1. Multisensorialità e Outdoor Exploration Experience
di Ignazio Caloggero
Pagina di Riferimento: Principi Esperienziali e Outdoor Exploration Experience
Approfondiamo i dieci principi del Percorso Esperienziale applicandoli Outdoor Exploration Experience.
Multisensorialità
Principio 1: Multisensorialità
Multisensorialità: Il percorso esperienziale deve prevedere un coinvolgimento multisensoriale (vista, udito, tatto, olfatto e gusto). Non si tratta solo di esplorare il territorio, ma di creare un’esperienza completa che coinvolga tutti i sensi: la vista dei paesaggi naturali, il suono della fauna e degli ambienti, il tatto dei materiali e delle superfici (come rocce, piante, o attrezzature), l’odore della vegetazione o dell’aria marina, e persino il gusto attraverso eventuali pause gastronomiche o l’assaggio di prodotti locali durante l’escursione.
Le escursioni sono di per sé multisensoriali vengono coinvolti gran parte dei sensi, udito, vista, olfatto, tatto ed in alcuni casi anche il gusto, soprattutto se si ha l’accortezza di inserire alcuni momenti associati alla degustazione di prodotti tipici del luogo.
Il concetto di multisensorialità implica la capacità di coinvolgere gran parte dei sensi, creando un’esperienza immersiva e stimolante. Tutte le tipologie di Outdoor Exploration Experience sono intrinsecamente multisensoriali, in alcuni casi può essere utile aggiungere elementi sensoriali che arricchiscono l’esperienza.
Vista
La vista gioca un ruolo dominante nell’esplorazione outdoor. La bellezza dei paesaggi naturali, che si tratti di montagne, foreste, deserti o coste, offre una ricchezza di stimoli visivi. Tuttavia, la valorizzazione visiva può essere accentuata attraverso l’uso di binocoli, escursioni al tramonto o all’alba, e la scoperta di punti panoramici nascosti.
Udito
L’ascolto dei suoni naturali è un elemento chiave nella multisensorialità. Il canto degli uccelli, lo scorrere dei fiumi, il fruscio del vento tra gli alberi o il silenzio assordante dei deserti (il suono del silenzio) sono tutti stimoli sonori che collegano il partecipante all’ambiente. Le Guide potrebbero incentivare i partecipanti a praticare momenti di silenzio consapevole per immergersi nei suoni circostanti.
Olfatto
L’olfatto è spesso trascurato, ma può arricchire profondamente un’esperienza outdoor. L’odore della terra bagnata, della vegetazione locale, delle piante aromatiche o dell’aria marina sono tutte sensazioni che creano un legame con il territorio esplorato. In alcuni contesti, come i deserti o le foreste, gli odori diventano particolarmente distintivi e caratterizzanti dell’ambiente circostante.
Tatto
Il contatto fisico con l’ambiente attraverso il tatto diretto degli elementi naturali (come rocce, sabbia, alberi o piante) contribuisce a una sensazione più completa e intensa di connessione con la natura.
Gusto
Il gusto, laddove si desidera attivare anche questo quinto senso, può essere integrato nelle esperienze outdoor attraverso l’inclusione di pause culinarie che prevedano la degustazione di prodotti locali. Ad esempio, un’escursione potrebbe includere un pranzo al sacco con ingredienti locali, o una sosta in un rifugio dove vengono serviti piatti tipici. Questo aggiunge una dimensione culturale ed esperienziale, collegando l’esplorazione della natura con la tradizione gastronomica del luogo.
Per approfondire gli argomenti trattati in questo articolo:
Libri: Outdoor Exploration Experience: Outdoor Exploration Experience (Escursioni Esperienziali): Principi, Esempi Operativi e Casi di Studio (2024)
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Ignazio Caloggero – Presidente AIPTOC – Associazione Italiana Professionisti del Turismo e Operatori Culturali. Associazione inserita nell’Elenco delle Associazioni Professionali che rilasciano l’Attestato di qualità e di qualificazione professionale dei Servizi, del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (ex MISE) – info@aiptoc.it
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