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Per una Classificazione del Patrimonio Culturale Immateriale
di Ignazio Caloggero

Presentazione

Classificazione del Patrimonio Culturale Immateriale

La classificazione proposta trae ispirazione da un modello inizialmente elaborato per la realizzazione dell’Atlante del Patrimonio Culturale Immateriale di Sicilia, ma può essere adattata e integrata per rispondere alle esigenze di qualsiasi contesto territoriale.

Il patrimonio culturale, inteso nel suo senso più ampio, si rifà alle definizioni fornite nella Convenzione di Faro e nella Raccomandazione UNESCO del 17 novembre 2015 sulla protezione e promozione dei musei, delle collezioni e della diversità culturale:

  • Patrimonio Culturale (Convenzione di Faro): Il patrimonio culturale è un insieme di risorse ereditate dal passato che alcune persone considerano, a prescindere dal regime di proprietà dei beni, come un riflesso e un’espressione dei loro valori, credenze, conoscenze e tradizioni in continua evoluzione. Esso comprende tutti gli aspetti dell’ambiente derivati dall’interazione nel tempo fra le persone e i luoghi;
  • Patrimonio Culturale (UNESCO 2015): Un insieme di valori materiali e immateriali, e le espressioni che le popolazioni selezionano e identificano, in modo indipendente dalla loro proprietà, come riflesso ed espressione delle loro identità, credenze, conoscenze e tradizioni, e di ambienti viventi, meritevoli di tutela e valorizzazione da parte delle generazioni contemporanee e da trasmettere alle generazioni.

Modelli di riferimento per la classificazione del Patrimonio Culturale Immateriale

La classificazione del Patrimonio Culturale Immateriale è stata sviluppata considerando due modelli principali:

  1. Modello UNESCO: Basato sulla definizione fornita dall’Articolo 2 della Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale (Parigi, 2003), che identifica il patrimonio immateriale come pratiche, rappresentazioni, espressioni, conoscenze e abilità trasmesse di generazione in generazione.
  2. Modello scientifico (o disciplinare): Si rifà alla definizione di Beni Culturali Demoetnoantropologici (DEA), sviluppata dall’Associazione Italiana per le Scienze EtnoAntropologiche (AISEA) e dalla Società Italiana per la Museografia e i Beni Demo-Etno-Antropologici (SIMBDEA) nel 2007. Questa definizione è prevalentemente utilizzata in ambito scientifico, catalografico e documentale.

È importante sottolineare che il concetto di “Patrimonio Immateriale” dell’UNESCO non coincide del tutto con i beni DEA, poiché abbraccia una gamma più ampia di ambiti culturali, non sempre riconducibili alla tradizione demoetnoantropologica.

Il risultato finale è stato quello di individuare i seguenti quattro importanti pilastri:

  1. Le Attività Immateriali considerate Identità Culturali
  2. I Luoghi della Memoria e simbolici
  3. I Prodotti Materiali associati alle Attività Immateriali
  4. Storie di Personaggi Storici e della Cultura (*)

(*): Il Patrimonio Culturale Immateriale si concentra su pratiche, espressioni e conoscenze piuttosto che su individui specifici. Tuttavia, ho ritenuto opportuno inserire anche la categoria “Storie di Personaggi Storici e della Cultura” nell’Atlante del Patrimonio Culturale, poiché le narrazioni e le leggende legate a questi personaggi possono avere un impatto significativo sulle tradizioni e sull’identità culturale.

Un ulteriore elemento, ai fini della classificazione, preso in considerazione è il seguente:  

  1. Riconoscimenti regionali, nazionali e internazionali associati ai singoli beni

Classificazione Patrimonio Culturale Immateriale 1.0  (Elenco e breve descrizione)

La classificazione proposta è uno strumento dinamico, in grado di adattarsi e incorporare nuovi elementi man mano che emergono esigenze o approfondimenti. La classificazione proposta potrà evolversi nel tempo con l’aggiunta di nuove categorie o sottocategorie, o con la ricollocazione di alcune di esse. Al momento, la versione attuale è la 1.0.

1. Attività immateriali

1.1) Racconti Popolari

I Racconti Popolari sono narrazioni tradizionali trasmesse di norma oralmente di generazione in generazione all’interno di una comunità o cultura.

  • Miti: Narrazioni sacre che spiegano l’origine del mondo, degli dèi, degli esseri umani e dei fenomeni naturali. I miti riflettono le credenze religiose e cosmologiche di una cultura e hanno una funzione esplicativa e normativa
  • Leggende: Racconti che mescolano elementi storici e fantastici, spesso incentrati su personaggi reali o eventi storici arricchiti da dettagli immaginari. Le leggende cercano di spiegare l’origine di una tradizione, di un luogo o di un fenomeno, mantenendo un legame con la realtà.
  • Fiabe: Racconti fantastici caratterizzati da elementi magici o soprannaturali come fate, streghe, maghi, animali parlanti e oggetti incantati. Le fiabe narrano avventure straordinarie di eroi o eroine che affrontano sfide e ostacoli, spesso con l’aiuto di forze magiche. La loro finalità principale è intrattenere, ma possono anche contenere insegnamenti morali impliciti.
  • Favole: Brevi racconti allegorici in cui i protagonisti sono spesso animali antropomorfi che rappresentano vizi e virtù umane. Le favole hanno una morale esplicita, espressa chiaramente alla fine, e servono a insegnare lezioni etiche o pratiche

1.2) Tradizioni orali ed Espressioni

Le tradizioni orali ed espressioni comprendono le forme di comunicazione orale che veicolano conoscenze, valori, credenze e tradizioni culturali. Queste espressioni sono fondamentali per la trasmissione del patrimonio immateriale attraverso il linguaggio.

  • Poesie (Popolari e Religiose): Componimenti poetici tramandati oralmente o scritti, che riflettono l’identità culturale e spirituale di una comunità. Le poesie popolari esprimono sentimenti, storie e tradizioni locali, mentre le poesie religiose sono legate a pratiche e credenze spirituali.
  • Dialetti, Parlate e Gerghi: Varietà linguistiche locali che differiscono dalla lingua standard, includendo dialetti regionali, modi di parlare specifici di una comunità e gerghi professionali o sociali. Questi elementi linguistici sono fondamentali per l’identità culturale e la coesione sociale.
  • Indovinelli: Brevi enigmi o giochi di parole che richiedono ingegno per essere risolti. Gli indovinelli servono sia come intrattenimento che come strumento educativo, stimolando il pensiero critico e la creatività.
  • Filastrocche: Brevi composizioni in rima, spesso ritmiche e melodiche, utilizzate per insegnare ai bambini concetti base come numeri, lettere o valori morali. Le filastrocche facilitano la memorizzazione e l’apprendimento attraverso la ripetizione e il ritmo.
  • Aneddoti Popolari: Brevi racconti che descrivono episodi curiosi, umoristici o morali riguardanti persone comuni o personaggi noti. Gli aneddoti servono a intrattenere o a illustrare un punto specifico attraverso esempi concreti.
  • Proverbi e Detti Popolari: Frasi brevi e memorabili che esprimono saggezza popolare, insegnamenti morali o osservazioni sulla vita quotidiana. I proverbi e i detti popolari riflettono l’esperienza collettiva e vengono utilizzati per guidare il comportamento e le decisioni.

1.3) Arti dello Spettacolo

Le arti dello spettacolo includono forme di espressione artistica che coinvolgono performance dal vivo, combinando elementi come musica, danza, teatro e narrazione. Queste arti sono veicoli fondamentali per la trasmissione culturale e l’intrattenimento.

  • Rappresentazioni Teatrali: Performance drammatiche eseguite dal vivo, che possono includere opere teatrali tradizionali, commedie dell’arte, tragedie e altre forme di teatro. Queste rappresentazioni riflettono temi culturali, storici e sociali, e possono essere eseguite in dialetto o lingua locale.
  • Teatro di Marionette: Forma di teatro in cui i personaggi sono rappresentati da marionette o burattini manipolati dai performer. Il teatro di marionette è una tradizione antica che spesso racconta storie popolari, leggende o satire sociali, ed è particolarmente diffuso in alcune regioni come la Sicilia con l’Opera dei Pupi.
  • Danze Popolari: Forme di danza tradizionale trasmesse di generazione in generazione, spesso associate a festività, cerimonie o eventi sociali. Le danze popolari riflettono l’identità culturale di una comunità, incorporando movimenti, costumi e musiche tipiche.
  • Musica Tradizionale: Espressioni musicali che fanno parte del patrimonio culturale di una comunità, includendo melodie, ritmi e strumenti tradizionali.
    • Canto Popolare: Canti tramandati oralmente, che esprimono storie, emozioni, eventi storici o aspetti della vita quotidiana. Il canto popolare può essere eseguito individualmente o in gruppo e spesso accompagna altre attività culturali come le danze o i rituali.
    • Musica Strumentale: Composizioni eseguite con strumenti musicali tradizionali, che possono variare da regione a regione. La musica strumentale tradizionale accompagna spesso danze, cerimonie o momenti di intrattenimento.
  • Cantastorie: Artisti itineranti che narrano storie attraverso il canto, la recitazione e spesso l’uso di strumenti musicali e immagini illustrative. I cantastorie tramandano racconti epici, leggende, fatti storici o cronache locali, svolgendo un ruolo importante nella conservazione della memoria collettiva.

1.4) Pratiche Sociali, Rituali e Eventi Festivi

Questa categoria comprende le attività e le pratiche collettive che strutturano la vita sociale e culturale di una comunità. Le pratiche sociali, i rituali e gli eventi festivi rafforzano i legami sociali, l’identità comunitaria e la trasmissione delle tradizioni.

  • Festività Religiose e Civili (compreso le Feste Patronali): Eventi celebrativi che possono essere di natura religiosa o civile, spesso associati a date specifiche del calendario. Le festività includono processioni, messe, parate, fuochi d’artificio e altre manifestazioni pubbliche che coinvolgono l’intera comunità.
  • Celebrazioni e Pratiche Commemorative: Eventi e cerimonie che onorano la memoria di personaggi storici, eventi significativi o ricorrenze particolari. Le pratiche commemorative possono includere discorsi, cerimonie ufficiali, deposizione di corone e altre attività simboliche.
  • Riti e Pratiche Rituali: Azioni simboliche e codificate eseguite secondo tradizioni consolidate, spesso con significati spirituali, religiosi o culturali. I riti possono riguardare momenti importanti della vita umana come nascite, matrimoni, funerali, o essere legati a cicli stagionali e agricoli.
  • Cerimonie Tradizionali: Eventi formali che seguono protocolli e rituali specifici, spesso associati a istituzioni sociali o comunitarie. Le cerimonie tradizionali possono includere investiture, giuramenti, inaugurazioni e altre occasioni speciali che consolidano l’ordine sociale.
  • Giochi Tradizionali: Attività ludiche trasmesse attraverso le generazioni, che possono includere giochi fanciulleschi, competizioni sportive tradizionali o giochi di abilità. I giochi tradizionali favoriscono la socializzazione, l’apprendimento di abilità e la coesione comunitaria.

