Formatore Ambientale (Educatore Ambientale): Schema di riferimento

Schema C) Professione non regolamentata.

Lo schema di riferimento si basa sul modello ‘Ciclo delle Competenze‘ ed è in linea con il ‘Tourism, Arts, Heritage Competence Framework (TAH-CF)’. il TAH-CF è definito in conformità con il Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF), la Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 2009/C 155/02 (ECVET) e lo schema APNR (Attività Professionali Non Regolamentate) adottato dall’UNI per la normazione tecnica delle professioni non regolamentate.”

Lo schema è sottoposto ad una prima inchiesta pubblica a disposizione di tutti gli stakeholder della filiera turistico culturale al fine di raccogliere commenti e contributi utili a migliorarne i contenuti. Tutte le parti interessate sono invitate a migliorare lo schema inviando i loro contributi a info@aiptoc.it

Descrizione

PPC18: Formatore Ambientale (Educatore Ambientale)

L’Educatore Ambientale  è una figura professionale altamente specializzata, che si focalizza sulla sensibilizzazione e sull’istruzione riguardo le tematiche ambientali e lo sviluppo sostenibile. Le sue competenze abbracciano vari aspetti, dalla conoscenza approfondita degli ecosistemi e della biodiversità, alla capacità di promuovere pratiche sostenibili, fino alla ricerca e alla valorizzazione dei beni ambientali.

Le aree di competenza dell’Educatore Ambientale includono:

  1. Individuazione e Conoscenza: Capacità di identificare gli elementi chiave degli ecosistemi, comprendere le interazioni tra specie e l’impatto delle attività umane sull’ambiente.

  2. Protezione e Ricerca: Impegno nella tutela dell’ambiente attraverso la ricerca scientifica e l’applicazione di metodi e tecniche per la conservazione.

  3. Valorizzazione: Promozione del patrimonio naturale come risorsa preziosa che necessita di conservazione e attenzione.

  4. Formazione ed Educazione: Sviluppo e attuazione di programmi educativi mirati a diverse fasce di età, con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza ambientale e promuovere comportamenti sostenibili.

  5. Promozione dello Sviluppo Sostenibile: Incoraggiamento di pratiche che bilanciano le esigenze economiche, sociali e ambientali per le generazioni presenti e future.

L’Educatore Ambientale può essere un dipendente o un lavoratore autonomo che fornisce le sue prestazioni in una varietà di contesti, dai centri di educazione ambientale ai parchi e riserve naturali, dalle istituzioni educative alle organizzazioni non profit e enti locali.

La sua attività può variare da lezioni teoriche a laboratori pratici, da escursioni guidate a campagne di sensibilizzazione, sempre con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza e il rispetto per l’ambiente.

La figura dell’Educatore Ambientale è fondamentale in un’epoca in cui le questioni ambientali sono sempre più pressanti. Attraverso il loro lavoro, gli educatori ambientali non solo trasmettono conoscenze importanti, ma ispirano anche un cambiamento positivo nel comportamento individuale e collettivo verso un futuro più sostenibile.

 Normativa di riferimento

  • Quadro Europeo delle Qualifiche (European Qualification Framework – EQF)
  • Raccomandazione 2009/C 155/02 (Sistema europeo di crediti per l’istruzione e la formazione professionale -ECVET)
  • Legge 4/2013 relative alle professioni non regolamentate

 Compiti e attività specifiche

Nell’assegnazione dei compiti, è stata effettuata la seguente distinzione:

  • Compiti fondamentali: compiti indispensabili per la figura professionale
  • Compiti facoltativi: compiti aggiuntivi ai fondamentali che sono a discrezione del singolo professionista o che dipendono da particolari contesti ecomuseali 

Descrizione dei compiti fondamentali e specifici

I singoli compiti possono essere eventualmente descritti da un insieme di attività specifiche ad essi associati.

Di seguito vengono elencati i compiti e le attività specifiche associando, per ogni compito o attività specifica i requisiti di conoscenze, abilità e competenze. Verrà infine indicata una matrice di correlazione riassuntiva al fine di fornire una rappresentazione sintetica e complessiva di quanto esposto.

