituisce il filo conduttore.

Ogni percorso interpretativo deve avere un tema chiaro che guidi e dia coerenza all’esperienza. Un tema ben definito aiuta i partecipanti a comprendere il significato del patrimonio e a stabilire connessioni.

8. Approccio estetico: L’estetica dell’interpretazione deve essere attentamente curata

L’interpretazione deve prestare attenzione all’estetica, curando la bellezza e l’armonia dell’esperienza. L’aspetto visivo, l’ambiente e la presentazione del patrimonio devono contribuire a creare un’esperienza piacevole e stimolante. Un forte approccio estetico eleva la qualità percepita dell’esperienza e ne amplifica l’impatto emotivo

9. Intrattenimento: Ogni percorso di interpretazione dovrebbe anche prevedere dei momenti di intrattenimento che arricchiscono e rendono piacevole l’esperienza.

L’interpretazione deve includere momenti di intrattenimento per rendere l’esperienza più coinvolgente e piacevole. L’intrattenimento arricchisce l’esperienza, mantenendo alta l’attenzione dei partecipanti, creando anche momenti di piacere e sorpresa che i partecipanti ricorderanno a lungo.

10. Immersione: Il principio di immersione si realizza prevalentemente attraverso la combinazione di multisensorialità, partecipazione diretta, approccio estetico e approccio tematico.

Nella Heritage Interpretation, l’obiettivo è creare un ambiente in cui i partecipanti possano sentirsi parte del contesto interpretativo, immergendosi completamente nell’esperienza proposta. Coinvolgendo tutti i sensi, stimolando la partecipazione attiva e avvolgendo i partecipanti in un’atmosfera esteticamente curata e tematicamente coerente, l’esperienza interpretativa permette loro di distaccarsi dalla realtà quotidiana. L’immersione, quindi, non è solo fisica, ma coinvolge emozioni e sensi, creando una connessione profonda che consente ai partecipanti di vivere l’esperienza in modo totale, creando una connessione intensa con il contesto, le attività e i contenuti proposti

11. Rivelazione (comunicazione ermeneutica): L’interpretazione è un processo comunicativo di tipo ermeneutico che mira a rivelare il significato più profondo delle cose.

L’interpretazione è un processo che va oltre la semplice trasmissione di informazioni: mira a rivelare i significati più profondi del patrimonio culturale, stimolando una comprensione attraverso la trasformazione dell’esperienza interpretativa personale vissuta dal visitatore. Questo principio si basa sull’idea che la scoperta non debba essere passiva ma attiva, in cui il partecipante viene guidato a “vedere oltre le apparenze”. La rivelazione implica creare collegamenti tra il patrimonio e l’esperienza personale del visitatore, utilizzando narrazioni, analogie e strumenti evocativi che permettano di coglierne l’essenza.

12. Provocazione (comunicazione basata sulla provocazione): Il processo comunicativo che permette all’interprete di svelare (non insegnare) e al partecipante del percorso di esperienza di scoprire (non a imparare)

La provocazione, in questo contesto, non ha un’accezione negativa, ma si riferisce alla capacità dell’interprete di stimolare curiosità, pensiero critico e riflessione. Piuttosto che fornire risposte definitive, l’obiettivo è porre domande, sfidare preconcetti e invitare i partecipanti a esplorare attivamente il patrimonio. Questo approccio incoraggia la scoperta personale e rende l’esperienza interpretativa più dinamica e coinvolgente, lasciando un impatto duraturo.

13. Approccio sistemico (visione olistica): L’interpretazione deve avvenire con un approccio olistico che tenga conto di tutti gli aspetti e delle relazioni dell’intero contesto in cui si si vengono a trovare i tre elementi alla base dell’interpretazione: l’interprete, il patrimonio interpretativo (o fenomeno) e il partecipante.

L’interpretazione deve considerare il patrimonio come parte di un sistema più ampio, in cui il contesto storico, culturale, naturale e sociale è fondamentale. Ogni elemento – l’interprete, il partecipante e il patrimonio – è interconnesso, e il significato di ciascuno dipende dalle relazioni che si instaurano. Questo principio invita a integrare diversi livelli di significato e prospettive, rendendo il percorso interpretativo più ricco e completo, senza isolare i fenomeni dal loro contesto globale.

14. Approccio su misura: Ogni interpretazione deve essere adattata al pubblico specifico, considerando variabili come età, livello di istruzione, interessi personali e bisogni particolari.

