Interpretazione del Patrimonio Culturale (Heritage Interpretation) – Principi, Metodi e Tecniche (2024)
di Ignazio Caloggero
Questo libro è una guida completa e pratica all’Interpretazione del Patrimonio Culturale, che esplora principi interpretativi e strumenti per valorizzare e promuovere il patrimonio materiale e immateriale. Attraverso dieci capitoli, affronta temi fondamentali come il coinvolgimento sensoriale, emotivo e comunicativo, la pianificazione interpretativa e i profili professionali emergenti. Con un approccio operativo e corredato da centinaia di esempi, il testo si rivolge a studenti, professionisti, musei, ecomusei, parchi e siti culturali, offrendo risorse per approfondire i contenuti e applicarli a contesti concreti. Il volume si distingue per la sua natura “espandibile”, che consente di integrare e ampliare i contenuti con informazioni aggiuntive e risorse multimediali, facilmente accessibili tramite link e QR-Code. Grazie a questo approccio innovativo, il libro supera le sue 446 pagine cartacee, offrendo l’equivalente di un’opera di oltre mille pagine.
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SPE201: Fondamenti e Pratiche di Heritage Interpretation
Introduzione
“Andai nei boschi perché desideravo vivere con saggezza, affrontando solo i fatti essenziali della vita, per vedere se non fossi riuscito a imparare quanto essa aveva da insegnarmi e per non dover scoprire in punto di morte di non aver vissuto” (Henry David Thoreau)
Questo libro è rivolto principalmente agli studenti che frequentano corsi dedicati all’Interpretazione del Patrimonio Culturale, ma la sua lettura può risultare utile a un pubblico più ampio. Si propone infatti come uno strumento operativo indispensabile per musei, ecomusei, parchi e riserve naturali, così come per altre strutture impegnate nella valorizzazione, comprensione, promozione e tutela del patrimonio culturale, sia materiale che immateriale. Lo scopo è supportare tali realtà nell’ampliare le loro funzioni, adottando un approccio fondato sui principi dell’interpretazione.
Tra le strutture che possono trarne beneficio si annoverano siti archeologici e storici, case e luoghi della memoria, oltre a enti e organizzazioni interessati a sviluppare offerte turistiche esperienziali incentrate sul patrimonio culturale.
Questo volume si distingue per la sua natura di “libro espandibile”, offrendo la possibilità di integrare e approfondire i contenuti con ulteriori informazioni e risorse multimediali non incluse direttamente nel testo. Sono forniti link e QR-Code che consentono un accesso rapido a pagine web di approfondimento. Per consultare questi contenuti aggiuntivi è sufficiente un dispositivo mobile dotato di lettore QR-Code.
Di seguito una breve descrizione dei singoli capitoli.
Capitolo 1: Il Patrimonio Culturale.
Parlare di interpretazione del Patrimonio Culturale significa partire dalle basi: prima di tutto dobbiamo capire chiaramente che cos’è l’oggetto che vogliamo interpretare. Per questo motivo, in questo primo capitolo, ho deciso di accompagnare il lettore in un viaggio alla scoperta di cosa si intende realmente per Patrimonio Culturale, sia materiale che immateriale. Ho inserito alcune definizioni riconosciute a livello internazionale e una classificazione dettagliata del Patrimonio Culturale Immateriale, che rappresenta uno degli aspetti principali su cui si concentra l’interpretazione. L’obiettivo è semplice e diretto: offrire una sorta di bussola per comprendere meglio a cosa ci riferiamo quando parliamo di Patrimonio Culturale oggetto del processo di interpretazione.
Capitolo 2: Interpretazione del Patrimonio Culturale
Questo secondo capitolo si propone di chiarire cosa sia l’interpretazione, quando e dove abbia avuto origine, e i suoi stretti legami con il concetto di ermeneutica. Esploro approcci ispirati a idee e concetti che si sono evoluti nel corso di quasi quattro secoli, a partire dalla fine del Settecento con il pensiero di Friedrich Schleiermacher (1768–1834), considerato il fondatore dell’ermeneutica moderna. Successivamente, prendo in considerazione i contributi degli studi di Martin Heidegger (1889–1976) e Hans-Georg Gadamer (1900–2002), che hanno arricchito questa corrente filosofica.
L’interpretazione trova un legame con una crescente sensibilità verso la tutela del patrimonio naturale, grazie a movimenti filosofici e poetici come il Trascendentalismo americano, rappresentato da figure come Ralph Waldo Emerson (1803–1882) e Henry David Thoreau (1817–1862). Questa sensibilità si rafforza con il contributo e l’integrazione dei concetti introdotti dai “padri” dell’interpretazione: John Muir (1838–1914), Liberty Hyde Bailey (1858–1954), Enos A. Mills (1870–1922) e Charles Matthias Goethe (1875–1966).
Nel XX secolo, questi concetti trovano una formalizzazione nei principi interpretativi di Freeman Tilden (1883–1980), riconosciuto come il padre dell’interpretazione ambientale. La sua eredità si evolve ulteriormente nel XXI secolo grazie agli studi e alle applicazioni pratiche di autori come Donald R. Field, J. Alan Wagar, Sam Ham, Larry Beck, Ted T. Cable e John A. Veverka. I diciotto principi dell’interpretazione che presento in questo capitolo non sono altro che una rivisitazione e un’integrazione dei contributi di questi e altri autori.