  • T1: Effettuare attività di studio nell’ambito della educazione ambientale e nelle discipline affini e collegate
  • T2: Analizzare il Contesto di riferimento
    • 1 Individuare e Analizzare gli stakeolders (chi sono le parti interessate)
    • 2 Individuare e Analizzare la normativa di settore
    • 3 Individuare e analizzare il Patrimonio Ambientale di riferimento
    • 4: Valutare i bisogni formativi e le aspettative dell’utenza reale e potenziale per il settore di riferimento
  • T3: Individuare scopo, obiettivi e tipologia del servizio educativo (caratteristiche del servizio)
  • T4: Progettare il servizio educativo
  • T5: Comunicare il servizio educativo
  • T6: Realizzare il servizio educativo
    • 1: Pianificare le attività e le procedure del servizio educativo
    • 2: Gestire le risorse economiche (budget)
    • 3: Gestire le risorse umane (staff)  
    • 4: Garantire il corretto svolgimento del servizio educativo
    • 5: Verificare e controllare il rispetto della normativa vigente applicabile
    • 6: Monitorare e valutare i servizi educativi erogati
  • T7: Migliorare l’offerta educativa (miglioramento continuo)

Compiti facoltativi

  • T8: Realizzare, Curare eventi espositivi su tematiche ambientali
  • T9: Sviluppare e realizzare escursioni ambientali ai fini educativi ed ecoturistici
  • T10: Interfacciarsi in lingua straniera in funzione del target territoriale di riferimento dei propri clienti

Le competenze dei compiti T8, T9 E T10 possono essere messe a disposizione anche da altri componenti del team incaricato di svolgere il servizio di educazione ambientale laddove la richiesta dell’utenza lo preveda.

 Criteri di Valutazione del profilo

Per l’attestazione del possesso delle competenze si propone di tenere in considerazione metodologie che tengono conto dei seguenti aspetti in modo non mutuamente esclusivi, vale a dire eventualmente in combinazione tra di loro:

  • Titoli di studio rilasciati in ambito accademico (Apprendimento Formale)
  • Formazione Specifica (Apprendimento Non Formale)
  • Esperienza lavorativa o professionale (Apprendimento Informale)

Riguardo ai titoli di studio, salvo specifiche richieste da amministrazioni (eco)museali, si potrebbero considerare deroghe. Data la diversità di temi, obiettivi, dimensioni e tipologie degli (eco)musei, se un individuo può dimostrare di aver acquisito le competenze necessarie attraverso esperienze di vita e di lavoro, potrebbe non essere essenziale un titolo accademico specifico. (*)

(*) Si riporta a tal proposito quando indicato al punto 15 della Carta nazionale delle professioni museali redatta da ICOM (2008):

Di norma, le competenze richieste alle diverse figure professionali corrispondono al possesso di titoli di studio certificati (diplomi, lauree, master, ecc.). Tuttavia, esistono musei che per tipo e/o missione richiedono competenze acquisibili solo attraverso esperienze di vita e di lavoro. In questi casi sono possibili deroghe motivate da parte delle amministrazioni responsabili, relativamente alla richiesta di titoli di studio specifici. Il personale che già lavora nei musei e che ha maturato nel corso dell’esperienza lavorativa conoscenze e competenze adeguate potrà utilmente frequentare corsi di formazione in modo da aggiornare la propria preparazione secondo quanto indicato nei profili.

L’esperienza lavorativa o professionale può essere dimostrata attraverso vari strumenti tra cui:

  • Curriculum Vitae
  • Portfolio professionale
  • Collocamento oggettivo sul mercato (premi, riconoscibilità regionale, nazionale o internazionale)
  • Pubblicazioni (scientifiche o editoriali)

Requisiti di accesso alla figura professionale 

Requisiti di accesso alla figura professionale 

  • Aver frequentato percorsi formativi specifici per la figura professionale in oggetto organizzati/riconosciuti da Università, Regioni o da Associazioni di professionisti istituiti ai sensi della legge 4/2013 e riconosciuti dal MISE. 

Oppure

  • Aver frequentato un percorso di formazione specifica i cui contenuti e le modalità di valutazione siano conformi al presente standard.

Oppure

  • Aver frequentato un percorso di formazione specifica i cui contenuti sono esplicitati da norme UNI, laddove esistenti,  purché coerenti con la competenza in oggetto. (norma non ancora presente)

Oppure

  • Essere inseriti in Registri di Associazioni di Professionisti costituiti  ai sensi della legge 4/2013 e riconosciuti dal MISE purché riferenti alla figura professionale in oggetto e aver ottenuto Attestazione di Qualità e Qualificazione Professionale ai sensi della legge 4/2013

Oppure

  • Essere inseriti in Registri/Elenchi Regionali laddove tale figura è stata precedentemente regolamentata da una normativa regionale.

Oppure

  • Laurea in: Scienze naturali, ambientali o equipollente, Scienze geologiche, Scienze della Formazione  e della Comunicazione, Lettere Moderne con indirizzo educativo e almeno un anno, anche non continuativo, di comprovata esperienza lavorativa o professionale come educatore ambientale 

Oppure

  • Almeno 3 anni di comprovata esperienza lavorativa o professionale come educatore ambientale ed aver superato una esame specifico atto a valutare le conoscenze, abilità e competenze previste dal presente standard   .  