1.5) Saperi

I Saperi comprendono le conoscenze e le competenze tradizionali sviluppate dalle comunità nel corso del tempo, spesso in stretta relazione con l’ambiente naturale e le necessità sociali ed economiche.

  • Antichi Mestieri: Professioni e attività lavorative tradizionali che richiedono abilità manuali e conoscenze specifiche tramandate attraverso l’apprendistato. Gli antichi mestieri includono attività come il fabbro, il calzolaio, il falegname e altri artigiani che utilizzano tecniche tradizionali.
  • Artigianato Tradizionale: Produzione di oggetti utilitari o decorativi utilizzando tecniche e materiali tradizionali. L’artigianato tradizionale riflette l’estetica, le esigenze pratiche e l’identità culturale di una comunità, includendo ceramica, tessitura, ricamo, lavorazione del legno e altri settori.
  • Tecniche e Conoscenze Tradizionali sulla Natura: Saperi relativi all’ambiente naturale, inclusi metodi tradizionali di gestione delle risorse, previsioni meteorologiche, orientamento, conoscenze sulle piante medicinali e sugli animali. Queste conoscenze sono fondamentali per la sostenibilità e l’adattamento all’ambiente.
  • Medicina Tradizionale: Pratiche terapeutiche e conoscenze relative alla salute e al benessere, sviluppate nel contesto culturale di una comunità. La medicina tradizionale può includere l’uso di erbe medicinali, massaggi, rituali curativi e altre tecniche alternative alla medicina convenzionale.
  • Pratiche Agricole Tradizionali: Metodi di coltivazione, allevamento e gestione del territorio trasmessi attraverso le generazioni. Queste pratiche sono adattate alle condizioni ambientali locali e spesso integrano conoscenze ecologiche profonde.
  • Enogastronomia: Tradizioni culinarie e pratiche alimentari che includono ricette, tecniche di preparazione, conservazione degli alimenti e produzione di bevande come il vino. L’enogastronomia riflette la storia, le risorse locali e l’identità culturale di una comunità, contribuendo al suo patrimonio immateriale.

2. Luoghi della Memoria

I luoghi della memoria sono spazi che, attraverso le loro caratteristiche e funzioni, evocano e preservano ricordi collettivi legati a fatti storici, religione, miti, riti collettivi, leggende, personalità storiche e culturali, o particolari saperi del passato, come i luoghi storici del lavoro.

Dal punto di vista turistico, i luoghi della memoria e i luoghi simbolici rappresentano un potente elemento di attrazione, che, integrato con altre risorse del territorio, può contribuire a valorizzare l’offerta turistica complessiva.

Categorie principali:

  • Luoghi del Mito e delle Leggende: Spazi che richiamano narrazioni mitologiche o leggende tramandate nel tempo, fondamentali per l’identità culturale di una comunità.
  • Luoghi del Sacro: Siti legati alla spiritualità e alla religione, come santuari, chiese, templi e percorsi devozionali.
  • Luoghi degli Eventi Storici: Luoghi in cui si sono svolti fatti storici significativi, simbolo di memoria collettiva e identità.
  • Luoghi delle Personalità Storiche e della Cultura: Spazi associati a figure storiche o culturali di rilievo, come case natali o sedi di attività rilevanti.
  • Luoghi Storici del Lavoro: Siti che testimoniano l’evoluzione delle attività lavorative e delle tradizioni produttive di un territorio.
  • Luoghi Storici del Gusto: Spazi legati alla produzione, alla tradizione e alla cultura del cibo e del vino.
  • Luoghi del Racconto Letterario, Televisivo e Filmico: Scenari che hanno ispirato opere letterarie, televisive o cinematografiche, o che ne sono stati ambientazione.
  • Luoghi della Comunità: Spazi condivisi dove si svolgevano o si svolgono ancora pratiche collettive, feste, mercati o riti sociali.
  • Luoghi delle Due Guerre Mondiali: Siti legati a eventi, battaglie o memorie delle due guerre mondiali, con valore commemorativo e storico.
  • Altri Beni della Memoria:
    • Monumenti della Memoria: Strutture commemorative erette in onore di eventi o figure significative.
    • Musei della Memoria: Spazi espositivi dedicati alla conservazione di testimonianze storiche e culturali.
    • Case-Museo della Memoria: Dimore storiche trasformate in musei per raccontare la vita e l’opera di figure rilevanti.
    • Ecomusei della Memoria: Musei che integrano cultura, ambiente e tradizioni locali per narrare la memoria collettiva.
    • Archivi e Biblioteche Storiche della Memoria: Istituzioni che custodiscono documenti, libri e testimonianze del passato.
    • Centri di Interpretazione del Patrimonio (CIP) della Memoria: Spazi dedicati alla narrazione interpretativa del patrimonio culturale e storico.

Ai Luoghi della Memoria classici, ho aggiunto la macro-classe “Altri beni della Memoria”. Alcuni di tali beni potrebbero, a prima vista non corrispondere  con il concetto stesso di luoghi della memoria. La loro attribuzione ai luoghi della memoria è legata allo loro funzione, tipo e natura del bene e modalità di organizzazione assunta. Per marcare il concetto di memoria e distinguerli dai beni simili già inseriti in altre categorie, in alcuni casi ho inserito la frase finale “della Memoria”

La classificazione proposta include la macro-classe “Altri beni della Memoria” per abbracciare risorse non sempre immediatamente riconducibili al concetto classico di luoghi della memoria. La loro attribuzione si basa sulla funzione, natura e modalità organizzativa del bene. Per rafforzarne l’identità legata alla memoria, è stata aggiunta, in alcuni casi, la dicitura “della Memoria”.

È inoltre importante considerare che i luoghi possono rientrare in più categorie contemporaneamente. Ad esempio, un sito potrebbe essere classificato come luogo della memoria per il lavoro, il gusto o il sacro, ospitare spazi espositivi all’interno di un ecomuseo e possedere caratteristiche proprie di un Centro di Interpretazione del Patrimonio (CIP).

La Regione Sicilia è stata tra le prime a intraprendere un percorso di catalogazione di luoghi che rispondono ai requisiti appena citati ed è quella che ha dato spunto alle prime sette categorie elencate.

3. I Prodotti Materiali associati alle Attività Immateriali

Le attività immateriali consentono di attribuire un significato anche a prodotti materiali mobili e immobili il cui valore culturale è dato proprio dal loro rapporto intrinseco con le attività stesse:

  • Abitazioni e arredi
  • Abbigliamento e accessori
  • Oggetti d’uso comune e rituale
  • Attrezzi e utensili da lavoro
  • Mezzi di trasporto
  • Mezzi di comunicazione
  • Strumenti musicali
  • Imbarcazioni

4. Storie di Personaggi Storici e della Cultura

Questa categoria comprende narrazioni, leggende, biografie e racconti legati a figure storiche o culturali, le cui vicende hanno avuto un impatto significativo sulle tradizioni e sull’identità culturale di una comunità. Questi personaggi, attraverso le loro azioni, opere o il ricordo tramandato nel tempo, contribuiscono a rafforzare l’identità culturale e a ispirare nuove generazioni, rappresentando un elemento di sicuro interesse della memoria collettiva e dell’immaginario condiviso.

5. Classificazione in base ai vari tipi di riconoscimenti

  • ICHL: Lista Mondiale del Patrimonio Culturale Immateriale (Intangibile Cultural Heritage List)
  • PAT: Prodotti Agroalimentari Tradizionali
  • Memory of the World: Archivi e documenti storici individuati dal Programma UNESCO “Memoria nel Mondo”
  • Città creative dell’UNESCO: Il Network Città Creative è una rete di città che hanno fatto della creatività il motore dello sviluppo economico ed è divisa in sette aree corrispondenti ad altrettanti settori culturali: Musica, Letteratura, Artigianato e Arti e Tradizioni Popolari (Craft and Folk Art), Design, Media Arts, Gastronomia e Cinema.

Nota: La classificazione potrebbe essere integrata da ulteriori elenchi legati a riconoscimenti  carattere regionale, per quanto riguarda, ad esempio la Sicilia sono stati presi in considerazione anche i seguenti riconoscimenti:

  • REIS: Registro delle Eredità Immateriali di Sicilia
  • LIM: Luoghi dell’Identità e della Memoria di Sicilia
  • REIMAR: Re­gi­stro Identitario del­la Pe­sca Me­di­ter­ra­nea e dei Bor­ghi Ma­ri­na­ri”

Un esempio di catalogazione che utilizza la classificazione data è: Atlante del Patrimonio Culturale Immateriale di Sicilia

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Art Experience: Principi e concetti base https://www.itinerariesperienziali.it/art-experience-principi-e-concetti-base/ Sat, 31 Aug 2024 10:43:43 +0000 https://www.itinerariesperienziali.it/?p=100008378 All the Lorem Ipsum generators on the Internet tend to repeat predefined chunks as necessary

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Art Experience: Principi e concetti base
di Ignazio Caloggero

Pagina di Riferimento: Speciale Art Experience

Premessa

Per creare un’Art Experience, è innanzitutto necessario saper rispondere alle seguenti domande:

  • Che cos’è l’Art Experience? (Definizioni)
  • Quali sono le differenze tra Art Experience e Mostre Immersive?
  • Quali caratteristiche definiscono un’Art Experience? (I Principi)

In questo articolo cercherò di rispondere a queste tre domande.

L’articolo è tratto dal libro Art Experience  di Ignazio Caloggero. 

Partiamo dalle definizioni

Esperienze: Eventi memorabili che coinvolgono gli individui sul piano personale [Pine e Gilmore – 1999].

Esperienze multisensoriali: Esperienze che vedono un coinvolgimento polisensoriale (coinvolgimento di almeno due o più sensi: vista, udito, tatto, olfatto, gusto) (Ignazio Caloggero – 2019-2022)

Art Experience: Esperienza multisensoriale che ruota attorno a mostre ed eventi espositivi di natura artistica, come pittura, fotografia, scultura e altre forme d’arte visiva. Questo tipo di esperienza, grazie all’applicazione dei principi esperienziali, mira a coinvolgere attivamente i partecipanti, offrendo opportunità di esplorazione, apprendimento e interazione con gli spazi espositivi. Attraverso l’uso ponderato di ambientazioni sensoriali ed estetiche, oltre a un tema coerente con le opere esposte, l’Art Experience rende l’arte non solo accessibile ma anche profondamente coinvolgente.

