In Evidenza CEIP Archivi - Itinerari Esperienziali https://www.itinerariesperienziali.it/category/sistema/in-evidenza-ceip/ Itinerari Esperienziali Tue, 17 Dec 2024 13:09:48 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.7.1 https://www.itinerariesperienziali.it/wp-content/uploads/2023/01/cropped-esperienze512x512-1-32x32.jpg In Evidenza CEIP Archivi - Itinerari Esperienziali https://www.itinerariesperienziali.it/category/sistema/in-evidenza-ceip/ 32 32 Direttore Centro di Interpretazione del Patrimonio https://www.itinerariesperienziali.it/direttore-centro-di-interpretazione-del-patrimonio/ Fri, 29 Nov 2024 17:32:50 +0000 https://www.itinerariesperienziali.it/?p=100010343 All the Lorem Ipsum generators on the Internet tend to repeat predefined chunks as necessary

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Direttore Centro di Interpretazione del Patrimonio: Schema di riferimento

Schema D) Professione non regolamentata (schema provvisorio).

Lo schema di riferimento si basa sul modello ‘Ciclo delle Competenze‘ ed è in linea con il ‘Tourism, Arts, Heritage Competence Framework (TAH-CF)’. il TAH-CF è definito in conformità con il Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF), la Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 2009/C 155/02 (ECVET) e lo schema APNR (Attività Professionali Non Regolamentate) adottato dall’UNI per la normazione tecnica delle professioni non regolamentate.”

Lo schema è sottoposto ad una prima inchiesta pubblica a disposizione di tutti gli stakeholder della filiera turistico culturale al fine di raccogliere commenti e contributi utili a migliorarne i contenuti. Tutte le parti interessate sono invitate a migliorare lo schema inviando i loro contributi a info@aiptoc.it

Premessa

Centro di Interpretazione del Patrimonio (CIP): Istituzione al servizio della società, concepita attraverso un processo interpretativo orientato a valorizzare, comprendere e rendere accessibile il patrimonio culturale, sia materiale che immateriale. Basandosi sui principi dell’interpretazione, il CIP mira a rivelare significati e relazioni profonde che vanno oltre le apparenze, favorendo la conoscenza, il rispetto, la tutela e il coinvolgimento attivo del pubblico.

Patrimonio Interpretativo: Patrimonio culturale, tangibile o intangibile, che diventa oggetto di un processo interpretativo condotto dal Centro di Interpretazione del Patrimonio Culturale. Attraverso tale processo, il patrimonio viene valorizzato, reso accessibile e arricchito da significati e relazioni profonde, favorendo la comprensione, il rispetto e la tutela.

Potenziali Centri di Interpretazione del Patrimonio (CIP)

Possono diventare Centri di Interpretazione del Patrimonio (CIP), oltre ai Musei, Ecomusei, Parchi e Riserve Naturali, tutte le strutture  che realizzano progetti di valorizzazione, comprensione, promozione e tutela del Patrimonio Culturale materiale e Immateriale che possono ampliare la loro funzione utilizzando un approccio basato sui principi dell’interpretazione.

Elenco esemplificativo e non esaustivo:

  1. Musei ed Ecomusei: Inclusi i musei scientifici, archeologici, etnografici, d’arte moderna o contemporanea, e gli ecomusei che già adottano un approccio territoriale e comunitario per interpretare il patrimonio
  2. Parchi, Riserve Naturali e Centri per l’Interpretazione del Paesaggio: Inclusi parchi regionali, nazionali, aree protette, geoparchi UNESCO e strutture dedicate alla lettura e valorizzazione dei paesaggi.
  3. Laboratori, Centri Didattici e Istituzioni Educative: Inclusi centri per l’educazione ambientale, scientifica o culturale, fattorie didattiche e agricole, scuole e università con programmi interpretativi.
  4. Visitors Center e Centri di Interpretazione Urbana: Spazi dedicati all’accoglienza e alla narrazione del patrimonio culturale e urbano.
  5. Biblioteche, Archivi e Centri Culturali: Strutture polivalenti per la diffusione e l’interpretazione del patrimonio documentale, culturale e scientifico.
  6. Strutture per Eventi e Parchi Tematici: Teatri, spazi per performance, villaggi tematici e parchi dedicati alla narrazione culturale o storica.
  7. Centri per la Promozione del Patrimonio Immateriale ed Esperienziale: Strutture che valorizzano tradizioni locali, folklore, artigianato, enogastronomia e attività turistiche interpretative.
  8. Imprese Creative e Centri di Educazione alla Sostenibilità: Realtà che utilizzano tecnologie, storytelling e approcci innovativi per interpretare e promuovere il patrimonio culturale e naturale.

Descrizione

PC10: Direttore Centro di Interpretazione del Patrimonio

VII livello del Quadro Europeo delle Qualifiche

Il Direttore Centro di Interpretazione del Patrimonio (CIP) è una figura professionale, ad alto contenuto intellettuale e complessità, incaricata di guidare e gestire un Centro di Interpretazione del Patrimonio.  

Le sue competenze si articolano in due aree principali: la gestione del Patrimonio Culturale oggetto del processo di interpretazione (Patrimonio  Interpretativo)  e lo sviluppo di percorsi interpretativi.

Il Direttore Centro di Interpretazione del Patrimonio  possiede una profonda comprensione del Patrimonio Interpretativo rappresentato nel CIP e utilizza le sue competenze per valorizzare, far comprendere e rendere accessibile tale Patrimonio.

Questa figura si occupa dell’individuazione, catalogazione e approfondita conoscenza del patrimonio culturale materiale e immateriale oggetto del processo interpretativo, mettendo in luce il suo significato e le sue relazioni profonde attraverso l’interpretazione e la documentazione.

Questa figura può operare sia in contesti pubblici che privati, o come professionista autonomo, offrendo anche consulenze specialistiche.

 Normativa di riferimento

  • Quadro Europeo delle Qualifiche (European Qualification Framework – EQF)
  • Raccomandazione 2009/C 155/02 (Sistema europeo di crediti per l’istruzione e la formazione professionale -ECVET)
  • Legge 4/2013 relative alle professioni non regolamentate

 Compiti e attività specifiche

Descrizione dei compiti fondamentali e specifici

  • T1) Individuare, analizzare, interpretare e documentare il Patrimonio Culturale oggetto del processo di interpretazione (Patrimonio  Interpretativo)
  • T2) Ideare e Progettare i percorsi interpretativi
    • T2.1: Analizzare il contesto di riferimento
    • T2.2: Progettare il percorso interpretativo
    • T2.3: Comunicare il percorso interpretativo
  • T3) Gestire percorsi interpretativi
    • T3.1: Pianificare le attività e le procedure dei servizi interpretativi
    • T3.2: Gestire le risorse economiche (budget)
    • T3.3: Gestire le risorse umane
    • T3.4: Garantire il corretto svolgimento dei servizi interpretativi
    • T3.5: Verificare e controllare il rispetto della normativa vigente applicabile
    • T3.6: Monitorare e valutare i servizi erogati
    • T3.7: Migliorare i servizi (miglioramento continuo)
  • T4) Svolgere attività di studio e ricerca nel campo della Heritage Interpretation e nelle discipline attinenti al patrimonio interpretativo.
  • T5: Responsabile principale dell’ordinamento, conservazione e gestione delle collezioni, laddove esistenti

 Criteri di Valutazione del profilo

Per l’attestazione del possesso delle competenze si propone di tenere in considerazione metodologie che tengono conto dei seguenti aspetti in modo non mutuamente esclusivi, vale a dire eventualmente in combinazione tra di loro:

  • Titoli di studio rilasciati in ambito accademico (Apprendimento Formale)
  • Formazione Specifica (Apprendimento Non Formale)
  • Esperienza lavorativa o professionale (Apprendimento Informale)

Riguardo ai titoli di studio, salvo specifiche richieste da amministrazioni (eco)museali, si potrebbero considerare deroghe. Data la diversità di temi, obiettivi, dimensioni e tipologie degli (eco)musei, se un individuo può dimostrare di aver acquisito le competenze necessarie attraverso esperienze di vita e di lavoro, potrebbe non essere essenziale un titolo accademico specifico. (*)

(*) Si riporta a tal proposito quando indicato al punto 15 della Carta nazionale delle professioni museali redatta da ICOM (2008):

Di norma, le competenze richieste alle diverse figure professionali corrispondono al possesso di titoli di studio certificati (diplomi, lauree, master, ecc.). Tuttavia, esistono musei che per tipo e/o missione richiedono competenze acquisibili solo attraverso esperienze di vita e di lavoro. In questi casi sono possibili deroghe motivate da parte delle amministrazioni responsabili, relativamente alla richiesta di titoli di studio specifici. Il personale che già lavora nei musei e che ha maturato nel corso dell’esperienza lavorativa conoscenze e competenze adeguate potrà utilmente frequentare corsi di formazione in modo da aggiornare la propria preparazione secondo quanto indicato nei profili.

L’esperienza lavorativa o professionale può essere dimostrata attraverso vari strumenti tra cui:

  • Curriculum Vitae
  • Portfolio professionale
  • Collocamento oggettivo sul mercato (premi, riconoscibilità regionale, nazionale o internazionale)
  • Pubblicazioni (scientifiche o editoriali)

Requisiti di accesso alla figura professionale 

Dato che la figura professionale non è organizzata in un ordine o collegio, i requisiti possono variare in base all’Associazione Professionale di riferimento o ad altri criteri stabiliti dalle singole parti interessate. Di seguito i requisiti adottati da AITOC- Associazione Italiana professionisti del Turismo e Operatori Culturali.

Schema di riferimento: 

  • Aver frequentato percorsi formativi specifici per la figura professionale in oggetto organizzati/riconosciuti da Università, Regioni o da Associazioni di professionisti istituiti ai sensi della legge 4/2013 e riconosciuti dal dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (ex MISE) e almeno sei mesi, anche non continuativi, di comprovata esperienza lavorativa o professionale nel settore di riferimento.

Oppure

  • Laurea in una delle discipline inerenti al CIP e almeno tre anni, anche non continuativi, di comprovata esperienza lavorativa o professionale come Direttore Centro di Interpretazione del Patrimonio  

Oppure

  • Almeno 3 anni di comprovata esperienza lavorativa o professionale nel settore di appartenenza del CIP e aver frequentato percorsi formativi integrativi per aggiornare la propria preparazione sui seguenti argomenti: Quality Management, Principi Esperienziali e Interpretazione del Patrimonio Culturale, Progettazione Percorsi Interpretativi. 

Oppure

  • Essere inseriti in Registri di Associazioni di Professionisti costituiti ai sensi di una normativa nazionale riconosciuta, purché riferenti alla figura professionale. In Italia il requisito è soddisfatto se il professionista è inserito in un   Registro tenuto da Associazioni di Professionisti costituiti ai sensi della legge 4/2013 e riconosciuti dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (ex MISE) e ha ottenuto Attestazione di Qualità e Qualificazione Professionale ai sensi della legge 4/2013

 

 

 

 

Ricerche correlate sulle Banche Dati dell’Archivio delle Competenze “ACTAS” (IN FASE DI IMPLEMENTAZIONE) 

Percorsi formativi che rilasciano la competenza professionale in oggetto: Corsi PPC12/P4

Professionisti in possesso della competenza professionale in oggetto: Professionisti PPC12/P4

  •  

In Evidenza Heritage Interpretation

Formazione in Evidenza
Corsi Base 

Corsi di Alta Specializzazione 

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Specialista in Art Experience https://www.itinerariesperienziali.it/specialista-in-art-experience/ Fri, 30 Aug 2024 10:37:42 +0000 https://www.itinerariesperienziali.it/?p=100008323 All the Lorem Ipsum generators on the Internet tend to repeat predefined chunks as necessary

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Specialista in Art Experience (Art Experience Specialist): Schema di riferimento

Schema D) Professione non regolamentata  (schema provvisorio)

Lo schema di riferimento si basa sul modello ‘Ciclo delle Competenze‘ ed è in linea con il ‘Tourism, Arts, Heritage Competence Framework (TAH-CF)’. il TAH-CF è definito in conformità con il Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF), la Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 2009/C 155/02 (ECVET) e lo schema APNR (Attività Professionali Non Regolamentate) adottato dall’UNI per la normazione tecnica delle professioni non regolamentate.”

Descrizione

PAS65: Specialista in Art Experience (Art Experience Specialist) (V Liv. EQF)

Lo Specialista in Art Experience è una figura professionale dotata di competenze specifiche per la progettazione, programmazione e conduzione di eventi espositivi esperienziali in ambito artistico. Questa figura possiede una conoscenza approfondita dei principi esperienziali e delle dinamiche legate agli eventi espositivi di natura artistica.

Spesso lo Specialista in Art Experience è egli stesso un artista e si dedica alla promozione della propria arte attraverso metodi esperienziali, integrando le sue opere in contesti che valorizzano il coinvolgimento sensoriale ed emotivo dei visitatori. 

In alternativa, lo Specialista in Art Experience può operare all’interno del mondo espositivo in altre capacità professionali, come curatore di mostre, critico d’arte o gallerista. In questi ruoli, collabora con gli artisti per assicurare che gli eventi espositivi siano progettati e gestiti secondo i principi dell’Art Experience, garantendo un approccio che non solo rispetta, ma esalta la dimensione esperienziale dell’arte.

Normativa di riferimento

  • Quadro Europeo delle Qualifiche (European Qualification Framework – EQF)
  • Raccomandazione 2009/C 155/02 (Sistema europeo di crediti per l’istruzione e la formazione professionale -ECVET)
  • Legge 4/2013 relative alle professioni non organizzate in ordini e collegi (Italia)

Compiti e attività specifiche

Si presume che le varie figure specialistiche abbiano una conoscenza adeguata del settore in cui intendono operare, pertanto lo Specialista  può essere inteso come una specializzazione di una professione precedentemente acquisita. In questa sede non verranno quindi trattati i compiti legati alla propria attività professionale primaria, ma solo quelli orientati all’attività strettamente di natura esperienziale.

Descrizione dei compiti 

  • T1: Progettare le esperienze artistiche
  • T2: Gestire l’evento esperienziale
    • T2.1: Pianificare le attività 
    • T2.2: Predisporre la Location
    • T2.3: Gestire l’evento e garantirne la corretta esecuzione 
  • T3: Valutare e migliore la qualità dell’evento esperienziale

Criteri di Valutazione del profilo

Per l’attestazione del possesso dei requisiti di competenze, abilità e conoscenze relativi alla professione si propone di tenere in considerazione metodologie che tengono conto dei seguenti aspetti in modo non mutuamente esclusivi, vale a dire eventualmente in combinazione tra di loro:

  • Titoli di studio rilasciati in ambito accademico (Apprendimento Formale)
  • Formazione Specifica (Apprendimento Non Formale)
  • Esperienza lavorativa o professionale (Apprendimento Informale)

 

Requisiti di accesso alla figura professionale 

  • Aver frequentato percorsi formativi specifici per la figura professionale in oggetto organizzati/riconosciuti da Università, Istituti di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (AFAM), Regioni o da Associazioni di professionisti istituiti ai sensi della legge 4/2013 e riconosciuti dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (ex MISE) 

Oppure

  • Almeno due anni di comprovata esperienza professionale o artistica nella qualità di Artista (nelle sue varie discipline), Curatore di Mostre, Critico d’Arte o Gallerista o figura equivalente  e aver frequentato percorsi formativi integrativi per aggiornare la propria preparazione secondo quanto previsto dalla figura professionale in oggetto.

Oppure

  • Almeno cinque anni di comprovata esperienza  professionale o artistica nella qualità di Specialista in Art Experience

Oppure

  • Essere inseriti in Registri di Associazioni di Professionisti costituiti ai sensi di una normativa nazionale riconosciuta, purché riferenti alla figura professionale. In Italia il requisito è soddisfatto se il professionista è inserito in un   Registro tenuto da Associazioni di Professionisti costituiti ai sensi della legge 4/2013 e riconosciuti dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (ex MISE) e ha ottenuto Attestazione di Qualità e Qualificazione Professionale ai sensi della legge 4/2013

Abilità, Conoscenze e Autonomia e Responsabilità (Competenze)

Nota: Le competenze necessarie per una professione, che includono abilità e conoscenze, costituiscono un insieme dinamico. Queste possono variare a seconda di contesti operativi  specifici e sono soggette a cambiamenti nel tempo dovuti a fattori come l’evoluzione tecnologica o altri sviluppi settoriali. Pertanto, gli esempi di abilità e conoscenze qui presentati sono da considerarsi puramente indicativi e non esaustivi, e saranno sottoposti a costanti revisioni e aggiornamenti. 

Compito T1: Progettare le offerte esperienziali 

    •  Abilità
      • SQ1: Capacità di analisi
      • SQ11 Progettare i processi e i servizi necessari all’erogazione dell’offerta esperienziale
      • SQ12: Implementare, documentare e classificare i processi fondamentali
      • SP17: Contribuire allo sviluppo dell’offerta esperienziale
      • SP11: Individuare e valutare l’applicabilità delle tecniche e delle metodologie esperienziali nel contesto espositivo
      • SP112: Inserire in un contesto relazionale le identità locali
    • Conoscenze
      • KQ22: Quality Management – Fattori (dimensioni) e indicatori di qualità
      • KQ11: Quality Management – Progettazione e sviluppo
      • KS76: Psicologia dei colori
      • KS93: Caratteristiche delle Esperienze
      • KS95: Progettazione delle Esperienze
      • KS316: Tecniche e metodologie esperienziali nel settore espositivo
      • KS349: Principi dei Percorsi Esperienziali 
      • KS350: Principi dei Percorsi di Interpretazione del Patrimonio Culturale (Heritage Interpretation)  

 Compito T2: Gestire le offerte esperienziali

    • Abilità
      • SP40: Saper organizzare gli spazi dove vengono realizzati gli eventi
      • SP41: Saper organizzare la location e la “messa in scena” della propria offerta esperienziale
    • Conoscenze
      • KS102: Il Teatro come modello di messa in scena degli eventi esperienziali

Compito T3: Valutare e il migliore la qualità dell’evento esperienziale

    • Abilità
      • SQ14: Proporre cambiamenti di processo per facilitare e razionalizzare i miglioramenti
      • SQ16: Valutare e analizzare i singoli processi per identificare le azioni correttive e di miglioramento
      • SQ22: Monitorare e Valutare l’erogazione degli eventi
    • Conoscenze
      • KQ15: Quality Management – Valutazione della qualità dei servizi
      • KQ35: Quality Management – Miglioramento Continuo
      • KS94: Valutazione delle Esperienze
      • KS351: Valutazione della Qualità delle Offerte Esperienziali 
  • Autonomia e Responsabilità: Quinto livello EQF 

Ricerche correlate sulle Banche Dati Esperienziali (BDE) (IN AGGIORNAMENTO)

Percorsi formativi che rilasciano la competenza professionale in oggetto: 

Professionisti in possesso della competenza professionale in oggetto: 

In Evidenza Heritage Interpretation

Formazione in Evidenza
Corsi Base 

Corsi di Alta Specializzazione 

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Art Experience Manager https://www.itinerariesperienziali.it/art-experience-manager/ Fri, 30 Aug 2024 10:13:21 +0000 https://www.itinerariesperienziali.it/?p=100008319 All the Lorem Ipsum generators on the Internet tend to repeat predefined chunks as necessary

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Art Experience Manager: Schema di riferimento

Schema D) Professione non regolamentata  (schema provvisorio)

Lo schema di riferimento si basa sul modello ‘Ciclo delle Competenze‘ ed è in linea con il ‘Tourism, Arts, Heritage Competence Framework (TAH-CF)’. il TAH-CF è definito in conformità con il Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF), la Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 2009/C 155/02 (ECVET) e lo schema APNR (Attività Professionali Non Regolamentate) adottato dall’UNI per la normazione tecnica delle professioni non regolamentate.”

Descrizione

PAS64: Art Experience Manager (VI Liv. EQF)

L’Art Experience Manager è una figura professionale altamente qualificata, con competenze specifiche nello studio e nella ricerca  della Art Experience, oltre che nell’ideazione, progettazione, promozione e organizzazione di esperienze artistiche. Questo ruolo si distingue per la capacità di creare eventi che vanno oltre la semplice fruizione dell’arte, coinvolgendo i visitatori a livello sensoriale, emotivo e intellettuale, garantendo che ogni esperienza rispetti i più alti standard di qualità esperienziale.

L’Art Experience Manager collabora strettamente con artisti, curatori, istituzioni culturali e altre figure professionali per garantire il successo delle iniziative artistiche, mantenendo un equilibrio tra obiettivi estetici, culturali ed esperienziali.

Questo ruolo richiede una profonda conoscenza del settore artistico e culturale di riferimento, insieme a competenze adeguate per realizzare eventi espositivi esperienziali, gestire location culturali, occuparsi della logistica dell’evento e comunicare efficacemente con il pubblico e gli stakeholder.

L’Art Experience Manager può operare come dipendente, consulente autonomo o responsabile delle proprie offerte culturali.

 

Normativa di riferimento

  • Quadro Europeo delle Qualifiche (European Qualification Framework – EQF)
  • Raccomandazione 2009/C 155/02 (Sistema europeo di crediti per l’istruzione e la formazione professionale -ECVET)
  • Legge 4/2013 relative alle professioni non organizzate in ordini e collegi (Italia)

Compiti e attività specifiche

Descrizione dei compiti 

  • T1: Svolgere attività di studio e ricerca nel campo della Art Experience:
    • T1.1: Mantenersi aggiornato sulle nuove tendenze e tecnologie nel campo delle esperienze artistiche e culturali, applicandole alle proprie attività.
    • T1.2: Sperimentare nuovi approcci e tecniche per migliorare continuamente la qualità e l’impatto delle esperienze artistiche proposte.
  • T2: Ideare e Progettare le esperienza artistiche
    • T2.1: Analizzare il Contesto di riferimento
      • T2.1.1: Individuare e Analizzare le opere da esporre
      • T2.1.2: Individuare e Analizzare la normativa di settore
      • T2.1.3: Individuare e Analizzare gli stakeholder (chi sono le parti interessate)
    • T2.2: Ideare e sviluppare esperienze artistiche che integrano arte, tecnologia e ambienti multisensoriali.
    • T2.3: Collaborare con artisti e curatori per selezionare e allestire le opere in modo da creare un percorso narrativo coerente ed esperienziale.
  • T3: Promozione e Marketing dell’Art Experience:
    • T3.1: Sviluppare strategie di marketing innovative per promuovere l’evento esperienziale, utilizzando media tradizionali e digitali. 
    • T3.2: Curare l’immagine e la comunicazione dell’evento, enfatizzando gli aspetti unici e distintivi dell’esperienza offerta.
  • T4: Curatela Culturale:
    • T4.1: Assicurare che l’evento esperienziale non solo intrattenga, ma anche arricchisca culturalmente i partecipanti, integrando, laddove possibile, contenuti legati al contesto storico, culturale e artistico.
    • T4.2: Organizzare workshop, conferenze e attività educative che approfondiscano i temi trattati nell’Art Experience, offrendo ai visitatori un valore aggiunto.
  • T5: Organizzare l’evento esperienziale
    • T5.1: Pianificare le attività e predisporre Permessi e Autorizzazioni
    • T5.2: Predisporre la Location
    • T5.3: Gestire le risorse economiche (budget)
    • T5.4: Coordinare le risorse umane (staff e team creativo)
    • T5.5: Fornire formazione al personale della mostra su come gestire le installazioni interattive e come interagire con il pubblico in un contesto esperienziale
    • T5.6: Gestire l’evento e garantirne la corretta esecuzione 
    • T5.7: Verificare e controlla la conformità alla normativa vigente applicabile
    • T5.8: Monitorare la qualità dell’evento attraverso feedback dei partecipanti e dati di affluenza
  • T6: Migliorare gli eventi: Utilizzare i risultati delle valutazioni per migliorare e innovare le future edizioni dell’evento esperienziale 

Criteri di Valutazione del profilo

Per l’attestazione del possesso dei requisiti di competenze, abilità e conoscenze relativi alla professione si propone di tenere in considerazione metodologie che tengono conto dei seguenti aspetti in modo non mutuamente esclusivi, vale a dire eventualmente in combinazione tra di loro:

  • Titoli di studio rilasciati in ambito accademico (Apprendimento Formale)
  • Formazione Specifica (Apprendimento Non Formale)
  • Esperienza lavorativa o professionale (Apprendimento Informale)

 

Requisiti di accesso alla figura professionale 

Dato che la figura professionale non è organizzata in un ordine o collegio, i requisiti possono variare in base all’Associazione Professionale di riferimento o ad altri criteri stabiliti dalle singole parti interessate. Di seguito i requisiti adottati da AIPTOC- Associazione Italiana professionisti del Turismo e Operatori Culturali.