Per ogni target, devono essere individuati temi, metodi e linguaggi adeguati, al fine di garantire un’esperienza accessibile e significativa. L’interpretazione su misura non solo rende il patrimonio più comprensibile, ma anche più rilevante, poiché tiene conto delle diverse sensibilità culturali e individuali.

15. Approccio creativo: L’interpretazione deve utilizzare, laddove possibile tecniche innovative, come storytelling, scrittura creativa, narrazioni performative e tecnologie interattive, per raccontare il patrimonio in modi nuovi e sorprendenti.

La creatività è fondamentale per rendere l’interpretazione interessante, coinvolgente e memorabile. Questo principio incoraggia l’utilizzo di tecniche innovative, come storytelling, scrittura creativa, narrazioni performative e tecnologie interattive, per raccontare il patrimonio in modi nuovi e sorprendenti. L’obiettivo è trasformare ogni esperienza interpretativa in un’occasione unica, capace di stimolare la curiosità e l’immaginazione, senza perdere il rigore storico e scientifico.

16. Interpretazione fondata sui fatti: L’interpretazione deve avere all’origine fatti e luoghi concreti.

Ogni processo interpretativo deve basarsi su una conoscenza solida e verificata. I contenuti proposti devono essere accurati, supportati da dati concreti e ricerche approfondite. Questo principio garantisce la credibilità dell’interpretazione e la qualità dell’esperienza offerta, evitando informazioni fuorvianti. Un’interpretazione ben fondata permette di valorizzare il patrimonio con autenticità, senza tradirne l’autenticità.

17. Semplicità e coerenza comunicativa: L’interpretazione deve basarsi su un linguaggio chiaro, accessibile e coerente 

Un linguaggio chiaro, accessibile e coerente è essenziale per un’interpretazione efficace. Evitare tecnicismi inutili, espressioni eccessivamente lunghe o non pertinenti facilita la comprensione e rende l’esperienza più inclusiva. La coerenza comunicativa si riferisce anche alla necessità di armonizzare il linguaggio con il contesto e il pubblico, utilizzando un registro che sia adatto sia ai contenuti che alle aspettative dei partecipanti.

18. Connessione emotiva (passione): L’interprete deve amare l’oggetto dell’interpretazione

Il risultato dell’interpretazione è fortemente correlato alla passione e alla connessione emotiva che lega l’interprete e il fenomeno da interpretare.  L’interprete deve trasmettere la propria passione per il patrimonio, creando una connessione emotiva con i partecipanti. Le emozioni giocano un ruolo cruciale nel rendere l’esperienza memorabile e significativa. Una connessione emotiva non solo rafforza l’esperienza, ma stimola anche il rispetto e l’apprezzamento per il patrimonio, motivando i partecipanti a proteggere e valorizzare ciò che hanno scoperto. La passione dell’interprete diventa quindi il ponte tra il patrimonio e le emozioni dei visitatori.

 I livelli di Interpretazione

In relazione ai principi dell’interpretazione potremmo classificare tre livelli di interpretazione e di conseguenza tre livelli di Interpretazione del Patrimonio Culturale

  • Interpretazione semplice (primo livello): Interpretazione del patrimonio culturale che mira, attraverso un approccio olistico, a rivelare il significato più profondo delle cose attraverso un processo comunicativo multisensoriale, unico, basato sulla provocazione e fondatezza dei fatti. L’interpretazione semplice si basa sull’integrazione dei principi di Multisensorialità, Approccio Culturale, Unicità, Approccio Relazionale, Partecipazione Diretta, Apprendimento Esperienziale e Approccio Tematico, Rivelazione, Provocazione, Approccio sistemico e Interpretazione basata sui fatti. (Principi 1, 2, 3, 11, 12, 13 e 16).
  • Interpretazione autentica (secondo livello): Interpretazione del patrimonio culturale che mira, attraverso un approccio olistico, a rivelare il significato più profondo delle cose attraverso un processo comunicativo multisensoriale, unico e tematico, basato sulla: provocazione, fondatezza dei fatti, relazioni umane e partecipazione diretta dei partecipanti nelle attività che costituiscono l’esperienza interpretativa. L’interpretazione autentica si basa sull’integrazione dei principi di Multisensorialità, Approccio Culturale, Unicità, Rivelazione, Provocazione, Approccio sistemico e Interpretazione basata sui fatti. (Principi 1, 2, 3, 11, 12, 13 e 16)
  • Interpretazione piena (terzo livello): Interpretazione del patrimonio culturale che mira, attraverso un approccio creativo,  olistico, estetico, immersivo e su misura, a rivelare e far comprendere il significato più profondo delle cose attraverso un processo comunicativo multisensoriale, unico, tematico, coerente ed emotivo,  basato sulla: provocazione, fondatezza dei fatti, relazioni umani e partecipazione diretta dei partecipanti degli ospiti nelle attività, anche di intrattenimento, che costituiscono l’esperienza interpretativa.  L’interpretazione autentica si basa sull’integrazione di tutti i principi:  Multisensorialità, Approccio Culturale, Unicità, Approccio Relazionale, Partecipazione Diretta, Apprendimento Esperienziale, Approccio Tematico, Approccio Estetico, Intrattenimento, Immersione, Rivelazione, Provocazione, Approccio sistemico, Approccio su Misura, Approccio creativo, Interpretazione basata sui fatti, Semplicità e coerenza comunicativa e connessione emotiva. (Principi 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18)