Distinzione tra Art Experience, Mostra Immersiva e Mostra Virtuale

È utile distinguere chiaramente tra Art Experience, Mostra Immersiva e Mostra Virtuale, in quanto ciascuna di queste modalità espositive rappresenta un approccio diverso alla fruizione dell’arte.

La Mostra Virtuale si basa prevalentemente sull’uso della tecnologia digitale per creare un’esperienza d’arte fruibile attraverso dispositivi elettronici, come computer, tablet, smartphone o visori di realtà virtuale. Questa tipologia di mostra permette di esplorare opere d’arte o interi spazi espositivi senza la necessità di una presenza fisica, spesso offrendo interattività e accesso a contenuti multimediali aggiuntivi.

Esempio di mostra virtuale

La Mostra Immersiva privilegia l’utilizzo di tecnologie avanzate, come proiezioni tridimensionali, realtà aumentata e suoni ambientali, per creare un ambiente avvolgente in cui lo spettatore è completamente immerso. Questo tipo di mostra spesso va oltre l’arte tradizionale, trasformando lo spazio espositivo in un’esperienza sensoriale totalizzante che può includere o meno le opere d’arte originali. In alcuni casi, le tecnologie possono addirittura sostituire le opere fisiche con rappresentazioni digitali o reinterpretazioni artistiche.

Van Gogh, La nuit étoilée – Carrières des Lumières, Les Baux de Provence, Francia, 2019

L’Art Experience pur potendo incorporare elementi tecnologici, si dovrebbe distinguere per il suo obiettivo principale: applicare i principi esperienziali in modo da integrare armoniosamente l’ambientazione con le opere esposte.  A differenza delle mostre immersive che si concentrano prevalentemente sull’uso della tecnologia per creare effetti visivi o sensoriali, l’Art Experience, nella sua accezione più ampia, non mira a sostituire le opere d’arte con la tecnologia, ma a utilizzarla come strumento per arricchire e amplificare l’esperienza complessiva del visitatore. L’obiettivo dell’Art Experience, sempre nella sua accezione più ampia, è creare un contesto multisensoriale che non solo amplifica il significato delle opere d’arte, ma stimola anche una partecipazione attiva da parte dei visitatori. Questo tipo di esperienza è concepito per rendere l’arte più accessibile e coinvolgente, permettendo ai visitatori di interagire con lo spazio espositivo e di immergersi nei temi e nei messaggi delle opere, senza che la tecnologia prenda il sopravvento o distolga l’attenzione dal contenuto artistico.


Particolare della mostra “Evanescenze: Oltre l’Orizzonte”. 

I Principi esperienziale applicati alla Art Experience

Il concetto di “Art Experience” può essere visto come un contenitore più ampio che include, in una certa misura, sia le mostre virtuali che le mostre immersive. Tuttavia, ciò che distingue l’Art Experience è l’enfasi posta sul rispetto e sull’applicazione di una gamma più ampia di principi esperienziali, andando oltre i soli aspetti di “immersione”, “multisensorialità” e interattività dei visitatori.

Mentre le mostre virtuali e immersive possono focalizzarsi prevalentemente sull’aspetto tecnologico e sensoriale, l’Art Experience integra questi elementi in un contesto più ricco e sfaccettato, che abbraccia vari aspetti chiave dell’esperienza umana e culturale. In particolare, l’Art Experience mira ad applicare molti di quelli che possono essere considerati i dieci principi esperienziali. Più sono i principi esperienziali applicati più è alto il livello di esperienza vissuta dai visitatori.

Ecco tali principi rivisti nel contesto dell’Art Experience:

  1. Multisensorialità: Il percorso esperienziale deve prevedere attività di tipo multisensoriale (coinvolgimento dei sensi: vista, udito, tatto, olfatto e laddove possibile, gusto). Non si tratta solo di ammirare le opere d’arte con la vista, ma di creare un ambiente in cui i visitatori possono vivere l’arte attraverso una gamma completa di stimoli sensoriali, culturali e intellettuali.

 

  1. Approccio Culturale: Il percorso esperienziale deve permettere di approfondire la conoscenza di elementi di identità culturale locale. L’Art Experience non si limita a presentare l’arte in senso stretto, ma cerca di connetterla a un contesto culturale più ampio, offrendo eventualmente anche un’opportunità unica per approfondire la conoscenza degli elementi distintivi dell’artista nonché di un determinato territorio anche ponendo l’accento sull’esplorazione e valorizzazione delle identità culturali.

 

  1. Unicità: Il percorso esperienziale deve presentare caratteristiche di unicità. Ogni Art Experience è pensata per essere un’esperienza irripetibile, unica nel suo genere, che offre ai visitatori qualcosa di speciale e distintivo, impossibile da replicare altrove.

 

  1. Approccio Relazionale: Il percorso esperienziale deve essere basato sulle relazioni, ponendo al centro l’unicità delle persone. Un aspetto fondamentale da prendere in considerazione nell’Art Experience è la creazione di un legame tra l’artista, le sue opere, lo spazio espositivo e il visitatore.

 

  1. Partecipazione Diretta: Il percorso esperienziale deve prevedere la partecipazione diretta dell’ospite ad alcune attività. Laddove possibile, è utile prevedere momenti di partecipazione diretta dei visitatori, che va oltre la semplice osservazione passiva delle opere d’arte. Il percorso esperienziale dovrebbe essere progettato per coinvolgere attivamente i partecipanti in una serie di attività interattive, trasformando il visitatore in un co-creatore dell’esperienza artistica.

 

  1. Apprendimento Esperienziale: Il percorso esperienziale deve prevedere una fase di apprendimento attraverso la partecipazione diretta dell’ospite ad alcune attività. L’Art Experience favorisce l’apprendimento attivo, non solo attraverso la visione passiva delle opere, ma stimolando i visitatori a esplorare, riflettere e laddove possibile, interagire con l’obiettivo di ampliare la conoscenza e una comprensione più profonda e personale delle opere e dei temi trattati.

 

  1. Approccio Tematico: Ogni percorso esperienziale dovrà essere costruito a partire da un tema che lo caratterizza e che ne costituisce il filo conduttore. Ogni Art Experience è costruita attorno a un tema coerente che guida il visitatore attraverso un percorso narrativo. Questo tema non è solo un filo conduttore, ma una lente attraverso la quale vengono interpretate e presentate le opere d’arte.

 

  1. Approccio Estetico: L’Art Experience pone una particolare attenzione all’estetica complessiva dell’esperienza, curando in modo dettagliato tutti gli aspetti che possano influire sull’estetica: l’atmosfera, l’ambiente espositivo, l’illuminazione, i suoni, i colori, e persino la disposizione delle opere, affinché ogni elemento contribuisca a creare un’esperienza all’insegna del senso del “bello”.

 

  1. Intrattenimento: Il percorso esperienziale dovrebbe anche prevedere dei momenti di intrattenimento che arricchiscono e rendono piacevole l’esperienza. L’Art Experience potrebbe, laddove possibile e in coerenza con il tema proposto, essere arricchita con momenti di leggerezza e divertimento, rendendo l’esperienza più piacevole.

 

  1. Immersione: Il principio di immersione è un elemento chiave dell’Art Experience, risultante dall’applicazione sinergica dei principi di multisensorialità, partecipazione diretta, approccio estetico e approccio tematico. Nell’Art Experience, l’immersione non è un semplice effetto visivo o tecnologico, ma il frutto di una progettazione attenta che coinvolge attivamente il visitatore in un ambiente coinvolgente anche da punto di vista emotivo e intellettuale.

Testo estratto dal libro: Art Experience di Ignazio Caloggero 

Al libro sono associati due corsi, di cui il primo, gratuito per alcune categorie di destinatari:  

 

In Primo Piano

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EVANESCENZE : OLTRE L’ORIZZONTE https://www.itinerariesperienziali.it/evanescenze-oltre-lorizzonte/ Fri, 16 Aug 2024 10:59:32 +0000 https://www.itinerariesperienziali.it/?p=100008225 All the Lorem Ipsum generators on the Internet tend to repeat predefined chunks as necessary

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Un viaggio intimo attraverso le pieghe della memoria

Personale di Pittura di Rosanna Criscione

Progetto di un evento espositivo itinerante 

Una immersione nella Art Experience.

Pagina di Riferimento: Speciale Art Experience

Nota: La prima edizione di “Evanescenze: Oltre l’Orizzonte”  è ancora in corso. E’ possibile visitare la mostra al C.C.C. “Mimì Arezzo” Via G. Matteotti n. 61 – Ragusa fino a giorno 8 settembre 2024.

Giorno 8 settembre alle ore 18.00 nell’auditorium C.C.C. “Mimì Arezzo” Via G. Matteotti n. 61, sarà presentato il libro “Art Experience” di Ignazio Caloggero. Durante la  presentazione del libro sarà possibile visitare la mostra.

L’evento espositivo itinerante “Evanescenze: Oltre l’Orizzonte” mira a coinvolgere attivamente i partecipanti, offrendo opportunità di esplorazione, apprendimento e interazione con gli spazi espositivi. Attraverso i versi poetici dell’artista, si cerca di svelare ciò che si cela oltre l’apparenza delle opere esposte. La prima edizione dell’evento, svoltasi a Ragusa dal 28 agosto all’8 settembre 2024, ha rappresentato il primo esperimento applicativo dei “dieci principi esperienziali” nella Art Experience.

L’evento non si limita a descrivere ciò che è visibile, ma invita i visitatori a percepire e “interpretare” le opere attraverso un’esperienza che va oltre la semplice contemplazione visiva. L’uso di suoni e aromi coerenti con il tema della mostra, insieme ai versi poetici, mira a stabilire un legame più profondo tra il pubblico e le opere esposte.

Il termine “Evanescenze” utilizzato per la mostra è un richiamo evocativo che collega direttamente le opere ai temi della natura e della trasparenza, manifestati visivamente, uditivamente e olfattivamente. Questo termine allude alle forme sfumate e ai colori eterei, tipici delle rappresentazioni artistiche della natura o degli abiti in tulle, noto per la sua leggerezza e trasparenza, evocando una sensazione di delicatezza e intangibilità.

