I Principi Esperienziali (Con che cosa)
a cura di Ignazio Caloggero

Area di riferimento: Programma Qualità Esperienziale 

Nella pagina del Programma Qualità Esperienziale  è stata data la seguente definizione:

Qualità esperienziale: Capacità di un insieme di caratteristiche inerenti a un’attività esperienziale di confermare le aspettative ad essa riferibili da tutte le parti interessate,

Dalla definizione sono stati estrapolati i seguenti aspetti in relazione al concetto di qualità esperienziale:

  • Le attività esperienziali (A Cosa): Il contesto a cui si applica la qualità, rappresentato dal Repertorio delle Attività Esperienziali.
  • Le aspettative (Che Cosa): Le attese delle parti interessate, che riflettono ciò che queste ultime si aspettano dall’esperienza.
  • Le parti interessate (A Chi): Coloro che esprimono le aspettative o i bisogni. Semplificando, possiamo riferirci ai fruitori delle offerte esperienziali, quali clienti, utenti, turisti, visitatori, ospiti o partecipanti.
  • Le caratteristiche (Con che cosa): I fattori della qualità esperienziale, ovvero gli elementi che devono essere applicati per soddisfare le aspettative delle parti interessate, definiti nei Principi Esperienziali.
  • I professionisti (Chi): Le principali figure professionali coinvolte e le competenze necessarie per l’erogazione delle offerte esperienziali. Identificare i ruoli chiave e le competenze specifiche richieste è essenziale per garantire che l’esperienza soddisfi le aspettative delle parti interessate. Compiti e Competenze professionale sono definiti nel Repertorio delle Professioni Esperienziali.

Questa pagina approfondisce il seguente aspetto: I Principi Esperienziali (Con che cosa). 

I principi esperienziali sono le caratteristiche che individuano l’offerta esperienziale. Nel volume “Percorsi Esperienziali e Interpretazione del Patrimonio Culturale Vol. 1: Origini e Principi Teorici“, ho individuato tali caratteristiche nei seguenti dieci principi esperienziali:  

  1. Multisensorialità: Il percorso esperienziale deve prevedere attività di tipo multisensoriale (coinvolgimento dei sensi: vista, udito, tatto, olfatto e laddove possibile, gusto)
  2. Approccio Culturale (Identità locali): Il percorso esperienziale deve permettere di approfondire la conoscenza di elementi di identità locale
  3. Unicità: il percorso esperienziale deve presentare caratteristiche di unicità
  4. Approccio relazionale (centralità e unicità delle persone): il percorso esperienziale deve essere basato sulle relazioni umane
  5. Partecipazione diretta: il percorso esperienziale deve prevedere la partecipazione diretta dell’ospite ad alcune attività
  6. Apprendimento esperienziale: il percorso esperienziale deve prevedere una fase di apprendimento attraverso la partecipazione diretta dell’ospite ad alcune attività
  7. Approccio tematico: ogni percorso dovrà essere costruito a partire da un tema che lo caratterizza e che ne costituisce il filo conduttore
  8. Approccio estetico: l’approccio estetico, è uno degli elementi, assieme a quello della partecipazione diretta, alla base del concetto di “immersione”. Gli eventi che costituiscono “la messa in scena dell’esperienza” devono essere progettati in modo da dare importanza a tutti gli aspetti che possano influire sull’estetica: l’atmosfera, il senso del bello, il luogo scelto per l’esperienza, la trama (sceneggiatura) che deve essere coerente con il tema scelto ed il luogo individuato.
  9. Intrattenimento: il percorso esperienziale dovrebbe anche prevedere dei momenti di intrattenimento che arricchiscono e rendono piacevole l’esperienza.
  10. Immersione: Il principio di immersione è in realtà, la diretta conseguenza dell’applicazione dei principi di multisensorialità, partecipazione diretta e approccio estetico. Tecniche immersive possono essere implementate al fine di creare un ambiente scenico che vede i partecipanti immersi in un contesto multisensoriale.

Più sono i principi esperienziali applicati, più è elevato il livello di esperienza vissuta dai partecipanti.

  • Esperienza Semplice (Primo Livello): Esperienza multisensoriale che presenta caratteristiche di unicità. Principi applicati: Multisensorialità e Unicità (Principi 1, 3). In questo livello, l’esperienza offre stimoli sensoriali vari e presenta aspetti unici che lo distinguono da altri eventi simili.
  • Esperienza  Autentica (Secondo Livello): Esperienza multisensoriale, unica e tematica, basata sulle relazioni, che offre momenti di apprendimento esperienziale e interazione con il contesto. Principi applicati: Multisensorialità, Unicità, Approccio Relazionale, Partecipazione Diretta, Apprendimento Esperienziale, Approccio Tematico (Principi 1, 3, 4, 5, 6, 7). In questo livello, oltre ai principi del primo livello, l’esperienza favorisce le relazioni, incoraggia la partecipazione attiva e l’apprendimento attraverso esperienze dirette, il tutto strutturato attorno a un tema centrale.
  • Esperienza Piena (Terzo Livello): Esperienza multisensoriale, culturale, unica, tematica e immersiva, basata sull’approccio estetico e sulle relazioni, che offre momenti di intrattenimento, apprendimento esperienziale e interazione profonda. Principi applicati: Multisensorialità, Approccio Culturale, Unicità, Approccio Relazionale, Partecipazione Diretta, Apprendimento Esperienziale, Approccio Tematico, Approccio Estetico, Intrattenimento, Immersione (Principi 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10). In questo livello massimo, l’esperienza incorpora tutti i principi esperienziali. L’approccio estetico è curato nei minimi dettagli, l’intrattenimento è integrato per arricchire l’esperienza, e l’immersione è totale, coinvolgendo i partecipanti sia fisicamente che emotivamente. 

 I Principi Esperienziali declinati nelle diverse tipologie di attività esperienziale

Vengono presi a riferimento i principi esperienziali declinati negli schemi settoriali utilizzati per l’assegnazione del Marchio di Qualità Esperienziale

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