  • Aver frequentato percorsi formativi specifici per la figura professionale in oggetto organizzati/riconosciuti da Università, Istituti di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (AFAM), Regioni o da Associazioni di professionisti istituiti ai sensi della legge 4/2013 e riconosciuti dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (ex MISE)   

Oppure

  • Almeno due anni di comprovata esperienza professionale o artistica nella qualità di Artista (nelle sue varie discipline), Curatore di Mostre, Critico d’Arte o Gallerista o figura equivalente e aver frequentato percorsi formativi integrativi per aggiornare la propria preparazione secondo quanto previsto dalla figura professionale in oggetto.

Oppure

  • Almeno cinque anni di comprovata esperienza lavorativa o professionale nella qualità di  Art Experience Manager

Oppure

  • Essere inseriti in Registri di Associazioni di Professionisti costituiti ai sensi di una normativa nazionale riconosciuta, purché riferenti alla figura professionale. In Italia il requisito è soddisfatto se il professionista è inserito in un   Registro tenuto da Associazioni di Professionisti costituiti ai sensi della legge 4/2013 e riconosciuti dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (ex MISE) e ha ottenuto Attestazione di Qualità e Qualificazione Professionale ai sensi della legge 4/2013

Ricerche correlate sulle Banche Dati Esperienziali (BDE) (IN AGGIORNAMENTO)

Percorsi formativi che rilasciano la competenza professionale in oggetto: 

Professionisti in possesso della competenza professionale in oggetto: 

In Evidenza Heritage Interpretation

Formazione in Evidenza
Corsi Base 

Corsi di Alta Specializzazione 

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Interprete del Patrimonio Ambientale https://www.itinerariesperienziali.it/interprete-del-patrimonio-ambientale/ Wed, 12 Jun 2024 10:13:06 +0000 https://www.itinerariesperienziali.it/?p=100007896 All the Lorem Ipsum generators on the Internet tend to repeat predefined chunks as necessary

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Interprete del Patrimonio Ambientale: Schema di riferimento

Schema C) Professione non regolamentata 

Lo schema di riferimento si basa sul modello ‘Ciclo delle Competenze‘ ed è in linea con il ‘Tourism, Arts, Heritage Competence Framework (TAH-CF)’. il TAH-CF è definito in conformità con il Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF), la Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 2009/C 155/02 (ECVET) e lo schema APNR (Attività Professionali Non Regolamentate) adottato dall’UNI per la normazione tecnica delle professioni non regolamentate.”

Descrizione

PPC14/P4: Interprete del Patrimonio Ambientale (VII Livello EQF)

Nota: L’Interprete del Patrimonio Ambientale è una delle quattro specializzazioni dell’Interprete del Patrimonio. Pertanto, al fine di avere una visione globale della figura professionale,  si riporta lo schema generale che racchiude le quattro specializzazioni. 

L’Interprete del Patrimonio è una figura professionale, ad alto contenuto intellettuale che possiede competenze specifiche per Svolgere attività di:

  • Ideazione, Progettazione, Realizzazione, Partecipazione, Comunicazione, Realizzazione, Valutazione, Miglioramento e Innovazione inerenti ai Servizi Interpretativi (interpretazione mediata) e ai percorsi di Esperienze di Interpretazione (interpretazione diretta).
  • Individuazione, Catalogazione, Conoscenza, Interpretazione, Documentazione, Conservazione, Tutela, Valorizzazione, inerenti al Patrimonio Culturale

L’Interprete del Patrimonio ha una profonda conoscenza del proprio territorio e del patrimonio culturale nelle sue varie forme da quello materiale (beni culturali storico-artistico, beni paesaggistici e naturali) a quello immateriale (tradizione, folklore, arte, enogastronomia, artigianato tipico, storia e tradizioni locali) al fine di individuare e predisporre, in modo sistemico, sia servizi interpretativi sia percorsi unici di esperienze di interpretazione culturale.  L’interprete del Patrimonio Culturale inoltre adotta un approccio sistemico che mette in risalto, durante l’intero percorso interpretativo, aspetti tipici dell’apprendimento esperienziale: motivazione, relazioni interpersonali, multi-sensorialità, identità locali, centralità ed unicità dei partecipanti e originalità degli strumenti utilizzati.

Nota:

  • Servizi di Interpretazione (interpretazione mediata): Realizzazione degli strumenti e dei servizi di comunicazione (cartelli, segnaletica, mappe, opuscoli illustrativi, guide, volantini, produzioni e postazioni multimediali, allestimenti, siti web, app, ecc.) e progettazione dei Percorsi di Interpretazione e deiPiani di Sviluppo Locali basati sull’Interpretazione
  • Percorsi di Esperienza di Interpretazione (interpretazione diretta): Iniziative che prevedono la partecipazione diretta sia degli interpreti sia degli ospiti nelle attività interpretative.

Al fine di tenere conto, delle diverse specializzazioni operanti nel settore dell’interpretazione e della corretta assegnazione delle abilità, conoscenze e competenza, vengono prese in considerazione quattro profili specialistici ai fini dell’esercizio della professione di Interprete del Patrimonio Culturale (Heritage Interpreter):

  • PPC14/P1: Interprete del Patrimonio Archeologico 
  • PPC14/P2: Interprete del Patrimonio Storico – Artistico 
  • PPC14/P3: Interprete del Patrimonio Demoetnoantropologico  
  • PPC14/P4: Interprete del Patrimonio Ambientale 

Note:

  1. La differenza tra le varie forme di Interpretazione del Patrimonio Culturale è legata esclusivamente al grado di specializzazione settoriale e agli strumenti utilizzati durante l’intero percorso di interpretazione, in quanto ogni Interprete deve comunque avere una robusta conoscenza e competenze in tutti i settori. Pertanto, non esisteranno distinte professionalità ma un’unica professionalità (Interprete del Patrimonio Culturale) specializzato in uno o più settori che hanno attinenza con il Patrimonio Culturale nel senso più ampio del termine.
  2. È considerato Interprete del Patrimonio Culturale il professionista che ha la preparazione per svolgere le attività associate ad almeno uno dei cinque profili indicati.
  3. Un Interprete del Patrimonio Culturale opera in una o più delle aree indicate.

L’Interprete del Patrimonio può essere un dipendente o un lavoratore autonomo che fornisce le sue prestazioni a Centri specializzati, Musei, Ecomusei, Enti locali, Associazioni culturali Enti gestori del Patrimonio Culturale. La sua attività può svolgersi sia in ambienti chiusi (aule, laboratori, musei ed ecomusei), sia all’aperto a contatto diretto con i luoghi di interesse per lo svolgimento dell’esperienza di interpretazione culturale.

Normativa di riferimento

  • Quadro Europeo delle Qualifiche (European Qualification Framework – EQF)
  • Raccomandazione 2009/C 155/02 (Sistema europeo di crediti per l’istruzione e la formazione professionale -ECVET)
  • Legge 4/2013 relative alle professioni non regolamentate

Compiti e attività specifiche

Al fine di tenere conto, nell’assegnazione dei compiti, è stata effettuata la seguente distinzione:

  • Compiti fondamentali: compiti indispensabili per la figura professionale
  • Compiti facoltativi: compiti aggiuntivi ai fondamentali che sono a discrezione del singolo professionista

I singoli compiti possono essere eventualmente descritti da un insieme di attività specifiche ad essi associati.

Di seguito vengono elencati i compiti e le attività specifiche associando, per ogni compito o attività specifica i requisiti di conoscenze, abilità e autonomia e responsabilità (competenze). 

Compiti fondamentali e attività specifiche per tutti i profili specialistici

  • T1: Effettuare attività di studio, ricerca e analisi nell’ambito dell’Interpretazione del Patrimonio e nelle discipline affini e collegate
  • T2: Individuare, catalogare, analizzare, interpretare e documentare il Patrimonio Culturale
  • T3: Analizzare il Contesto di riferimento
  • T4: Valutare i bisogni e le aspettative dell’utenza reale e potenziale per il settore di riferimento
  • T5: Individuare scopo, obiettivi e tipologia dell’interpretazione del percorso di esperienza di interpretazione del Patrimonio (caratteristiche del servizio)
  • T6: Progettare e realizzare percorsi di Esperienza si Interpretazione del Patrimonio Culturale (interpretazione diretta)
  • T7: Progettare e realizzare Servizi Interpretativi del Patrimonio Culturale (interpretazione mediata)
  • T8: Comunicare 
  • T9 Monitorare e valutare
  • T10: Migliorare (miglioramento continuo)
  • T11: Realizzare, Curare eventi espositivi su tematiche culturali

 

Criteri di Valutazione del profilo

Per l’attestazione del possesso dei requisiti di competenze, abilità e conoscenze relativi alla professione si propone di tenere in considerazione metodologie che tengono conto dei seguenti aspetti in modo non mutuamente esclusivi, vale a dire eventualmente in combinazione tra di loro:

  • Titoli di studio rilasciati in ambito accademico (Apprendimento Formale)
  • Formazione Specifica (Apprendimento Non Formale)
  • Esperienza lavorativa o professionale (Apprendimento Informale)

 

Requisiti di accesso alla figura professionale 

Dato che la figura professionale non è organizzata in un ordine o collegio, i requisiti possono variare in base all’Associazione Professionale di riferimento o ad altri criteri stabiliti dalle singole parti interessate. Di seguito i requisiti adottati da AIPTOC- Associazione Italiana professionisti del Turismo e Operatori Culturali.

Schema di riferimento:  SP/TAH-CF/PPC14

  • Aver frequentato percorsi formativi specifici per la figura professionale in oggetto organizzati/riconosciuti da Università, Regioni o da Associazioni di professionisti istituiti ai sensi della legge 4/2013 e riconosciuti dal MISE e almeno sei mesi, anche non continuativi, di comprovata esperienza lavorativa o professionale nella qualità di Interprete del Patrimonio Culturale.

Oppure

  • Essere inseriti in Registri di Associazioni di Professionisti costituiti ai sensi della legge 4/2013 e riconosciuti dal MISE purché riferenti alla figura professionale in oggetto e aver ottenuto Attestazione di Qualità e Qualificazione Professionale ai sensi della legge 4/2013

Oppure

  • Laurea in: Scienze naturali, ambientali o equipollente, Scienze geologiche, Scienze della Formazione e della Comunicazione, Storia, Archeologia, Lettere Moderne con indirizzo educativo e almeno due anni, anche non continuativo, di comprovata esperienza lavorativa o professionale come Interprete del Patrimonio Culturale

Oppure

  • Almeno 3 anni di comprovata esperienza lavorativa o professionale come Interprete del Patrimonio Culturale ed aver superato un esame specifico atto a valutare le conoscenze, abilità e competenze previste dal presente standard.  

 

Abilità, Conoscenze e Autonomia e Responsabilità (Competenze)

Nota: Le competenze necessarie per una professione, che includono abilità e conoscenze, costituiscono un insieme dinamico. Queste possono variare a seconda di contesti territoriali specifici e sono soggette a cambiamenti nel tempo dovuti a fattori come l’evoluzione tecnologica o altri sviluppi settoriali. Pertanto, gli esempi di abilità e conoscenze qui presentati sono da considerarsi puramente indicativi e non esaustivi, e saranno sottoposti a costanti revisioni e aggiornamenti. 

Di seguito vengono elencati i compiti e le attività specifiche associando, per ogni compito o attività specifica i requisiti di abilità, conoscenze, abilità e autonomia e responsabilità (competenze).  Tra parentesi i settori per cui determinate conoscenze devono essere particolarmente approfonditi.  

  • (P1): Interprete del Patrimonio Archeologico 
  • (P2): Interprete del Patrimonio Storico – Artistico 
  • (P3): Interprete del Patrimonio Demoetnoantropologico  
  • (P4): Interprete del Patrimonio Ambientale 

Compito T1: Effettuare attività di studio e analisi nell’ambito delle esperienze di interpretazione del Patrimonio e nelle discipline affini e collegate

 Abilità T1

  • SP47: Saper utilizzare strumenti e metodologie di studio
  • SP88: Saper elaborare studi, relazioni e indagini scientifiche relativi al proprio settore di riferimento
  • SP89: Saper elaborare e promuovere progetti di studio relativi al proprio settore di riferimento
  • SP92: Applicare tecniche e metodologie di Ricerca Documentale
  • SP43: Individuare e valutare l’applicabilità della normativa in materia di Diritti d’Autore e del Copyright
  • ST22: Saper applicare gli strumenti, anche informatici per la redazione di relazioni e documenti didattici

Conoscenze T1

  • KT5: Strumenti informatici e telematici di base
  • KT6: Strumenti informatici per la comunicazione
  • KT25: Normativa in materia di Diritti d’Autore e del Copyright
  • KS128: Metodologie di Ricerca Documentale
  • KS129: Metodologie della ricerca e della didattica relativamente al proprio settore di riferimento

Compito T2: Individuare, catalogare, analizzare, interpretare e documentare il Patrimonio Culturale

Abilità T2

  • SQ1: Capacità di analisi
  • SQ2: Capacità di sintesi
  • SP29: Patrimonio Unesco (Individuare, analizzare, interpretare, documentare)
  • SP30: Patrimonio Naturalistico e Ambientale (Individuare, analizzare, interpretare, documentare)
  • SP31: Patrimonio Storico, Artistico e Archeologico (Individuare, analizzare, interpretare, documentare)
  • SP32: Patrimonio Immateriale (Individuare, analizzare, interpretare, documentare)
  • SP33: Patrimonio Enogastronomico (Individuare, analizzare, interpretare, documentare)
  • SP48: Utilizzare strumenti e metodologie di catalogazione
  • SP100: Identità culturali locali (Individuare, analizzare, interpretare, documentare)
  • SP105: Patrimonio Culturale (Individuare, analizzare, documentare)

Conoscenze T2

  • KTU Patrimonio Unesco
    • KTU1: Convenzioni Unesco sul Patrimonio Culturale Materiale
    • KTU2: La Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità (WHL)
    • KTU3: Istituzioni Unesco per il Patrimonio Culturale
    • KTU4: I siti a rischio del Patrimonio dell’Umanità
    • KTU5: La Lista Propositiva del Patrimonio Mondiale
    • KTU6: Le procedure per il riconoscimento dei siti Unesco
    • KTU7: Linee guida per la redazione e l’attuazione dei piani di gestione
    • KTU8: Modelli per la realizzazione dei Piani di Gestione
    • KTU9: I Siti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità
    • KTU10: Biosfere e Geoparchi Globali Unesco
    • KTU11: Network Città Creative
    • KTU12: Convenzioni Unesco sul Patrimonio Culturale Immateriale
    • KTU13: La Lista Mondiale del Patrimonio Culturale Immateriale
    • KTU14: Altri Programmi di salvaguardia e promozione del Patrimonio Culturale
  • KTN Patrimonio Naturalistico
    • KTN1: Le Aree Naturali Protette
    • KTN2: Parchi e Riserve Naturali
    • KTN3: Le riserve Naturali
    • KTN4: Rete Natura 2000
    • KTN5: Siti di Interesse Comunitario (SIC)
    • KTN6: Zone di Protezione Speciale (ZPS)
    • KTN7: Zone Speciali di Conservazione (ZSC)
    • KTN8: Le Zone Umide
    • KTN9: I Geositi
    • KTN10: Strumenti di Gestione delle Aree Naturali Protette
    • KTN11: I Piani Paesaggistici
    • KTN12: Gli organi di tutela e vigilanza ambientali
    • KTN13: Strategie per la Biodiversità
  • KTI Patrimonio Immateriale
    • KTI1: Beni demoetnoantropologici (DEA)
    • KTI2: Registri del Patrimonio Immateriale
    • KTI3: Riti e Feste Religiose (Celebrazioni)
    • KTI4: Mestieri, Saperi e Tecniche lavorative tradizionali (Saperi)
    • KTI5: Tradizioni e espressioni orali (Espressioni)
    • KTI6: Arti dello Spettacolo
    • KTI7: Luoghi della Memoria e Luoghi simbolici
    • KTI8: Luoghi del Mito e delle Leggende
    • KTI9: Luoghi del Sacro
    • KTI10: Luoghi degli Eventi storici
    • KTI11: Luoghi delle personalità storiche e della cultura
    • KTI12: Luoghi storici del lavoro
    • KTI13: Luoghi del racconto letterario
    • KTI14: Luoghi del racconto televisivo e filmico
    • KTI15: Patrimonio museale etnoantropologico
    • KTI16: Patrimonio etnomusicologo
    • KTI17: Parchi letterari
  • KTS Patrimonio Storico, Artistico e Archeologico
    • KTS1: Il Turismo Archeologico
    • KTS2: Parchi e Siti Archeologici
    • KTS3: Paleolitico, Mesolitico e siti di interesse turistico
    • KTS4: Neolitico, Età dei Metalli e siti e siti di interesse turistico
    • KTS5: Principali stili architettonici
    • KTS6: Siti turistici di epoca greco e romana
    • KTS7: Testimonianze della civiltà bizantina e Longobarda
    • KTS8: I siti di interesse turistico del periodo normanno
    • KTS9: Barocco e rococò
    • KTS10: L’Architettura Neoclassica
    • KTS11: Le Testimonianze del Liberty
    • KTS12: I Borghi storici
    • KTS13: Il Patrimonio museale
  • KTE Patrimonio Enogastronomico
    • KTE1: I Prodotti tipici
    • KTE2: Il turismo enogastronomico
    • KTE3: La certificazione di qualità dei prodotti alimentari DOP, IGP e STG
    • KTE4: I Prodotti Agroalimentari Tradizionali
    • KTE5: Altre forme di riconoscimento dei prodotti tipici
    • KTE6: Le strade del vino
    • KTE7: I disciplinari di produzione
    • KTE8: I prodotti Biologici
    • KTE9: Gli agriturismi
    • KTE10: I Distretti rurali e agroalimentari di qualità
  • KS117: Strumenti e metodologie di catalogazione
  • KS114: Demoetnoantropologia
  • KS145: Principi, metodi e tecniche di gestione documentale
  • KS154: Antropologia
  • KS193: Geografia antropica (conoscenza e concetti base)
  • KS194: Attrazioni endogene culturali territoriali
  • KS195: Attrazioni endogene naturali territoriali
  • KS196: Attrazioni indotte territoriali
  • KS249: Interpretazione del Patrimonio
  • KS263: Identità culturali locali 
  • KS289: Patrimonio Ambientale
  • KS213: Elementi di Educazione Ambientale e alla Sostenibilità
  • KS225: Elementi di scienze naturali applicati all’esercizio dell’attività di educazione e interpretazione del Patrimonio
  • KS226: Elementi di storia applicati all’esercizio dell’attività di educazione e interpretazione del Patrimonio
  • KS227: Elementi di antropologia dedicati all’esercizio dell’attività di educazione e interpretazione del Patrimonio

Compito T3: Analizzare il Contesto di riferimento 

Abilità T3

  • SQ1: Capacità di analisi
  • SP24: Individuare gli Stakeholder Strategici
  • SP96: Individuare il contesto economico e sociale del territorio
  • SP1: Individuare e valutare l’applicabilità delle norme di tutela e Fruizione del Patrimonio Culturale e Paesaggistico
  • SP16: Effettuare Analisi SWOT
  • SP87: Individuare e valutare l’applicabilità della Normativa di Tutela Ambientale e Sviluppo Sostenibile  
  • SP72: Contesto Antropico del Territorio (conoscere, analizzare)
  • SP76: Analizzare il Contesto Culturale del Territorio
  • SP73: Attrazioni endogene naturali (conoscere, analizzare)
  • SP74: Attrazioni endogene culturali (conoscere, analizzare)
  • SP75: Attrazioni indotte (conoscere, analizzare)
  • SP94: Saper analizzare il contesto territoriale dal punto di vista culturale e storico antropologico
  • SP102: Saper analizzare il contesto territoriale dal punto di vista ecomuseale
  •  SP100: Identità culturali locali (Individuare, analizzare, interpretare, documentare)
  • SP106: Contesto territoriale dal punto di vista culturale (analizzare, documentare)

  Conoscenze T3

  • KS39: La normativa per la tutela e la fruizione dei Beni Culturali
  • KS40: I criteri per la tutela dei beni culturali
  • KS41: I vari livelli di tutela
  • KS43: I Beni paesaggistici
  • KS47: La normativa sulla Privacy e la filiera turistica
  • KS48: Il Regolamento europeo 2016/679
  • KS49: La normativa sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro nella filiera turistica
  • KS92: Organismi di tutela e vigilanza
  • KS121: Le relazioni con le istituzioni
  • KS223: Contesto territoriale dal punto di vista culturale e storico antropologico
  • KS265: Enti e Istituzioni Territoriali 
  • KS256: Elementi di geografia Umana (Antropologica)
  • KS126: Principi di sviluppo Sostenibile 
  • KS256: Elementi di geografia Umana (Antropologica)
  • KS232: Normativa di Tutela Ambientale e Sviluppo Sostenibile  
  • KT295: Il Progetto europeo “InHerit – Interpretazione del patrimonio per l’apprendimento degli adulti” 
  • KT298: Il Progetto Europeo “HISA – Interpretazione del patrimonio per un pubblico anziano”
  • KT299: Il Progetto Europeo “ Interpreting our European Heritage”

T4: Valutare i bisogni e le aspettative dell’utenza reale e potenziale per il settore di riferimento

 Abilità T4

  • SQ1: Capacità di analisi
  • SQ2: Capacità di sintesi
  • SQ10: Analizzare i requisiti  degli utenti/beneficiari

 Conoscenze T4

  • KQ2: Quality Management – Fattori, indicatori e standard della qualità nei servizi
  • KQ22: Quality Management – Fattori (dimensioni) e indicatori di qualità
  • KQ33: Quality Management – Analisi dei requisiti delle parti interessate
  • KT26: Metodi e strumenti di analisi dei bisogni 

 Compito T5: Individuare scopo, obiettivi e tipologia dell’interpretazione 

 Abilità T5

  • SP93: Classificare e valutare le varie tipologie di percorsi educativi e interpretativi
  • SP22: Valutare l’applicabilità di politiche europee, nazionali e regionali in materia di sviluppo sostenibile

 Conoscenze T5

  • KS299: Caratteristiche dei percorsi di interpretazione del Patrimonio
  • KS300: Caratteristiche dei servizi educativi legati al patrimonio Culturale
  • KS221: Percorsi educativi culturali (classificazione e concetti base) 
  • KS301: Caratteristiche dei percorsi esperienziali
  • KS302: Politiche europee, nazionali e regionali in materia culturale e di sviluppo sostenibile

 Compito T6: Progettare percorsi di esperienza di interpretazione del Patrimonio Culturale (interpretazione diretta)

Abilità T6.1: progettazione

  • SQ1: Capacità di analisi
  • SQ11 Progettare processi e servizi
  • SQ12: Implementare, documentare e classificare i processi fondamentali
  • SQ14: Proporre cambiamenti di processo per facilitare e razionalizzare i miglioramenti
  • SQ18: Individuare, comprendere e valutare i Fattori, gli indicatori e gli standard della qualità
  • SP22: Individuare e valutare l’applicabilità di Politiche di Settore
  • SP25: Valutare l’applicabilità di Programmi, Convenzioni e Riconoscimenti Istituzionali
  • SP3: Valutare l’applicabilità di finanziamenti per la Filiera di settore
  • SP109: Contesto Culturale (conoscere, analizzare, interpretare)