Parallelamente, “Evanescenze: Oltre l’Orizzonte” estende il suo racconto alle dimensioni tattili e olfattive della mostra. I materiali naturali, come le stoffe, e gli aromi e le fragranze sono stati scelti con cura per coinvolgere i sensi del tatto e dell’olfatto. Questo non solo intensifica l’esperienza espositiva dei visitatori, ma attiva anche ricordi ed emozioni profonde, sfruttando l’abilità unica del tatto e dell’olfatto di evocare memorie e sensazioni con grande efficacia.

Inaugurazione della prima edizione:  mercoledì 28 agosto ore 18.00 C.C.C. “Mimì Arezzo” Via G. Matteotti n. 61 – Ragusa

Personale di Pittura di Rosanna Criscione

Rosanna Criscione – Foto: Lara Dimartino

A proposito di “Art Experience”

Art Experience: Esperienza multisensoriale che ruota attorno a mostre ed eventi espositivi di natura artistica, come pittura, fotografia, scultura e altre forme d’arte visiva. Questo tipo di esperienza, grazie all’applicazione dei principi esperienziali, mira a coinvolgere attivamente i partecipanti, offrendo opportunità di esplorazione, apprendimento e interazione con gli spazi espositivi. Attraverso l’uso ponderato di ambientazioni sensoriali ed estetiche, oltre a un tema coerente con le opere esposte, l’Art Experience rende l’arte non solo accessibile ma anche profondamente coinvolgente

L’Art Experience pur potendo incorporare elementi tecnologici, si distingue per il suo obiettivo principale di applicare i principi esperienziali in modo da integrare armoniosamente l’ambientazione con le opere esposte. L’obiettivo dell’Art Experience non è quello di sostituire le opere con la tecnologia, ma piuttosto di arricchire l’esperienza del visitatore, offrendo un contesto multisensoriale che amplifica il significato delle opere stesse e stimola una partecipazione attiva. Questo tipo di esperienza è pensata per rendere l’arte più accessibile e coinvolgente, permettendo ai visitatori di interagire con lo spazio espositivo e di immergersi nei temi e nei messaggi delle opere, senza che la tecnologia prenda il sopravvento.

L’evento espositivo si inserisce nella campagna “Verso un nuovo orizzonte turistico e culturale” ed è di particolare interesse per artisti, curatori di mostre e critici d’arte che desiderano approfondire l’applicazione dei principi esperienziali in ambito artistico e culturale. Inoltre, l’evento riveste un significativo interesse anche per un pubblico più ampio, poiché i principi esperienziali possono essere applicati in tutti i settori operanti nel campo del turismo e della cultura

Dopo la pubblicazione dei primi volumi, tra cui Guest Experience, è in arrivo il libro Art Experience, cui seguiranno altri volumi tematici come Art ExperienceEntertainment Experience, Dinner Experience e Cultural Heritage Experience. Queste pubblicazioni hanno l’obiettivo di illustrare l’applicazione dei principi esperienziali nei diversi settori turistici e culturali. In basso, una selezione di volumi pubblicati e relativi agli studi effettuati. Alcuni di questi sono anche scaricabili da ACADEMIA.EDU

In Primo Piano

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Pubblicazioni Centro Studi Helios https://www.itinerariesperienziali.it/pubblicazioni-centro-studi-helios/ Fri, 12 Jul 2024 13:55:27 +0000 https://www.itinerariesperienziali.it/?p=100008120 All the Lorem Ipsum generators on the Internet tend to repeat predefined chunks as necessary

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Pubblicazioni di Ignazio Caloggero

Cliccando sui titoli è possibile visualizzare le schede descrittive dei libri editi dal Centro Studi Helios. 

I volumi sono disponibili sul mercato, ma alcuni di essi  possono essere scaricati gratuitamente, alcuni in versione completa, altri sotto forma di ampi estratti, dal sito ACADEMIA.EDU per facilitarne l’accesso a studiosi e appassionati. Le istruzioni dettagliate per il download sono disponibili nelle schede informative sottostanti.

Pubblicazioni 

Altre Pubblicazioni 

Ulteriori pubblicazioni

Pubblicazione con ISBN:

Ulteriori volumi scritti in passato.

  • 2020. Quadro delle Competenze del Turismo, delle Arti e dello Spettacolo: “Tourism, Arts and Entertainment Competence Framework (TAECF)”. ISBN: 9788832060058.
  • 2020. Culti dell’Antica Sicilia (Edizione 2020): ISBN: 9788832060089
  • 2019. Barocco del Val di Noto – Vol. 4: Catania.  ISBN: 9788832060027
  • 2018. Culti Miti e Leggende dell’Antica Sicilia  ISBN: 9788894321913
  • 2018. La Sicilia tra Storia, Miti e Leggende – Vol. 1: Dalla Preistoria ai Fenici.  ISBN: 9788894321951
  • 2018. Barocco del Val di Noto – Vol. 1: Barocco Patrimonio dell’Umanità. ISBN: ISBN: 9788894321920
  • 2018. Barocco del Val di Noto – Vol. 2: Ragusa. ISBN: 9788894321937
  • 2018. Barocco del Val di Noto – Vol. 3: Modica e Scicli.  ISBN: 9788894321944
  • 2018. Particolari di Sicilia.  ISBN: 9788832060003
  • 2017-2020. Qualità, Modelli Operativi e Competitività dell’Offerta Turistica. ISBN: 9788894321906, 9788832060065

Formazione in Evidenza
Corsi Base 

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Atlante degli Itinerari Culturali d’Europa https://www.itinerariesperienziali.it/progetto-atlante-degli-itinerari-culturali-deuropa/ Wed, 22 May 2024 11:29:32 +0000 https://www.itinerariesperienziali.it/?p=100007828 All the Lorem Ipsum generators on the Internet tend to repeat predefined chunks as necessary

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 Atlante degli Itinerari Culturali d’Europa

 AREA IN FASE DI ELABORAZIONE

L’Atlante è composto da due banche dati multimediali integrate:

  • Atlante dei Cammini: percorsi fisicamente percorribili.
  • Atlante delle Vie e delle Rotte Culturali: percorsi prevalentemente tematici.

Il progetto prevede inoltre l’associazione di carte multimediali interattive tematiche, tra cui cammini a piedi, ippovie, asinovie, ciclovie e cammini fluviali. Le carte tematiche saranno inoltre suddivise in carte regionali al fine di evidenziare arre specifiche. La prima ad essere implementata è l’area regionale della Sicilia. 

Attualmente, l’archivio possiede caratteristiche tipiche del Web 3.0: è multimediale, geolocalizzato (GeoWeb), integrato con i social media (SocialWeb), multitematico e multiterritoriale, ed è dotato di funzionalità di ricerca avanzata e WikiWeb.

Inoltre, l’Atlante degli Itinerari Culturali si interfaccia con l’archivio ACTASP (Archivio delle Competenze del Turismo, delle Arti, dello Spettacolo e del Patrimonio Culturale), permettendo di identificare sia i professionisti che altri stakeholder che possono essere collegati, direttamente o indirettamente, ai vari cammini o itinerari catalogati. Per le attività a carattere esperienziale, sarà possibile individuare le offerte esperienziali e gli operatori turistici capaci di fornire tali attività.

Nelle schede catalogate sarà visibile inoltre, un tracciato dettagliato del cammino, rappresentato su una mappa interattiva, e includerà anche informazioni sui principali punti di interesse (POI) storici, artistici, religiosi, culturali, paesaggistici e naturalistici.

In futuro si prevede di trasformare l’Atlante da archivio 3.0 a Archivio Semantico (4.0), integrandolo con l’intelligenza artificiale semantica. Questo miglioramento consentirà una ricerca più efficace delle informazioni e la generazione automatica di risposte mirate. L’Archivio semantico sarà interrogabile tramite testo e voce, superando i limiti dei metadati attuali come categorie e hashtag.

Per ogni cammino catalogato, il progetto prevede diverse fasi. Inizialmente, il tracciato viene inserito nelle mappe interattive dei cammini. Successivamente, viene creata una scheda informativa per l’archivio multimediale e vengono inseriti nel tracciato stesso i punti di interesse (POI). Pertanto, nelle fasi iniziali del progetto, le carte tematiche interattive potrebbero non includere ancora il link alla scheda dell’archivio multimediale né una adeguata segnalazione dei Punti di Interesse (POI).

In Evidenza
Formazione gratuita 

Professionisti Turismo dei Cammini 

Corsi Professionalizzanti ai sensi della Legge 4/2013

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Dai Cammini all’Atlante degli Itinerari Culturali Europei https://www.itinerariesperienziali.it/dai-cammini-allatlante-degli-itinerari-culturali-europei/ Mon, 13 May 2024 11:20:07 +0000 https://www.itinerariesperienziali.it/?p=100007721 All the Lorem Ipsum generators on the Internet tend to repeat predefined chunks as necessary

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Dai Cammini all’Atlante degli Itinerari Culturali Europei

Di Ignazio Caloggero

Premessa

L’articolo esamina l’implicazione e l’evoluzione della legislazione italiana in materia di itinerari culturali, con un focus particolare sul disegno di legge S.562, approvato dal Senato il 26 marzo 2024. Questa legge rappresenta un punto di svolta per la promozione e la valorizzazione dei cammini italiani, riconoscendone il valore nel permettere la fruizione del patrimonio naturale e culturale. In quest’articolo propongo una nuova definizione formale di “cammino”, integrata nel contesto più ampio degli Itinerari Culturali, e presento l’Atlante degli Itinerari Culturali Europei. Quest’ultimo, di cui l’Archivio dei Cammini d’Italia costituisce una parte integrante, serve come una risorsa essenziale per navigare e comprendere la diversità degli itinerari culturali europei. L’articolo dettaglia inoltre diverse tipologie di itinerari e le tematiche prevalenti, offrendo uno sguardo approfondito sulla stratificazione e l’interconnessione dei diversi itinerari culturali catalogato.

Cammini d’Italia

Il 26 marzo 2024, il Senato ha approvato, all’unanimità,  il disegno di Legge S. 562 “Disposizioni per la promozione e la valorizzazione dei cammini d’Italia”, il 27 marzo il disegno di legge è stato trasmesso, dal Presidente del Senato, alla Camera dei Deputato trasformandosi nella Proposta di Legge n. 1805 e il 4 aprile 2024 il dispositivo è stato assegnato  alle Commissioni riunite X Attività produttive e VII Cultura. 

Il DDL S.562 segue una serie di iniziative precedenti, tra cui l’Anno Nazionale dei Cammini del 2016 indetto dal Ministero dei Beni Culturali e del Turismo che prevedeva l’istituzione dell’Atlante Digitale dei Cammini Italiani, mai pubblicato online ed il Catalogo dei Cammini Religiosi istituito dal Ministero del Turismo, pubblicato online ed attualmente aggiornato al 2023.

