Assistente di Scavo: Schema di riferimento
Schema D) Professione non regolamentata senza uno schema definito (schema provvisorio)
Lo schema di riferimento si basa sul modello ‘Ciclo delle Competenze‘ ed è in linea con il ‘Tourism, Arts, Heritage Competence Framework (TAH-CF)’. il TAH-CF è definito in conformità con il Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF), la Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 2009/C 155/02 (ECVET) e lo schema APNR (Attività Professionali Non Regolamentate) adottato dall’UNI per la normazione tecnica delle professioni non regolamentate.”
Lo schema è messo a disposizione di tutti gli stakeholder della filiera turistico culturale al fine di raccogliere commenti e elementi utili a migliorarne i contenuti. Tutte le parti interessate sono invitate a migliorare lo schema inviando i loro contributi a info@aiptoc.it
Descrizione
PPC9: Assistente di Scavo (VI Liv. EQF)
L’Assistente di Scavo è la figura professionale che:
- collabora con l’archeologo nella ricostruzione della storia di un territorio o di un sito analizzando e interpretando le testimoniante delle civiltà ivi rinvenute. Svolge attività di ricerca e studio, realizza gli interventi di scavo programmati, cataloga i reperti rinvenuti ordinandoli e schedandoli
- collabora con imprese di servizi archeologici che offrono servizi nei cantieri di aree sottoposte a declaratoria di interesse archeologico o in tutti i casi in cui la Soprintendenza richieda la presenza di un’assistenza sul cantiere per la movimentazione terra.
Normativa di riferimento
- Quadro Europeo delle Qualifiche (European Qualification Framework – EQF)
- Raccomandazione 2009/C 155/02 (Sistema europeo di crediti per l’istruzione e la formazione professionale -ECVET)
- Legge 4/2013 relative alle professioni non regolamentate
Compiti e attività specifiche
Inerenti uno scavo programmato
ATTIVITÀ |
DESCRIZIONE |
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Realizza l’intervento di scavo | partecipando, sotto la supervisione dell’archeologo, a tutte le attività di scavo: studi preliminari dell’area, definizione dell’area di scavo, rimozione stratigrafica dei materiali e documentazione dell’indagine |
Cataloga i reperti rinvenuti | applicando tecniche di schedatura e inventariazione dei reperti archeologici rinvenuti |
Studia i materiali | applicando, sotto la supervisione di un archeologo, procedure di pulizia, lavaggio e analisi dei singoli reperti |
Inerenti a servizi archeologici urbani
ATTIVITÀ |
DESCRIZIONE |
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Conduce indagini di valutazione del rischio archeologico | consultando materiali d’archivio e bibliografici, svolgendo attività di fotointerpretazione e osservazione dei terreni interessati dagli scavi allo scopo di identificare le aree interessate da possibili ritrovamenti |
Presta assistenza alla movimentazione terra | monitorando le attività di scavo e movimentazione terra nelle aree sottoposte a declaratoria di interesse archeologico o in tutti i casi in cui la Soprintendenza richieda la presenza di un’assistenza archeologica |
Realizza l’intervento di scavo d’emergenza | partecipando, sotto la supervisione di un archeologo, alla produzione della documentazione fotografica (su supporto analogico e digitale) e grafica (rilievi di scavo, stralci aerofotagrammetrici e planimetrici), .. coniugando le imprescindibili esigenze di tutela e di documentazione delle preesistenze archeologiche con le necessità di eseguire l’opera nei tempi e nei modi previsti dal progetto. |
Fonte: Atlante delle Professioni – Università degli Studi di Torino
Criteri di Valutazione del profilo
Per l’attestazione del possesso delle competenze si propone di tenere in considerazione metodologie che tengono conto dei seguenti aspetti in modo non mutuamente esclusivi, vale a dire eventualmente in combinazione tra di loro:
- Titoli di studio rilasciati in ambito accademico (Apprendimento Formale)
- Formazione Specifica (Apprendimento Non Formale)
- Esperienza lavorativa o professionale (Apprendimento Informale)
L’esperienza lavorativa o professionale può essere dimostrata attraverso vari strumenti tra cui:
- Curriculum Vitae
- Portfolio professionale
- Collocamento oggettivo sul mercato (premi, riconoscibilità regionale, nazionale o internazionale)
- Pubblicazioni (scientifiche o editoriali)
Requisiti di accesso alla figura professionale
Dato che la figura professionale non è organizzata in un ordine o collegio, i requisiti possono variare in base all’Associazione Professionale di riferimento o ad altri criteri stabiliti dalle singole parti interessate. Di seguito i requisiti adottati da AIPTOC- Associazione Italiana professionisti del Turismo e Operatori Culturali.
- Aver frequentato percorsi formativi specifici per la figura professionale in oggetto organizzati/riconosciuti da Università, Regioni o da Associazioni di professionisti istituiti ai sensi della legge 4/2013 e riconosciuti dal MISE e almeno sei mesi, anche non continuativi, di comprovata esperienza lavorativa o professionale nel settore di riferimento
Oppure
- Laurea triennale e almeno due anni, anche non continuativi, di comprovata esperienza lavorativa o professionale nel settore di riferimento
Oppure
- Diploma di scuola secondaria di secondo grado e almeno cinque anni, anche non continuativi, di comprovata esperienza lavorativa o professionale nel settore di riferimento
Oppure
- Essere inseriti in Registri di Associazioni di Professionisti costituiti ai sensi della legge 4/2013 e riconosciuti dal MISE purché riferenti alla competenza in oggetto
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Ricerche correlate sulle Banche Dati dell’Archivio delle Competenze (IN FASE DI IMPLEMENTAZIONE)
In Evidenza Heritage Interpretation
Formazione in Evidenza
Corsi Base
Corsi di Alta Specializzazione