Dinner Experience Manager: Schema di riferimento

Schema D) Professione non regolamentata  (schema provvisorio)

Lo schema di riferimento si basa sul modello ‘Ciclo delle Competenze‘ ed è in linea con il ‘Tourism, Arts, Heritage Competence Framework (TAH-CF)’. il TAH-CF è definito in conformità con il Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF), la Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 2009/C 155/02 (ECVET) e lo schema APNR (Attività Professionali Non Regolamentate) adottato dall’UNI per la normazione tecnica delle professioni non regolamentate.”

Descrizione

PAST40:  Dinner  Experience Manager (VI Liv. EQF)

Il Dinner Experience Manager è una figura professionale altamente qualificata, con competenze specifiche nello studio e nella ricerca  della Dinner Experience, oltre che nell’ideazione, progettazione, promozione e organizzazione di esperienze enogastronomiche.

Questo ruolo si caratterizza per la capacità di elaborare offerte enogastronomiche che superano il tradizionale soggiorno, stimolando gli ospiti su livelli sensoriali, emotivi e intellettuali e assicurando che ogni esperienza rispetti elevati standard di qualità esperienziale.

In stretta collaborazione con il Restaurant Manager, il personale di sala e altre figure professionali, il Dinner Experience Manager si assicura che gli obiettivi della offerta enogastronomica siano integrati con quelli esperienziali, per garantire un’esperienza complessivamente armoniosa e immersiva.

Questo ruolo richiede una profonda conoscenza del settore della ristorazione, insieme a competenze adeguate per realizzare eventi esperienziali, gestire location, occuparsi della logistica e comunicare efficacemente con il pubblico e gli stakeholder.

Il Dinner Experience Manager può operare come dipendente, consulente autonomo o responsabile delle proprie offerte enogastronomiche.

Normativa di riferimento

  • Quadro Europeo delle Qualifiche (European Qualification Framework – EQF)
  • Raccomandazione 2009/C 155/02 (Sistema europeo di crediti per l’istruzione e la formazione professionale -ECVET)
  • Legge 4/2013 relative alle professioni non organizzate in ordini e collegi (Italia)

Compiti e attività specifiche

Descrizione dei compiti 

  • T1: Svolgere attività di studio e ricerca nel campo della Dinner Experience:
    • T1.1: Mantenersi aggiornato sulle nuove tendenze e tecnologie nel campo delle esperienze legate alla enogastronomia, applicandole alle proprie attività.
    • T1.2: Sperimentare nuovi approcci e tecniche per migliorare continuamente la qualità e l’impatto delle esperienze enogastronomiche proposte.
  • T2: Ideare e Progettare le esperienza legate alla ristorazione 
    • T2.1: Analizzare il Contesto di riferimento
      • T2.1.1: Individuare e Analizzare le esperienze da esporre
      • T2.1.2: Individuare e Analizzare la normativa di settore
      • T2.1.3: Individuare e Analizzare gli stakeholder (chi sono le parti interessate)
    • T2.2: Ideare e sviluppare esperienze ricettive che integrano ospitalità, tecnologia e ambienti multisensoriali.
    • T2.3: Collaborare con gli operatori del settore ricettivo per selezionare e allestire le esperienze in modo da creare un percorso  coerente ed esperienziale.
  • T3: Promozione e Marketing della Dinner Experience:
    • T3.1: Sviluppare strategie di marketing innovative per promuovere l’evento esperienziale, utilizzando media tradizionali e digitali. 
    • T3.2: Curare l’immagine e la comunicazione dell’evento esperienziale, enfatizzando gli aspetti unici e distintivi dell’esperienza offerta.
  • T4: Curatela Esperienziale:
    • T4.1: Assicurare che l’evento esperienziale non solo intrattenga, ma anche arricchisca culturalmente i partecipanti, integrando, laddove possibile, contenuti legati al contesto turistico, storico e culturale .
    • T4.2: Organizzare workshop, conferenze e attività educative che approfondiscano i temi trattati nella Dinner Experience, offrendo agli ospiti un valore aggiunto.
  • T5: Organizzare l’evento esperienziale
    • T5.1: Pianificare le attività e predisporre Permessi e Autorizzazioni
    • T5.2: Predisporre la Location
    • T5.3: Gestire le risorse economiche (budget)
    • T5.4: Coordinare le risorse umane (staff e team creativo)
    • T5.5: Fornire formazione al personale coinvolto su come gestire le esperienze e come interagire con il pubblico in un contesto esperienziale
    • T5.6: Gestire l’evento esperienziale e garantirne la corretta esecuzione 
    • T5.7: Verificare e controlla la conformità alla normativa vigente applicabile
    • T5.8: Monitorare la qualità dell’evento esperienziale attraverso feedback dei partecipanti e dati di affluenza
  • T6: Migliorare gli eventi esperienziali: Utilizzare i risultati delle valutazioni per migliorare e innovare le future edizioni dell’evento esperienziale 

Criteri di Valutazione del profilo

Per l’attestazione del possesso dei requisiti di competenze, abilità e conoscenze relativi alla professione si propone di tenere in considerazione metodologie che tengono conto dei seguenti aspetti in modo non mutuamente esclusivi, vale a dire eventualmente in combinazione tra di loro:

  • Titoli di studio rilasciati in ambito accademico (Apprendimento Formale)
  • Formazione Specifica (Apprendimento Non Formale)
  • Esperienza lavorativa o professionale (Apprendimento Informale)

 

Requisiti di accesso alla figura professionale 

Dato che la figura professionale non è organizzata in un ordine o collegio, i requisiti possono variare in base all’Associazione Professionale di riferimento o ad altri criteri stabiliti dalle singole parti interessate. Di seguito i requisiti adottati da AIPTOC- Associazione Italiana professionisti del Turismo e Operatori Culturali.

  • Aver frequentato percorsi formativi specifici per la figura professionale in oggetto organizzati/riconosciuti da Università, Istituti di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (AFAM), Regioni o da Associazioni di professionisti istituiti ai sensi della legge 4/2013 e riconosciuti dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (ex MISE)   

Oppure

  • Almeno due anni di comprovata esperienza professionale nel settore della ospitalità  e aver frequentato percorsi formativi integrativi per aggiornare la propria preparazione secondo quanto previsto dalla figura professionale in oggetto.

Oppure

  • Almeno cinque anni di comprovata esperienza lavorativa o professionale nella qualità di  Dinner Experience Manager

Oppure

  • Essere inseriti in Registri di Associazioni di Professionisti costituiti ai sensi di una normativa nazionale riconosciuta, purché riferenti alla figura professionale. In Italia il requisito è soddisfatto se il professionista è inserito in un   Registro tenuto da Associazioni di Professionisti costituiti ai sensi della legge 4/2013 e riconosciuti dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (ex MISE) e ha ottenuto Attestazione di Qualità e Qualificazione Professionale ai sensi della legge 4/2013
  •  

Ricerche correlate sulle Banche Dati Esperienziali (BDE) (IN AGGIORNAMENTO)

Percorsi formativi che rilasciano la competenza professionale in oggetto: 

Professionisti in possesso della competenza professionale in oggetto: 

In Evidenza Heritage Interpretation

Formazione in Evidenza
Corsi Base 

Corsi di Alta Specializzazione