Sul Catalogo dei Cammini Religiosi, istituito dal Ministero del Turismo, si dovrebbe probabilmente effettuare una valutazione e, a mio avviso, una “validazione” per identificare quali percorsi, sulla base di un’accurata bibliografia e cartografia, possano essere considerati anche “cammini storici”. Questo non solo rafforzerebbe il significato di “cammino religioso”, ma conferirebbe anche maggiore autorevolezza a tali itinerari.

Ciò non toglie che i cammini attualmente realizzati non abbiano comunque una rilevante valenza culturale e turistica. Essi favoriscono la creazione di itinerari culturali ed esperienziali che contribuiscono alla promozione del patrimonio culturale esistente lungo tali percorsi. Per questi motivi, ho deciso di includere alcuni percorsi del Catalogo dei Cammini Religiosi nell’Atlante degli Itinerari d’Europa, da me progettato e attualmente in fase di realizzazione. La “validazione storica” di questi percorsi sarà affrontata in una fase successiva.”

Alcune definizioni

Il Disegno di Legge S.562  approvato il 26 marzo 2024 definisce i cammini come:

“Itinerari di rilievo europeo, nazionale o regionale, percorribili a piedi o con altre forme di mobilità dolce e sostenibile, senza l’ausilio di mezzi a motore, articolati in tappe giornaliere, che rappresentano una modalità di fruizione del patrimonio naturale e culturale diffuso, di valorizzazione degli attrattori culturali, storici, artistici, religiosi, linguistici, paesaggi stici, enogastronomici e sportivi nonché di sviluppo turistico dei territori interessati.”

Volendo fornire una definizione che sia indipendente dal contesto territoriale, proporrei una definizione che parte dal concetto più ampio di Itinerari Culturali:

Itinerari Culturali

Gli itinerari culturali sono piani di viaggio che delineano percorsi specifici per raggiungere una destinazione o per esplorare una serie di luoghi legati da un tema comune. Questi itinerari possono consistere in percorsi fisicamente percorribili, come nel caso dei Cammini, oppure in percorsi tematici che aggregano elementi di interesse storico o culturale, come nel caso di alcune Vie e Rotte.

Cammini

Percorsi o itinerari, generalmente segnalati e strutturati, percorribili a piedi o mediante altre forme di mobilità dolce e sostenibile, senza l’ausilio di mezzi a motore. Questi cammini offrono una modalità di fruizione del patrimonio naturale e culturale e possono rivestire significati storici, artistici, religiosi, culturali, paesaggistici o naturalistici. Sono spesso concepiti per promuovere un’esperienza di viaggio lento e sostenibile, permettendo ai viaggiatori di immergersi completamente nell’ambiente che li circonda.

Tutti i cammini promuovono concetti come l’esperienzialità e la lentezza, elementi fondamentali del Turismo Esperienziale e del Slow Tourism.

Esempi di cammini:

    • Cammini di Santiago di Compostela
    • Via Francigena

Vie

Le vie sono percorsi che spesso rivestono una significativa importanza storica, culturale o commerciale. Questi percorsi tendono a collegare luoghi di particolare interesse storico, commerciale o culturale e possono essere percorribili sia a piedi sia con altri mezzi di trasporto.

    • Via europea del Megalitico

Rotte

Le rotte si riferiscono a percorsi definiti utilizzati per viaggi o trasporti, spesso associati a contesti marittimi, aerei o terrestri. Nel contesto turistico, una rotta, così come una via, può essere un insieme coordinato di destinazioni o attrazioni che condividono una tematica comune. Questo tipo di rotta collega luoghi con caratteristiche simili per promuovere il turismo tematico e culturale. Le rotte sono spesso usate per guidare i viaggiatori attraverso esperienze collegate culturalmente o storicamente, offrendo una prospettiva coerente su un particolare aspetto o tema.

    • La Rotta europea delle città termali storiche
    • Rotte dei Vichinghi
    • Rotte dell’Olivo

Atlante degli Itinerari Culturali Europei

L’Atlante è sostanzialmente un archivio multimediale web 3.0, possiede caratteristiche tipiche del Web 3.0: è multimediale, geolocalizzato (GeoWeb), integrato con i social media (SocialWeb), multi-tematico e multi-territoriale, dotato di funzionalità di ricerca avanzata e WikiWeb.

A regime l’Atlante sarà integrato con altre Banche dati tematiche legate ai diversi stakeholder compresi professionisti e organizzazioni che offrono servizi di supporto lungo gli itinerari.

In un futuro prossimo, prevedo di trasformare l’Atlante da Archivio 3.0 ad Archivio Semantico (4.0), integrandolo con l’intelligenza artificiale semantica. Questo miglioramento consentirà una ricerca più efficace delle informazioni e la generazione automatica di risposte mirate. L’Archivio semantico sarà interrogabile tramite testo e voce, superando i limiti dei metadati attuali come categorie e hashtag.

L’Atlante è nella sua prima fase di implementazione, pertanto potrà subire diverse modifiche concettuali anche alla luce dei contributi provenienti dagli stessi stakeholder, di seguito la classificazione utilizzata per realizzare le singole schede.

Classificazione in base alla tipologia del percorso

    • Cammini: Percorsi fisicamente percorribili
    • Vie e Rotte Culturali: Percorsi prevalentemente tematici

Alcuni itinerari, pur essendo chiamati “vie” sono da intendersi, nei fatti dei cammini è il caso, ad esempio,  della Via Francigena.

I Cammini a loro volta possono essere suddivisi in :

    • Cammini a piedi (Walking Paths)
    • Equivia (Horseback Riding Trails)
    • Asinovia (Donkey Trails)
    • Ciclovia (Bike Paths)
    • Cammini acquatici (Water Trails)
    • Cammini combinati (Multi-modal Trails)

Classificazione in base al tema prevalente

    • Religioso
    • Storico
    • Culturale
    • Enogastronomico
    • Naturalistico
    • Paesaggistico
    • Fluviale
    • Avventura
    • Wellness
    • Letterario
    • Filmico/Televisivo
    • Artistico
    • Archeologico
    • Scientifico

Alcuni chiarimenti sui singoli temi:

  • Religioso Gli itinerari religiosi includono percorsi intrapresi per motivi di fede o pellegrinaggio verso luoghi sacri e strutture di culto significative.
    • Il Cammino di Santiago
    • La Via Francigena
  • Storico Questi itinerari collegano siti storici come antiche vie commerciali o militari, monumenti, musei e città storiche. Possono focalizzarsi su specifici periodi storici o eventi significativi che hanno modellato regioni o culture.
    • La Rotta dei Castelli della Loira
    • Il Circuito dei Campi di Battaglia della Normandia
  • Culturale Gli itinerari culturali offrono una visione approfondita delle pratiche, delle arti, delle musiche, delle danze e delle tradizioni di una comunità o di un paese. Possono includere visite a teatri, spettacoli dal vivo, e laboratori artigianali.
    • Il Giro dei Festival di Kyoto
    • Tour delle Tribù Indigene dell’Amazzonia
  • Enogastronomico Itinerari focalizzati sulla scoperta delle tradizioni culinarie locali e della produzione di vino e altre bevande, spesso attraversando regioni note per la loro eccellenza gastronomica. Possono includere visite a fattorie didattiche, vigneti, birrifici, mercati locali, e ristoranti che offrono piatti autentici.
    • La Strada del Vino in Alsazia
    • Il Tour del Prosciutto di Parma e del Parmigiano Reggiano
  • Naturalistico Gli itinerari naturalistici si concentrano sulla flora, sulla fauna e sugli ecosistemi di un territorio. Possono includere attività come birdwatching, escursioni e safari fotografici.
    • Il Parco Nazionale di Yellowstone, USA
    • Il Safari nel Serengeti, Tanzania
  • Paesaggistico Simili agli itinerari naturalistici, ma con un focus più ampio sui panorami e sulle bellezze naturali come montagne, laghi, e coste. Questi percorsi sono ideali per la ricerca di panorami e luoghi ideali per il relax e la fotografia.
    • La Grande Strada Oceanica, Australia
    • Il Tour dei Fiordi Norvegesi
  • Fluviale: Le vie fluviali spesso includono elementi di viaggio paesaggistico, culturale e storico, ma sono caratterizzate dalle modalità di interazione dei viaggiatori con l’ambiente fluviale. Itinerari come crociere sui fiumi, tour in kayak o esplorazioni in barca a motore lungo grandi fiumi come il Nilo, l’Amazzonia o il Danubio potrebbero rientrare in questa categoria.
  • Avventura Questi itinerari sono progettati per chi cerca emozioni forti e attività tipiche del turismo d’avventura come trekking, rafting, scalata, e mountain biking. Sono spesso situati in aree remote o tecnicamente impegnative.
    • Il Trekking dell’Everest Base Camp, Nepal
    • Rafting sul Fiume Colorado nel Grand Canyon
  • Wellness Gli itinerari wellness si focalizzano sul benessere fisico e mentale, spesso attraverso ritiri che offrono yoga, meditazione, trattamenti spa e terapie olistiche in ambienti tranquilli e rilassanti.
    • Retreat di Yoga a Bali, Indonesia
    • Le Terme di Reykjavik, Islanda
  • Letterario Percorsi che esplorano la vita e le opere di scrittori famosi, o che sono stati ispirati da specifici libri o generi letterari. Possono includere visite a case di scrittori, luoghi descritti nei loro lavori, o festival letterari.
    • Il Tour di James Joyce a Dublino
    • Percorsi di Dostoevskij a San Pietroburgo
  • Filmico/Televisivo Percorsi che si focalizzano su luoghi significativi per il cinema e le serie televisive.
    • Percorso del Signore degli Anelli (Nuova Zelanda)
    • Tour di “Game of Thrones”(Irlanda del Nord e Croazia).
    • Tour delle location di “Twin Peaks” (Washington)
  • Artistico Gli itinerari artistici possono esplorare l’arte in tutte le sue forme, da quella visiva a quella performative. Potrebbero includere gallerie d’arte, studi di artisti, murales in città, festival e performance di strada.
    • Tour di Street Art a Berlino
    • Gli Atelier di Montmartre, Parigi
  • Archeologico Itinerari focalizzati su antichi siti archeologici, fornendo approfondimenti sulle civiltà passate attraverso le loro architetture, utensili, e usanze quotidiane.
    • Le Rovine di Machu Picchu, Perù.
    • Il Tour dei Templi di Angkor Wat, Cambogia
  • Scientifico Percorsi che includono istituti di scienza, osservatori, musei scientifici e siti naturali significativi dal punto di vista geologico o astronomico, rivolti a chi ha interesse per la scienza e la tecnologia.
    • Il Kennedy Space Center, Florida,
    • L’osservatorio di Paranal, Cile

La classificazione degli itinerari è flessibile e non esclusiva, il che significa che un singolo itinerario può effettivamente rientrare in più categorie. Questo approccio è utile perché molti cammini offrono un’esperienza ricca e trasversale che può abbracciare aspetti storici, culturali, religiosi e naturalistici allo stesso tempo.