Oppure

Essere professionisti del turismo nella qualità di guide o accompagnatori, possedere un Attestato di Qualità e Qualificazione rilasciato ai sensi della Legge 4/2013 da una Associazione professionale autorizzata dal MISE ed aver frequentato un percorso di formazione integrativo i cui contenuti  completino le conoscenze previste dal al presente standard  e non ancora in possesso di tali professionisti.  

Nota: L’Attestazione di Qualità e Qualificazione Professionale richiesta, non ha alcuna attinenza, ai sensi del comma 6 dell’art.2 della legge 4/2013, con eventuali attività disciplinate per legge che rimangono nella sfera delle abilitazioni previste dalla normativa vigente. 

Oppure

Essere professionisti del turismo nella qualità di guide o accompagnatori (nei diversi settori), possedere un Attestato di Qualità e Qualificazione rilasciato ai sensi della Legge 4/2013 da una Associazione professionale autorizzata dal MISE ed aver superato una esame specifico atto a valutare le conoscenze, abilità e competenze previste dal al presente standard  e non ancora in possesso di tali professionisti.  

Nota: L’Attestazione di Qualità e Qualificazione Professionale richiesta, non ha alcuna attinenza, ai sensi del comma 6 dell’art.2 della legge 4/2013, con eventuali attività disciplinate per legge che rimangono nella sfera delle abilitazioni previste dalla normativa vigente. 

Nota di approfondimento 

Differenza tra Educatore Ambientale e le figure di Educatore professionale socio-pedagogico, pedagogista 

L’educatore socio-pedagogico e l’educatore ambientale sono due figure professionali distinte che operano in ambiti specifici, ognuna con obiettivi e metodi educativi propri. Di seguito vengono descritte le principali differenze tra queste due figure:

Educatore Professionale Socio-Pedagogico

  1. Ambito di intervento: L’educatore professionale socio-pedagogico opera nei servizi socio-educativi e socio-assistenziali e nei servizi socio-sanitari, per questi ultimi limitatamente agli aspetti educativi.  L’educatore professionale socio-pedagogico valuta, progetta, organizza e mette in atto progetti, interventi e servizi educativi e formativi in ambito socio-educativo, socio-assistenziale e socio-sanitario, per quest’ultimo limitatamente agli aspetti educativi, rivolti a persone in difficoltà o in condizione di disagio. (Art 3 Legge 55/2024)
  2. Obiettivi: Gli obiettivi includono il supporto allo sviluppo delle competenze sociali, emotive e cognitive, il rafforzamento dell’autostima, la prevenzione del disagio sociale e la promozione dell’integrazione e dell’inclusione.
  3. Metodi e strumenti: Utilizza metodologie educative, tecniche di counseling, attività di gruppo e individuali, laboratori espressivi e ludico-creativi, programmi di formazione e orientamento, per favorire l’apprendimento e il miglioramento della qualità di vita degli individui.

Educatore Ambientale

  1. Ambito di intervento: L’educatore ambientale si concentra sull’educazione ambientale e sulla sensibilizzazione riguardo le tematiche legate alla sostenibilità, alla conservazione della natura e alla promozione di stili di vita sostenibili. Il suo pubblico può variare dai bambini agli adulti, in contesti formali (scuole) e informali (parchi, riserve naturali, comunità).

  2. Obiettivi: Gli obiettivi principali sono aumentare la consapevolezza ambientale, promuovere atteggiamenti e comportamenti rispettosi dell’ambiente, educare alla sostenibilità e alla biodiversità, e incoraggiare azioni concrete a favore dell’ambiente.

  3. Metodi e strumenti: Impiega attività didattiche all’aperto, escursioni, laboratori pratici, progetti di citizen science, giochi e simulazioni, per insegnare concetti ecologici e ambientali in modo interattivo e coinvolgente.

In sintesi, mentre l’educatore socio-pedagogico si focalizza sullo sviluppo sociale ed educativo dell’individuo e sul suo benessere all’interno della società, l’educatore ambientale mira a instillare una maggiore consapevolezza e responsabilità ambientale, educando al rispetto e alla tutela dell’ambiente naturale. Entrambe le figure professionali sono fondamentali per promuovere una società più equa, inclusiva e sostenibile.

Link alla recente legge 55/2024: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2024/04/23/24G00072/SG

 

Elementi di riflessione per le figure indicate nella LEGGE 27 dicembre 2017, n. 205

La legge 205/2017 al comma 594 stabilisce i requisiti per ottenere la qualifica di:

  • Educatore professionale socio-pedagogico
  • Pedagogista

Per quanto riguarda le prime due figure la legge stabilisce che operano nei  servizi  e  nei  presidi   socio-educativi   e socio-assistenziali,  nei  confronti  di  persone   di   ogni   eta’, prioritariamente  nei  seguenti  ambiti:   educativo   e   formativo; scolastico;   socio-assistenziale,   limitatamente    agli    aspetti socio-educativi; della genitorialita’ e  della  famiglia;  culturale; giudiziario; ambientale;  sportivo  e  motorio;  dell’integrazione  e della cooperazione internazionale.  