Conoscenze T6.1

  • KQ1: Quality Management – La norma UNI EN ISO 9001
  • KQ22: Quality Management – Fattori (dimensioni) e indicatori di qualità
  • KQ11: Quality Management – Progettazione e sviluppo;
  • KT18: Progettazione e Pianificazione di Percorsi Educativi/Formativi
  • KT29: Progettazione e Pianificazione di Percorsi di Interpretazione del Patrimonio Culturale
  • KS191: Geografia fisica (conoscenza e concetti base)
  • KS198: Servizi di supporto alla offerta base
  • KS99 Risk Management
  • KS206: Servizi e Autorità competenti in caso di incidenti o malori
  • KT5: Strumenti informatici e telematici di base
  • KT16: Modelli Organizzativi Aziendali
  • KS302: Politiche europee, nazionali e regionali in materia culturale e di sviluppo sostenibile
  • KS302:Elementi di storia applicati all’esercizio  dell’attività di educazione e interpretazione del Patrimonio
  • KS303: Elementi di antropologia dedicati all’esercizio dell’attività di educazione  e interpretazione del Patrimonio
  • KS229: Agenda 2030
  • KS91: Teorie e Modelli delle Esperienze
  • KS93: Caratteristiche delle Esperienze
  • KS95: Progettazione delle Esperienze
  • KS216: Principi di sviluppo Sostenibile 
  • S111: Sostenibilità degli Eventi
  • KS110: Eventi: La Location

Compito T6.2: Realizzazione 

Abilità T6.2

  • SQ4: Capacità di controllo
  • SP42: Verificare la corretta applicazione della normativa in materia di Privacy
  • SP87: Individuare e valutare l’applicabilità della Normativa di Tutela del Patrimonio
  • SQ4: Capacità di controllo
  • SP110: Saper utilizzare tecniche e metodologie organizzative per i percorsi di interpretazione del Patrimonio
  • SP111: Capacità di relazionare e informare in relazione al contesto del percorso di interpretazione
  • ST21: Capacità di rispettare tempi e programmi 
  • SP36: Effettuare formazione/educazione con riferimento alle materie legate alla propria professione
  • SP40: Saper organizzare gli spazi dove vengono realizzati i servizi e le proprie offerte
  • SP41: Saper organizzare la location e la “messa in scena” della propria offerta esperienziale
  • SP46: Curare e gestire i percorsi interpretativi nel settore di riferimento
  • ST1: Capacità di comunicare anche in relazioni alle diverse caratteristiche, tipologie e aspettative degli utenti/beneficiari
  • ST3: Capacità di gestione dei conflitti
  • SP87: Capacità di organizzare il soccorso con i servizi competente e disponibili sul territorio

Conoscenze  T6.2

  • KQ7: Quality Management – Pianificazione e tenuta sotto controllo del servizio  
  • KS101: Informatica e Telematica di base
  • KS47: La normativa sulla Privacy e la filiera turistica
  • KS49: La normativa sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro
  • KS52: Normativa per la tutela del consumatore
  • KS232 Normativa di Tutela in ambito del Patrimonio Culturale  
  • KTN12: Gli organi di tutela e vigilanza
  • KT20: Normativa smaltimento rifiuti
  • KS292: Metodologie e tecniche per la valutazione dei percorsi di interpretazione del Patrimonio
  • KQ9: Quality Management – Produzione ed erogazione del servizio;
  • KQ10: Quality Management – Identificazione e rintracciabilità;
  • KS211: Elementi di Divulgazione Naturalistica
  • KS233: Normativa del settore museale e ecomuseale
  • KS234: Caratteristiche dei servizi educativi ecomuseali
  • KS235: Percorsi educativi ecomuseali (classificazione e concetti base) 
  • KS236: Museologia, Museografia e Nuova Museologia
  • KS237: Ecomuseologia
  • KS238: Elementi Etnografia
  • KS239: Demoetnoantropologia
  • KS240: Storia delle tradizioni popolari
  • KS213: Educazione Ambientale e alla Sostenibilità  
  • KT293: Realizzazione e Gestione di Percorsi di Interpretazione del Patrimonio 
  • KS230: Metodi e tecniche di realizzazione e organizzazione di itinerari didattici e di ecoturismo
  • KS112: Tecniche e Metodologie della didattica
  • KS231: Tecniche di animazione
  • KN13: Strategie per la Biodiversità
  • KT1: Comunicazione
  • KT2: Tecniche di gestione dei gruppi
  • KT3: Tecniche di gestione dei conflitti
  • KT24: Elementi di Leadership e Psicologia di gruppo  
  • KT99 Risk Management
  • KT206: Servizi e Autorità competenti in caso di incidenti o malori
  • KS128: Elementi di Pedagogia
  • KS102: Il Teatro come modello di messa in scena delle offerte esperienziali
  • KS230: Metodi e tecniche di realizzazione e organizzazione di itinerari didattici 
  • KS231: Tecniche di animazione
  • KS44: La Convenzione europea per la protezione del patrimonio archeologico (P1)
  • KS131: Archeologia (P1)
  • KS168: Elementi di Archeozoologia (P1)
  • KS169: Elementi di Geoarcheologia (P1)
  • KS164: Elementi di Teoria e tecnica della diagnostica dei beni archeologici (P1)
  • KS302:  Percorsi di interpretazione in ambito archeologico  (P1)
  • KS311:  Storia dell’Arte in rapporto al Patrimonio archeologico (P1)
  • KS312:  Storia Generale in rapporto al Patrimonio storico-artistico (P2)
  • KS310  Storia dell’Arte in rapporto al Patrimonio storico-artistico (P2)
  • KS304: Percorsi di interpretazione in ambito storico-artistico  (P2)
  • KS306: Percorsi di interpretazione in ambito del Patrimonio Immateriale (P3)
  • KS114: Demoetnoantropologia (P3)
  • KS313:  Miti e Leggende (P3)
  • KS314:  Storia del  Folklore (P3)
  • KS240: Storia delle tradizioni popolari (P3)
  • KS315: Storia dell’Arte Religiosa (P3)
  • KS13: Turismo Religioso (P3)
  • KS287: Storia delle religioni (P3)
  • KS192: Geografia fisica (conoscenza e concetti base) (P4)
  • KS193: Geografia antropica (conoscenza e concetti base) (P4)
  • KS201: Cartografia, Topografia e tecniche di orientamento (P4)
  • KS208: Nozioni di Botanica, Zoologia e Geografia Antropica del territorio di riferimento (P4)
  • KS210: Elementi di Etologia (Biologia comportamentale) (P4)
  • KS308: Percorsi di interpretazione in ambito ambientale (P4)
  • KS227: Elementi di antropologia  dedicati all’esercizio dell’attività di educazione  e interpretazione ambientale (P4)

Compito T7: Progettare e realizzare Servizi Interpretativi del Patrimonio Culturale (interpretazione mediata) 

Abilità T7

  • SQ1: Capacità di analisi
  • SQ11 Progettare servizi
  • SP16: Effettuare Analisi SWOT
  • SP107: Il Piano di Sviluppo Locale basato sull’Interpretazione  (ideazione, progettazione e realizzazione)
  • SP109 Mappe di Comunità (ideazione, progettazione e realizzazione)
  • SP110: Scrittura creativa (applicare)

Conoscenze T7

  • KT296: Il Piano di Interpretazione del Territorio (ideazione, progettazione e realizzazione)
  • KS126: Principi di sviluppo Sostenibile 
  • KS232: Normativa di Tutela del Patrimonio Culturale  
  • KS3: Turismo Esperienziale
  • KS4: Turismo Sostenibile
  • KS5: Turismo Accessibile
  • KS6: Turismo Naturalistico
  • KS7: Turismo Culturale
  • KS248: Le mappe di comunità
  • KS249: Interpretazione del Patrimonio
  • KS250: Convenzione Faro
  • KS251: Elementi di Divulgazione Ecomuseale
  • KS252: Progettazione e realizzazione di eventi su tematiche ecomuseali
  • KS300: Scrittura creativa
  • KS301 Strumenti e tecniche per la comunicazione
  • KS302: Percorsi di interpretazione in ambito archeologico  (P1)
  • KS305: Servizi interpretativi in ambito storico-artistico (P2)
  • KS307: Servizi interpretativi in ambito del Patrimonio Immateriale (P3)
  • KS309: Servizi interpretativi in ambito ambientale (P4)
  • KS230: Metodi e tecniche di realizzazione e organizzazione di itinerari didattici 
  • KS44: La Convenzione europea per la protezione del patrimonio archeologico (P1)
  • KS131: Archeologia (P1)
  • KS168: Elementi di Archeozoologia (P1)
  • KS169: Elementi di Geoarcheologia (P1)
  • KS311:  Storia dell’Arte in rapporto al Patrimonio archeologico (P1)
  • KS312:  Storia Generale in rapporto al Patrimonio storico-artistico (P2)
  • KS310  Storia dell’Arte in rapporto al Patrimonio storico-artistico (P2)
  • KS114: Demoetnoantropologia (P3)
  • KS313:  Miti e Leggende (P3)
  • KS314:  Storia del  Folklore (P3)
  • KS240: Storia delle tradizioni popolari (P3)
  • KS315: Storia dell’Arte Religiosa (P3)
  • KS13: Turismo Religioso (P3)
  • KS287: Storia delle religioni (P3)
  • KS192: Geografia fisica (conoscenza e concetti base) (P4)
  • KS193: Geografia antropica (conoscenza e concetti base) (P4)
  • KS201: Cartografia, Topografia e tecniche di orientamento (P4)
  • KS208: Nozioni di Botanica, Zoologia e Geografia Antropica del territorio di riferimento (P4)
  • KS210: Elementi di Etologia (Biologia comportamentale) (P4)
  • KS308: Percorsi di interpretazione in ambito ambientale (P4)
  • KS227: Elementi di antropologia  dedicati all’esercizio dell’attività di educazione  e interpretazione ambientale (P4)
  •  

Compito T8: Comunicare

 Abilità T8

  • SP8: Sviluppare un Piano di Comunicazione per il settore di riferimento
  • SP11: Individuare le tecnologie web da utilizzare per il marketing territoriale
  • ST1: Capacità di comunicare e coinvolgere
  • ST6: Individuare e applicare gli strumenti informatici per la comunicazione
  • SP39: Applicare tecniche di presentazione multimediale

Conoscenze T8

  • KQ34: Quality Management – Comunicazione interna ed esterna
  • KS30: Turismo e Comunicazione
  • KS31: Il Piano di Comunicazione
  • KS32: Marketing e Promozione online
  • KS33: Tecniche di Web Marketing
  • KS34: Social Marketing
  • KS100: Informatica per la comunicazione
  • KS121: Le relazioni con le istituzioni
  • KS268: Comunicazione Sociale
  • KS59: Sociologia della Comunicazione
  • KS147: Scienza della comunicazione
  • KS104: Comunicazione e Gestione dei Conflitti
  • KS105: Stili comunicativi e comunicazione efficace
  • KS269: Comunicazione Visiva 
  • KS267: Elementi di Divulgazione Ecomuseale
  • KS268: Comunicazione Sociale

Compito T9: Monitorare e Valutare

 Abilità T9

  • SQ20: Applicare metodologie e tecniche di monitoraggio
  • SQ21: Applicare metodologie e tecniche di Customer Satisfaction
  • SQ22: Monitorare e Valutare l’erogazione dei servizi

Conoscenze T9

  • KQ13: Quality Management – Monitoraggi e misurazione dei processi e dei servizi
  • KQ14: Quality Management – La Gestione delle Non Conformità e le Azioni Correttive    
  • KQ15: Quality Management – Valutazione della qualità dei servizi

Compito T10: Migliorare (miglioramento continuo)

Abilità T10

  • SQ14: Proporre cambiamenti di processo per facilitare e razionalizzare i miglioramenti
  • SQ16: Valutare e analizzare i singoli processi per identificare le azioni correttive e di miglioramento

 Conoscenze T10

  • KQ35: Quality Management – Miglioramento Continuo

 Compito T11: Realizzare, Curare eventi espositivi su tematiche culturali

Abilità T11

  • SP14: Contribuire alla corretta gestione di eventi espositivi su tematiche culturali
  • SP70: Individuare a classificare le varie tipologie di eventi
  • SP39: Applicare tecniche di presentazione multimediale
  • SP42: Saper organizzare la location e la “messa in scena” dell’evento

Conoscenze T11

  • KQ26: Standard di qualità degli eventi
  • KS233: Progettazione e realizzazione di eventi su tematiche culturali
  • KS109: Eventi: Classificazione e concetti base
  • KS111: Sostenibilità degli Eventi
  • KS183: Caratteristiche degli Eventi
  • KS187: Tutela della Location e Luoghi utilizzati per gli eventi
  • KS188: La normativa relativa alle Autorizzazioni e ai Permessi in materia di eventi

 

 Compiti facoltativi

Compito T12: Interfacciarsi in lingua straniera in funzione del target territoriale di riferimento dei propri clienti

Abilità T12

  • ST8 Utilizzare le lingue straniere in ambito lavorativo in funzione del target territoriale di riferimento dei propri clienti

Conoscenze T12

  • KS113: Almeno una lingua straniera in relazione al target territoriale di riferimento dei propri clienti

Il livello di autonomia e responsabilità richiesto dalla della professione, è associabile al livello settimo di cui alla classificazione QNQ/EQF

Ricerche correlate sulle Banche Dati Esperienziali (BDE) 

Percorsi formativi che rilasciano la competenza professionale in oggetto: Corsi PPC14

Professionisti in possesso della competenza professionale in oggetto: Professionisti PPC14

In Evidenza Heritage Interpretation

Formazione in Evidenza
Corsi Base 

Corsi di Alta Specializzazione 

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B.D. Musei, Ecomusei e CEIP https://www.itinerariesperienziali.it/b-d-musei-ecomusei-e-ceip/ Sat, 13 Apr 2024 09:01:41 +0000 https://www.itinerariesperienziali.it/?p=100007329 All the Lorem Ipsum generators on the Internet tend to repeat predefined chunks as necessary

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Banca Dati  Musei, Ecomusei e Centri di Esperienze di Interpretazione del Patrimonio 

. Per la visualizzazione di singole aree tematiche si rimanda alla pagina B.D. Organizzazioni




Mostro 1 - 121 di 121









Museu de Percurso do Negro em Porto Alegre
Centro Histórico, Rio Grande do Sul
Museo all'aperto di Skansen
Östermalm, Stockholms län
Ekomuseum Bergslagen
Marnäs-Hammarbacken, Dalarnas län
Muzeum Zup Krakowstich (Museo del sale)
województwo małopolskie
Ecomuseo della Siritide
Rotondella, Basilicata
Ecomuseo Valgerola
Gerola Alta, Lombardia
Ecomuseo del Tesino
Pieve Tesino, Trentino-Alto Adige
Ecomuseu Municipal do Seixal
Seixal, Setúbal
Arrentela, Setúbal
Seixal, Setúbal
Corroios, Setúbal
Ecomuseu da Amazônia
São João do Outeiro, Pará
Ecomuseo di Parabianco
Parabiago, Lombardia
Anacostia Community Museum
Washington, District of Columbia
Lanna Folklife Museum
ตำบลศรีภูมิ, เชียงใหม่
Ecomuseum of Itaipu
Jardim Itaipu, Paraná
Mustang Eco Museum
Jomsom, Gandaki Province
Karaganda EcoMuseum
Karaganda, Qarağandı oblısı
Ecomuseum of Cocoa
Cape Coast, Central Region
Makumbusho/ Village Museum
Dar es Salaam, Dar es Salam
Anshan Rural Eco Museum
Zaras, Khuzestan Province
Vietnam Museum of Ethnology
Cầu Giấy, Hà Nội
Ak-Chin Him-Dak Eco-Museum
Maricopa, Arizona
ECOMACQROO
Chetumal, Quintana Roo
Ecomuseo Parque Tangamanga
San Luis Potosí, San Luis Potosí
Eco-Museo de Sitio Tehuelibampo
Barrio Cantúa, Sonora
Ecomuseo del Caroní
Ciudad Guayana, Bolívar
Iziko Slave Lodge
Cape Town, Western Cape
Anji Ecology Museum
Hu Zhou Shi, Zhe Jiang Sheng
Local History Ecomuseum
Pyt-Yakh, Ханты-мансийский Ао@тюменская
Ecomuseo delle Valli di Argenta
Campotto, Emilia-Romagna
Argenta, Emilia-Romagna
Saiarino, Emilia-Romagna
Argenta, Emilia-Romagna
Ecomuseo Valli Oglio e Chiese
Canneto sull'Oglio, Lombardia
Acquanegra Sul Chiese, Lombardia
Bozzolo, Lombardia
Bozzolo, Lombardia
Calvatone, Lombardia
Casalromano, Lombardia
Fiesse, Lombardia
Isola Dovarese, Lombardia
Marcaria, Lombardia
Ostiano, Lombardia
Pessina Cremonese, Lombardia
Piadena, Lombardia
Volongo, Lombardia
Ecomuseo del Vanoi
Canal San Bovo, Trentino-Alto Adige
Museo diffuso del Mugello
Borgo San Lorenzo, Toscana
Dicomano, Toscana
Firenzuola, Toscana
Palazzuolo Sul Senio, Toscana
Rufina, Toscana
Scarperia e San Piero, Toscana
Vicchio, Toscana
Ecomuseo della Resistenza
Coazze, Piemonte
Ecomuseo Valle del Bitto di Albaredo
Albaredo per San Marco, Lombardia
Ecomuseo degli Iblei
Canicattini Bagni, Sicilia
Sicilia
Ecomuseo Riviera dei Ciclopi
Aci Trezza, Sicilia
Ecomuseo Del Cielo e Della Terra
SICILIA
Santa Maria delle Grazie, Sicilia
Ecomuseo delle Madonie
Calcarelli, Sicilia
Ecomuseo Mare Memoria Viva
Palermo, SICILIA
Ecomuseu de Maranguape
Maranguape, Ceará
Ecomusée du Pays des Collines
Lahamaide, Hainaut

 

In Evidenza

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Curatore di Mostre https://www.itinerariesperienziali.it/curatore-di-mostre-requisiti/ Wed, 20 Dec 2023 15:09:47 +0000 https://www.itinerariesperienziali.it/?p=100004668 All the Lorem Ipsum generators on the Internet tend to repeat predefined chunks as necessary

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Curatore di Mostre (Esperto in Progettazione, Allestimento e Gestione Eventi Espositivi Artistici): Schema di riferimento

Immagine IA

Schema C) Professione non regolamentata 

Lo schema di riferimento si basa sul modello ‘Ciclo delle Competenze‘ ed è in linea con il ‘Tourism, Arts, Heritage Competence Framework (TAH-CF)’. il TAH-CF è definito in conformità con il Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF), la Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 2009/C 155/02 (ECVET) e lo schema APNR (Attività Professionali Non Regolamentate) adottato dall’UNI per la normazione tecnica delle professioni non regolamentate.”

Descrizione

PAS60: Curatore di Mostre (Esperto in Progettazione, Allestimento e Gestione Eventi Espositivi) (VI Liv. EQF)

Il Curatore di Mostre, noto anche come Esperto in Progettazione, Allestimento e Gestione Eventi Espositivi Artistici, è una figura professionale, ad alto contenuto intellettuale, specializzata nella creazione e nell’organizzazione di esposizioni artistiche e culturali. Collaborando strettamente con artisti, collezionisti, istituzioni culturali, musei e gallerie, il Curatore di Mostre si impegna a trasformare ogni esposizione in un’esperienza significativa e culturalmente arricchente per i visitatori. Questo ruolo implica una profonda conoscenza del settore artistico e culturale, nonché competenze specifiche nella progettazione di spazi espositivi, nella selezione e interpretazione delle opere, nella gestione logistica dell’evento e nella comunicazione con il pubblico e gli stakeholder.

Questa figura può esercitare la propria professione sia all’interno di enti pubblici che privati, musei e gallerie in qualità di dipendente, come consulente autonomo o semplicemente come curatore delle proprie mostre.

Normativa di riferimento

  • Quadro Europeo delle Qualifiche (European Qualification Framework – EQF)
  • Raccomandazione 2009/C 155/02 (Sistema europeo di crediti per l’istruzione e la formazione professionale -ECVET)
  • Legge 4/2013 relative alle professioni non regolamentate

Compiti e attività specifiche

Descrizione dei compiti 

Compiti fondamentali e attività specifiche 

  • T1: Individuare scopo, tema e obiettivi dell’evento 
  • T2: Analizzare il Contesto di riferimento
    • T2.1 Individuare e Analizzare il Patrimonio Artistico di riferimento
    • T2.2 Individuare e Analizzare la normativa di settore
    • T2.3 Individuare e Analizzare gli stakeholder (chi sono le parti interessate)
    • T2.4: Valutare le aspettative dei visitatori
    • T2.5 Effettuare l’Analisi di Fattibilità dell’Evento
  • T3: Progettare l’evento
  • T4: Comunicare l’evento
  • T5: Realizzare l’evento
    • T5.1: Pianificare le attività
    • T5.2: Definire le procedure e i regolamenti interni
    • T5.3: Gestire le risorse economiche (budget)
    • T5.4: Coordinare le risorse umane (staff)
    • T5.5: Aprire l’evento e garantirne la corretta esecuzione
    • T5.6: Verificare e controlla la conformità alla normativa vigente applicabile
    • T.5.7: Chiusura evento
    • T5.8: Monitorare la qualità dell’evento
  • T6: Migliorare gli eventi (miglioramento continuo)

Compiti facoltativi

  • T7: Realizzare Eventi espositivi a carattere didattico
  • T8: Interfacciarsi in lingua straniera in funzione del target territoriale di riferimento dei visitatori

 

Criteri di Valutazione del profilo

Per l’attestazione del possesso delle competenze si propone di tenere in considerazione metodologie che tengono conto dei seguenti aspetti in modo non mutuamente esclusivi, vale a dire eventualmente in combinazione tra di loro:

  • Titoli di studio rilasciati in ambito accademico (Apprendimento Formale)
  • Formazione Specifica (Apprendimento Non Formale)
  • Esperienza lavorativa o professionale (Apprendimento Informale)

L’esperienza lavorativa o professionale può essere dimostrata attraverso vari strumenti tra cui:

  • Curriculum Vitae
  • Portfolio professionale
  • Collocamento oggettivo sul mercato (premi, riconoscibilità regionale, nazionale o internazionale)
  • Pubblicazioni (scientifiche o editoriali)

 

Requisiti di accesso alla figura professionale 

Dato che la figura professionale non è organizzata in un ordine o collegio, i requisiti possono variare in base all’Associazione Professionale di riferimento o ad altri criteri stabiliti dalle singole parti interessate. Di seguito i requisiti adottati da AITOC- Associazione Italiana professionisti del Turismo e Operatori Culturali

Schema di riferimento: Curatore di Mostre 

  • Aver frequentato percorsi formativi specifici per la figura professionale in oggetto organizzati/riconosciuti da Università, Istituti di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (AFAM), Regioni o da Associazioni di professionisti istituiti ai sensi della legge 4/2013 e riconosciuti dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (ex MISE) e almeno tre eventi espositivi seguiti nella qualità di curatore di mostre.

Oppure

  • Aver frequentato un percorso di formazione specifica i cui contenuti e le modalità di valutazione siano conformi alla presente scheda e almeno sei eventi espositivi seguiti in qualità di curatore.

Oppure

  • Almeno due anni di comprovata esperienza lavorativa o professionale nella qualità di curatore di mostre  e aver frequentato percorsi formativi integrativi per aggiornare la propria preparazione secondo quanto previsto dalla figura professionale in oggetto.

Oppure

  • Almeno cinque anni di comprovata esperienza lavorativa o professionale nella qualità di curatore di mostre. 