Ad esempio, un itinerario può essere principalmente classificato come religioso se il suo scopo principale è il pellegrinaggio, ma può anche offrire significative esperienze culturali e paesaggistiche lungo il percorso. Inoltre, un itinerario enogastronomico può coincidere con un’area di notevole interesse storico o naturalistico, arricchendo così l’esperienza del viaggiatore su più livelli.

Un Itinerario fluviale può rientrare in altre categorie a seconda degli elementi predominanti dell’esperienza. Ad esempio, può essere classificata come itinerario:

  • Paesaggistico: Molte vie fluviali offrono scenari mozzafiato e permettono l’accesso a paesaggi naturali inaccessibili via terra, rendendo questi itinerari particolarmente apprezzati dagli amanti della natura.
  • Culturale e Storico: Fiumi come il Reno o il Mekong sono bordati da città storiche, siti archeologici e centri culturali, permettendo agli itinerari fluviali di offrire una ricca immersione in diverse culture e storie regionali.
  • Avventura: Per gli amanti dell’avventura, alcune vie fluviali offrono possibilità di rafting, kayak o altre attività adrenaliniche.

Pertanto, è importante considerare la classificazione come una guida per identificare l’aspetto tematico prevalente, mantenendo al contempo la consapevolezza che gli itinerari  possono offrire un’ampia gamma di attrattive che si sovrappongono tra diverse categorie.

Link alla pagina dell’Atlante degli Itinerari Culturali d’Europa

Formazione in Evidenza
Corsi Base 

Mappa di insieme dei Cammini d’Europa (in fase di realizzazione)

Nota: I tracciati sono ricavati da siti istituzionali o dagli organizzatori a cui bisogna fare sempre riferimento. Per i tracciati aggiornati, con le informazioni sulla reale percorribilità ed eventuali rischi presenti sul percorso è necessario fare sempre riferimento al sito istituzionale o  agli organizzatori del cammino. Si declina, quindi, ogni responsabilità per eventuali problemi o danni causati da errori, omissioni o interpretazioni derivanti dall’utilizzo delle informazioni che sono da intendersi a solo titolo di prima informazione, facendo sempre fede le informazioni ricavate dai siti e dagli organi istituzionali.

Per una visione più chiara e leggibile dei cammini si rimanda alle schede dei singoli cammini stessi

Ignazio Caloggero

Presidente AIPTOC – Associazione Italiana Professionisti del Turismo e Operatori Culturali.

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Travel and Tourism Competence Framework https://www.itinerariesperienziali.it/travel-and-tourism-competence-framework/ Thu, 11 Apr 2024 07:30:17 +0000 https://www.itinerariesperienziali.it/?p=100006898 All the Lorem Ipsum generators on the Internet tend to repeat predefined chunks as necessary

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Travel and Tourism Competence  Framework

Pagina di Riferimento: Progetto ACTASP “Archivio delle Competenze del Turismo, delle Arti, dello Spettacolo e del Patrimonio Culturale”

Nel contesto del Repertorio delle Professioni del Turismo, delle Arti, dello Spettacolo e del Patrimonio Culturale, che elenca centinaia di profili professionali basati sulle competenze, sono stati identificati quelli specificamente rilevanti per le Agenzie di Viaggi e Turismo e i Tour Operator. Inoltre, è stata effettuata una selezione di professioni turistiche direttamente connesse o di interesse per queste agenzie. L’obiettivo è la creazione di un “Quadro delle Competenze per il Turismo e i Viaggi” (Travel and Tourism Competence Framework), che si armonizzi con il più vasto “Quadro delle Competenze del Turismo, delle Arti e del Patrimonio Culturale” (Tourism, Arts and Heritage Competence Framework – TAH-CF). Il “Travel and Tourism Framework” viene presentato alle parti interessate per esaminare e proporre eventuali miglioramenti ai modelli che definiscono i singoli profili professionali. Per maggiori informazioni è possibile inviare una mail a info@aiptoc.it.

In basso gli schemi dei profili professionali selezionati.

Ignazio Caloggero – Presidente AIPTOC – Associazione Italiana Professionisti del Turismo e Operatori Culturali. Associazione inserita nell’Elenco delle Associazioni Professionali che rilasciano l’Attestato di qualità e di qualificazione professionale dei Servizi, del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (ex MISE) – info@aiptoc.it

Travel and Tourism Competence Framework

Formazione in Evidenza
Corsi Base 

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Gli Speciali: Focus sulle Esperienze  https://www.itinerariesperienziali.it/gli-speciali/ Sat, 03 Feb 2024 15:36:12 +0000 https://www.itinerariesperienziali.it/?p=100009457 All the Lorem Ipsum generators on the Internet tend to repeat predefined chunks as necessary

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Gli Speciali: Focus sulle Esperienze Speciali Experience

L’iniziativa rientra nel più ampio progetto “Turismo Esperienziale e Interpretazione del Patrimonio Culturale” (Iniziativa Num. 5)

Da questa pagina è possibile accedere ad una serie di aree web tematiche con contenuti specialistici da cui  possibile accedere a formazione di base gratuita, risorse online, pubblicazioni specialistiche, articoli e schede di approfondimento. Sono inoltre disponibili percorsi formativi professionalizzanti e di aggiornamento, banche dati delle offerte esperienziali, calendari di eventi esperienziali e molto altro ancora. 

Gli Speciali

 

In Evidenza

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Glossario Essenziale https://www.itinerariesperienziali.it/glossario-essenziale/ Tue, 16 Jan 2024 17:23:09 +0000 https://www.itinerariesperienziali.it/?p=100006198 All the Lorem Ipsum generators on the Internet tend to repeat predefined chunks as necessary

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Glossario Essenziale
Guida alle Definizioni e Concetti Chiave

A) LE ESPERIENZE

Sul Concetto di Esperienza, Offerte e Turismo Esperienziale

Esperienze: eventi memorabili che coinvolgono gli individui sul piano personale

Esperienze multisensoriali: Esperienze che vedono un coinvolgimento polisensoriale (coinvolgimento di almeno due o più sensi: vista, udito, tatto, olfatto, gusto)

Esperienza Culturale: Esperienza multisensoriale che permette di approfondire la conoscenza di elementi di identità locali”

Offerta Esperienziale: quando l’esperienza costituisce l’oggetto primario dell’offerta.

Turismo Esperienziale: quando l’offerta turistica comprende una o più offerte esperienziali.

I Principi del Percorso Esperienziale (Principi Esperienziali)

I seguenti principi esperienziali sono stati elaborati da Ignazio Caloggero:

  1. Multisensorialità: Il percorso esperienziale deve prevedere attività di tipo multisensoriale (coinvolgimento dei sensi: vista, udito, tatto, olfatto e, laddove possibile, gusto)
  2. Identità locali: Il percorso esperienziale deve permettere di approfondire la conoscenza di elementi di identità locale
  3. Unicità: il percorso esperienziale deve presentare caratteristiche di unicità
  4. Relazioni umane: il percorso esperienziale deve essere basato sulle relazioni umane
  5. Partecipazione diretta: il percorso esperienziale deve prevedere la partecipazione diretta dell’ospite ad alcune attività
  6. Apprendimento esperienziale: il percorso esperienziale deve prevedere una fase di apprendimento attraverso la partecipazione diretta dell’ospite ad alcune attività
  7. Approccio tematico: ogni percorso dovrà essere costruito a partire da un tema che lo caratterizza e che ne costituisce il filo conduttore
  8. Approccio estetico: l’approccio estetico è uno degli elementi, assieme a quello della partecipazione diretta, alla base del concetto di “immersione”. Gli eventi che costituiscono “la messa in scena dell’esperienza” devono essere progettati in modo da dare importanza a tutti gli aspetti che possano influire sull’estetica: l’atmosfera, il senso del bello, il luogo scelto per l’esperienza, la trama (sceneggiatura) che deve essere coerente con il tema scelto e il luogo individuato
  9. Intrattenimento: il percorso esperienziale dovrebbe anche prevedere dei momenti di intrattenimento, che arricchiscono e rendono piacevole l’esperienza
  10. Immersione: Il principio di immersione è in realtà la diretta conseguenza dell’applicazione dei principi di multisensorialità, partecipazione diretta e approccio estetico. Tecniche immersive possono essere implementate al fine di creare un ambiente scenico che vede i partecipanti immersi in un contesto multisensoriale.

I livelli di Esperienza

I livelli di Esperienza sono legati al livello di applicazione di tali principi.

Esperienze (a carattere prevalentemente commerciale)

  • Esperienza (Primo Livello): Esperienza multisensoriale, che presenta caratteristiche di unicità” (principi 1, 3)
  • Esperienza Autentica (Secondo Livello): “Esperienza multisensoriale, unica, basata sulle relazioni umane, che prevedono la partecipazione diretta degli ospiti, e basata su un approccio tematico” (principi 1, 3, 4, 5, 7)
  • Esperienza Piena (Terzo Livello): “Esperienza multisensoriale, unica, tematica e immersiva, basata sulle relazioni umane, che prevede la partecipazione diretta degli ospiti nelle attività che costituiscono l’esperienza stessa” (principi 1, 3, 4, 5, 7, 8, 9, 10)

Esperienze Culturali

  • Esperienza Culturale (Primo Livello): “Esperienza multisensoriale che permette di approfondire la conoscenza di elementi di identità locali” (principi 1, 2, 3)
  • Esperienza Culturale Autentica (Secondo Livello): Esperienza multisensoriale, unica, basata sulle relazioni umane, che permette la comprensione di elementi di identità locale attraverso la partecipazione diretta nelle attività che costituiscono l’esperienza stessa” (principi 1, 2, 3, 4,5, 6, 7)
  • Esperienza Culturale Piena (Terzo Livello): Esperienza multisensoriale, unica, tematica e immersiva, basata sulle relazioni umane, che permette la comprensione di elementi di identità locale attraverso la partecipazione diretta nelle attività che costituiscono l’esperienza stessa” (principi 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10)

Repertorio delle Attività Esperienziali

Le tipologie di attività alle quali è possibile applicare tali principi esperienziali, che costituiscono l’ambito di applicazione delle offerte esperienziali.