1)  servizi  e   presidi  presidi   socio-educativi   e socio-assistenziali. 

I presidi socio-educativi e socio-assistenziali sono strutture e servizi destinati a fornire supporto, assistenza, educazione e integrazione a individui e gruppi che si trovano in situazioni di vulnerabilità o bisogno. Questi presidi mirano a promuovere il benessere sociale, l’educazione e l’inclusione di persone di tutte le età, dalla prima infanzia alla terza età, attraverso interventi mirati e personalizzati. Di seguito vengono descritte le caratteristiche principali di entrambi:

  1. Presidi socio-educativi: Questi presidi si concentrano sull’educazione e lo sviluppo personale e sociale degli individui. Spesso sono rivolti a bambini, adolescenti e giovani adulti, ma possono anche includere programmi per adulti e anziani. Gli obiettivi principali includono il sostegno educativo, la prevenzione del disagio giovanile, la promozione dell’integrazione sociale e il rinforzo delle competenze personali e sociali. Esempi di presidi socio-educativi possono includere centri diurni per minori, laboratori educativi, centri di aggregazione giovanile e programmi di formazione e orientamento.

  2. Presidi socio-assistenziali: Questi servizi si focalizzano sull’assistenza e il supporto a persone che si trovano in situazioni di fragilità, come anziani, disabili, famiglie in difficoltà economica o sociale, e immigrati. Gli obiettivi includono la tutela della salute, il sostegno alla domiciliarità, l’integrazione sociale, e l’assistenza nelle attività quotidiane. Esempi di presidi socio-assistenziali possono essere i servizi di assistenza domiciliare, i centri di accoglienza per persone senza fissa dimora, le case famiglia per minori, e le strutture residenziali per anziani o persone con disabilità.

In entrambi i casi, l’approccio utilizzato è generalmente multidisciplinare e personalizzato, basato sulle specifiche esigenze dell’individuo o del gruppo target. Questi presidi possono essere gestiti da enti pubblici, come i comuni o le regioni, o da organizzazioni del terzo settore, come associazioni, cooperative sociali e enti religiosi, spesso in collaborazione con le istituzioni pubbliche. L’obiettivo finale è quello di garantire la protezione sociale, promuovere l’inclusione e migliorare la qualità della vita degli individui e delle comunità.

2)  A proposito dell’articolo 594 della Legge 205/2017.

Riportiamo per chiarezza l’intero articolo 594 

“594. L’educatore professionale socio-pedagogico e il pedagogista operano nell’ambito educativo, formativo e pedagogico, in rapporto a qualsiasi attivita’ svolta in modo formale, non formale e informale, nelle varie fasi della vita, in una prospettiva di crescita personale e sociale, secondo le definizioni contenute nell’articolo 2 del decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13, perseguendo gli obiettivi della Strategia europea deliberata dal Consiglio europeo di Lisbona del 23 e 24 marzo 2000. Le figure professionali indicate al primo periodo operano nei servizi e nei presidi socio-educativi e socio-assistenziali, nei confronti di persone di ogni eta’, prioritariamente nei seguenti ambiti: educativo e formativo; scolastico; socio-assistenziale, limitatamente agli aspetti socio-educativi; della genitorialita’ e della famiglia; culturale; giudiziario; ambientale; sportivo e motorio; dell’integrazione e della cooperazione internazionale. Ai sensi della legge 14 gennaio 2013, n. 4, le professioni di educatore professionale socio-pedagogico e di pedagogista sono comprese nell’ambito delle professioni non organizzate in ordini o collegi.”

Il comma individua due aspetti: 

a) I settori in cui operano  le figure professionali di “Educatore professionale socio-pedagogico e pedagogista”:  servizi e nei presidi socio-educativi e socio-assistenziali

b) gli ambiti prioritari: educativo e formativo; scolastico; socio-assistenziale, limitatamente agli aspetti socio-educativi; della genitorialita’ e della famiglia; culturale; giudiziario; ambientale; sportivo e motorio; dell’integrazione e della cooperazione internazionale.

A nostro avviso non va confuso l’ambito di riferimento con il fatto che negli stessi ambiti possono operare altre figure professioni distinte dall’Educatore professionale socio-pedagogico e pedagogista, solo a titolo di esempio: Educatore ambientale,  Educatore Sportivo, Educatore Motorio, Educatore alla Cooperazione Internazionale o altri educatori che operano in questi ambiti.

Questo aspetto è fondamentale per comprendere che, sebbene gli ambiti di intervento possano sovrapporsi, le competenze e gli approcci metodologici possono variare significativamente a seconda della figura professionale.