Oppure

  • Essere inseriti in Registri di Associazioni di Professionisti costituiti ai sensi di una normativa nazionale riconosciuta, purché riferenti alla figura professionale. In Italia il requisito è soddisfatto se il professionista è inserito in un   Registro tenuto da Associazioni di Professionisti costituiti ai sensi della legge 4/2013 e riconosciuti dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (ex MISE) e ha ottenuto Attestazione di Qualità e Qualificazione Professionale ai sensi della legge 4/2013

Abilità, Conoscenze e Autonomia e Responsabilità (Competenze)

Nota: Le competenze necessarie per una professione, che includono abilità e conoscenze, costituiscono un insieme dinamico. Queste possono variare a seconda di contesti territoriali specifici e sono soggette a cambiamenti nel tempo dovuti a fattori come l’evoluzione tecnologica o altri sviluppi settoriali. Pertanto, gli esempi di abilità e conoscenze qui presentati sono da considerarsi puramente indicativi e non esaustivi, e saranno sottoposti a costanti revisioni e aggiornamenti. 

Compito T1: Individuare scopo, tema e obiettivi dell’evento 

 Abilità

  • SP70: Individuare scopi e obbiettivi dell’evento
  • SP127: Individuare e applicare i principi dell’approccio tematico agli eventi 

 Conoscenze

  • KS109: Eventi: Classificazione e concetti base
  • KS183: Caratteristiche degli Eventi espositivi
  • KS369: Principi dell’approccio tematico applicati agli eventi

Compito T2: Analizzare il Contesto di riferimento

  • Attività: T2.1 Individuare e Analizzare il Patrimonio Artistico di riferimento

Abilità

  • SP129: Patrimonio Artistico attinente all’evento espositivo (Individuare, analizzare, documentare, relazionare, contestualizzare, elaborare relazioni artistiche-comparative)
  • SP130: Individuare e analizzare le pratiche artistiche contemporanee e le tendenze attuali nel mondo dell’arte.
  • SP131: Analizzare e Interpretare le Opere oggetto dell’evento espositivo 

In base alla tipologia dell’evento espositivo, le abilità generali indicati dovranno essere particolarmente approfondite nel settore specifico di appartenenza che può essere, ad esempio: Individuare, analizzare, documentare, relazionare, contestualizzare, elaborare relazioni artistiche-comparative, individuare la rilevanza e l’ambito artistico di provenienza delle opere interessate all’evento espositivo.   

Conoscenze

  • KS371: Storia dell’arte: Epoche, movimenti e stili artistici.
  • KS372: Teoria e Interpretazioni dell’arte: Principali teorici dell’arte, le loro Interpretazioni 
  • KS373: Teoria e Interpretazioni dell’arte: Interpretazione dei Movimenti artistici.
  • KS236: Museologia e Nuova Museologia
  • KS237: Ecomuseologia

Le conoscenze in Storia dell’arte richieste per un Curatore di Mostre dovrebbero essere particolarmente dettagliate e approfondite in relazione ai periodi, movimenti e opere che sono al centro dell’evento espositivo. Questa conoscenza specializzata è essenziale per garantire un’interpretazione accurata e una presentazione contestualmente rilevante delle opere esposte. In caso di lacune in specifiche aree tematiche, è consigliabile che il curatore intraprenda un periodo di studio intensivo per colmare tali carenze e arricchire la propria competenza nel campo. Di seguito un elenco esemplificativo e non esaustivo di conoscenze.   

  • KS310 Storia dell’Arte in rapporto al Patrimonio Storico Artistico
  • KS311: Storia dell’Arte in rapporto al Patrimonio Archeologico
  • KS315: Storia dell’Arte Religiosa
  • KS374: Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea 
  • KS375: Storia dell’Arte Rinascimentale 
  • KS376: Storia dell’Arte Barocca e Rococò
  • KS377: Storia dell’Arte Asiatica
  • KS378: Storia dell’Arte Africana
  • KS379: Storia dell’Arte Precolombiana
  • KS380: Storia dell’Arte Bizantina e Medievale
  • KS381: Storia dell’Arte delle Avanguardie
  • KS382: Storia dell’Arte del Paesaggio 
  • KS383: Storia dell’Arte Femminista 
  • KS384: Storia dell’Arte e Architettura 
  • KS385: Storia dell’Arte e della Fotografia
  • KS386: Storia dell’Arte dell’Antico Egitto
  • KS387: Storia dell’Arte Greca e Romana
  • KS388: Storia dell’Arte dell’India
  • KS389: Storia dell’Arte Islamica
  • KS390: Storia dell’Arte dell’Estremo Oriente
  • KS391: Storia dell’Arte dei Nativi Americani
  • KS392: Storia dell’Arte Oceanica
  • KS393: Storia dell’Arte del Rinascimento del Nord
  • KS394: Storia dell’Arte Surrealista
  • KS395: Storia dell’Arte dell’Art Nouveau e dell’Art Deco
  • KS396: Storia dell’Arte e del Design Industriale
  • KS397: Storia dell’Arte Ambientale
  • KS397: Storia dell’Arte del Performance
  • KS399: Storia dell’Arte e della Tecnologia:
  • KS400: Storia dell’Arte e del Cinema
  • KS401: Storia dell’Arte e della Moda

 

  • Attività: T2.2 Individuare e Analizzare la normativa di settore

Abilità

  • SQ1: Capacità di analisi
  • SP1: Individuare e valutare l’applicabilità delle norme di tutela e Fruizione del Patrimonio Culturale e Paesaggistico
  • SP2: Individuare e valutare l’applicabilità della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro con pertinenza al proprio settore di riferimento
  • SP3: Valutare l’applicabilità di finanziamenti per la Filiera di settore
  • SP22: Individuare e valutare l’applicabilità di Politiche di Settore
  • SP25: Valutare l’applicabilità di Programmi, Convenzioni e Riconoscimenti Istituzionali
  • SP42: Verificare la corretta applicazione della normativa in materia di Privacy
  • SP132: Identificare e analizzare la legislazione in materia di permessi e autorizzazione per gli eventi
  • SP133: Identificare e analizzare la normativa in materia di eventi sostenibili

Conoscenze

  • KS39: La normativa per la tutela e la fruizione dei Beni Culturali
  • KS47: La normativa sulla Privacy e la filiera turistica
  • KS49: La normativa sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro nella filiera turistica
  • KS50: Finanziamenti per la Filiera Turistica e Culturale
  • KS52: Normativa per la tutela del consumatore
  • KS188: La normativa relativa alle Autorizzazioni e ai Permessi in materia di eventi
  • KS111: Sostenibilità degli Eventi

Attività: T2.3 Individuare e Analizzare gli stakeholder (chi sono le parti interessate)  

 Abilità

  • SQ1: Capacità di analisi
  • SP24: Individuare gli Stakeholder Strategici

 Conoscenze

  • KS27: Sistemi turistici locali
  • KS28: Istituzioni e promozione turistica
  • KS24: Destination Management Organizzation (DMO)
  • KS92: Organismi di tutela e vigilanza
  • KS121: Le relazioni con le istituzioni

 Attività: T2.4 Valutare le aspettative dei visitatori

 

 Abilità

  • SQ1: Capacità di analisi
  • SQ2: Capacità di sintesi
  • SQ10: Analizzare i requisiti espliciti, impliciti e cogenti dell’utenza
  • SP15: Analizzare la domanda in materia di eventi

 Conoscenze

  • KQ2: Quality Management – Fattori, indicatori e standard della qualità nei servizi
  • KS29: Marketing Turistico
  • KQ33: Quality Management – Analisi dei requisiti delle parti interessate
  • KS183: Caratteristiche degli Eventi
  • KS91: Teorie e Modelli delle Esperienze
  • KS93: Caratteristiche delle Esperienze

T2.5 Effettuare l’Analisi di Fattibilità dell’Evento

Abilità

  • SQ1: Capacità di analisi
  • SP13: Analizzare e valutare il contesto territoriale per identificare punti di forza e di debolezza
  • SP16: Effettuare Analisi SWOT
  • ST13: Individuare e applicare gli strumenti e i modelli di contrattualistica

 Conoscenze

  • KS96: Costi di Gestione
  • KS99 Risk Management
  • KT4: Tecniche e metodologie di Risk management
  • KT13: Contrattualistica

 Compito T3: Progettare l’evento

 Abilità

  • SQ1: Capacità di analisi
  • SQ5: Capacità di pianificazione
  • SQ6: Capacità di programmazione
  • SQ11 Progettare processi e servizi
  • SQ12: Implementare, documentare e classificare i processi fondamentali
  • SQ14: Proporre cambiamenti di processo per facilitare e razionalizzare i miglioramenti
  • SQ18: Individuare, comprendere e valutare i Fattori, gli indicatori e gli standard della qualità
  • SP17: Contribuire allo sviluppo dell’offerta culturale (evento)
  • ST16: Individuare e applicare i Modelli Organizzativi Aziendali

Conoscenze

  • KQ11: Quality Management – Progettazione e sviluppo
  • KS91: Teorie e Modelli delle Esperienze
  • KS93: Caratteristiche delle Esperienze
  • KS95: Progettazione delle Esperienze
  • KS110: Eventi: La Location
  • KS111: Sostenibilità degli Eventi
  • KS185: Progettazione degli Eventi
  • KS188: La normativa relativa alle Autorizzazioni e ai Permessi in materia di eventi
  • KS216: Principi di sviluppo Sostenibile
  • KS236: Museologia, Museografia e Nuova Museologia
  • KS237: Ecomuseologia
  • KS252: Progettazione e realizzazione di eventi espositivi
  • KS266: Tecniche e metodologie di progettazione degli eventi
  • KS370: Principi dell’approccio estetico applicati agli eventi
  • KS402: Cultural Expositive Experience
  • KS403: Immersive Art Experience
  • KS404: Museum/Ecomuseum Experience
  • KT5: Strumenti informatici e telematici di base
  • KT16: Modelli Organizzativi Aziendali

Compito T4: Comunicare l’evento

Abilità

  • SP8: Sviluppare un Piano di Comunicazione per il settore di riferimento
  • SP11: Individuare le tecnologie web da utilizzare per il marketing turistico
  • ST1: Capacità di comunicare
  • ST6: Individuare e applicare gli strumenti informatici per la comunicazione
  • SP12: Individuare le tecnologie web da utilizzare per il marketing degli eventi

Conoscenze

  • KQ34: Quality Management – Comunicazione interna ed esterna
  • KS30: Turismo e Comunicazione
  • KS31: Il Piano di Comunicazione
  • KS32: Marketing e Promozione online
  • KS33: Tecniche di Web Marketing
  • KS34: Social Marketing
  • KS100: Informatica per la comunicazione
  • KS105: Stili comunicativi e comunicazione efficace
  • KS121: Le relazioni con le istituzioni
  • KT27: Strumenti informatici per la comunicazione
  • KT28: Videoconferenze e Webinair

Compito T5: Realizzare l’evento

 Attività: T5.1: Pianificare le attività

Abilità

  • SQ3: Capacità organizzative
  • SQ5: Capacità di pianificazione
  • SQ7: Capacità nel produrre piani di miglioramento
  • SP38: Applicare tecniche di allestimento per gli eventi espositivi di propria pertinenza
  • SP40: Saper organizzare gli spazi dove vengono realizzati i servizi e le proprie offerte
  • SP42: Saper organizzare la location e la “messa in scena” dell’evento

 Conoscenze

  • KQ7: Quality Management – Pianificazione e tenuta sotto controllo del servizio
  • KQ8: Quality Management – Il Sistema di approvvigionamento
  • KS110: Eventi: La Location
  • KS186: Pianificazione degli Eventi
  • KS102: Il Teatro come modello di messa in scena degli eventi esperienziali
  • KQ26: Quality Management – Standard di qualità degli eventi

Attività: T5.2: Definire le procedure e i regolamenti interni

Abilità

  • SQ3: Capacità organizzative
  • SQ13: Realizzare Procedure e Istruzioni Operative per la Qualità

 Conoscenze

  • KQ4: Quality Management – La Documentazione di Sistema; il Manuale; Procedure e Istruzioni Operative;
  • KS101: Informatica e Telematica di base

 Attività: T5.3: Gestire le risorse economiche

 

Abilità

  • ST9: Utilizzare gli strumenti di amministrazione e contabilità aziendale
  • ST20: Individuare e applicare gli strumenti per la rendicontazione

 Conoscenze

  • KQ8: Quality Management – Il Sistema di approvvigionamento
  • KS96: Costi di Gestione
  • KT21: Strumenti e procedure per la rendicontazione

Attività: T5.4: Coordinare le risorse umane

 Abilità

  • SQ3: Capacità organizzative
  • SQ4: Capacità di controllo
  • SQ9: Identificare gap di competenze
  • ST1: Capacità di comunicare
  • ST2: Capacità di gestione del gruppo
  • ST3: Capacità di gestione dei conflitti
  • ST12: Assegnare ruoli e mansioni nei processi di gestione

 Conoscenze

  • KQ5: Quality Management – La Gestione delle risorse umane
  • KS104: Comunicazione e Gestione dei Conflitti
  • KS105: Stili comunicativi e comunicazione efficace
  • KT2: Tecniche di gestione dei gruppi
  • KT3: Tecniche di gestione dei conflitti
  • KT12: Tecniche e metodologie per la gestione delle risorse umane
  • KT24: Leadership e Psicologia di gruppo

Attività: T5.5: Aprire l’evento e Garantirne la corretta esecuzione

 Abilità

  • SQ3: Capacità organizzative
  • SQ4: Capacità di controllo
  • SP14: Contribuire alla corretta gestione di eventi espositivi 
  • SP40: Saper organizzare gli spazi dove vengono realizzati i servizi e le proprie offerte
  • SP41: Saper organizzare la location e la messa in scena della propria offerta esperienziale
  • SP131: Applicare Tecniche e metodologie esperienziali nel settore degli eventi 

 Conoscenze

  • KQ9: Quality Management – Erogazione del servizio;
  • KQ10: Quality Management – Identificazione e rintracciabilità;
  • KS187: Location e Luoghi utilizzati per gli eventi (Tutela)
  • KS189: Metodologie e Tecniche espositive
  • KS402: Tecniche e metodologie esperienziali nel settore degli eventi 

Attività: T5.6: Verificare e controlla la conformità alla normativa vigente applicabile

Abilità

  • SQ4: Capacità di controllo
  • SP1: Individuare e valutare l’applicabilità delle norme di tutela e Fruizione dei Beni Culturali
  • SP2: Verificare la corretta applicazione della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro
  • SP4: Verificare la corretta applicazione della Legislazione Turistica
  • SP42: Verificare la corretta applicazione della normativa in materia di Privacy
  • SP95: Saper applicare la normativa in ambito museale ed ecomuseale

Conoscenze 

  • KS39: La normativa per la tutela e la fruizione dei Beni Culturali
  • KS47: La normativa sulla Privacy e la filiera turistica
  • KS49: La normativa sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro
  • KS52: Normativa per la tutela del consumatore
  • KS106: Legislazione Turistica

Attività: T5.6: Chiusura Evento

Abilità

  • SP1: Individuare e valutare l’applicabilità delle norme di tutela e Fruizione dei Beni Culturali (laddove applicabile)
  • SP2: Verificare la corretta applicazione della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro
  • ST20: Individuare e applicare gli strumenti per la rendicontazione

Conoscenze

  • KS49: La normativa sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro
  • KS39: La normativa per la tutela e la fruizione dei Beni Culturali
  • KT20: Normativa smaltimento rifiuti
  • KT21: Strumenti e procedure per la rendicontazione

Attività: T5.8: Monitorare la qualità dell’evento

Abilità

  • SQ18: Individuare, comprendere e valutare i Fattori, gli indicatori e gli standard della qualità
  • SQ19: Applicare strumenti di auditing
  • SQ20: Applicare metodologie e tecniche di monitoraggio
  • SQ21: Applicare metodologie e tecniche di Customer Satisfaction
  • SQ22: Monitorare e Valutare l’erogazione dei servizi

Conoscenze

  • KQ13: Quality Management – Monitoraggi e misurazione dei processi e dei servizi
  • KQ14: Quality Management – La Gestione delle Non Conformità e le Azioni Correttive
  • KQ15: Quality Management – Valutazione della qualità dei servizi
  • KQ16: Quality Management – Le verifiche ispettive interne (Audit)
  • KQ17: Quality Management – La norma ISO19011
  • KQ19: Quality Management – Conduzione degli audit
  • KQ31: Quality Management – Monitoraggio e audit
  • KQ33: Quality Management – Monitoraggi e valutazione della qualità degli eventi

Compito T6: Migliorare gli eventi (miglioramento continuo)

Abilità

  • SQ14: Proporre cambiamenti di processo per facilitare e razionalizzare i miglioramenti
  • SQ16: Valutare e analizzare i singoli processi per identificare le azioni correttive e di miglioramento
  • SP21: Individuare e fornire supporto per la scelta e l’applicazione di tecnologie Innovative per il settore di riferimento
  • SQ8: Gestire il processo di richiesta di cambiamenti
  • SP10: Applicare strumenti per la misurazione e la valutazione degli eventi
  • SP20: Comprendere gli impatti delle nuove tecnologie nei processi del proprio settore
  • SP35: Analizzare e interpretare le tendenze di mercato

Conoscenze

  • KQ35: Quality Management – Miglioramento Continuo
  • KS38: Le nuove tecnologie emergenti
  • KS184: Valutazione degli Eventi
  • KQ26: Standard di qualità degli eventi

 Compito T7: Realizzare Eventi espositivi a carattere didattico

Abilità

  • SP36: Effettuare formazione e informazione con riferimento alle materie legate alla propria professione
  • SP45: Elaborare Progetti formativi/informativi nel settore di riferimento
  • SP46: Curare e gestire eventi formativi/informativi nel settore di riferimento
  • ST22: Saper applicare gli strumenti, anche informatici per la redazione di relazioni e documenti didattici

 Conoscenze

  • KS112: Tecniche e Metodologie della didattica
  • KS127: Metodologie e tecniche per la valutazione degli eventi formativi
  • KS128: Elementi di Pedagogia
  • KS129: Metodologie della ricerca e della didattica relativamente al settore espositivo

Compito T8: Interfacciarsi in lingua straniera in funzione del target territoriale di riferimento dei visitatori

Abilità

  • ST8 Utilizzare le lingue straniere in ambito lavorativo in funzione del target territoriale di riferimento dei visitatori

Conoscenze

  • KS113: Almeno una lingua straniera in relazione al target territoriale di riferimento dei visitatori 

Autorità e Responsabilità: VI livello del Quadro Europeo delle Qualifiche

  • Ricerche correlate sulle Banche Dati dell’Archivio delle Competenze (IN FASE DI IMPLEMENTAZIONE) 

    Percorsi formativi che rilasciano la competenza professionale in oggetto: Corsi PPC20

    Professionisti in possesso della competenza professionale in oggetto: Professionisti PPC11/P3

In Evidenza Heritage Interpretation

Formazione in Evidenza
Corsi Base 

Corsi di Alta Specializzazione 

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Formatore Ambientale (Educatore Ambientale): Schema di riferimento

Schema C) Professione non regolamentata.

Lo schema di riferimento si basa sul modello ‘Ciclo delle Competenze‘ ed è in linea con il ‘Tourism, Arts, Heritage Competence Framework (TAH-CF)’. il TAH-CF è definito in conformità con il Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF), la Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 2009/C 155/02 (ECVET) e lo schema APNR (Attività Professionali Non Regolamentate) adottato dall’UNI per la normazione tecnica delle professioni non regolamentate.”

Lo schema è sottoposto ad una prima inchiesta pubblica a disposizione di tutti gli stakeholder della filiera turistico culturale al fine di raccogliere commenti e contributi utili a migliorarne i contenuti. Tutte le parti interessate sono invitate a migliorare lo schema inviando i loro contributi a info@aiptoc.it

Descrizione

PPC18: Formatore Ambientale (Educatore Ambientale)

L’Educatore Ambientale  è una figura professionale altamente specializzata, che si focalizza sulla sensibilizzazione e sull’istruzione riguardo le tematiche ambientali e lo sviluppo sostenibile. Le sue competenze abbracciano vari aspetti, dalla conoscenza approfondita degli ecosistemi e della biodiversità, alla capacità di promuovere pratiche sostenibili, fino alla ricerca e alla valorizzazione dei beni ambientali.

Le aree di competenza dell’Educatore Ambientale includono:

  1. Individuazione e Conoscenza: Capacità di identificare gli elementi chiave degli ecosistemi, comprendere le interazioni tra specie e l’impatto delle attività umane sull’ambiente.

  2. Protezione e Ricerca: Impegno nella tutela dell’ambiente attraverso la ricerca scientifica e l’applicazione di metodi e tecniche per la conservazione.

  3. Valorizzazione: Promozione del patrimonio naturale come risorsa preziosa che necessita di conservazione e attenzione.

  4. Formazione ed Educazione: Sviluppo e attuazione di programmi educativi mirati a diverse fasce di età, con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza ambientale e promuovere comportamenti sostenibili.

  5. Promozione dello Sviluppo Sostenibile: Incoraggiamento di pratiche che bilanciano le esigenze economiche, sociali e ambientali per le generazioni presenti e future.

L’Educatore Ambientale può essere un dipendente o un lavoratore autonomo che fornisce le sue prestazioni in una varietà di contesti, dai centri di educazione ambientale ai parchi e riserve naturali, dalle istituzioni educative alle organizzazioni non profit e enti locali.

La sua attività può variare da lezioni teoriche a laboratori pratici, da escursioni guidate a campagne di sensibilizzazione, sempre con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza e il rispetto per l’ambiente.

La figura dell’Educatore Ambientale è fondamentale in un’epoca in cui le questioni ambientali sono sempre più pressanti. Attraverso il loro lavoro, gli educatori ambientali non solo trasmettono conoscenze importanti, ma ispirano anche un cambiamento positivo nel comportamento individuale e collettivo verso un futuro più sostenibile.

 Normativa di riferimento

  • Quadro Europeo delle Qualifiche (European Qualification Framework – EQF)
  • Raccomandazione 2009/C 155/02 (Sistema europeo di crediti per l’istruzione e la formazione professionale -ECVET)
  • Legge 4/2013 relative alle professioni non regolamentate

 Compiti e attività specifiche

Nell’assegnazione dei compiti, è stata effettuata la seguente distinzione:

  • Compiti fondamentali: compiti indispensabili per la figura professionale
  • Compiti facoltativi: compiti aggiuntivi ai fondamentali che sono a discrezione del singolo professionista o che dipendono da particolari contesti ecomuseali 

Descrizione dei compiti fondamentali e specifici

I singoli compiti possono essere eventualmente descritti da un insieme di attività specifiche ad essi associati.

Di seguito vengono elencati i compiti e le attività specifiche associando, per ogni compito o attività specifica i requisiti di conoscenze, abilità e competenze. Verrà infine indicata una matrice di correlazione riassuntiva al fine di fornire una rappresentazione sintetica e complessiva di quanto esposto.

  • T1: Effettuare attività di studio nell’ambito della educazione ambientale e nelle discipline affini e collegate
  • T2: Analizzare il Contesto di riferimento
    • 1 Individuare e Analizzare gli stakeolders (chi sono le parti interessate)
    • 2 Individuare e Analizzare la normativa di settore
    • 3 Individuare e analizzare il Patrimonio Ambientale di riferimento
    • 4: Valutare i bisogni formativi e le aspettative dell’utenza reale e potenziale per il settore di riferimento
  • T3: Individuare scopo, obiettivi e tipologia del servizio educativo (caratteristiche del servizio)
  • T4: Progettare il servizio educativo
  • T5: Comunicare il servizio educativo
  • T6: Realizzare il servizio educativo
    • 1: Pianificare le attività e le procedure del servizio educativo
    • 2: Gestire le risorse economiche (budget)
    • 3: Gestire le risorse umane (staff)  
    • 4: Garantire il corretto svolgimento del servizio educativo
    • 5: Verificare e controllare il rispetto della normativa vigente applicabile
    • 6: Monitorare e valutare i servizi educativi erogati
  • T7: Migliorare l’offerta educativa (miglioramento continuo)

Compiti facoltativi

  • T8: Realizzare, Curare eventi espositivi su tematiche ambientali
  • T9: Sviluppare e realizzare escursioni ambientali ai fini educativi ed ecoturistici
  • T10: Interfacciarsi in lingua straniera in funzione del target territoriale di riferimento dei propri clienti

Le competenze dei compiti T8, T9 E T10 possono essere messe a disposizione anche da altri componenti del team incaricato di svolgere il servizio di educazione ambientale laddove la richiesta dell’utenza lo preveda.