Repertorio delle Attività Esperienziali:

  • Dinner Experience (DIE):
    • Show Cooking Experience
    • Sensorial Dinner Experience
    • Location Dinner Experience
    • Narrative Dinner Experience
    • Dinner Show Experience
    • Art Dinner Experience
    • School Dinner Experience
  • Guest Experience (GUE):
    • Sensorial Guest Experience
    • Narrative Guest Experience
    • Location Guest Experience, che comprende anche le seguenti tipologie:
      • Seaside Village Experience
      • Farmhouse Experience
      • Glamping Experience
    • Integrative Guest Experience
  • Cultural Heritage Experience (CHE)
    • Food and Wine Experience
    • Heritage Sides Experience
    • Intangible Cultural Heritage Experience, che comprende la seguente tipologia:
      • HandMade Experience
    • Cultural Expositive Experience, che comprende anche le seguenti tipologie:
      • Museum/Ecomuseum Experience
      • Immersive Art Experience
    • Cultural Entertainment Experience
    • Cultural Learning Experience
    • Heritage Interpretation Experience
  • Open Air Experience (OAE)
    • Trekking and Hiking Experience
    • Bike Experience
    • Diving Experience
    • Speleology Experience
    • River Experience
    • Horse Experience
    • Donkey Experience
    • Animal Experience
    • Marine Life Experience
    • Flight Experience
    • Fishing Tourism Experience (Pescaturismo)
  • Wellness Experience (WLE)
  • Entertainment and Show Experience (ESE)
  • Sport Experience (SPE)
  • Experiential Marketing (EMA)

La classificazione delle attività esperienziali non va vista in senso stretto, in quanto un tipo di esperienza può rientrare in più di una categoria. 

B) INTERPRETAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE (HERITAGE INTERPRETATION)

Percorso di Esperienza di Interpretazione (Interpretazione): Percorso esperienziale culturale, educativo, ermeneutico e sistemico che mira a rivelare il significato più profondo delle cose

Quando si parla di interpretazione è opportuno distinguere tra:

  • Servizi di Interpretazione (interpretazione mediata): Realizzazione degli strumenti e dei servizi di comunicazione (cartelli, segnaletica, mappe, opuscoli illustrativi, guide, volantini, produzioni e postazioni multimediali, allestimenti, siti web, app, ecc.) e progettazione dei Piani di Interpretazione
  • Percorsi di Esperienza di Interpretazione (interpretazione diretta): Iniziative che prevedono la partecipazione diretta sia degli interpreti sia degli ospiti nelle attività interpretative.

Interpretazione del Patrimonio Culturale (Heritage Interpretation)

I Principi dell’Interpretazione 

I seguenti principi sono stati elaborati da Ignazio Caloggero

  1. Approccio Multisensoriale: L’interpretazione deve essere, il più possibile di tipo multisensoriale (coinvolgimento di almeno due o più sensi: vista, udito, tatto, olfatto, gusto)
  2. Approccio culturale (Identità locali): L’interpretazione deve permettere di approfondire la conoscenza di elementi di identità locale
  3. Unicità: il percorso di esperienza di Interpretazione deve presentare caratteristiche di unicità
  4. Centralità dei partecipanti: Ogni interpretazione deve tenere conto dei partecipanti e tenere conto della loro centralità rispetto al contesto.
  5. Partecipazione: il percorso di esperienza di Interpretazione deve prevedere la partecipazione, possibilmente diretta dell’ospite alle attività
  6. Processo educativo (Apprendimento esperienziale): L’Interpretazione deve prevedere una fase di apprendimento di tipo esperienziale, possibilmente attraverso la partecipazione diretta dell’ospite alle attività.
  7. Approccio tematico: ogni interpretazione dovrà essere costruita a partire da un tema che la caratterizza e che ne costituisce il filo conduttore.
  8. Approccio estetico: l’approccio estetico, è uno degli elementi, assieme a quello della partecipazione diretta, alla base del concetto di “immersione”. Gli eventi che costituiscono “la messa in scena dell’esperienza” devono essere progettati in modo da dare importanza a tutti gli aspetti che possano influire sull’estetica: l’atmosfera, il senso del bello, il luogo scelto per l’esperienza, la trama (sceneggiatura) che deve essere coerente con il tema scelto ed il luogo individuato.
  9. Intrattenimento: Ogni percorso di Esperienza di interpretazione dovrebbe anche prevedere dei momenti di intrattenimento che arricchiscono e rendono piacevole l’esperienza.
  10. Immersione: Il principio di immersione, così come nei percorsi esperienziali, è la diretta conseguenza dell’applicazione dei principi di multisensorialità, partecipazione diretta e di approccio estetico
  11. Rivelazione (comunicazione ermeneutica): L’interpretazione è un processo comunicativo di tipo ermeneutico (arte o disciplina che sia), che mira a rivelare il significato più profondo delle cose. La rivelazione avviene attraverso la trasformazione dell’esperienza.
  12. Provocazione (comunicazione basata sulla provocazione): il processo comunicativo che permette all’interprete di svelare (non insegnare) e al partecipante del percorso di esperienza di scoprire (non a imparare) avviene grazie alla provocazione, da parte dell’interprete, della curiosità e del coinvolgimento dei partecipanti.
  13. Approccio sistemico (visione olistica): L’interpretazione deve avvenire con un approccio olistico, dovrebbe tener contro di tutti gli aspetti, delle relazioni e dei legami tra i partecipanti, il bene (o fenomeno) interpretato ed il contesto in cui si si vengono a trovare i tre elementi alla base dell’interpretazione: l’interprete, il bene (o fenomeno) e il partecipante.
  14. Approccio su misura: L’interpretazione deve tenere conto sia del target dei fruitori finale: età, scolarizzazione, contesto sociale di appartenenza, sia di altre variabili quali bisogni espressi e impliciti degli stessi fruitori. Per ogni target individuato dovranno essere individuati: temi, metodi e programmi specifici.
  15. Approccio creativo: Il processo di interpretazione deve precedere uno stile comunicativo che deve coinvolgere tutta la dinamica del pensiero, raccontando luoghi e fatti in modo creativo e coinvolgente e utilizzando tecniche interpretative quali lo storytelling e la scrittura creativa
  16. Interpretazione fondata sui fatti: L’interpretazione deve avere all’origine fatti e luoghi concreti. L’informazione sui cui si fonda l’interpretazione deve basarsi su dati e informazioni approfondite e di qualità
  17. Semplicità e coerenza comunicativa: L’interpretazione deve prevedere un linguaggio che non sia eccessivamente tecnico, lungo o non pertinente con il contesto da interpretare
  18. Connessione emotiva (passione): L’interprete deve amare l’oggetto dell’interpretazione, il risultato dell’interpretazione è fortemente correlato alla passione e alla connessione emotiva che lega l’interprete e il fenomeno da interpretare.

I primi dieci principi non sono altro che i principi esperienziali. 

I livelli di interpretazione 

In relazione ai principi dell’interpretazione è possibile classificare tre livelli di interpretazione e di conseguenza tre livelli di esperienze di interpretazione del Patrimonio Culturale:

  • Interpretazione semplice (primo livello): applicazione dei principi 1, 2, 3, 11, 12, 13, 16
  • Interpretazione autentica (secondo livello): applicazione dei principi 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 11, 12, 13, 16
  • Interpretazione piena (terzo livello): applicazione dei principi 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18

Una definizione dei tre livelli di interpretazione che tenga conto dei principi applicati potrebbe essere la seguente:

  • Interpretazione semplice (primo livello)

Interpretazione del patrimonio culturale che mira, attraverso un approccio olistico, a rivelare il significato più profondo delle cose attraverso un processo comunicativo multisensoriale, unico, basato sulla provocazione e fondatezza dei fatti.

  • Interpretazione autentica (secondo livello)

Interpretazione del patrimonio culturale che mira, attraverso un approccio olistico, a rivelare il significato più profondo delle cose attraverso un processo comunicativo multisensoriale, unico, tematico, basato sulla provocazione, fondatezza dei fatti, relazioni umani e partecipazione diretta dei partecipanti degli ospiti nelle attività che costituiscono l’esperienza interpretativa 

  • Interpretazione piena (terzo livello)

Interpretazione del patrimonio culturale che mira, attraverso un approccio creativo,  olistico, estetico, immersivo e su misura, a rivelare il significato più profondo delle cose attraverso un processo comunicativo multisensoriale, unico, tematico, coerente,  basato sulla provocazione, fondatezza dei fatti, relazioni umani e partecipazione diretta dei partecipanti degli ospiti nelle attività, anche di intrattenimento, che costituiscono l’esperienza interpretativa.  

IN FASE DI ELABORAZIONE

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Turismo delle Radici: Caratteristiche e Connessioni con il Turismo Esperienziale
di Ignazio Caloggero

Premessa

Il 2024 è stato designato come ‘l’anno delle Radici italiane’, un’iniziativa promossa dal Ministero degli Esteri e supportata da un progetto specifico del PNRR dedicato al ‘turismo delle radici’.  Questo articolo cerca di dare una risposta alle seguenti domande:

  1. Che cos’è il Turismo delle Radici?
  2. Quali sono le Caratteristiche che individuano tale forma di turismo?
  3. Il Turismo delle Radici è una forma di Turismo Esperienziale?
  4. Quali sono le principali figure professionali del Turismo delle Radici?

 

1. Che cos’è Il Turismo delle Radici

Il Turismo delle Radici, noto anche come turismo delle origini, di ritorno, ancestrale o genealogico, offre un’esperienza unica e significativa. È caratterizzato principalmente dai migranti che ritornano nel loro paese di origine, spesso dopo essere stati lontani per molti anni, o dai loro discendenti che desiderano esplorare e conoscere la terra d’origine della loro famiglia. Il viaggio nelle terre natali si trasforma spesso in un percorso di scoperta personale e di collegamento con il proprio passato e la propria storia familiare.

 Una possibile definizione può quindi essere la seguente:

Turismo delle RadiciIl “Turismo delle Radici” è una forma di viaggio personalizzato e significativo che consente alle persone di esplorare e connettersi con la loro eredità culturale e genealogica. Questo tipo di turismo implica visitare luoghi legati alla storia familiare o alle origini culturali, offrendo un’esperienza unica di scoperta personale, riconnessione con le proprie radici e approfondimento della propria identità. Integrando elementi di turismo esperienziale, il Turismo delle Radici unisce l’aspetto emotivo e personale del viaggio con l’apprendimento e l’immersione nelle identità locali, offrendo un’esperienza unica e significativa che va oltre il turismo tradizionale.