Una breve riflessione su ciascuno dei livelli:

  • Interpretazione semplice (primo livello): Questo livello fornisce un’introduzione all’interpretazione del patrimonio culturale. Si concentra sull’essenziale, cercando di coinvolgere il visitatore attraverso un approccio multisensoriale e unico, e di rivelare significati più profondi attraverso la provocazione. È una forma di interpretazione accessibile e diretta.
  • Interpretazione autentica (secondo livello): Questo livello va oltre il semplice, incorporando una maggiore interazione e partecipazione da parte del visitatore. Questo tipo di interpretazione è ideale per visitatori che cercano un’esperienza più profonda e coinvolgente.
  • Interpretazione piena (terzo livello): Questo è il livello più avanzato e completo di interpretazione. Incorpora tutti i principi, garantendo un’esperienza ricca, immersiva e personalizzata. L’approccio creativo, estetico e su misura assicura che ogni aspetto dell’interpretazione sia curato nei minimi dettagli. Questo livello è ideale per visitatori che cercano un’esperienza davvero unica e indimenticabile.

Interpretazione ed Esperienze a confronto

Un Percorso di Interpretazione è un percorso esperienziale (non il viceversa) ed è composto da una componente prettamente esperienziale (principi da 1 a 10) e una componente prettamente interpretativa (principi da 11 a 18).

I soli componenti prettamente interpretativi non bastano a realizzare un percorso interpretativo in quanto dovranno sempre essere applicati anche le componenti esperienziali.

Una tabella comparativa dei Principi di Interpretazione

Per i dettagli sui Principi dell’Interpretazione di Veverka, Larry Bek e Ted. T. Cable e altri autori tra cui William J. Lewis; Donald R. Field e J. Alan Wagar; Sam Ham rimando al mio libro  “Percorsi Esperienziali e Interpretazione del Patrimonio Culturale Vol. 1: Origini e Principi Teorici”. In basso il link per scaricarlo da ACADEMIA.

(*a) Questi punti si ispirano alle riflessioni che Tilden stesso ha illustrato nel suo libro “Interpretare il nostro patrimonio” In particolare i capitoli: 3) La materia prima e i suoi frutti; 4) La storia è tutto; 9) Portare il passato nel presente; 10) Niente in eccesso; 11) Il mistero della Bellezza; 12) L’ingrediente insostituibile; 13 L’uso di dispositivi tecnologici.   

(*b) Si vedano le citazioni su Veverka, Tilden e Enos Abijah Mills nella descrizione del punto 5 “Partecipazione diretta del presente volume

(*c) L’’apprendimento esperienziale” veniva indicato come particolarmente importante sia da Liberty Hyde Bailey sia da Charles Matthias Goethe ma dal momento che l’Interpretazione è intesa come attività educativa, anche da Freeman Tilden.

(*d) L’approccio tematico è stato messo in evidenza da William J. Lewis, ripreso e approfondito da Sam Ham e da Veverka.

 

 

Per approfondire gli argomenti trattati in questo articolo:

Percorsi Esperienziali e Interpretazione del Patrimonio Culturale Vol. 1: Origini e Principi Teorici (volume scaricabile gratuitamente)

Corso Base SPE100: Introduzione ai Percorsi Esperienziali (25 ore online) (corso fruibile all’interno del progetto “Turismo Esperienziale e Interpretazione del Patrimonio Culturale”)

Corso Base SPE101: Principi di Interpretazione del Patrimonio Culturale (Heritage Interpretation) (30 ore online) (corso fruibile all’interno del progetto “Turismo Esperienziale e Interpretazione del Patrimonio Culturale”)

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