 Criteri di Valutazione del profilo

Per l’attestazione del possesso delle competenze si propone di tenere in considerazione metodologie che tengono conto dei seguenti aspetti in modo non mutuamente esclusivi, vale a dire eventualmente in combinazione tra di loro:

  • Titoli di studio rilasciati in ambito accademico (Apprendimento Formale)
  • Formazione Specifica (Apprendimento Non Formale)
  • Esperienza lavorativa o professionale (Apprendimento Informale)

Riguardo ai titoli di studio, salvo specifiche richieste da amministrazioni (eco)museali, si potrebbero considerare deroghe. Data la diversità di temi, obiettivi, dimensioni e tipologie degli (eco)musei, se un individuo può dimostrare di aver acquisito le competenze necessarie attraverso esperienze di vita e di lavoro, potrebbe non essere essenziale un titolo accademico specifico. (*)

(*) Si riporta a tal proposito quando indicato al punto 15 della Carta nazionale delle professioni museali redatta da ICOM (2008):

Di norma, le competenze richieste alle diverse figure professionali corrispondono al possesso di titoli di studio certificati (diplomi, lauree, master, ecc.). Tuttavia, esistono musei che per tipo e/o missione richiedono competenze acquisibili solo attraverso esperienze di vita e di lavoro. In questi casi sono possibili deroghe motivate da parte delle amministrazioni responsabili, relativamente alla richiesta di titoli di studio specifici. Il personale che già lavora nei musei e che ha maturato nel corso dell’esperienza lavorativa conoscenze e competenze adeguate potrà utilmente frequentare corsi di formazione in modo da aggiornare la propria preparazione secondo quanto indicato nei profili.

L’esperienza lavorativa o professionale può essere dimostrata attraverso vari strumenti tra cui:

  • Curriculum Vitae
  • Portfolio professionale
  • Collocamento oggettivo sul mercato (premi, riconoscibilità regionale, nazionale o internazionale)
  • Pubblicazioni (scientifiche o editoriali)

Requisiti di accesso alla figura professionale 

Requisiti di accesso alla figura professionale 

  • Aver frequentato percorsi formativi specifici per la figura professionale in oggetto organizzati/riconosciuti da Università, Regioni o da Associazioni di professionisti istituiti ai sensi della legge 4/2013 e riconosciuti dal MISE. 

Oppure

  • Aver frequentato un percorso di formazione specifica i cui contenuti e le modalità di valutazione siano conformi al presente standard.

Oppure

  • Aver frequentato un percorso di formazione specifica i cui contenuti sono esplicitati da norme UNI, laddove esistenti,  purché coerenti con la competenza in oggetto. (norma non ancora presente)

Oppure

  • Essere inseriti in Registri di Associazioni di Professionisti costituiti  ai sensi della legge 4/2013 e riconosciuti dal MISE purché riferenti alla figura professionale in oggetto e aver ottenuto Attestazione di Qualità e Qualificazione Professionale ai sensi della legge 4/2013

Oppure

  • Essere inseriti in Registri/Elenchi Regionali laddove tale figura è stata precedentemente regolamentata da una normativa regionale.

Oppure

  • Laurea in: Scienze naturali, ambientali o equipollente, Scienze geologiche, Scienze della Formazione  e della Comunicazione, Lettere Moderne con indirizzo educativo e almeno un anno, anche non continuativo, di comprovata esperienza lavorativa o professionale come educatore ambientale 

Oppure

  • Almeno 3 anni di comprovata esperienza lavorativa o professionale come educatore ambientale ed aver superato una esame specifico atto a valutare le conoscenze, abilità e competenze previste dal presente standard   .  

Oppure

Essere professionisti del turismo nella qualità di guide o accompagnatori, possedere un Attestato di Qualità e Qualificazione rilasciato ai sensi della Legge 4/2013 da una Associazione professionale autorizzata dal MISE ed aver frequentato un percorso di formazione integrativo i cui contenuti  completino le conoscenze previste dal al presente standard  e non ancora in possesso di tali professionisti.  

Nota: L’Attestazione di Qualità e Qualificazione Professionale richiesta, non ha alcuna attinenza, ai sensi del comma 6 dell’art.2 della legge 4/2013, con eventuali attività disciplinate per legge che rimangono nella sfera delle abilitazioni previste dalla normativa vigente. 

Oppure

Essere professionisti del turismo nella qualità di guide o accompagnatori (nei diversi settori), possedere un Attestato di Qualità e Qualificazione rilasciato ai sensi della Legge 4/2013 da una Associazione professionale autorizzata dal MISE ed aver superato una esame specifico atto a valutare le conoscenze, abilità e competenze previste dal al presente standard  e non ancora in possesso di tali professionisti.  

Nota: L’Attestazione di Qualità e Qualificazione Professionale richiesta, non ha alcuna attinenza, ai sensi del comma 6 dell’art.2 della legge 4/2013, con eventuali attività disciplinate per legge che rimangono nella sfera delle abilitazioni previste dalla normativa vigente. 

Nota di approfondimento 

Differenza tra Educatore Ambientale e le figure di Educatore professionale socio-pedagogico, pedagogista 

L’educatore socio-pedagogico e l’educatore ambientale sono due figure professionali distinte che operano in ambiti specifici, ognuna con obiettivi e metodi educativi propri. Di seguito vengono descritte le principali differenze tra queste due figure:

Educatore Professionale Socio-Pedagogico

  1. Ambito di intervento: L’educatore professionale socio-pedagogico opera nei servizi socio-educativi e socio-assistenziali e nei servizi socio-sanitari, per questi ultimi limitatamente agli aspetti educativi.  L’educatore professionale socio-pedagogico valuta, progetta, organizza e mette in atto progetti, interventi e servizi educativi e formativi in ambito socio-educativo, socio-assistenziale e socio-sanitario, per quest’ultimo limitatamente agli aspetti educativi, rivolti a persone in difficoltà o in condizione di disagio. (Art 3 Legge 55/2024)
  2. Obiettivi: Gli obiettivi includono il supporto allo sviluppo delle competenze sociali, emotive e cognitive, il rafforzamento dell’autostima, la prevenzione del disagio sociale e la promozione dell’integrazione e dell’inclusione.
  3. Metodi e strumenti: Utilizza metodologie educative, tecniche di counseling, attività di gruppo e individuali, laboratori espressivi e ludico-creativi, programmi di formazione e orientamento, per favorire l’apprendimento e il miglioramento della qualità di vita degli individui.

Educatore Ambientale

  1. Ambito di intervento: L’educatore ambientale si concentra sull’educazione ambientale e sulla sensibilizzazione riguardo le tematiche legate alla sostenibilità, alla conservazione della natura e alla promozione di stili di vita sostenibili. Il suo pubblico può variare dai bambini agli adulti, in contesti formali (scuole) e informali (parchi, riserve naturali, comunità).

  2. Obiettivi: Gli obiettivi principali sono aumentare la consapevolezza ambientale, promuovere atteggiamenti e comportamenti rispettosi dell’ambiente, educare alla sostenibilità e alla biodiversità, e incoraggiare azioni concrete a favore dell’ambiente.

  3. Metodi e strumenti: Impiega attività didattiche all’aperto, escursioni, laboratori pratici, progetti di citizen science, giochi e simulazioni, per insegnare concetti ecologici e ambientali in modo interattivo e coinvolgente.

In sintesi, mentre l’educatore socio-pedagogico si focalizza sullo sviluppo sociale ed educativo dell’individuo e sul suo benessere all’interno della società, l’educatore ambientale mira a instillare una maggiore consapevolezza e responsabilità ambientale, educando al rispetto e alla tutela dell’ambiente naturale. Entrambe le figure professionali sono fondamentali per promuovere una società più equa, inclusiva e sostenibile.

Link alla recente legge 55/2024: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2024/04/23/24G00072/SG

 

Elementi di riflessione per le figure indicate nella LEGGE 27 dicembre 2017, n. 205

La legge 205/2017 al comma 594 stabilisce i requisiti per ottenere la qualifica di:

  • Educatore professionale socio-pedagogico
  • Pedagogista

Per quanto riguarda le prime due figure la legge stabilisce che operano nei  servizi  e  nei  presidi   socio-educativi   e socio-assistenziali,  nei  confronti  di  persone   di   ogni   eta’, prioritariamente  nei  seguenti  ambiti:   educativo   e   formativo; scolastico;   socio-assistenziale,   limitatamente    agli    aspetti socio-educativi; della genitorialita’ e  della  famiglia;  culturale; giudiziario; ambientale;  sportivo  e  motorio;  dell’integrazione  e della cooperazione internazionale.  

1)  servizi  e   presidi  presidi   socio-educativi   e socio-assistenziali. 

I presidi socio-educativi e socio-assistenziali sono strutture e servizi destinati a fornire supporto, assistenza, educazione e integrazione a individui e gruppi che si trovano in situazioni di vulnerabilità o bisogno. Questi presidi mirano a promuovere il benessere sociale, l’educazione e l’inclusione di persone di tutte le età, dalla prima infanzia alla terza età, attraverso interventi mirati e personalizzati. Di seguito vengono descritte le caratteristiche principali di entrambi:

  1. Presidi socio-educativi: Questi presidi si concentrano sull’educazione e lo sviluppo personale e sociale degli individui. Spesso sono rivolti a bambini, adolescenti e giovani adulti, ma possono anche includere programmi per adulti e anziani. Gli obiettivi principali includono il sostegno educativo, la prevenzione del disagio giovanile, la promozione dell’integrazione sociale e il rinforzo delle competenze personali e sociali. Esempi di presidi socio-educativi possono includere centri diurni per minori, laboratori educativi, centri di aggregazione giovanile e programmi di formazione e orientamento.

  2. Presidi socio-assistenziali: Questi servizi si focalizzano sull’assistenza e il supporto a persone che si trovano in situazioni di fragilità, come anziani, disabili, famiglie in difficoltà economica o sociale, e immigrati. Gli obiettivi includono la tutela della salute, il sostegno alla domiciliarità, l’integrazione sociale, e l’assistenza nelle attività quotidiane. Esempi di presidi socio-assistenziali possono essere i servizi di assistenza domiciliare, i centri di accoglienza per persone senza fissa dimora, le case famiglia per minori, e le strutture residenziali per anziani o persone con disabilità.

In entrambi i casi, l’approccio utilizzato è generalmente multidisciplinare e personalizzato, basato sulle specifiche esigenze dell’individuo o del gruppo target. Questi presidi possono essere gestiti da enti pubblici, come i comuni o le regioni, o da organizzazioni del terzo settore, come associazioni, cooperative sociali e enti religiosi, spesso in collaborazione con le istituzioni pubbliche. L’obiettivo finale è quello di garantire la protezione sociale, promuovere l’inclusione e migliorare la qualità della vita degli individui e delle comunità.

2)  A proposito dell’articolo 594 della Legge 205/2017.

Riportiamo per chiarezza l’intero articolo 594 

“594. L’educatore professionale socio-pedagogico e il pedagogista operano nell’ambito educativo, formativo e pedagogico, in rapporto a qualsiasi attivita’ svolta in modo formale, non formale e informale, nelle varie fasi della vita, in una prospettiva di crescita personale e sociale, secondo le definizioni contenute nell’articolo 2 del decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13, perseguendo gli obiettivi della Strategia europea deliberata dal Consiglio europeo di Lisbona del 23 e 24 marzo 2000. Le figure professionali indicate al primo periodo operano nei servizi e nei presidi socio-educativi e socio-assistenziali, nei confronti di persone di ogni eta’, prioritariamente nei seguenti ambiti: educativo e formativo; scolastico; socio-assistenziale, limitatamente agli aspetti socio-educativi; della genitorialita’ e della famiglia; culturale; giudiziario; ambientale; sportivo e motorio; dell’integrazione e della cooperazione internazionale. Ai sensi della legge 14 gennaio 2013, n. 4, le professioni di educatore professionale socio-pedagogico e di pedagogista sono comprese nell’ambito delle professioni non organizzate in ordini o collegi.”

Il comma individua due aspetti: 

a) I settori in cui operano  le figure professionali di “Educatore professionale socio-pedagogico e pedagogista”:  servizi e nei presidi socio-educativi e socio-assistenziali

b) gli ambiti prioritari: educativo e formativo; scolastico; socio-assistenziale, limitatamente agli aspetti socio-educativi; della genitorialita’ e della famiglia; culturale; giudiziario; ambientale; sportivo e motorio; dell’integrazione e della cooperazione internazionale.

A nostro avviso non va confuso l’ambito di riferimento con il fatto che negli stessi ambiti possono operare altre figure professioni distinte dall’Educatore professionale socio-pedagogico e pedagogista, solo a titolo di esempio: Educatore ambientale,  Educatore Sportivo, Educatore Motorio, Educatore alla Cooperazione Internazionale o altri educatori che operano in questi ambiti.

Questo aspetto è fondamentale per comprendere che, sebbene gli ambiti di intervento possano sovrapporsi, le competenze e gli approcci metodologici possono variare significativamente a seconda della figura professionale.

La legge 205/2017 al comma 596 stabilisce inoltre i requisiti per ottenere la qualifica di Educatore professionale socio-sanitario, figura che non approfondiamo in questo contesto. 

 

Abilità, Conoscenze e Autonomia e Responsabilità (Competenze)

T1: Effettuare attività di studio e di ricerca nell’ambito della educazione ambientale e nelle discipline affini e collegate

 Abilità

  • SP47: Saper utilizzare strumenti e metodologie di studio
  • SP88: Saper elaborare studi, relazioni e indagini scientifiche relativi al proprio settore di riferimento
  • SP89: Saper elaborare e promuovere progetti di ricerca relativi al proprio settore di riferimento
  • SP92: Applicare tecniche e metodologie di Ricerca Documentale
  • SP43: Individuare e valutare l’applicabilità della normativa in materia di Diritti d’Autore e del Copyright
  • ST22: Saper applicare gli strumenti, anche informatici per la redazione di relazioni e documenti didattici

Conoscenze

  • KT5: Strumenti informatici e telematici di base
  • KT6: Strumenti informatici per la comunicazione
  • KT25: Normativa in materia di Diritti d’Autore e del Copyright
  • KS128: Metodologie di Ricerca Documentale
  • KS129: Metodologie della ricerca e della didattica relativamente al proprio settore di riferimento
  • KS130: Metodologie della progettazione di ricerca relativamente al proprio settore di riferimento

T2: Analizzare il Contesto di riferimento

 T2.1 Individuare e Analizzare gli stakeolders (chi sono le parti interessate)  

 Abilità

  • SQ1: Capacità di analisi
  • SP24: Individuare gli Stakeholder Strategici

 Conoscenze

  • KS125: Enti e Istituzioni operanti in ambito Ambientale e della Sostenibilità
  • KS24: Destination Management Organizzation (DMO)
  • KTN12: Gli organi di tutela e vigilanza ambientale

 T2.2 Individuare e Analizzare la normativa di settore

Abilità

  • SQ1: Capacità di analisi
  • SP1: Individuare e valutare l’applicabilità delle norme di tutela e Fruizione del Patrimonio Culturale e Paesaggistico
  • SP2: Individuare e valutare l’applicabilità della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro con pertinenza al proprio settore di riferimento
  • SP4: Individuare e valutare l’applicabilità della Legislazione Turistica
  • SP87: Individuare e valutare l’applicabilità della Normativa di Tutela Ambientale e Sviluppo Sostenibile  

Conoscenze

  • KS39: La normativa per la tutela e la fruizione dei Beni Culturali
  • KS40: I criteri per la tutela dei beni culturali
  • KS41: I vari livelli di tutela
  • KS43: I Beni paesaggistici
  • KS47: La normativa sulla Privacy e la filiera turistica
  • KS48: Il Regolamento europeo 2016/679
  • KS49: La normativa sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro nella filiera turistica
  • KS106: Legislazione Turistica
  • KS126: Principi di sviluppo Sostenibile 

 T2.3 Individuare e analizzare Patrimonio Ambientale di riferimento

 Abilità

  • SQ1: Capacità di analisi
  • SP30: Analizzare e relazionare il Patrimonio Naturalistico
  • SP72: Conoscere e analizzare contesto antropico del proprio territorio
  • SP74: Conoscere e analizzare le attrazioni endogene culturali del proprio territorio
  • SP94: Saper analizzare il contesto territoriale dal punto di vista culturale e storico antropologico

Nota: Attrazioni endogene: attrazioni naturali/ambientali (montagne, laghi, spiagge, fiumi, clima, etc.) o culturali (cucina, artigianato, lingua, usi e costumi, monumenti, fatti storici, etc.)

Conoscenze

  • KS6: Turismo Naturalistico
  • KS4: Turismo Sostenibile
  • KS7: Turismo Culturale
  • KTN: Il Patrimonio Naturalistico
  • KTN1: Le Aree Naturali Protette
  • KTN2: Parchi e Riserve Naturali
  • KTN3: Le riserve Naturali
  • KTN4: Rete Natura 2000
  • KTN5: Siti di Interesse Comunitario (SIC)
  • KTN6: Zone di Protezione Speciale (ZPS)
  • KTN7: Zone Speciali di Conservazione (ZSC)
  • KTN8: Le Zone Umide
  • KTN9: I Geositi
  • KTN10: Strumenti di Gestione delle Aree Naturali Protette
  • KTN11: I Piani Paesaggistici
  • KTN13: Strategie per la Biodiversità
  • KS223: Contesto territoriale dal punto di vista culturale e storico antropologico

 

T2.4: Valutare i bisogni formativi e le aspettative dell’utenza reale e potenziale per il settore di riferimento

Competenze

  • CTS7: Utilizzare gli strumenti del Marketing Territoriale
  • CTS9: Effettuare l’Analisi dei Bisogni
  • CTQ1-1 Identificare e analizzare i fabbisogni formativi/educativi in materia ambientale degli utenti/beneficiari

 Abilità

  • SQ1: Capacità di analisi
  • SQ2: Capacità di sintesi
  • SQ10: Analizzare i requisiti formativi/educativi in materia ambientale degli utenti/beneficiari
  • ST23: Utilizzare gli strumenti del Marketing Territoriale

 Conoscenze

  • KQ2: Quality Management – Fattori, indicatori e standard della qualità nei servizi
  • KQ22: Quality Management – Fattori (dimensioni) e indicatori di qualità
  • KS6: Turismo Naturalistico
  • KS4: Turismo Sostenibile
  • KS29: Marketing Territoriale
  • KQ33: Quality Management – Analisi dei requisiti delle parti interessate
  • KT26: Metodi e strumenti di analisi dei bisogni formativi/educativi

T3: Individuare scopo, obiettivi e tipologia del servizio educativo (caratteristiche del servizio)  

Es. programmi di educazione ambientale, seminari, campagne di educazione e comunicazione ambientale, campagna di educazione allo sviluppo sostenibile, itinerari naturalistici a scopo educativo ed ecoturistici, attività definite in ambito di programmi quali Agenda 2030 o Agenda 21, etc.

Abilità

  • SP93: Classificare e valutare le varie tipologie di percorsi educativi
  • SP22: Valutare l’applicabilità di politiche europee, nazionali e regionali in materia ambientale e di sviluppo sostenibile

Conoscenze

  • KS85: Politiche europee, nazionali e regionali in materia ambientale e di sviluppo sostenibile
  • KS222: Caratteristiche dei servizi educativi ambientali
  • KS221: Percorsi educativi ambientali (classificazione e concetti base) 
  • KS192: Geografia fisica (conoscenza e concetti base)
  • KS193: Geografia antropica (conoscenza e concetti base)

 T4: Progettare il servizio educativo

 Abilità

  • SQ1: Capacità di analisi
  • SQ11 Progettare processi e servizi
  • SQ12: Implementare, documentare e classificare i processi fondamentali
  • SQ14: Proporre cambiamenti di processo per facilitare e razionalizzare i miglioramenti
  • SQ18: Individuare, comprendere e valutare i Fattori, gli indicatori e gli standard della qualità
  • SP76: Analizzare il Contesto Geografico fisico del Territorio
  • SP85: Analizzare il Contesto Botanico, Zoologico e Antropico del Territorio
  • SP3: Valutare l’applicabilità di finanziamenti per la Filiera di settore
  • ST23: Utilizzare gli strumenti per la gestione del rischio
  •  

Conoscenze

  • KQ1: Quality Management – La norma UNI EN ISO 9001
  • KQ22: Quality Management – Fattori (dimensioni) e indicatori di qualità
  • KQ11: Quality Management – Progettazione e sviluppo;
  • KT18: Progettazione e Pianificazione di Percorsi Educativi/Formativi
  • KS191: Geografia fisica (conoscenza e concetti base)
  • KS198: Servizi di supporto alla offerta base
  • KS99 Risk Management
  • KS206: Servizi e Autorità competenti in caso di incidenti o malori
  • KS208: Nozioni di Botanica, Zoologia e Geografia Antropica del territorio di riferimento
  • KT5: Strumenti informatici e telematici di base
  • KT16: Modelli Organizzativi Aziendali
  • KS85: Politiche europee, nazionali e regionali in materia ambientale e di sviluppo sostenibile
  • KS50: Finanziamenti di settore
  • KS224: Principi di educazione alimentare
  • KS225: Elementi di scienze naturali applicati all’esercizio dedicati all’esercizio dell’attività di educazione ambientale
  • KS226:Elementi di storia applicati all’esercizio dedicati all’esercizio dell’attività di educazione ambientale
  • KS227: Elementi di antropologia applicati all’esercizio dedicati all’esercizio dell’attività di educazione ambientale
  • KS228: Agenda 21
  • KS229: Agenda 2030
  • KS255: Metodologie e tecniche di Educazione allo sviluppo sostenibile

 T5: Comunicare il servizio educativo

Abilità

  • SP8: Sviluppare un Piano di Comunicazione per il settore di riferimento
  • SP11: Individuare le tecnologie web da utilizzare per il marketing territoriale
  • ST1: Capacità di comunicare
  • ST6: Individuare e applicare gli strumenti informatici per la comunicazione

 Conoscenze

  • KQ34: Quality Management – Comunicazione interna ed esterna
  • KS30: Turismo e Comunicazione
  • KS31: Il Piano di Comunicazione
  • KS32: Marketing e Promozione online
  • KS33: Tecniche di Web Marketing
  • KS34: Social Marketing
  • KS100: Informatica per la comunicazione

 T6: Realizzare il servizio educativo  

T6.1: Pianificare le attività e le procedure del servizio educativo

 Abilità

  • SQ5: Capacità di pianificazione il servizio educativo sulla base della tipologia del gruppo destinatario del servizio e del tempo prestabilito
  • SQ3: Capacità organizzative
  • SQ13: Realizzare Procedure e Istruzioni Operative per la Qualità
  • ST5: Individuare e applicare gli strumenti informatici e telematici di base

Conoscenze

  • KQ7: Quality Management – Pianificazione e tenuta sotto controllo del servizio  
  • KQ8: Quality Management – Il Sistema di approvvigionamento
  • KQ4: Quality Management – La Documentazione di Sistema; il Manuale; Procedure e Istruzioni Operative; 
  • KS101: Informatica e Telematica di base
  • KS127: Metodologie e tecniche per la valutazione degli eventi formativi

T6.2: Gestire le risorse economiche (budget)  

 Abilità

  • ST9: Utilizzare gli strumenti di amministrazione e contabilità aziendale

 Conoscenze

  • KQ8: Quality Management – Il Sistema di approvvigionamento
  • KS103: Economia Aziendale
  • KT9: Strumenti di amministrazione e contabilità aziendale

T6.3: Gestire le risorse umane (staff)

 Abilità

  • SQ9: Identificare gap di competenze per la qualità
  • SP18: Identificare gap di abilità e competenze per il settore di riferimento
  • ST2: Capacità di gestione del gruppo
  • ST3: Capacità di gestione dei conflitti

 Conoscenze

  • KQ5: Quality Management – La Gestione delle risorse umane
  • KS104: Comunicazione e Gestione dei Conflitti
  • KS105: Stili comunicativi e comunicazione efficace
  • KT13: Contrattualistica