La definizione data mette in luce non solo l’aspetto del viaggio personalizzato e significativo ma anche la connessione emotiva e culturale che i viaggiatori stabiliscono con le loro origini e la loro storia familiare.

Inoltre, l’inserimento degli elementi del turismo esperienziale aggiunge un ulteriore strato di ricchezza all’esperienza, permettendo ai viaggiatori di immergersi completamente nelle culture e tradizioni dei luoghi visitati. Questo approccio garantisce che il viaggio sia non solo un ritorno alle radici, ma anche un percorso di scoperta personale, arricchimento culturale e approfondimento della propria identità.

2. Quali sono le caratteristiche che individuano il Turismo delle Radici 

L’offerta turistica basata sul Turismo delle Radici presenta caratteristiche distintive che la rendono unica e coinvolgente per i viaggiatori. Ecco alcune delle principali:

  1. Personalizzazione: L’offerta deve essere altamente personalizzata per adattarsi alla storia familiare, alle origini culturali e alle specifiche richieste del viaggiatore. Questo può includere itinerari su misura che coinvolgono luoghi di origine familiare o siti storici importanti per la cultura di appartenenza del viaggiatore. Questa personalizzazione va oltre la semplice visita di luoghi; è un viaggio nella storia personale e familiare del viaggiatore.
  2. Connessione con le Radici Culturali e Genealogiche: Il focus è sulla scoperta o riscoperta delle proprie origini. I viaggiatori possono visitare i luoghi natali dei loro antenati, le abitazioni in cui hanno vissuto, o altri siti che hanno un legame diretto con la loro eredità familiare e culturale. Si tratta in sostanza di realizzare quelle che potremmo chiamare “Esperienze Immersive Culturali”: Le attività dovrebbero permettere ai viaggiatori di immergersi nelle culture e nelle tradizioni dei luoghi visitati.
  3. Esperienze Emotive e di Apprendimento: Il viaggio è arricchito da emozioni profonde e momenti di apprendimento significativi, attraverso la scoperta di storie familiari, tradizioni locali, lingue e arti Vi è un forte elemento emotivo dato dal riconnettersi con il passato.
  4. Interazione con le Comunità Locali: Vi è un forte coinvolgimento con le comunità locali. I viaggiatori hanno l’opportunità di interagire con residenti locali, partecipare a eventi culturali e tradizionali, e sperimentare la vita quotidiana come veniva vissuta dai loro antenati. Questo può includere partecipazione a eventi locali, visite a musei e siti storici, workshop su arti e mestieri tradizionali, e incontri con comunità locali.
  5. Ricerca Genealogica e Supporto Storico: La ricerca genealogica e la collaborazione con esperti di storia locale possono arricchire significativamente l’esperienza del viaggiatore, consentendogli di scoprire e connettersi con il proprio passato. Questo può includere la consultazione di archivi, documenti storici, o il lavoro con genealogisti.
  6. Sostenibilità e Rispetto per la Cultura Locale: L’approccio al turismo delle radici enfatizza la sostenibilità e il rispetto per l’ambiente e la cultura locale. Questo include il supporto alle economie locali ed evitare impatti negativi sulle comunità visitate.
  7. Storytelling e Narrazione: L’arte di raccontare storie può essere un potente strumento per collegare i viaggiatori con la loro storia personale e quella dei luoghi che visitano. L’uso di narrazioni coinvolgenti e significative può aumentare l’impatto emotivo e culturale del viaggio.
  8. Approccio Integrato: Una visione olistica, tipica del concetto di Interpretazione del patrimonio culturale considera tutti gli aspetti della cultura locale – sia tangibili che intangibili – come parti di un insieme interconnesso. Questo approccio riconosce che ogni elemento culturale, dalla lingua ai paesaggi, contribuisce a definire l’identità unica di una comunità.

In sintesi, il Turismo delle Radici offre un’esperienza di viaggio profondamente personale e significativa, con un approccio olistico del viaggio, che consente ai viaggiatori di esplorare la loro eredità culturale e genealogica, stabilire una connessione emotiva con il loro passato e imparare in modo approfondito sulle loro origini e sulla cultura locale.

3. Relazioni tra il Turismo delle Radici e quello Esperienziale 

Il Turismo delle Radici è sostanzialmente una forma di Turismo Esperienziale denominato “Roots Tourism Experience” (Esperienze di Turismo delle Radici). In relazione ai principi esperienziali, il Turismo delle Radici dovrebbe essere in grado di fondere gli elementi distintivi del turismo delle radici con i principi esperienziali  per creare viaggi a forte impatti emotivo.

  1. Multisensorialità: Il Turismo delle Radici dovrebbe includere esperienze che mirano a stimolare tutti i sensi, collegando gli ospiti alle loro radici attraverso suoni, immagini, odori e sapori tipici della terra d’origine.
  2. Identità Locali: Essenziale per il turismo delle radici, le offerte di Turismo delle Radici devono enfatizzare e valorizzare gli elementi distintivi dell’identità culturale e storica delle località visitate, permettendo ai visitatori di esplorare e connettersi con le loro origini.
  3. Unicità: Ogni esperienza offerta deve essere unica e personalizzata, riflettendo la storia e le radici individuali del visitatore, rendendo ogni viaggio unico e irripetibile.
  4. Relazioni Umane: Le offerte di Turismo delle Radici dovrebbero comprendere incontri autentici con la comunità locale, incentivando la condivisione di storie familiari e personali che arricchiscono l’esperienza del viaggiatore.
  5. Partecipazione Diretta: Incoraggiare la partecipazione attiva dei visitatori in attività culturali e tradizionali, permettendo loro di “vivere” anziché solo osservare la cultura del luogo di origine.
  6. Apprendimento Esperienziale: Promuovere attività che permettono ai visitatori di imparare attivamente sulla storia, la cultura e le tradizioni delle loro radici, attraverso workshop, visite guidate, e altri modi interattivi.
  7. Approccio Tematico: Sviluppare percorsi tematici che riflettano i diversi aspetti del turismo delle radici, come la storia familiare, la genealogia o specifiche tradizioni culturali.
  8. Approccio Estetico: Curare l’aspetto estetico degli itinerari e delle esperienze offerte, creando un’atmosfera che rispecchi l’autenticità e la bellezza dei luoghi legati alle radici dei visitatori.
  9. Intrattenimento: Integrare elementi di intrattenimento che siano rispettosi e rafforzino il valore culturale e storico delle esperienze, come la musica tradizionale o rappresentazioni teatrali legate alle storie locali.
  10. Immersione: Utilizzare tecniche immersive per far immergere completamente i visitatori nelle loro radici e nella cultura del luogo, creando un contesto multisensoriale che li connette profondamente alle loro origini.

4. Le figure professionali del Turismo delle Radici  

Manager del Turismo delle Radici (VI Liv. EQF)

Il “Manager del Turismo delle Radici” è una figura professionale specializzata nella creazione e gestione di esperienze di viaggio che consentono ai viaggiatori di esplorare e connettersi con la loro eredità culturale e genealogica. Integrando i principi del turismo esperienziale questo manager sviluppa percorsi unici e personalizzati che offrono un’immersione profonda nelle identità locali, stimolando tutti i sensi e coinvolgendo attivamente i visitatori.

Le sue competenze spaziano dalla ricerca storica e genealogica alla pianificazione di itinerari tematici che enfatizzano la multisensorialità, l’apprendimento attivo, e l’intrattenimento culturale. Egli promuove un approccio olistico che unisce l’estetica, l’unicità e l’interazione umana, assicurando che ogni viaggio sia non solo un tour, ma un’avventura emotiva e culturale arricchente. In questo modo, il Manager del Turismo delle Radici non solo facilita la scoperta delle origini dei viaggiatori ma anche l’apprezzamento delle diverse culture, contribuendo a un turismo più consapevole e significativo.

In sostanza, il Manager del Turismo delle Radici è un professionista che unisce conoscenze storiche e culturali con competenze di gestione del turismo per creare esperienze di viaggio personalizzate e profondamente significative, che permettono ai viaggiatori di connettersi con le loro origini e identità culturali.

Operatore del Turismo delle Radici (V Liv. EQF)

L’Operatore del Turismo delle Radici è un professionista che si specializza nell’organizzazione di viaggi focalizzati sulla scoperta delle proprie origini culturali e genealogiche. Questa figura si occupa di:

  • Pianificazione di Itinerari Personalizzati: Creare viaggi su misura che permettano ai clienti di esplorare le aree di origine dei loro antenati.
  • Collaborare alla Ricerca Genealogica: Assistere i clienti e altre parti interessate, nella ricerca delle loro radici familiari, collaborando talvolta con esperti di storia locale e genealogisti.
  • Guida Culturale e Storica: Fornire informazioni e approfondimenti culturali e storici sulle aree visitate.
  • Interazione con le Comunità Locali: Facilitare l’interazione tra i viaggiatori e le comunità locali per un’autentica esperienza culturale.

Confrontando i ruoli di “Manager del Turismo delle Radici” e “Operatore del Turismo delle Radici”, è necessario distinguere alcune differenze chiave:

  1. Ambito di Responsabilità: Il Manager del Turismo delle Radici ha un ruolo più strategico e di alto livello, concentrato sulla progettazione e gestione complessiva di itinerari turistici, mentre l’Operatore del Turismo delle Radici si concentra sull’organizzazione pratica e l’esecuzione di specifici viaggi e attività.
  2. Focus sullo Sviluppo dell’Offerta: Il Manager è più coinvolto nella creazione e innovazione dell’offerta turistica complessiva, mentre l’Operatore si dedica maggiormente alla pianificazione e alla realizzazione di itinerari personalizzati.
  3. Interazione con Parti Interessate: Entrambi collaborano con comunità locali e esperti, ma il Manager ha un ruolo più ampio nella gestione delle relazioni con stakeholder e nella valutazione complessiva dell’offerta turistica.

In sintesi, il Manager del Turismo delle Radici funge da progettista e stratega a livello più ampio, mentre l’Operatore si focalizza sull’attuazione e gestione pratica delle esperienze di viaggio.

Di seguito gli schemi adottati da AIPTOC contenenti i  compiti  e le competenze previste per tali figure professionali.

Ignazio Caloggero – Presidente AIPTOC – Associazione Italiana Professionisti del Turismo e Operatori Culturali. Associazione inserita nell’Elenco delle Associazioni Professionali che rilasciano l’Attestato di qualità e di qualificazione professionale dei Servizi, del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (ex MISE) – info@aiptoc.it

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