La legge 205/2017 al comma 596 stabilisce inoltre i requisiti per ottenere la qualifica di Educatore professionale socio-sanitario, figura che non approfondiamo in questo contesto. 

 

Abilità, Conoscenze e Autonomia e Responsabilità (Competenze)

T1: Effettuare attività di studio e di ricerca nell’ambito della educazione ambientale e nelle discipline affini e collegate

 Abilità

  • SP47: Saper utilizzare strumenti e metodologie di studio
  • SP88: Saper elaborare studi, relazioni e indagini scientifiche relativi al proprio settore di riferimento
  • SP89: Saper elaborare e promuovere progetti di ricerca relativi al proprio settore di riferimento
  • SP92: Applicare tecniche e metodologie di Ricerca Documentale
  • SP43: Individuare e valutare l’applicabilità della normativa in materia di Diritti d’Autore e del Copyright
  • ST22: Saper applicare gli strumenti, anche informatici per la redazione di relazioni e documenti didattici

Conoscenze

  • KT5: Strumenti informatici e telematici di base
  • KT6: Strumenti informatici per la comunicazione
  • KT25: Normativa in materia di Diritti d’Autore e del Copyright
  • KS128: Metodologie di Ricerca Documentale
  • KS129: Metodologie della ricerca e della didattica relativamente al proprio settore di riferimento
  • KS130: Metodologie della progettazione di ricerca relativamente al proprio settore di riferimento

T2: Analizzare il Contesto di riferimento

 T2.1 Individuare e Analizzare gli stakeolders (chi sono le parti interessate)  

 Abilità

  • SQ1: Capacità di analisi
  • SP24: Individuare gli Stakeholder Strategici

 Conoscenze

  • KS125: Enti e Istituzioni operanti in ambito Ambientale e della Sostenibilità
  • KS24: Destination Management Organizzation (DMO)
  • KTN12: Gli organi di tutela e vigilanza ambientale

 T2.2 Individuare e Analizzare la normativa di settore

Abilità

  • SQ1: Capacità di analisi
  • SP1: Individuare e valutare l’applicabilità delle norme di tutela e Fruizione del Patrimonio Culturale e Paesaggistico
  • SP2: Individuare e valutare l’applicabilità della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro con pertinenza al proprio settore di riferimento
  • SP4: Individuare e valutare l’applicabilità della Legislazione Turistica
  • SP87: Individuare e valutare l’applicabilità della Normativa di Tutela Ambientale e Sviluppo Sostenibile  

Conoscenze

  • KS39: La normativa per la tutela e la fruizione dei Beni Culturali
  • KS40: I criteri per la tutela dei beni culturali
  • KS41: I vari livelli di tutela
  • KS43: I Beni paesaggistici
  • KS47: La normativa sulla Privacy e la filiera turistica
  • KS48: Il Regolamento europeo 2016/679
  • KS49: La normativa sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro nella filiera turistica
  • KS106: Legislazione Turistica
  • KS126: Principi di sviluppo Sostenibile 

 T2.3 Individuare e analizzare Patrimonio Ambientale di riferimento

 Abilità

  • SQ1: Capacità di analisi
  • SP30: Analizzare e relazionare il Patrimonio Naturalistico
  • SP72: Conoscere e analizzare contesto antropico del proprio territorio
  • SP74: Conoscere e analizzare le attrazioni endogene culturali del proprio territorio
  • SP94: Saper analizzare il contesto territoriale dal punto di vista culturale e storico antropologico

Nota: Attrazioni endogene: attrazioni naturali/ambientali (montagne, laghi, spiagge, fiumi, clima, etc.) o culturali (cucina, artigianato, lingua, usi e costumi, monumenti, fatti storici, etc.)

Conoscenze

  • KS6: Turismo Naturalistico
  • KS4: Turismo Sostenibile
  • KS7: Turismo Culturale
  • KTN: Il Patrimonio Naturalistico
  • KTN1: Le Aree Naturali Protette
  • KTN2: Parchi e Riserve Naturali
  • KTN3: Le riserve Naturali
  • KTN4: Rete Natura 2000
  • KTN5: Siti di Interesse Comunitario (SIC)
  • KTN6: Zone di Protezione Speciale (ZPS)
  • KTN7: Zone Speciali di Conservazione (ZSC)
  • KTN8: Le Zone Umide
  • KTN9: I Geositi
  • KTN10: Strumenti di Gestione delle Aree Naturali Protette
  • KTN11: I Piani Paesaggistici
  • KTN13: Strategie per la Biodiversità
  • KS223: Contesto territoriale dal punto di vista culturale e storico antropologico

 

T2.4: Valutare i bisogni formativi e le aspettative dell’utenza reale e potenziale per il settore di riferimento