  T6.4: Garantire il corretto svolgimento del servizio educativo

 Abilità

  • SQ4: Capacità di controllo
  • SP77: Saper utilizzare tecniche e metodologie organizzative per i servizi di educazione ambientale
  • SP86: Capacità di relazionare e informare in relazione al contesto del servizio di educazione   
  • ST21: Capacità di rispettare tempi e programmi 
  • SP36: Effettuare formazione/educazione con riferimento alle materie legate alla propria professione
  • SP45: Elaborare Progetti educativi nel settore di riferimento
  • SP46: Curare e gestire servizi educativi nel settore di riferimento
  • ST1: Capacità di comunicare anche in relazioni alle diverse caratteristiche, tipologie e aspettative degli utenti/beneficiari
  • ST3: Capacità di gestione dei conflitti
  • SP87: Capacità di organizzare il soccorso con i servizi competente e disponibili sul territorio

Conoscenze

  • KQ6: Quality Management – Le risorse logistiche: attrezzature e ambiente di lavoro
  • KQ9: Quality Management – Produzione ed erogazione del servizio;
  • KQ10: Quality Management – Identificazione e rintracciabilità;
  • KS208: Nozioni di Botanica, Zoologia e Geografia Antropica del territorio di riferimento
  • KS210: Elementi di Etologia (Biologia comportamentale)
  • KS211: Elementi di Divulgazione Naturalistica
  • KS212: Elementi di Interpretazione Ambientale 
  • KS213: Educazione Ambientale e alla Sostenibilità  
  • KS214: Elementi di Ecologia e Biodiversità   
  • KT19: Realizzazione e Gestione di Percorsi Formativi/Educativi
  • KS230: Metodi e tecniche di realizzazione e organizzazione di itinerari didattici e di ecoturismo
  • KS112: Tecniche e Metodologie della didattica
  • KS231: Tecniche di animazione
  • KTN13: Strategie per la Biodiversità
  • KT1: Comunicazione
  • KT2: Tecniche di gestione dei gruppi
  • KT3: Tecniche di gestione dei conflitti
  • KT24: Elementi di Leadership e Psicologia di gruppo   
  • KS99 Risk Management
  • KS206: Servizi e Autorità competenti in caso di incidenti o malori
  • KS128: Elementi di Pedagogia

 T6.5: Verificare e controllare il rispetto della normativa vigente applicabile

 Abilità

  • SQ4: Capacità di controllo
  • SP2: Verificare la corretta applicazione della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro
  • SP4: Verificare la corretta applicazione della Legislazione Turistica
  • SP42: Verificare la corretta applicazione della normativa in materia di Privacy  
  • SP87: Individuare e valutare l’applicabilità della Normativa di Tutela Ambientale e Sviluppo Sostenibile  

  Conoscenze

  • KS47: La normativa sulla Privacy e la filiera turistica
  • KS49: La normativa sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro
  • KS52: Normativa per la tutela del consumatore
  • KS106: Legislazione Turistica
  • KS232 Normativa di Tutela Ambientale e Sviluppo Sostenibile  
  • KTN12: Gli organi di tutela e vigilanza ambientali
  • KT20: Normativa smaltimento rifiuti
  • KT27: Igiene e Sicurezza degli Alimenti
  • KT28: Analisi e prevenzione dei rischi in base al contesto di riferimento

T6.6: Monitorare e valutare i servizi educativi erogati

Abilità

  • SQ20: Applicare metodologie e tecniche di monitoraggio
  • SQ21: Applicare metodologie e tecniche di Customer Satisfaction
  • SQ22: Monitorare e Valutare l’erogazione dei servizi

Conoscenze

  • KQ13: Quality Management – Monitoraggi e misurazione dei processi e dei servizi
  • KQ14: Quality Management – La Gestione delle Non Conformità e le Azioni Correttive    
  • KQ15: Quality Management – Valutazione della qualità dei servizi

 T7: Migliorare l’offerta educativa (miglioramento continuo)

 Abilità

  • SQ14: Proporre cambiamenti di processo per facilitare e razionalizzare i miglioramenti
  • SQ16: Valutare e analizzare i singoli processi per identificare le azioni correttive e di miglioramento

 Conoscenze

  • KQ35: Quality Management – Miglioramento Continuo

 Compiti facoltativi

T8: Realizzare, Curare eventi espositivi su tematiche ambientali

 

Abilità

  • SP14: Contribuire alla corretta gestione di eventi espositivi su tematiche ambientali
  • SP70: Individuare a classificare le varie tipologie di eventi
  • SP39: Applicare tecniche di presentazione multimediale
  • SP42: Saper organizzare la location e la “messa in scena” dell’evento

Conoscenze

  • KQ26: Standard di qualità degli eventi
  • KS233: Progettazione e realizzazione di eventi su tematiche ambientali
  • KS109: Eventi: Classificazione e concetti base
  • KS111: Sostenibilità degli Eventi
  • KS183: Caratteristiche degli Eventi
  • KS187: Tutela della Location e Luoghi utilizzati per gli eventi
  • KS188: La normativa relativa alle Autorizzazioni e ai Permessi in materia di eventi
  • KT27: Strumenti informatici per la comunicazione
  • KT28: Videoconferenze e Webinair

T9: Sviluppare e realizzare escursioni ambientali ai fini educativi ed ecoturistici

Abilità

  • SP40: Saper verificare l’agibilità del percorso   
  • SP81: Capacità di individuare attrezzature ed equipaggiamento e valutarne l’adeguatezza
  • ST21: Capacità di rispettare tempi e programmi 
  • SP37: Saper pianificare e coordinare la manutenzione delle attrezzature e dell’equipaggiamento    
  • SP79: Capacità utilizzare le conoscenze di cartografia, topografia ed orientamento
  • SP82: Capacità di adattare e modificare razionalmente il percorso sulla base di imprevisti

Conoscenze

  • KS209: Attrezzature ed equipaggiamento per le escursioni (classificazione, gestione e manutenzione)
  • KS199: Tecniche e Metodologie Organizzative per i percorsi escursionistici
  • KS200: Teorie e Tecniche di redazione di un itinerario
  • KS201: Cartografia, Topografia e tecniche di orientamento
  • KS202: Sentieristica e Segnaletica
  • KS203: Teorie e Tecniche escursionistiche
  • KS204:I Rischi Oggettivi dell’escursionismo e la protezione della persona
  • KS205: Elementi di Meteorologia e Climatologia
  • KS1: Logistica
  • KS200: Teorie e Tecniche di redazione di un itinerario 
  • KS199: Tecniche e metodologie organizzative per i percorsi escursionistici
  • KS201: Cartografia, Topografia e tecniche di orientamento
  • KS202: Sentieristica e Segnaletica
  • KS203: Teorie e Tecniche escursionistiche 

T10: Interfacciarsi in lingua straniera in funzione del target territoriale di riferimento dei propri clienti

 Abilità

  • ST8 Utilizzare le lingue straniere in ambito lavorativo in funzione del target territoriale di riferimento dei propri clienti

Conoscenze

  • KS113: Almeno una lingua straniera in relazione al target territoriale di riferimento dei propri clienti

V livello del Quadro Europeo delle Qualifiche

 

 

Ricerche correlate sulle Banche Dati dell’Archivio delle Competenze (IN FASE DI IMPLEMENTAZIONE) 

Percorsi formativi che rilasciano la competenza professionale in oggetto: Corsi PC18

Professionisti in possesso della competenza professionale in oggetto: Professionisti PC18

  •  

In Evidenza Heritage Interpretation

Formazione in Evidenza
Corsi Base 

Corsi di Alta Specializzazione 

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Destination Manager: Schema di riferimento

Immagine IA

Schema C) Professione non regolamentata

Lo schema di riferimento si basa sul modello ‘Ciclo delle Competenze‘ ed è in linea con il ‘Tourism, Arts, Heritage Competence Framework (TAH-CF)’. il TAH-CF è definito in conformità con il Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF), la Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 2009/C 155/02 (ECVET) e lo schema APNR (Attività Professionali Non Regolamentate) adottato dall’UNI per la normazione tecnica delle professioni non regolamentate.”

Lo schema è messo a disposizione di tutti gli stakeholder della filiera turistico culturale al fine di raccogliere commenti e elementi utili a migliorarne i contenuti. Tutte le parti interessate sono invitate a migliorare lo schema inviando i loro contributi a info@aiptoc.it

Descrizione

PTUMN1: Destination Manager (VI Liv. EQF)

Il Destination Manager (o Manager per lo Sviluppo e la Competitività delle Destinazioni Turistiche) promuove e favorisce il rilancio turistico di una destinazione turistica. Propone  Piani di Sviluppo Turistico e Valuta la Competitività sia delle Destinazioni Turistiche che delle singole offerte turistiche territoriali.

Dotato di una profonda conoscenza del patrimonio turistico del territorio di riferimento, il Destination Manager è in grado di riconoscere le potenzialità specifiche di un territorio in termini di sviluppo turistico. Questa competenza gli consente di contribuire significativamente alla promozione e valorizzazione e allo sviluppo turistico territoriale.

Questa figura professionale possiede competenze specifiche per offrire il proprio supporto in un ampio contesto di riferimento:

  • Macrocontesto: consulenza per promuove e favorisce il rilancio turistico di una destinazione turistica, misurare la competitività dell’offerta turistica globale e la redazione del Piano di Sviluppo Turistico 
  • Microcontesto: consulenza per promuovere e misurare la competitività della singola offerta turistica territoriale.

Pertanto, l’ambito lavorativo riguarda i seguenti settori:

  • Enti pubblici: Istituzioni che si occupano di promozione turistica
  • Organizzazioni private del settore turistico: organizzazioni profit e no-profit che si occupano di: servizi turistici, promozione turistica, fruizione di beni culturali
  • In proprio nella qualità di Consulente o Esperto di settore
 

Normativa di riferimento

  • Quadro Europeo delle Qualifiche (European Qualification Framework – EQF)
  • Raccomandazione 2009/C 155/02 (Sistema europeo di crediti per l’istruzione e la formazione professionale -ECVET)
  • Legge 4/2013 relative alle professioni non regolamentate (Italia)

Compiti e attività specifiche

Nell’assegnazione dei compiti, è stata effettuata la seguente distinzione:

  • Compiti fondamentali: compiti indispensabili per la figura professionale
  • Compiti facoltativi: compiti aggiuntivi ai fondamentali che sono a discrezione del singolo professionista o che dipendono da particolari contesti ecomuseali 

Compiti fondamentali e attività specifiche 

  • T1: Effettuare attività di studio, ricerca e analisi nell’ambito dello sviluppo e delle strategie per la promozione turistica e nelle discipline affini e collegate
  • T2: Individuare, catalogare, analizzare e documentare il patrimonio turistico territoriale
  • T3: Analizzare il Contesto di riferimento
    • T3.1 Individuare e Analizzare la normativa di settore
    • T3.2 Individuare e Analizzare gli stakeolders (chi sono le parti interessate: interne/esterne)
    • T3.3 Individuare e analizzare il contesto turistico, economico e sociale di riferimento
  • T4: Valutare i bisogni e le aspettative dell’utenza reale e potenziale per la destinazione di riferimento
  • T5: Progettare e realizzare Programmi di promozione turistica e Piani di Sviluppo Turistico Territoriali capaci di migliorare la Destinazione Turistica
  • T6: Elaborare Piani di Marketing e Promozione delle Destinazioni Turistiche
  • T7 Valutazione della Competitività: Analizzare la competitività delle destinazioni e delle offerte turistiche, identificando punti di forza e di miglioramento.
 

Compiti facoltativi

  • T8: Effettuare attività di formazione ed educazione nel campo delle Destinazioni Turistiche
  • T9: Interfacciarsi in lingua straniera in funzione del target territoriale di riferimento dei clienti

 

Criteri di Valutazione del profilo

Per l’attestazione del possesso delle competenze si propone di tenere in considerazione metodologie che tengono conto dei seguenti aspetti in modo non mutuamente esclusivi, vale a dire eventualmente in combinazione tra di loro:

  • Titoli di studio rilasciati in ambito accademico (Apprendimento Formale)
  • Formazione Specifica (Apprendimento Non Formale)
  • Esperienza lavorativa o professionale (Apprendimento Informale)

L’esperienza lavorativa o professionale può essere dimostrata attraverso vari strumenti tra cui:

  • Curriculum Vitae
  • Portfolio professionale
  • Collocamento oggettivo sul mercato (premi, riconoscibilità regionale, nazionale o internazionale)
  • Pubblicazioni (scientifiche o editoriali)

Requisiti di accesso alla figura professionale 

Dato che la figura professionale non è organizzata in un ordine o collegio, i requisiti possono variare in base all’Associazione Professionale di riferimento o ad altri criteri stabiliti dalle singole parti interessate. Di seguito i requisiti adottati da AIPTOC- Associazione Italiana professionisti del Turismo e Operatori Culturali.

Schema di riferimento:  Destination Manager (SP/TAH-CF/PTUMN1)

  • Aver frequentato percorsi formativi specifici per la figura professionale in oggetto organizzati/riconosciuti da Università, Regioni o da Associazioni di professionisti istituiti ai sensi della legge 4/2013 e riconosciuti dal MISE e almeno sei mesi, anche non continuativi, di comprovata esperienza lavorativa o professionale nel settore di riferimento

Oppure

  • Aver frequentato un percorso di formazione specifica i cui contenuti sono esplicitati da norme UNI, laddove esistenti, purché coerenti con la competenza in oggetto e almeno 6 mesi di esperienza lavorativa o professionale nel settore di riferimento

Oppure

  • Laurea triennale e almeno due anni, di comprovata esperienza lavorativa o professionale come dirigente di strutture quali: DMO, Distretti Turistici, Consorzi di Promozione Turistiche  

Oppure

  • Laurea triennale e almeno due anni, anche non continuativi, di comprovata esperienza lavorativa o professionale in qualità di Destination Manager

Oppure

  • Diploma di scuola secondaria di secondo grado e almeno cinque anni, anche non continuativi, di comprovata esperienza lavorativa in qualità di Destination Manager

Oppure

  • Almeno 2 anni di comprovata esperienza lavorativa o professionale in ambito turistico e aver frequentato percorsi formativi integrativi per aggiornare la propria preparazione sui seguenti argomenti: Quality Management, Destination Management, Turismo Esperienziale. 

Oppure

  • Essere inseriti in Registri di Associazioni di Professionisti costituiti ai sensi della legge 4/2013 e riconosciuti dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (ex MISE) purché riferenti alla competenza in oggetto
  • Essere inseriti in Registri di Professionisti certificati in base a specifiche norme UNI, laddove esistenti, purché coerenti con la competenza in oggetto

Abilità, Conoscenze e Autonomia e Responsabilità (Competenze)

Nota: Le competenze necessarie per una professione, che includono abilità e conoscenze, costituiscono un insieme dinamico. Queste possono variare a seconda di contesti territoriali specifici e sono soggette a cambiamenti nel tempo dovuti a fattori come l’evoluzione tecnologica o altri sviluppi settoriali. Pertanto, gli esempi di abilità e conoscenze qui presentati sono da considerarsi puramente indicativi e non esaustivi, e saranno sottoposti a costanti revisioni e aggiornamenti. 

T1: Effettuare attività di studio, ricerca e analisi nell’ambito dello sviluppo e delle strategie per la promozione turistica e nelle discipline affini e collegate

Abilità

  • SQ1: Capacità di analisi.
  • SQ2: Capacità di sintesi.
  • SP13: Analisi e valutazione del contesto territoriale per identificare punti di forza e di debolezza.
  • SP43: Individuare e valutare l’applicabilità della normativa in materia di Diritti d’Autore e del Copyright
  • SP47: Saper utilizzare strumenti e metodologie di studio
  • SP74: Conoscenza e analisi delle attrazioni endogene culturali del proprio territorio.
  • SP75: Conoscenza e analisi delle attrazioni indotte.
  • SP88: Saper elaborare studi, relazioni e indagini scientifiche relativi al settore ecomuseale
  • SP89: Saper elaborare e promuovere progetti di ricerca relativi alle destinazioni turistiche
  • SP90: Saper coordinare o partecipare a comitati scientifici e editoriali relativi al proprio settore di riferimento
  • SP92: Applicare tecniche e metodologie di Ricerca Documentale
  • ST11: Utilizzare gli strumenti di ricerca delle informazioni

Conoscenze

  • KS116: Strumenti e metodologie di ricerca
  • KS128: Metodologie di Ricerca Documentale
  • KS130: Metodologie della progettazione di ricerca relativamente al settore ecomuseale
  • KS217: Metodologie di Ricerca Sociale
  • KT5: Strumenti informatici e telematici di base
  • KT6: Strumenti informatici per la comunicazione e la ricerca online
  • KS24: Familiarità con le Destination Management Organization (DMO).
  • KT25: Normativa in materia di Diritti d’Autore e del Copyright
  • KS28: Conoscenza delle istituzioni e della promozione turistica.
  • KS29: Marketing Turistico.
  • KS216: Principi di sviluppo Sostenibile.

T2: Individuare, catalogare, analizzare e documentare il patrimonio turistico territoriale

Abilità

  • SQ1: Capacità di analisi
  • SQ2: Capacità di sintesi
  • SP105: Patrimonio Culturale (Individuare, analizzare, documentare, relazionare, contestualizzare)
  • ST5: Individuare e applicare gli strumenti informatici e telematici di base
  • ST6: Individuare e applicare gli strumenti informatici per la comunicazione
  • ST11: Utilizzare gli strumenti di ricerca delle informazioni
  • SP94: Contesto territoriale dal punto di vista culturale e storico antropologico (analizzare, documentare relazionare)
  • SP100: Individuare, analizzare, interpretare e documentare Identità culturali del territorio preso a riferimento.
  • SP105: Individuare, analizzare e documentare il Patrimonio Culturale del territorio preso a riferimento.
  • SP126: Percorsi di Esperienze di Interpretazione (individuare, analizzare, documentare, relazionare)

In base alla peculiarità della destinazione turistica le abilità generali indicati dovranno essere particolarmente approfondite nei settori che caratterizzano il territorio locale preso a riferimento che può essere, ad esempio: Individuare, analizzare, documentare, relazionare, contestualizzare, elaborare relazioni comparative  dei beni culturali e turistici appartenenti ad uno o più dei seguenti (elenco non esaustivo): 

  • SP29: Patrimonio Unesco (Individuare, analizzare, documentare, relazionare)
  • SP30: Patrimonio Naturalistico (Individuare, analizzare, documentare, relazionare)
  • SP31: Patrimonio Storico, Artistico e Archeologico (Individuare, analizzare, documentare, relazionare)
  • SP32: Patrimonio Immateriale (Individuare, analizzare, documentare, relazionare, interpretare)
  • SP33: Patrimonio Enogastronomico (Individuare, analizzare, documentare, relazionare)

Conoscenze

  • KS145: Principi, metodi e tecniche di gestione documentale
  • KS194: Attrazioni endogene culturali territoriali
  • KS195: Attrazioni endogene naturali territoriali
  • KS196: Attrazioni indotte territoriali
  • KS246: Metodologie e strumenti per l’individuazione del patrimonio turistico
  • KS249: Interpretazione del Patrimonio
  • KS263: Identità culturali locali
  • KS264: Patrimonio Turistico del territorio preso a riferimento
  • KS352: Elementi del Patrimonio Culturale Materiale e Immateriale

Le conoscenze generali del Patrimonio Culturale devono comprendere sia i beni materiali che immateriali ed essere particolarmente approfonditi sui settori inerenti le collezioni museali. Di seguito un elenco esemplificativo e non esaustivo

  • KTU Patrimonio Unesco
    • KTU1: Convenzioni Unesco sul Patrimonio Culturale Materiale
    • KTU2: La Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità (WHL)
    • KTU3: Istituzioni Unesco per il Patrimonio Culturale
    • KTU4: I siti a rischio del Patrimonio dell’Umanità
    • KTU5: La Lista Propositiva del Patrimonio Mondiale
    • KTU6: Le procedure per il riconoscimento dei siti Unesco
    • KTU7: Linee guida per la redazione e l’attuazione dei piani di gestione
    • KTU8: Modelli per la realizzazione dei Piani di Gestione
    • KTU9: I Siti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità
    • KTU10: Biosfere e Geoparchi Globali Unesco
    • KTU11: Network Città Creative
    • KTU12: Convenzioni Unesco sul Patrimonio Culturale Immateriale
    • KTU13: La Lista Mondiale del Patrimonio Culturale Immateriale
    • KTU14: Altri Programmi di salvaguardia e promozione del Patrimonio Culturale
  •  KTN Patrimonio Naturalistico
    • KTN1: Le Aree Naturali Protette
    • KTN2: Parchi e Riserve Naturali
    • KTN3: Le riserve Naturali
    • KTN4: Rete Natura 2000
    • KTN5: Siti di Interesse Comunitario (SIC)
    • KTN6: Zone di Protezione Speciale (ZPS)
    • KTN7: Zone Speciali di Conservazione (ZSC)
    • KTN8: Le Zone Umide
    • KTN9: I Geositi
    • KTN10: Strumenti di Gestione delle Aree Naturali Protette
    • KTN11: I Piani Paesaggistici
    • KTN12: Gli organi di tutela e vigilanza ambientali
    • KTN13: Strategie per la Biodiversità
  • KTI Patrimonio Immateriale
    • KTI1: Beni demoetnoantropologici (DEA)
    • KTI2: Registri del Patrimonio Immateriale
    • KTI3: Riti e Feste Religiose (Celebrazioni)
    • KTI4: Mestieri, Saperi e Tecniche lavorative tradizionali (Saperi)
    • KTI5: Tradizioni e espressioni orali (Espressioni)
    • KTI6: Arti dello Spettacolo
    • KTI7: Luoghi della Memoria e Luoghi simbolici
    • KTI8: Luoghi del Mito e delle Leggende
    • KTI9: Luoghi del Sacro
    • KTI10: Luoghi degli Eventi storici
    • KTI11: Luoghi delle personalità storiche e della cultura
    • KTI12: Luoghi storici del lavoro
    • KTI13: Luoghi del racconto letterario
    • KTI14: Luoghi del racconto televisivo e filmico
    • KTI15: Patrimonio museale etnoantropologico
    • KTI16: Patrimonio etnomusicologo
    • KTI17: Parchi letterari
  • KTS Patrimonio Storico, Artistico e Archeologico
    • KTS1: Il Turismo Archeologico
    • KTS2: Parchi e Siti Archeologici
    • KTS3: Paleolitico, Mesolitico e siti di interesse turistico
    • KTS4: Neolitico, Età dei Metalli e siti e siti di interesse turistico
    • KTS5: Principali stili architettonici
    • KTS6: Siti turistici di epoca greco e romana
    • KTS7: Testimonianze della civiltà bizantina e Longobarda
    • KTS8: I siti di interesse turistico del periodo normanno
    • KTS9: Barocco e rococò
    • KTS10: L’Architettura Neoclassica
    • KTS11: Le Testimonianze del Liberty
    • KTS12: I Borghi storici
    • KTS13: Il Patrimonio museale
  •  KTE Patrimonio Enogastronomico
    • KTE1: I Prodotti tipici
    • KTE2: Il turismo enogastronomico
    • KTE3: La certificazione di qualità dei prodotti alimentari DOP, IGP e STG
    • KTE4: I Prodotti Agroalimentari Tradizionali
    • KTE5: Altre forme di riconoscimento dei prodotti tipici
    • KTE6: Le strade del vino
    • KTE7: I disciplinari di produzione
    • KTE8: I prodotti Biologici
    • KTE9: Gli agriturismi
    • KTE10: I Distretti rurali e agroalimentari di qualità

T3: Analizzare il Contesto di riferimento

Attività T3.1 Individuare e Analizzare la normativa di settore

 Abilità

      • SQ1: Capacità di analisi
      • SP1: Individuare e valutare l’applicabilità delle norme di tutela e Fruizione del Patrimonio Culturale e Paesaggistico
      • SP2: Individuare e valutare l’applicabilità della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro con pertinenza al proprio settore di riferimento
      • SP3: Valutare l’applicabilità di finanziamenti per la Filiera di settore
      • SP4: Individuare e valutare l’applicabilità della Legislazione Turistica
      • SP22: Individuare e valutare l’applicabilità di Politiche di Settore
      • SP25: Valutare l’applicabilità di Programmi, Convenzioni e Riconoscimenti Istituzionali

