Il Piano di Interpretazione di Area o Destinazione 

di Ignazio Caloggero

Pagina di Riferimento: Promozione Olistica del Patrimonio Culturale – Parte 7: Il Piano di Interpretazione del Patrimonio Culturale

Piano di Interpretazione di Area o Destinazione

Il Piano di Interpretazione di Area o Destinazione è uno strumento strategico per la pianificazione interpretativa di un territorio definito, che può includere una destinazione turistica, un sito UNESCO, o qualsiasi contesto territoriale caratterizzato da un’identità geografica e culturale specifica.

A differenza del Piano Tematico di Interpretazione, dove l’elemento unificante è un tema narrativo trasversale, il Piano di Interpretazione di Area o Destinazione si concentra su un territorio definito come elemento centrale, valorizzandone le risorse e il patrimonio in modo integrato e coordinato.

Obiettivi principali

    • Creare una identità narrativa coerente per l’intera area o destinazione.
    • Valorizzare e promuovere il patrimonio culturale, naturale e immateriale del territorio.
    • Integrare le attività interpretative in un’offerta omogenea e attrattiva per i visitatori.
    • Favorire la cooperazione tra i diversi attori coinvolti, incluse istituzioni, comunità locali e operatori turistici.
    • Promuovere la sostenibilità economica, culturale e ambientale del territorio.

Aspetti fondamentali del Piano di Interpretazione di Area o Destinazione

  1. Definizione dell’area o destinazione
    • Identificazione chiara dei confini geografici e amministrativi dell’area.
    • Analisi delle caratteristiche distintive che conferiscono unicità alla destinazione (es. paesaggi naturali, siti storici, tradizioni culturali).
  1. Mappatura del patrimonio interpretativo dell’area
    • Inventario delle risorse culturali, naturali e immateriali presenti nel territorio.
    • Analisi delle connessioni tra le risorse per individuare elementi comuni che possano supportare una narrazione integrata.
    • Coinvolgimento delle comunità locali per identificare e valorizzare le risorse meno conosciute.
  1. Creazione di un’identità narrativa per l’area
    • Sviluppo di una narrativa centrale che rappresenti l’essenza dell’area o destinazione.
      • Es. “La terra dei vulcani” per un territorio vulcanico.
      • Es. “Il cuore della civiltà etrusca” per un’area archeologica.
    • L’identità narrativa deve essere coerente, autentica e capace di creare connessioni emotive con i visitatori.
  1. Coinvolgimento delle cellule interpretative
    • Identificazione delle istituzioni, enti e attori locali che fungeranno da cellule interpretative.
    • Ogni cellula contribuisce al Piano con specifiche attività o risorse interpretative.
    • Creazione di un modello di governance per coordinare le cellule, ad esempio attraverso un comitato di gestione centrale.
  1. Configurazione dell’offerta interpretativa
    • Progettazione di percorsi, itinerari e attività che collegano i diversi punti di interesse dell’area.
    • Creazione di Unità Interpretative specifiche per ciascuna risorsa o cluster territoriale.
    • Valutazione delle infrastrutture necessarie per migliorare la fruizione del patrimonio, come percorsi pedonali, segnaletica interpretativa, centri visitatori.
  1. Comunicazione e promozione
    • Elaborazione di un Piano di Comunicazione Integrato per promuovere l’area in modo omogeneo.
      • Creazione di un brand distintivo per l’area o destinazione.
      • Utilizzo di strumenti digitali (siti web, social media, app) per facilitare l’accesso e l’interazione con i visitatori.
    • Sviluppo di materiali interpretativi condivisi, come mappe tematiche, guide multimediali e pannelli informativi.
  1. Sostenibilità e inclusività
    • Integrazione dei principi di sostenibilità nel piano.
    • Valorizzazione delle comunità locali attraverso il coinvolgimento attivo e il riconoscimento del loro ruolo come custodi del patrimonio.
  1. Monitoraggio e valutazione
    • Definizione di indicatori per misurare la qualità e l’efficacia del Piano
    • Raccolta di feedback continuo dai visitatori e dalle comunità per migliorare l’offerta interpretativa.