Competenze

  • CTS7: Utilizzare gli strumenti del Marketing Territoriale
  • CTS9: Effettuare l’Analisi dei Bisogni
  • CTQ1-1 Identificare e analizzare i fabbisogni formativi/educativi in materia ambientale degli utenti/beneficiari

 Abilità

  • SQ1: Capacità di analisi
  • SQ2: Capacità di sintesi
  • SQ10: Analizzare i requisiti formativi/educativi in materia ambientale degli utenti/beneficiari
  • ST23: Utilizzare gli strumenti del Marketing Territoriale

 Conoscenze

  • KQ2: Quality Management – Fattori, indicatori e standard della qualità nei servizi
  • KQ22: Quality Management – Fattori (dimensioni) e indicatori di qualità
  • KS6: Turismo Naturalistico
  • KS4: Turismo Sostenibile
  • KS29: Marketing Territoriale
  • KQ33: Quality Management – Analisi dei requisiti delle parti interessate
  • KT26: Metodi e strumenti di analisi dei bisogni formativi/educativi

T3: Individuare scopo, obiettivi e tipologia del servizio educativo (caratteristiche del servizio)  

Es. programmi di educazione ambientale, seminari, campagne di educazione e comunicazione ambientale, campagna di educazione allo sviluppo sostenibile, itinerari naturalistici a scopo educativo ed ecoturistici, attività definite in ambito di programmi quali Agenda 2030 o Agenda 21, etc.

Abilità

  • SP93: Classificare e valutare le varie tipologie di percorsi educativi
  • SP22: Valutare l’applicabilità di politiche europee, nazionali e regionali in materia ambientale e di sviluppo sostenibile

Conoscenze

  • KS85: Politiche europee, nazionali e regionali in materia ambientale e di sviluppo sostenibile
  • KS222: Caratteristiche dei servizi educativi ambientali
  • KS221: Percorsi educativi ambientali (classificazione e concetti base) 
  • KS192: Geografia fisica (conoscenza e concetti base)
  • KS193: Geografia antropica (conoscenza e concetti base)

 T4: Progettare il servizio educativo

 Abilità

  • SQ1: Capacità di analisi
  • SQ11 Progettare processi e servizi
  • SQ12: Implementare, documentare e classificare i processi fondamentali
  • SQ14: Proporre cambiamenti di processo per facilitare e razionalizzare i miglioramenti
  • SQ18: Individuare, comprendere e valutare i Fattori, gli indicatori e gli standard della qualità
  • SP76: Analizzare il Contesto Geografico fisico del Territorio
  • SP85: Analizzare il Contesto Botanico, Zoologico e Antropico del Territorio
  • SP3: Valutare l’applicabilità di finanziamenti per la Filiera di settore
  • ST23: Utilizzare gli strumenti per la gestione del rischio
  •  

Conoscenze

  • KQ1: Quality Management – La norma UNI EN ISO 9001
  • KQ22: Quality Management – Fattori (dimensioni) e indicatori di qualità
  • KQ11: Quality Management – Progettazione e sviluppo;
  • KT18: Progettazione e Pianificazione di Percorsi Educativi/Formativi
  • KS191: Geografia fisica (conoscenza e concetti base)
  • KS198: Servizi di supporto alla offerta base
  • KS99 Risk Management
  • KS206: Servizi e Autorità competenti in caso di incidenti o malori
  • KS208: Nozioni di Botanica, Zoologia e Geografia Antropica del territorio di riferimento
  • KT5: Strumenti informatici e telematici di base
  • KT16: Modelli Organizzativi Aziendali
  • KS85: Politiche europee, nazionali e regionali in materia ambientale e di sviluppo sostenibile
  • KS50: Finanziamenti di settore
  • KS224: Principi di educazione alimentare
  • KS225: Elementi di scienze naturali applicati all’esercizio dedicati all’esercizio dell’attività di educazione ambientale
  • KS226:Elementi di storia applicati all’esercizio dedicati all’esercizio dell’attività di educazione ambientale
  • KS227: Elementi di antropologia applicati all’esercizio dedicati all’esercizio dell’attività di educazione ambientale
  • KS228: Agenda 21
  • KS229: Agenda 2030
  • KS255: Metodologie e tecniche di Educazione allo sviluppo sostenibile

 T5: Comunicare il servizio educativo

Abilità

  • SP8: Sviluppare un Piano di Comunicazione per il settore di riferimento
  • SP11: Individuare le tecnologie web da utilizzare per il marketing territoriale
  • ST1: Capacità di comunicare
  • ST6: Individuare e applicare gli strumenti informatici per la comunicazione

 Conoscenze

  • KQ34: Quality Management – Comunicazione interna ed esterna
  • KS30: Turismo e Comunicazione
  • KS31: Il Piano di Comunicazione
  • KS32: Marketing e Promozione online
  • KS33: Tecniche di Web Marketing
  • KS34: Social Marketing
  • KS100: Informatica per la comunicazione