 Conoscenze

      • KS39: La normativa per la tutela e la fruizione dei Beni Culturali
      • KS40: I criteri per la tutela dei beni culturali
      • KS41: I vari livelli di tutela
      • KS43: I Beni paesaggistici
      • KS47: La normativa sulla Privacy e la filiera turistica
      • KS48: Il Regolamento europeo 2016/679
      • KS49: La normativa sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro nella filiera turistica
      • KS50: Finanziamenti per la Filiera Turistica e Culturale
      • KS52: Normativa per la tutela del consumatore
      • KS232 Normativa di Tutela in ambito del Patrimonio Culturale  
      • KTN12: Gli organi di tutela e vigilanza
      • KT20: Normativa smaltimento rifiuti

Attività T3.2 Individuare e Analizzare gli stakeolders (chi sono le parti interessate: interne/esterne)

Abilità

      • SQ1: Capacità di analisi
      • SP24: Individuare gli Stakeholder Strategici

 Conoscenze

      • KS27: Sistemi turistici locali
      • KS28: Istituzioni e promozione turistica
      • KS24: Destination Management Organizzation (DMO)
      • KS92: Organismi di tutela e vigilanza
      • KTN12: Gli organi di tutela e vigilanza

Attività T3.3 Individuare e analizzare il contesto turistico, economico e sociale di riferimento

Abilità

    • SQ1: Capacità di analisi
    • SP30: Analizzare e relazionare il Patrimonio Naturalistico 
    • SP31: Analizzare e relazionare il Patrimonio Storico, Artistico e Archeologico 
    • SP32: Analizzare e relazionare il Patrimonio Immateriale 
    • SP33: Analizzare e relazionare il Patrimonio Enogastronomico 
    • SP96: Individuare il contesto economico e sociale del territorio
    • SP102: Analizzare il contesto territoriale dal punto di turistico

Conoscenze

    • KS3: Turismo Esperienziale
    • KS91: Teorie e Modelli delle Esperienze
    • KS93: Caratteristiche delle Esperienze
    • KTN: Il Patrimonio Naturalistico 
    • KTE Il Patrimonio Enogastronomico 
    • KS16: Turismo del Made in Italy (Artigianato Artistico) 
    • KTU Patrimonio Unesco 
    • KTI Patrimonio Immateriale 
    • KTS Patrimonio Storico, Artistico e Archeologico 

T4: Valutare i bisogni e le aspettative dell’utenza reale e potenziale per la destinazione di riferimento

Abilità

  • SQ1: Capacità di analisi
  • SQ2: Capacità di sintesi
  • SQ10: Analizzare i requisiti  degli utenti/beneficiari

 Conoscenze 

  • KQ2: Quality Management – Fattori, indicatori e standard della qualità nei servizi
  • KQ22: Quality Management – Fattori (dimensioni) e indicatori di qualità
  • KQ33: Quality Management – Analisi dei requisiti delle parti interessate
  • KT26: Metodi e strumenti di analisi dei bisogni 

T5: Progettare e realizzare Piani di Sviluppo Turistico Territoriali capaci di migliorare la Destinazione Turistica

T5.1 Progettazione 

Abilità 

  • SQ1: Capacità di analisi
  • SQ11 Progettare processi e servizi
  • SQ12: Implementare, documentare e classificare i processi fondamentali
  • SQ14: Proporre cambiamenti di processo per facilitare e razionalizzare i miglioramenti
  • SQ18: Individuare, comprendere e valutare i Fattori, gli indicatori e gli standard della qualità
  • SP3: Valutare l’applicabilità di finanziamenti per la Filiera di settore
  • SP16: Effettuare Analisi SWOT
  • SP22: Individuare e valutare l’applicabilità di Politiche di Settore
  • SP25: Valutare l’applicabilità di Programmi, Convenzioni e Riconoscimenti Istituzionali
  • SP93: Classificare e valutare le varie tipologie di percorsi turistici
  • SP107: Il Piano di Sviluppo Locale basato sull’Interpretazione  (ideazione, progettazione e realizzazione)
  • SP109: Contesto Culturale (conoscere, analizzare, interpretare)
  • SP135: Piani di Sviluppo Territoriali (Individuare scopo e obiettivi, progettazione)

Conoscenze

  • KQ1: Quality Management – La norma UNI EN ISO 9001
  • KS21: Piani Strategici del Turismo
  • KQ22: Quality Management – Fattori (dimensioni) e indicatori di qualità
  • KQ11: Quality Management – Progettazione e sviluppo;
  • KT5: Strumenti informatici e telematici di base
  • KT16: Modelli Organizzativi Aziendali
  • KS3: Turismo Esperienziale
  • KS4: Turismo Sostenibile
  • KS5: Turismo Accessibile
  • KS6: Turismo Naturalistico
  • KS7: Turismo Culturale
  • KS22: Cultura, turismo e sviluppo economico
  • KS23: Destinazioni Turistiche
  • KS24: Destination Management Organizzation (DMO)
  • KS25: Modelli di competitività turistica/culturale
  • KS26: Modelli innovativi per la misurazione della competitività turistica/culturale
  • KS27: Sistemi turistici locali
  • KS28: Istituzioni e Promozione del territorio
  • KS29: Marketing Turistico
  • KS45: La pianificazione paesaggistica
  • KS99 Risk Management
  • KS126: Principi di sviluppo Sostenibile 
  • KS171: Pianificazione Turistica
  • KS302: Politiche europee, nazionali e regionali in materia culturale e di sviluppo sostenibile
  • KS91: Teorie e Modelli delle Esperienze
  • KS93: Caratteristiche delle Esperienze
  • KS95: Progettazione delle Esperienze
  • S111: Sostenibilità degli Eventi
  • KS110: Eventi: La Location
  • KS411: Strategie di Networking (Creare e mantenere collaborazioni con agenzie di viaggio, tour operator e altri partner chiave del settore)

T5.2 Realizzazione 

Abilità

  • SP42: Verificare la corretta applicazione della normativa in materia di Privacy
  • SP87: Individuare e valutare l’applicabilità della Normativa di Tutela del Patrimonio
  • SQ4: Capacità di controllo
  • SP135: Saper utilizzare tecniche e metodologie organizzative per la realizzazione di Piani di Sviluppo Turistico
  • SP111: Capacità di relazionare e informare in relazione al contesto delle Destinazioni Turistiche
  • ST21: Capacità di rispettare tempi e programmi 
  • ST1: Capacità di comunicare anche in relazioni alle diverse caratteristiche, tipologie e aspettative degli utenti/beneficiari
  • ST3: Capacità di gestione dei conflitti
  • SP133: Networking e Collaborazione (Collaborare con Stakeholder Locali: Lavorare con enti pubblici, imprese private e comunità locali per sviluppare e implementare piani turistici.)
  • SP134: Mediazione e Negoziazione (mediare tra diverse esigenze e aspettative, equilibrando gli interessi delle diverse parti interessate.
  • SP135: Piani di Sviluppo Territoriali (realizzazione)

Conoscenze

  • KQ7: Quality Management – Pianificazione e tenuta sotto controllo del servizio  
  • KS101: Informatica e Telematica di base
  • KS213: Educazione Ambientale e alla Sostenibilità  
  • KN13: Strategie per la Biodiversità
  • KT1: Comunicazione
  • KT2: Tecniche di gestione dei gruppi
  • KT3: Tecniche di gestione dei conflitti
  • KT24: Elementi di Leadership e Psicologia di gruppo  
  • KT99 Risk Management
  • KS230: Metodi e tecniche di realizzazione e organizzazione di itinerari didattici 

T6: Elaborare Piani di Marketing e Promozione: Elaborare e attuare piani di marketing per attrarre turisti.

Abilità

  • SP8: Sviluppare un Piano di Comunicazione per il settore di riferimento
  • SP11: Individuare le tecnologie web da utilizzare per il marketing territoriale
  • ST1: Capacità di comunicare e coinvolgere
  • ST6: Individuare e applicare gli strumenti informatici per la comunicazione
  • SP39: Applicare tecniche di presentazione multimediale

Conoscenze

  • KS29: Marketing Turistico
  • KQ34: Quality Management – Comunicazione interna ed esterna
  • KS30: Turismo e Comunicazione
  • KS31: Il Piano di Comunicazione
  • KS32: Marketing e Promozione online
  • KS33: Tecniche di Web Marketing
  • KS34: Social Marketing
  • KS100: Informatica per la comunicazione
  • KS121: Le relazioni con le istituzioni
  • KS59: Sociologia della Comunicazione
  • KS147: Scienza della comunicazione
  • KS104: Comunicazione e Gestione dei Conflitti
  • KS105: Stili comunicativi e comunicazione efficace
  • KS269: Comunicazione Visiva 
  • KS267: Elementi di Divulgazione Ecomuseale
  • KS268: Comunicazione Sociale

T7 Valutazione della Competitività: Analizzare la competitività delle destinazioni e delle offerte turistiche, identificando punti di forza e di miglioramento.

Abilità

  • SQ14: Proporre cambiamenti di processo per facilitare e razionalizzare i miglioramenti
  • SQ16: Valutare e analizzare i singoli processi per identificare le azioni correttive e di miglioramento
  • SQ20: Applicare metodologie e tecniche di monitoraggio
  • SQ21: Applicare metodologie e tecniche di Customer Satisfaction
  • SQ22: Monitorare e Valutare l’erogazione dei servizi
  • SP16: Effettuare Analisi SWOT

Conoscenze

  • KQ13: Quality Management – Monitoraggi e misurazione dei processi e dei servizi
  • KQ14: Quality Management – La Gestione delle Non Conformità e le Azioni Correttive    
  • KQ15: Quality Management – Valutazione della qualità dei servizi
  • KQ35: Quality Management – Miglioramento Continuo
  • KS25: Modelli di competitività turistica/culturale
  • KS26: Modelli innovativi per la misurazione della competitività turistica/culturale
  • KS45: La pianificazione paesaggistica
  • KS99 Risk Management

Compiti facoltativi

T8: Effettuare attività di formazione ed educazione nel campo delle Destinazioni Turistiche

Abilità

  • SP36: Effettuare formazione e informazione con riferimento alle materie legate alle attività turistiche
  • SP45: Elaborare Progetti formativi/informativi nel settore turistico
  • SP46: Curare e gestire eventi formativi/informativi nel settore turistico
  • ST22: Saper applicare gli strumenti, anche informatici per la redazione di relazioni e documenti didattici

Conoscenze

  • KS112: Tecniche e Metodologie della didattica
  • KS127: Metodologie e tecniche per la valutazione degli eventi formativi
  • KS128: Elementi di Pedagogia
  • KS129: Metodologie della ricerca e della didattica relativamente al settore ecomuseale
  • KS239:  Caratteristiche dei servizi educativi in ambito turistico

Conoscenze:

T9: Interfacciarsi in lingua straniera in funzione del target territoriale di riferimento dei clienti

Abilità

  • ST8 Utilizzare le lingue straniere in ambito lavorativo in funzione del target territoriale di riferimento dei clientiisitatori

Conoscenze

  • KS113: Almeno una lingua straniera in relazione al target territoriale di riferimento dei clienti 

 

  • Ricerche correlate sulle Banche Dati dell’Archivio delle Competenze (IN FASE DI IMPLEMENTAZIONE) 

    Percorsi formativi che rilasciano la competenza professionale in oggetto: Corsi PTUMN1

    Professionisti in possesso della competenza professionale in oggetto: Professionisti PTUMN1

In Evidenza Heritage Interpretation

Formazione in Evidenza
Corsi Base 

Corsi di Alta Specializzazione 

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Heritage Social Media Manager https://www.itinerariesperienziali.it/heritage-social-media-manager-requisiti/ Mon, 13 Nov 2023 09:28:04 +0000 https://www.itinerariesperienziali.it/?p=100004818 All the Lorem Ipsum generators on the Internet tend to repeat predefined chunks as necessary

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Heritage Social Media Manager: Schema di riferimento

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Schema D) Professione non regolamentata senza uno schema definito (schema provvisorio)

Lo schema di riferimento si basa sul modello ‘Ciclo delle Competenze‘ ed è in linea con il ‘Tourism, Arts, Heritage Competence Framework (TAH-CF)’. il TAH-CF è definito in conformità con il Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF), la Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 2009/C 155/02 (ECVET) e lo schema APNR (Attività Professionali Non Regolamentate) adottato dall’UNI per la normazione tecnica delle professioni non regolamentate.”

Descrizione

PST2:  Heritage Social Media Manager (VI Liv. EQF)

Un “Heritage Social Media Manager” è un esperto di social media focalizzato sul patrimonio culturale e storico, operando in contesti come musei, siti storici e parchi nazionali. Questo professionista fonde le abilità tipiche di un social media manager con una solida conoscenza e passione per il patrimonio culturale materiale e immateriale, con l’obiettivo di comunicare in modo efficace e creare coinvolgimento attorno al patrimonio culturale e storico, collegando le organizzazioni patrimoniali con il pubblico online e promuovendo consapevolezza ed educazione.

Questa figura può esercitare la propria professione sia all’interno di enti pubblici che privati in qualità di dipendente, come consulente autonomo o semplicemente come responsabile delle proprie offerte culturali.  

Normativa di riferimento

  • Quadro Europeo delle Qualifiche (European Qualification Framework – EQF)
  • Raccomandazione 2009/C 155/02 (Sistema europeo di crediti per l’istruzione e la formazione professionale -ECVET)
  • Legge 4/2013 relative alle professioni non regolamentate

Compiti e attività specifiche

Principali compiti e responsabilità

  • Conoscenza del Patrimonio
    • Avere una profonda comprensione del patrimonio culturale materiale e immateriale e del contesto territoriale associato. Questo aiuta a garantire che la comunicazione sui social media sia accurata e rispettosa.
  •  Strategia di Contenuto
    • Sviluppare una strategia di contenuto che esalti e promuova il patrimonio culturale, storico o naturale rappresentato. Creare storytelling efficaci intorno agli oggetti, alle storie o ai luoghi di patrimonio.
  •  Competenze Digitali
    • Conoscenza delle piattaforme di social media e delle best practices.
    • Conoscenza delle tecniche di archiviazione e protezione dei dati.
    • Conoscenza degli strumenti per la realizzazione di prodotti multimediali
    • Conoscenza delle tecniche di digitalizzazione
  •  Gestione dei Social Media e Piattaforme Web
    • Creare, programmare e pubblicare contenuti pertinenti su diverse piattaforme di social media e piattaforme Web.
  • Tecnologia e Innovazione:
    • Essere al passo con le ultime tendenze tecnologiche, come la realtà aumentata o virtuale, che possono essere utilizzate per migliorare l’esperienza del pubblico.
  •   Engagement con il pubblico:
    • Creare e gestire campagne di engagement per coinvolgere la comunità online.
    • Collaborare con altre organizzazioni o influencer per ampliare la portata.
  •  Eventi e Promozioni:
    • Promuovere eventi, mostre o altre iniziative legate all’entità patrimoniale attraverso i canali social.
  • Competenze in Fotografia/Videografia:
    • Creare o curare contenuti visivi che esaltino il patrimonio.
  • Comunicazione:
    • Comunicare efficacemente con vari stakeholder, inclusi colleghi, volontari e il pubblico online.

Criteri di Valutazione del profilo

Per l’attestazione del possesso delle competenze si propone di tenere in considerazione metodologie che tengono conto dei seguenti aspetti in modo non mutuamente esclusivi, vale a dire eventualmente in combinazione tra di loro:

  • Titoli di studio rilasciati in ambito accademico (Apprendimento Formale)
  • Formazione Specifica (Apprendimento Non Formale)
  • Esperienza lavorativa o professionale (Apprendimento Informale)

L’esperienza lavorativa o professionale può essere dimostrata attraverso vari strumenti tra cui:

  • Curriculum Vitae
  • Portfolio professionale
  • Collocamento oggettivo sul mercato (premi, riconoscibilità regionale, nazionale o internazionale)
  • Pubblicazioni (scientifiche o editoriali)

Requisiti di accesso alla figura professionale 

Dato che la figura professionale non è organizzata in un ordine o collegio, i requisiti possono variare in base all’Associazione Professionale di riferimento o ad altri criteri stabiliti dalle singole parti interessate. Di seguito i requisiti adottati da AITOC- Associazione Italiana professionisti del Turismo e Operatori Culturali.

  • Aver frequentato percorsi formativi specifici per la figura professionale in oggetto organizzati/riconosciuti da Università, Istituti di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (AFAM), Regioni o da Associazioni di professionisti istituiti ai sensi della legge 4/2013 e riconosciuti dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (ex MISE) e almeno sei mesi di esperienza lavorativa, professionale o artistica riferibile alla competenza in oggetto

Oppure

  • Aver frequentato un percorso di formazione specifica i cui contenuti e le modalità di valutazione siano conformi alla presente scheda e almeno sei mesi di esperienza lavorativa, professionale o artistica riferibile alla competenza in oggetto

Oppure

  • Laurea triennale e almeno due anni, anche non continuativi, di comprovata esperienza lavorativa, professionale riferibile alla competenza in oggetto

Oppure

  • Diploma di scuola secondaria di secondo grado e almeno cinque anni, anche non continuativi, di comprovata esperienza lavorativa, professionale a riferibile alla competenza in oggetto

Oppure

  • Almeno due anni di comprovata esperienza lavorativa o professionale nella qualità di Heritage Social Media Manager e aver frequentato percorsi formativi integrativi per aggiornare la propria preparazione secondo quanto previsto dalla figura professionale in oggetto.

 

  • Ricerche correlate sulle Banche Dati dell’Archivio delle Competenze (IN FASE DI IMPLEMENTAZIONE) 

     

In Evidenza Heritage Interpretation

Formazione in Evidenza
Corsi Base 

Corsi di Alta Specializzazione 

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Cultural Event Manager https://www.itinerariesperienziali.it/cultural-event-manager-requisiti/ Tue, 07 Nov 2023 10:29:04 +0000 https://www.itinerariesperienziali.it/?p=100004740 All the Lorem Ipsum generators on the Internet tend to repeat predefined chunks as necessary

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Cultural Event Manager: Schema di riferimento

Immagine IA

Schema C) Professione non regolamentata.

Lo schema di riferimento si basa sul modello ‘Ciclo delle Competenze‘ ed è in linea con il ‘Tourism, Arts, Heritage Competence Framework (TAH-CF)’. il TAH-CF è definito in conformità con il Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF), la Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 2009/C 155/02 (ECVET) e lo schema APNR (Attività Professionali Non Regolamentate) adottato dall’UNI per la normazione tecnica delle professioni non regolamentate.”

Descrizione

PTUMN2: Cultural Event Manager (VI Liv. EQF)

Il Cultural Event Manager è una figura professionale, ad alto contenuto intellettuale, specializzata nella ideazione, progettazione e organizzazione di eventi culturali. Gli eventi possono essere anche molto diversi tra loro: manifestazioni culturali, spettacoli, convegni, esposizioni, fiere e feste. Collaborando strettamente con artisti, istituzioni culturali, Centri di Interpretazione del Patrimonio Culturale (CEIP), musei ed ecomusei, il Cultural Event Manager si impegna a trasformare ogni evento culturale in un’esperienza significativa e culturalmente arricchente per i fruitori dell’evento. Questo ruolo implica una profonda conoscenza del settore artistico e culturale di riferimento, nonché competenze adeguate a realizzare percorsi di esperienze di interpretazione del patrimonio culturale, nella gestione di location culturali, nella gestione logistica dell’evento e nella comunicazione con il pubblico e gli stakeholder.

Questa figura può esercitare la propria professione sia all’interno di enti pubblici che privati in qualità di dipendente, come consulente autonomo o semplicemente come responsabile delle proprie offerte culturali.  

Normativa di riferimento

  • Quadro Europeo delle Qualifiche (European Qualification Framework – EQF)
  • Raccomandazione 2009/C 155/02 (Sistema europeo di crediti per l’istruzione e la formazione professionale -ECVET)
  • Legge 4/2013 relative alle professioni non organizzate in ordini e collegi (Italia)

Compiti e attività specifiche

Descrizione dei compiti 

Compiti fondamentali e attività specifiche 

  • T1: Individuare scopo, tema e obiettivi dell’evento 
  • T2: Analizzare il Contesto di riferimento
    • T2.1 Individuare e Analizzare il Patrimonio Culturale di riferimento
    • T2.2 Individuare e Analizzare la normativa di settore
    • T2.3 Individuare e Analizzare gli stakeholder (chi sono le parti interessate)
    • T2.4: Valutare le aspettative dei fruitori degli eventi 
    • T2.5 Effettuare l’Analisi di Fattibilità dell’Evento
  • T3: Ideare e Progettare l’evento
  • T4: Comunicare l’evento
  • T5: Realizzare l’evento
    • T5.1: Pianificare le attività e predisporre Permessi e Autorizzazioni
    • T5.2: Predisporre la Location
    • T5.3: Gestire le risorse economiche (budget)
    • T5.4: Coordinare le risorse umane (staff)
    • T5.5: Gestire l’evento e garantirne la corretta esecuzione 
    • T5.6: Verificare e controlla la conformità alla normativa vigente applicabile
    • T.5.7: Gestire le attività Post-Evento
    • T5.8: Monitorare la qualità dell’evento
  • T6: Migliorare gli eventi (miglioramento continuo)

Compiti facoltativi

  • T7: Realizzare Eventi Culturali a carattere didattico
  • T8: Interfacciarsi in lingua straniera in funzione del target territoriale di riferimento dei fruitori dell’evento

Criteri di Valutazione del profilo

Per l’attestazione del possesso delle competenze si propone di tenere in considerazione metodologie che tengono conto dei seguenti aspetti in modo non mutuamente esclusivi, vale a dire eventualmente in combinazione tra di loro:

  • Titoli di studio rilasciati in ambito accademico (Apprendimento Formale)
  • Formazione Specifica (Apprendimento Non Formale)
  • Esperienza lavorativa o professionale (Apprendimento Informale)

L’esperienza lavorativa o professionale può essere dimostrata attraverso vari strumenti tra cui:

  • Curriculum Vitae
  • Portfolio professionale
  • Collocamento oggettivo sul mercato (premi, riconoscibilità regionale, nazionale o internazionale)
  • Pubblicazioni (scientifiche o editoriali)

 

Requisiti di accesso alla figura professionale 

Dato che la figura professionale non è organizzata in un ordine o collegio, i requisiti possono variare in base all’Associazione Professionale di riferimento o ad altri criteri stabiliti dalle singole parti interessate. Di seguito i requisiti adottati da AITOC- Associazione Italiana professionisti del Turismo e Operatori Culturali.

Schema di riferimento: Cultural Event Manager (SP/TAH-CF/PTUMN2)

  • Aver frequentato percorsi formativi specifici per la figura professionale in oggetto organizzati/riconosciuti da Università, Istituti di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (AFAM), Regioni o da Associazioni di professionisti istituiti ai sensi della legge 4/2013 e riconosciuti dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (ex MISE) e almeno tre eventi espositivi seguiti nella qualità di curatore di mostre.

Oppure

  • Aver frequentato un percorso di formazione specifica i cui contenuti e le modalità di valutazione siano conformi alla presente scheda e almeno sei eventi culturali seguiti in qualità di Cultural Event Manager

Oppure

  • Almeno due anni di comprovata esperienza lavorativa o professionale nella qualità di Cultural Event Manager e aver frequentato percorsi formativi integrativi per aggiornare la propria preparazione secondo quanto previsto dalla figura professionale in oggetto.