Esempi di applicazione del Piano di Interpretazione di Area o Destinazione

  1. Parco Nazionale
    • Creazione di percorsi naturalistici interpretativi con pannelli multilingue.
    • Visite guidate per scoprire flora e fauna locale.
    • Workshop per sensibilizzare i visitatori sulla conservazione ambientale.
  1. Sito UNESCO
    • Percorsi tematici che collegano i diversi elementi del sito (es. città storiche, monumenti).
    • Coinvolgimento delle comunità locali nella promozione di tradizioni artigianali.
    • Utilizzo di app interattive per migliorare l’esperienza dei visitatori.
  1. Destinazione turistica rurale
    • Valorizzazione di borghi storici e paesaggi agricoli.
    • Creazione di itinerari enogastronomici interpretativi.
    • Organizzazione di eventi che promuovano la cultura e le tradizioni locali.

Differenze chiave con il Piano Tematico di Interpretazione

  • Elemento unificante: Nel Piano di Interpretazione di Area o Destinazione, il focus principale è il territorio e le sue risorse, mentre nel Piano Tematico l’elemento centrale è un tema narrativo trasversale che può attraversare, anche in modo discontinuo,  più territori.
  • Governance: Il Piano di Area o Destinazione richiede un modello di governance più articolato, poiché spesso coinvolge una maggiore varietà di attori e risorse territoriali.
  • Approccio integrato: Il Piano di Area include spesso interventi infrastrutturali e promozionali per valorizzare il territorio nella sua totalità, oltre alle attività interpretative specifiche.

Esempio di una narrativa centrale di un Piano di Interpretazione di Area o Destinazione

“Distruzione e rinascita: la trasformazione di un territorio attraverso il Barocco”

Questo tema rappresenta il percorso storico e culturale delle città del Val di Noto, devastate dal terremoto del 1693 e ricostruite in uno straordinario esempio di rinascita architettonica e artistica. Il racconto si concentra sul legame tra la tragedia e la resilienza, evidenziando come la distruzione abbia dato origine a una delle espressioni più raffinate del Barocco in Europa.

Punti chiave della narrativa

  1. La distruzione: Il terremoto del 1693 come evento catastrofico che cambiò per sempre la geografia e l’identità del territorio. L’impatto umano e sociale della tragedia, con la perdita di vite e l’abbandono di antichi insediamenti.
  2. La rinascita: La ricostruzione come atto di resilienza e visione collettiva. L’uso del linguaggio barocco per esprimere fede, potere e bellezza, trasformando il territorio in un capolavoro urbano.
  3. Il trionfo del Barocco: Le caratteristiche distintive dell’architettura barocca del Val di Noto: chiese maestose, piazze scenografiche e ornamenti ricchi di simbolismo. L’unicità del Barocco siciliano, influenzato da tradizioni locali e internazionali.
  4. Il patrimonio vivente: Le città del Val di Noto oggi, testimonianze tangibili di una rinascita culturale che continua a ispirare. Il ruolo del sito UNESCO come custode di questa memoria collettiva e promotore di un’identità condivisa.

Come utilizzare questa narrativa nel Piano di Interpretazione di Area

  • Percorsi tematici: Creazione di itinerari che raccontino la transizione dal periodo pre-terremoto alla ricostruzione barocca, con tappe nei luoghi simbolici di ciascuna città.
  • Mostre ed eventi: Organizzazione di mostre temporanee o permanenti che approfondiscano il dualismo distruzione/rinascita attraverso documenti storici, fotografie e opere d’arte.
  • Storytelling multimediale: Sviluppo di applicazioni e audioguide che utilizzino narrazioni immersive per far vivere ai visitatori il dramma del terremoto e la magnificenza della ricostruzione.
  • Coinvolgimento delle comunità locali: Laboratori, eventi e iniziative che invitino gli abitanti a raccontare storie tramandate oralmente, rafforzando il legame tra il passato e il presente.

Questa narrativa centrale non solo tende a valorizzare l’unicità del Val di Noto, ma crea un’esperienza emotiva e intellettuale per i visitatori, intrecciando storia, architettura e identità culturale in un unico racconto coinvolgente.

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