 T6: Realizzare il servizio educativo  

T6.1: Pianificare le attività e le procedure del servizio educativo

 Abilità

  • SQ5: Capacità di pianificazione il servizio educativo sulla base della tipologia del gruppo destinatario del servizio e del tempo prestabilito
  • SQ3: Capacità organizzative
  • SQ13: Realizzare Procedure e Istruzioni Operative per la Qualità
  • ST5: Individuare e applicare gli strumenti informatici e telematici di base

Conoscenze

  • KQ7: Quality Management – Pianificazione e tenuta sotto controllo del servizio  
  • KQ8: Quality Management – Il Sistema di approvvigionamento
  • KQ4: Quality Management – La Documentazione di Sistema; il Manuale; Procedure e Istruzioni Operative; 
  • KS101: Informatica e Telematica di base
  • KS127: Metodologie e tecniche per la valutazione degli eventi formativi

T6.2: Gestire le risorse economiche (budget)  

 Abilità

  • ST9: Utilizzare gli strumenti di amministrazione e contabilità aziendale

 Conoscenze

  • KQ8: Quality Management – Il Sistema di approvvigionamento
  • KS103: Economia Aziendale
  • KT9: Strumenti di amministrazione e contabilità aziendale

T6.3: Gestire le risorse umane (staff)

 Abilità

  • SQ9: Identificare gap di competenze per la qualità
  • SP18: Identificare gap di abilità e competenze per il settore di riferimento
  • ST2: Capacità di gestione del gruppo
  • ST3: Capacità di gestione dei conflitti

 Conoscenze

  • KQ5: Quality Management – La Gestione delle risorse umane
  • KS104: Comunicazione e Gestione dei Conflitti
  • KS105: Stili comunicativi e comunicazione efficace
  • KT13: Contrattualistica

  T6.4: Garantire il corretto svolgimento del servizio educativo

 Abilità

  • SQ4: Capacità di controllo
  • SP77: Saper utilizzare tecniche e metodologie organizzative per i servizi di educazione ambientale
  • SP86: Capacità di relazionare e informare in relazione al contesto del servizio di educazione   
  • ST21: Capacità di rispettare tempi e programmi 
  • SP36: Effettuare formazione/educazione con riferimento alle materie legate alla propria professione
  • SP45: Elaborare Progetti educativi nel settore di riferimento
  • SP46: Curare e gestire servizi educativi nel settore di riferimento
  • ST1: Capacità di comunicare anche in relazioni alle diverse caratteristiche, tipologie e aspettative degli utenti/beneficiari
  • ST3: Capacità di gestione dei conflitti
  • SP87: Capacità di organizzare il soccorso con i servizi competente e disponibili sul territorio

Conoscenze

  • KQ6: Quality Management – Le risorse logistiche: attrezzature e ambiente di lavoro
  • KQ9: Quality Management – Produzione ed erogazione del servizio;
  • KQ10: Quality Management – Identificazione e rintracciabilità;
  • KS208: Nozioni di Botanica, Zoologia e Geografia Antropica del territorio di riferimento
  • KS210: Elementi di Etologia (Biologia comportamentale)
  • KS211: Elementi di Divulgazione Naturalistica
  • KS212: Elementi di Interpretazione Ambientale 
  • KS213: Educazione Ambientale e alla Sostenibilità  
  • KS214: Elementi di Ecologia e Biodiversità   
  • KT19: Realizzazione e Gestione di Percorsi Formativi/Educativi
  • KS230: Metodi e tecniche di realizzazione e organizzazione di itinerari didattici e di ecoturismo
  • KS112: Tecniche e Metodologie della didattica
  • KS231: Tecniche di animazione
  • KTN13: Strategie per la Biodiversità
  • KT1: Comunicazione
  • KT2: Tecniche di gestione dei gruppi
  • KT3: Tecniche di gestione dei conflitti
  • KT24: Elementi di Leadership e Psicologia di gruppo   
  • KS99 Risk Management
  • KS206: Servizi e Autorità competenti in caso di incidenti o malori
  • KS128: Elementi di Pedagogia

 T6.5: Verificare e controllare il rispetto della normativa vigente applicabile

 Abilità

  • SQ4: Capacità di controllo
  • SP2: Verificare la corretta applicazione della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro
  • SP4: Verificare la corretta applicazione della Legislazione Turistica
  • SP42: Verificare la corretta applicazione della normativa in materia di Privacy  
  • SP87: Individuare e valutare l’applicabilità della Normativa di Tutela Ambientale e Sviluppo Sostenibile  