Oppure

  • Almeno cinque anni di comprovata esperienza lavorativa o professionale nella qualità di Cultural Event Manager

Oppure

  • Essere inseriti in Registri di Associazioni di Professionisti costituiti ai sensi di una normativa nazionale riconosciuta, purché riferenti alla figura professionale. In Italia il requisito è soddisfatto se il professionista è inserito in un   Registro tenuto da Associazioni di Professionisti costituiti ai sensi della legge 4/2013 e riconosciuti dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (ex MISE) e ha ottenuto Attestazione di Qualità e Qualificazione Professionale ai sensi della legge 4/2013

Abilità, Conoscenze e Autonomia e Responsabilità (Competenze)

Nota: Le competenze necessarie per una professione, che includono abilità e conoscenze, costituiscono un insieme dinamico. Queste possono variare a seconda di contesti territoriali specifici e sono soggette a cambiamenti nel tempo dovuti a fattori come l’evoluzione tecnologica o altri sviluppi settoriali. Pertanto, gli esempi di abilità e conoscenze qui presentati sono da considerarsi puramente indicativi e non esaustivi, e saranno sottoposti a costanti revisioni e aggiornamenti. 

(Versione 1.1)

Compito T1: Individuare scopo, tema e obiettivi dell’evento 

 Abilità

  • SP70: Individuare scopi e obbiettivi dell’evento
  • SP127: Individuare e applicare i principi dell’approccio tematico agli eventi 

 Conoscenze

  • KS109: Eventi: Classificazione e concetti base
  • KS183: Caratteristiche degli Eventi culturali
  • KS369: Principi dell’approccio tematico applicati agli eventi

Compito T2: Analizzare il Contesto di riferimento

  • Attività: T2.1 Individuare e Analizzare il Patrimonio Culturale di riferimento

Abilità

  • SP105: Patrimonio Culturale attinente alla collezione (eco) museale (Individuare, analizzare, documentare, relazionare, contestualizzare, elaborare relazioni storico-comparative)
  • ST5: Individuare e applicare gli strumenti informatici e telematici di base
  • ST6: Individuare e applicare gli strumenti informatici per la comunicazione
  • ST11: Utilizzare gli strumenti di ricerca delle informazioni
  • SP94: Contesto territoriale dal punto di vista culturale e storico antropologico (analizzare, documentare relazionare)
  • SP100: Identità culturali locali (Individuare, analizzare, interpretare, documentare, relazionare)
  • SP126: Percorsi di Esperienze di Interpretazione (individuare, analizzare, documentare, relazionare)

In base alla tipologia dell’evento le abilità generali indicati dovranno essere particolarmente approfondite nel settore specifico di appartenenza che può essere, ad esempio: Individuare, analizzare, documentare, relazionare, contestualizzare, elaborare relazioni storico-comparative, individuare la rilevanza e l’ambito storico-culturale di provenienza dei beni culturali coinvolti negli eventi. (elenco non esaustivo): 

  • SP29: Patrimonio Unesco (Individuare, analizzare, documentare, relazionare)
  • SP30: Patrimonio Naturalistico (Individuare, analizzare, documentare, relazionare)
  • SP31: Patrimonio Storico, Artistico e Archeologico (Individuare, analizzare, documentare, relazionare)
  • SP32: Patrimonio Immateriale (Individuare, analizzare, documentare, relazionare, interpretare)
  • SP33: Patrimonio Enogastronomico (Individuare, analizzare, documentare, relazionare)
  • SP53: Beni Antropologici (Individuare, analizzare, documentare, relazionare)
  • SP54: Patrimonio Paleoantropologico

Conoscenze

  • KS145: Principi, metodi e tecniche di gestione documentale
  • KS194: Attrazioni endogene culturali territoriali
  • KS195: Attrazioni endogene naturali territoriali
  • KS196: Attrazioni indotte territoriali
  • KS237: Ecomuseologia
  • KS240: Storia delle tradizioni popolari
  • KS249: Interpretazione del Patrimonio
  • KS263: Identità culturali locali
  • KT6: Strumenti informatici per la comunicazione e la ricerca online
  • KS352: Elementi del Patrimonio Culturale Materiale e Immateriale

Le conoscenze generali del Patrimonio Culturale devono comprendere sia i beni materiali che immateriali ed essere particolarmente approfonditi sui settori inerenti le collezioni museali. Di seguito un elenco esemplificativo e non esaustivo

  • KTU Patrimonio Unesco
    • KTU1: Convenzioni Unesco sul Patrimonio Culturale Materiale
    • KTU2: La Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità (WHL)
    • KTU3: Istituzioni Unesco per il Patrimonio Culturale
    • KTU4: I siti a rischio del Patrimonio dell’Umanità
    • KTU5: La Lista Propositiva del Patrimonio Mondiale
    • KTU6: Le procedure per il riconoscimento dei siti Unesco
    • KTU7: Linee guida per la redazione e l’attuazione dei piani di gestione
    • KTU8: Modelli per la realizzazione dei Piani di Gestione
    • KTU9: I Siti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità
    • KTU10: Biosfere e Geoparchi Globali Unesco
    • KTU11: Network Città Creative
    • KTU12: Convenzioni Unesco sul Patrimonio Culturale Immateriale
    • KTU13: La Lista Mondiale del Patrimonio Culturale Immateriale
    • KTU14: Altri Programmi di salvaguardia e promozione del Patrimonio Culturale
  •  KTN Patrimonio Naturalistico
    • KTN1: Le Aree Naturali Protette
    • KTN2: Parchi e Riserve Naturali
    • KTN3: Le riserve Naturali
    • KTN4: Rete Natura 2000
    • KTN5: Siti di Interesse Comunitario (SIC)
    • KTN6: Zone di Protezione Speciale (ZPS)
    • KTN7: Zone Speciali di Conservazione (ZSC)
    • KTN8: Le Zone Umide
    • KTN9: I Geositi
    • KTN10: Strumenti di Gestione delle Aree Naturali Protette
    • KTN11: I Piani Paesaggistici
    • KTN12: Gli organi di tutela e vigilanza ambientali
    • KTN13: Strategie per la Biodiversità
  • KTI Patrimonio Immateriale
    • KTI1: Beni demoetnoantropologici (DEA)
    • KTI2: Registri del Patrimonio Immateriale
    • KTI3: Riti e Feste Religiose (Celebrazioni)
    • KTI4: Mestieri, Saperi e Tecniche lavorative tradizionali (Saperi)
    • KTI5: Tradizioni e espressioni orali (Espressioni)
    • KTI6: Arti dello Spettacolo
    • KTI7: Luoghi della Memoria e Luoghi simbolici
    • KTI8: Luoghi del Mito e delle Leggende
    • KTI9: Luoghi del Sacro
    • KTI10: Luoghi degli Eventi storici
    • KTI11: Luoghi delle personalità storiche e della cultura
    • KTI12: Luoghi storici del lavoro
    • KTI13: Luoghi del racconto letterario
    • KTI14: Luoghi del racconto televisivo e filmico
    • KTI15: Patrimonio museale etnoantropologico
    • KTI16: Patrimonio etnomusicologo
    • KTI17: Parchi letterari
  • KTS Patrimonio Storico, Artistico e Archeologico
    • KTS1: Il Turismo Archeologico
    • KTS2: Parchi e Siti Archeologici
    • KTS3: Paleolitico, Mesolitico e siti di interesse turistico
    • KTS4: Neolitico, Età dei Metalli e siti e siti di interesse turistico
    • KTS5: Principali stili architettonici
    • KTS6: Siti turistici di epoca greco e romana
    • KTS7: Testimonianze della civiltà bizantina e Longobarda
    • KTS8: I siti di interesse turistico del periodo normanno
    • KTS9: Barocco e rococò
    • KTS10: L’Architettura Neoclassica
    • KTS11: Le Testimonianze del Liberty
    • KTS12: I Borghi storici
    • KTS13: Il Patrimonio museale
  •  KTE Patrimonio Enogastronomico
    • KTE1: I Prodotti tipici
    • KTE2: Il turismo enogastronomico
    • KTE3: La certificazione di qualità dei prodotti alimentari DOP, IGP e STG
    • KTE4: I Prodotti Agroalimentari Tradizionali
    • KTE5: Altre forme di riconoscimento dei prodotti tipici
    • KTE6: Le strade del vino
    • KTE7: I disciplinari di produzione
    • KTE8: I prodotti Biologici
    • KTE9: Gli agriturismi
    • KTE10: I Distretti rurali e agroalimentari di qualità
  • Attività: T2.2 Individuare e Analizzare la normativa di settore

Abilità

  • SQ1: Capacità di analisi
  • SP1: Individuare e valutare l’applicabilità delle norme di tutela e Fruizione del Patrimonio Culturale e Paesaggistico
  • SP2: Individuare e valutare l’applicabilità della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro con pertinenza al proprio settore di riferimento
  • SP3: Valutare l’applicabilità di finanziamenti per la Filiera di settore
  • SP22: Individuare e valutare l’applicabilità di Politiche di Settore
  • SP25: Valutare l’applicabilità di Programmi, Convenzioni e Riconoscimenti Istituzionali
  • SP42: Verificare la corretta applicazione della normativa in materia di Privacy
  • SP132: Identificare e analizzare la legislazione in materia di permessi e autorizzazione per gli eventi
  • SP133: Identificare e analizzare la normativa in materia di eventi sostenibili

Conoscenze

  • KS39: La normativa per la tutela e la fruizione dei Beni Culturali
  • KS47: La normativa sulla Privacy e la filiera turistica
  • KS49: La normativa sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro nella filiera turistica
  • KS50: Finanziamenti per la Filiera Turistica e Culturale
  • KS52: Normativa per la tutela del consumatore
  • KS188: La normativa relativa alle Autorizzazioni e ai Permessi in materia di eventi
  • KS111: Sostenibilità degli Eventi

Attività: T2.3 Individuare e Analizzare gli stakeholder (chi sono le parti interessate)  

 Abilità

  • SQ1: Capacità di analisi
  • SP24: Individuare gli Stakeholder Strategici

 Conoscenze

  • KS27: Sistemi turistici locali
  • KS28: Istituzioni e promozione turistica
  • KS24: Destination Management Organizzation (DMO)
  • KS92: Organismi di tutela e vigilanza
  • KS121: Le relazioni con le istituzioni

 Attività: T2.4 Valutare le aspettative dei fruitori degli eventi 

 Abilità

  • SQ1: Capacità di analisi
  • SQ2: Capacità di sintesi
  • SQ10: Analizzare i requisiti espliciti, impliciti e cogenti dell’utenza
  • SP15: Analizzare la domanda in materia di eventi

 Conoscenze

  • KQ2: Quality Management – Fattori, indicatori e standard della qualità nei servizi
  • KS29: Marketing Turistico
  • KQ33: Quality Management – Analisi dei requisiti delle parti interessate
  • KS183: Caratteristiche degli Eventi
  • KS91: Teorie e Modelli delle Esperienze
  • KS93: Caratteristiche delle Esperienze

T2.5 Effettuare l’Analisi di Fattibilità dell’Evento

Abilità

  • SQ1: Capacità di analisi
  • SP1: Individuare e valutare l’applicabilità delle norme di tutela e Fruizione del Patrimonio Culturale e Paesaggistico
  • SP4: Individuare e valutare l’applicabilità della Legislazione Turistica
  • SP13: Analizzare e valutare il contesto territoriale per identificare punti di forza e di debolezza
  • SP16: Effettuare Analisi SWOT
  • ST13: Individuare e applicare gli strumenti e i modelli di contrattualistica

 Conoscenze

  • KQ33: Quality Management – Tecniche di Analisi dei requisiti (bisogni) delle parti interessate
  • KS3: Turismo Esperienziale
  • KS4: Turismo Sostenibile
  • KS5: Turismo Accessibile
  • KS7: Turismo Culturale
  • KS17: Il Turismo integrato
  • KS96: Costi di Gestione
  • KS99 Risk Management
  • KT4: Tecniche e metodologie di Risk management
  • KT13: Contrattualistica

 Compito T3: Ideare e Progettare l’evento

 Abilità

  • SQ1: Capacità di analisi
  • SQ5: Capacità di pianificazione
  • SQ6: Capacità di programmazione
  • SQ10: Analizzare i requisiti (bisogni) espliciti, impliciti e cogenti dell’utenza reale e potenziale 
  • SQ11 Progettare processi e servizi
  • SQ12: Implementare, documentare e classificare i processi fondamentali
  • SQ14: Proporre cambiamenti di processo per facilitare e razionalizzare i miglioramenti
  • SQ18: Individuare, comprendere e valutare i Fattori, gli indicatori e gli standard della qualità
  • SP1: Individuare e valutare l’applicabilità delle norme di tutela e Fruizione del Patrimonio Culturale e Paesaggistico
  • SP3: Valutare l’applicabilità di finanziamenti per la Filiera di settore
  • SP4: Individuare e valutare l’applicabilità della Legislazione Turistica
  • SP16: Effettuare Analisi SWOT
  • SP17: Contribuire allo sviluppo dell’offerta culturale (evento)
  • ST14: Individuare e applicare gli strumenti e i modelli del Risk Management
  • ST16: Individuare e applicare i Modelli Organizzativi Aziendali

Conoscenze

  • KQ11: Quality Management – Progettazione e sviluppo
  • KQ22: Quality Management – Fattori (dimensioni) e indicatori di qualità
  • KQ11: Quality Management – Progettazione e sviluppo;
  • KS91: Teorie e Modelli delle Esperienze
  • KS93: Caratteristiche delle Esperienze
  • KS95: Progettazione delle Esperienze
  • KS99 Risk Management
  • KS110: Eventi: La Location
  • KS111: Sostenibilità degli Eventi
  • KS185: Progettazione degli Eventi
  • KS188: La normativa relativa alle Autorizzazioni e ai Permessi in materia di eventi
  • KS198: Servizi di supporto alla offerta base
  • KS206: Servizi e Autorità competenti in caso di incidenti o malori
  • KS216: Principi di sviluppo Sostenibile
  • KS223: Contesto territoriale dal punto di vista culturale e storico antropologico
  • KS232: Normativa di Tutela Ambientale e Sviluppo Sostenibile
  • KS236: Museologia, Museografia e Nuova Museologia
  • KS249: Interpretazione del Patrimonio
  • KS252: Progettazione e realizzazione di eventi culturali
  • KS266: Tecniche e metodologie di progettazione degli eventi
  • KS352: Centri di Esperienze di Interpretazione del Patrimonio (CEIP)
  • KS370: Principi dell’approccio estetico applicati agli eventi
  • KS402: Cultural Expositive Experience
  • KS404: Museum/Ecomuseum Experience
  • KT5: Strumenti informatici e telematici di base
  • KT16: Modelli Organizzativi Aziendali

Compito T4: Comunicare l’evento

Abilità

  • SP8: Sviluppare un Piano di Comunicazione per il settore di riferimento
  • SP11: Individuare le tecnologie web da utilizzare per il marketing turistico
  • ST1: Capacità di comunicare
  • ST6: Individuare e applicare gli strumenti informatici per la comunicazione
  • SP12: Individuare le tecnologie web da utilizzare per il marketing degli eventi

Conoscenze

  • KQ34: Quality Management – Comunicazione interna ed esterna
  • KS30: Turismo e Comunicazione
  • KS31: Il Piano di Comunicazione
  • KS32: Marketing e Promozione online
  • KS33: Tecniche di Web Marketing
  • KS34: Social Marketing
  • KS100: Informatica per la comunicazione
  • KS104: Comunicazione e Gestione dei Conflitti
  • KS105: Stili comunicativi e comunicazione efficace
  • KS121: Le relazioni con le istituzioni
  • KT27: Strumenti informatici per la comunicazione
  • KT28: Videoconferenze e Webinair

Compito T5: Realizzare l’evento

 Attività: T5.1: Pianificare le attività e predisporre Permessi e Autorizzazioni

Abilità

  • SQ3: Capacità organizzative
  • SQ5: Capacità di pianificazione
  • SQ7: Capacità nel produrre piani di miglioramento
  • SQ13: Realizzare Procedure e Istruzioni Operative per la Qualità
  • SP38: Applicare tecniche di allestimento per gli eventi espositivi di propria pertinenza
  • SP40: Saper organizzare gli spazi dove vengono realizzati i servizi e le proprie offerte
  • SP42: Saper organizzare la location e la “messa in scena” dell’evento
  • SP132: Applicare la normativa in materia di permessi e autorizzazione per gli eventi
  •  

 Conoscenze

  • KQ4: Quality Management – La Documentazione di Sistema; il Manuale; Procedure e Istruzioni Operative;
  • KQ7: Quality Management – Pianificazione e tenuta sotto controllo del servizio
  • KQ26: Quality Management – Standard di qualità degli eventi
  • KQ8: Quality Management – Il Sistema di approvvigionamento
  • KS101: Informatica e Telematica di base
  • KS102: Il Teatro come modello di messa in scena degli eventi esperienziali
  • KS110: Eventi: La Location
  • KS186: Pianificazione degli Eventi
  • KS188: La normativa relativa alle Autorizzazioni e ai Permessi in materia di eventi

Attività: T5.2: Gestire le risorse economiche

Abilità

  • ST9: Utilizzare gli strumenti di amministrazione e contabilità aziendale
  • ST20: Individuare e applicare gli strumenti per la rendicontazione

 Conoscenze

  • KQ8: Quality Management – Il Sistema di approvvigionamento
  • KS96: Costi di Gestione
  • KT21: Strumenti e procedure per la rendicontazione

Attività: T5.3 Coordinare le risorse umane

 Abilità

  • SQ3: Capacità organizzative
  • SQ4: Capacità di controllo
  • SQ9: Identificare gap di competenze
  • ST1: Capacità di comunicare
  • ST2: Capacità di gestione del gruppo
  • ST3: Capacità di gestione dei conflitti
  • ST12: Assegnare ruoli e mansioni nei processi di gestione

 Conoscenze

  • KQ5: Quality Management – La Gestione delle risorse umane
  • KS104: Comunicazione e Gestione dei Conflitti
  • KS105: Stili comunicativi e comunicazione efficace
  • KT2: Tecniche di gestione dei gruppi
  • KT3: Tecniche di gestione dei conflitti
  • KT12: Tecniche e metodologie per la gestione delle risorse umane
  • KT24: Leadership e Psicologia di gruppo

Attività: T5.4: Gestire l’evento e garantirne la corretta esecuzione 

 Abilità

  • SQ3: Capacità organizzative
  • SQ4: Capacità di controllo
  • SP14: Contribuire alla corretta gestione di eventi culturali 
  • SP40: Saper organizzare gli spazi dove vengono realizzati i servizi e le proprie offerte
  • SP41: Saper organizzare la location e la messa in scena delle offerte a carattere esperienziali
  • SP131: Applicare Tecniche e metodologie esperienziali nel settore degli eventi 

 Conoscenze

  • KQ9: Quality Management – Erogazione del servizio;
  • KQ10: Quality Management – Identificazione e rintracciabilità;
  • KS187: Location e Luoghi utilizzati per gli eventi (Tutela)
  • KS189: Metodologie e Tecniche espositive
  • KS402: Tecniche e metodologie esperienziali nel settore degli eventi 

Attività: T5.6: Verificare e controlla la conformità alla normativa vigente applicabile

Abilità

  • SQ4: Capacità di controllo
  • SP1: Individuare e valutare l’applicabilità delle norme di tutela e Fruizione dei Beni Culturali
  • SP2: Verificare la corretta applicazione della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro
  • SP4: Verificare la corretta applicazione della Legislazione Turistica
  • SP42: Verificare la corretta applicazione della normativa in materia di Privacy
  • SP95: Saper applicare la normativa in ambito museale ed ecomuseale

Conoscenze 

  • KS39: La normativa per la tutela e la fruizione dei Beni Culturali
  • KS47: La normativa sulla Privacy e la filiera turistica
  • KS49: La normativa sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro
  • KS52: Normativa per la tutela del consumatore
  • KS87: Normativa sulla Privacy nella Filiera Artistica e dello Spettacolo
  • KS88: Normativa sulla sicurezza nella Filiera Artistica e dello Spettacolo
  • KS90: Normativa sul Diritto di Autore
  • KS106: Legislazione Turistica
  • KS117: Codice dello Spettacolo

Attività: T5.6: Gestire le attività Post-Evento

Abilità

  • SP1: Individuare e valutare l’applicabilità delle norme di tutela e Fruizione dei Beni Culturali (laddove applicabile)
  • SP2: Verificare la corretta applicazione della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro
  • ST20: Individuare e applicare gli strumenti per la rendicontazione

Conoscenze

  • KS49: La normativa sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro
  • KS39: La normativa per la tutela e la fruizione dei Beni Culturali
  • KS111: Sostenibilità degli Eventi
  • KS213: Elementi di Educazione Ambientale e alla Sostenibilità
  • KS216: Principi di sviluppo Sostenibile
  • KT20: Normativa smaltimento rifiuti
  • KT21: Strumenti e procedure per la rendicontazione

Attività: T5.8: Monitorare la qualità dell’evento

Abilità

  • SQ18: Individuare, comprendere e valutare i Fattori, gli indicatori e gli standard della qualità
  • SQ19: Applicare strumenti di auditing
  • SQ20: Applicare metodologie e tecniche di monitoraggio
  • SQ21: Applicare metodologie e tecniche di Customer Satisfaction
  • SQ22: Monitorare e Valutare l’erogazione dei servizi

Conoscenze

  • KQ13: Quality Management – Monitoraggi e misurazione dei processi e dei servizi
  • KQ14: Quality Management – La Gestione delle Non Conformità e le Azioni Correttive
  • KQ15: Quality Management – Valutazione della qualità dei servizi
  • KQ16: Quality Management – Le verifiche ispettive interne (Audit)
  • KQ17: Quality Management – La norma ISO19011
  • KQ19: Quality Management – Conduzione degli audit
  • KQ31: Quality Management – Monitoraggio e audit
  • KQ33: Quality Management – Monitoraggi e valutazione della qualità degli eventi

Compito T6: Migliorare gli eventi (miglioramento continuo)

Abilità

  • SQ14: Proporre cambiamenti di processo per facilitare e razionalizzare i miglioramenti
  • SQ16: Valutare e analizzare i singoli processi per identificare le azioni correttive e di miglioramento
  • SP21: Individuare e fornire supporto per la scelta e l’applicazione di tecnologie Innovative per il settore di riferimento
  • SQ8: Gestire il processo di richiesta di cambiamenti
  • SP10: Applicare strumenti per la misurazione e la valutazione degli eventi
  • SP20: Comprendere gli impatti delle nuove tecnologie nei processi del proprio settore
  • SP35: Analizzare e interpretare le tendenze di mercato

Conoscenze

  • KQ35: Quality Management – Miglioramento Continuo
  • KS38: Le nuove tecnologie emergenti
  • KS184: Valutazione degli Eventi
  • KQ26: Standard di qualità degli eventi

 Compito T7: Realizzare Eventi Culturali a carattere didattico

Abilità

  • SP36: Effettuare formazione e informazione con riferimento alle materie legate alla propria professione
  • SP45: Elaborare Progetti formativi/informativi nel settore di riferimento
  • SP46: Curare e gestire eventi formativi/informativi nel settore di riferimento
  • ST22: Saper applicare gli strumenti, anche informatici per la redazione di relazioni e documenti didattici

 Conoscenze

  • KS112: Tecniche e Metodologie della didattica
  • KS127: Metodologie e tecniche per la valutazione degli eventi formativi
  • KS128: Elementi di Pedagogia
  • KS129: Metodologie della ricerca e della didattica relativamente al settore espositivo

Compito T8: Interfacciarsi in lingua straniera in funzione del target territoriale di riferimento dei visitatori

Abilità

  • ST8 Utilizzare le lingue straniere in ambito lavorativo in funzione del target territoriale di riferimento dei visitatori

Conoscenze

  • KS113: Almeno una lingua straniera in relazione al target territoriale di riferimento dei visitatori 

Autorità e Responsabilità: VI livello del Quadro Europeo delle Qualifiche

 

Ricerche correlate sulle Banche Dati dell’Archivio delle Competenze “ACTAS” (IN FASE DI IMPLEMENTAZIONE) 

Percorsi formativi che rilasciano la competenza professionale in oggetto: Corsi PTUMN2

Professionisti in possesso della competenza professionale in oggetto: Professionisti PTUMN2

 

In Evidenza Heritage Interpretation

Formazione in Evidenza
Corsi Base 

Corsi di Alta Specializzazione 

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