  Conoscenze

  • KS47: La normativa sulla Privacy e la filiera turistica
  • KS49: La normativa sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro
  • KS52: Normativa per la tutela del consumatore
  • KS106: Legislazione Turistica
  • KS232 Normativa di Tutela Ambientale e Sviluppo Sostenibile  
  • KTN12: Gli organi di tutela e vigilanza ambientali
  • KT20: Normativa smaltimento rifiuti
  • KT27: Igiene e Sicurezza degli Alimenti
  • KT28: Analisi e prevenzione dei rischi in base al contesto di riferimento

T6.6: Monitorare e valutare i servizi educativi erogati

Abilità

  • SQ20: Applicare metodologie e tecniche di monitoraggio
  • SQ21: Applicare metodologie e tecniche di Customer Satisfaction
  • SQ22: Monitorare e Valutare l’erogazione dei servizi

Conoscenze

  • KQ13: Quality Management – Monitoraggi e misurazione dei processi e dei servizi
  • KQ14: Quality Management – La Gestione delle Non Conformità e le Azioni Correttive    
  • KQ15: Quality Management – Valutazione della qualità dei servizi

 T7: Migliorare l’offerta educativa (miglioramento continuo)

 Abilità

  • SQ14: Proporre cambiamenti di processo per facilitare e razionalizzare i miglioramenti
  • SQ16: Valutare e analizzare i singoli processi per identificare le azioni correttive e di miglioramento

 Conoscenze

  • KQ35: Quality Management – Miglioramento Continuo

 Compiti facoltativi

T8: Realizzare, Curare eventi espositivi su tematiche ambientali

 

Abilità

  • SP14: Contribuire alla corretta gestione di eventi espositivi su tematiche ambientali
  • SP70: Individuare a classificare le varie tipologie di eventi
  • SP39: Applicare tecniche di presentazione multimediale
  • SP42: Saper organizzare la location e la “messa in scena” dell’evento

Conoscenze

  • KQ26: Standard di qualità degli eventi
  • KS233: Progettazione e realizzazione di eventi su tematiche ambientali
  • KS109: Eventi: Classificazione e concetti base
  • KS111: Sostenibilità degli Eventi
  • KS183: Caratteristiche degli Eventi
  • KS187: Tutela della Location e Luoghi utilizzati per gli eventi
  • KS188: La normativa relativa alle Autorizzazioni e ai Permessi in materia di eventi
  • KT27: Strumenti informatici per la comunicazione
  • KT28: Videoconferenze e Webinair

T9: Sviluppare e realizzare escursioni ambientali ai fini educativi ed ecoturistici

Abilità

  • SP40: Saper verificare l’agibilità del percorso   
  • SP81: Capacità di individuare attrezzature ed equipaggiamento e valutarne l’adeguatezza
  • ST21: Capacità di rispettare tempi e programmi 
  • SP37: Saper pianificare e coordinare la manutenzione delle attrezzature e dell’equipaggiamento    
  • SP79: Capacità utilizzare le conoscenze di cartografia, topografia ed orientamento
  • SP82: Capacità di adattare e modificare razionalmente il percorso sulla base di imprevisti

Conoscenze

  • KS209: Attrezzature ed equipaggiamento per le escursioni (classificazione, gestione e manutenzione)
  • KS199: Tecniche e Metodologie Organizzative per i percorsi escursionistici
  • KS200: Teorie e Tecniche di redazione di un itinerario
  • KS201: Cartografia, Topografia e tecniche di orientamento
  • KS202: Sentieristica e Segnaletica
  • KS203: Teorie e Tecniche escursionistiche
  • KS204:I Rischi Oggettivi dell’escursionismo e la protezione della persona
  • KS205: Elementi di Meteorologia e Climatologia
  • KS1: Logistica
  • KS200: Teorie e Tecniche di redazione di un itinerario 
  • KS199: Tecniche e metodologie organizzative per i percorsi escursionistici
  • KS201: Cartografia, Topografia e tecniche di orientamento
  • KS202: Sentieristica e Segnaletica
  • KS203: Teorie e Tecniche escursionistiche 

T10: Interfacciarsi in lingua straniera in funzione del target territoriale di riferimento dei propri clienti

 Abilità

  • ST8 Utilizzare le lingue straniere in ambito lavorativo in funzione del target territoriale di riferimento dei propri clienti

Conoscenze

  • KS113: Almeno una lingua straniera in relazione al target territoriale di riferimento dei propri clienti

V livello del Quadro Europeo delle Qualifiche

 

 

Ricerche correlate sulle Banche Dati dell’Archivio delle Competenze (IN FASE DI IMPLEMENTAZIONE) 

Percorsi formativi che rilasciano la competenza professionale in oggetto: Corsi PC18

Professionisti in possesso della competenza professionale in oggetto: Professionisti PC18

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In Evidenza Heritage Interpretation

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Corsi Base 

Corsi di Alta Specializzazione