Sempre nel secondo capitolo introduco quelli che chiamo i “macro-obiettivi del processo interpretativo”, che mirano a mostrare come l’interpretazione del patrimonio culturale possa essere concepita come un processo articolato. L’obiettivo principale è coinvolgere i visitatori in modo integrato attraverso i sensi, le emozioni e una comunicazione efficace.
Infine, presento un modello rappresentativo dell’esperienza interpretativa: lo spettacolo teatrale. Questo modello si rivela particolarmente utile per l’ideazione e la progettazione di percorsi interpretativi.
Capitolo 3: Centri di Interpretazione del Patrimonio
Il termine Centro di Interpretazione del Patrimonio (CIP), pur essendo ampiamente utilizzato nel contesto dell’interpretazione del patrimonio culturale, non dispone di una definizione formale e condivisa. Questa ambiguità concettuale ha portato, in molti casi, a un uso improprio del termine, che spesso non riflette i principi fondamentali dell’interpretazione. Analogamente a quanto accade per alcuni ecomusei, anche i CIP che si autodefiniscono tali non sempre rispettano, o lo fanno solo parzialmente, i criteri interpretativi.
Da questa situazione nasce l’esigenza di fornire una definizione chiara e condivisa per i CIP, ed è proprio questo l’obiettivo del terzo capitolo. Dopo aver delineato una definizione precisa, approfondisco l’aspetto dei CIP identificando le strutture che possono essere riconosciute come Centri di Interpretazione del Patrimonio Culturale e classificando le attività interpretative in categorie e sottocategorie specifiche.
Considerando il forte legame tra ecomusei e interpretazione, ho ritenuto opportuno dedicare una parte del capitolo ad analizzare i punti di connessione tra il concetto di ecomuseo e i principi interpretativi. Inoltre, ho ampliato l’analisi per includere i musei, proponendo un confronto tra Musei, Ecomusei e Centri di Interpretazione del Patrimonio Culturale. Questo confronto dovrebbe aiutare a evidenziare le peculiarità di ciascuna di queste strutture e il loro ruolo nell’ambito dell’interpretazione del Patrimonio.
Capitolo 4: Interpretazione attraverso i sensi
L’esperienza interpretativa che coinvolge i sensi dei visitatori rappresenta un elemento chiave per creare un’interazione significativa con il patrimonio. Stimolare i sensi non è solo un modo per catturare l’attenzione, ma anche un mezzo efficace per favorire la comprensione, consolidare la memoria e suscitare emozioni. Il coinvolgimento sensoriale consente ai visitatori di immergersi fisicamente nel contesto interpretativo, trasformando l’esperienza in qualcosa di memorabile e duraturo.
In questo quarto capitolo viene approfondito il primo macro-obiettivo dell’interpretazione: Interpretazione attraverso i sensi (coinvolgimento sensoriale). Viene esplorato come i sensi possano essere attivati per arricchire il processo interpretativo, soffermandosi sui principi interpretativi più strettamente legati a questo aspetto:
- Approccio Multisensoriale (Principio 1)
- Partecipazione (Principio 5)
- Approccio Tematico (Principio 7)
- Approccio Estetico (Principio 8)
- Immersione (Principio 10)
Capitolo 5: Interpretazione attraverso la comunicazione
La comunicazione è il mezzo fondamentale attraverso cui i significati, spesso nascosti, del patrimonio culturale vengono rivelati e resi accessibili ai partecipanti. Una comunicazione interpretativa efficace non si limita a trasmettere informazioni, ma va oltre: stimola la curiosità, incoraggia la riflessione e costruisce connessioni emotive significative.
In questo quinto capitolo viene affrontato il secondo macro-obiettivo dell’interpretazione: Interpretazione attraverso la comunicazione (coinvolgimento comunicativo). L’obiettivo è esplorare come una comunicazione ben progettata possa trasformare l’esperienza interpretativa, soffermandosi sui principi interpretativi più rilevanti:
- Rivelazione (Principio 11)
- Provocazione (Principio 12)
- Approccio Sistemico (Principio 13)
- Approccio su Misura (Principio 14)
- Approccio Creativo (Principio 15)
- Interpretazione Fondata sui Fatti (Principio 16)
- Semplicità e Coerenza Comunicativa (Principio 17)
Capitolo 6: Interpretazione attraverso le emozioni
L’emozione è il ponte che collega il patrimonio culturale alla sfera personale dei visitatori. Un’esperienza emotivamente coinvolgente consente ai partecipanti di stabilire una connessione profonda e duratura con il patrimonio, trasformando il semplice apprendimento in un ricordo significativo.
Questo aspetto viene affrontato nel sesto capitolo, che esplora il terzo macro-obiettivo dell’interpretazione: Interpretazione attraverso le emozioni (coinvolgimento emotivo). In questo capitolo vengono approfonditi i principi interpretativi più strettamente legati a questo macro-obiettivo:
- Approccio Culturale (Principio 2)
- Unicità (Principio 3)
- Approccio Relazionale (Principio 4)
- Apprendimento Esperienziale (Principio 6)
- Intrattenimento (Principio 9)
- Connessione Emotiva (Principio 18)
Capitolo 7: Strumenti interattivi.
Il settimo capitolo offre una panoramica degli strumenti interpretativi, evidenziandone il valore pratico e operativo per l’applicazione dei principi interpretativi. Tra questi, vengono illustrate tecniche come:
- la narrazione di storie (Storytelling),
- le dimostrazioni dal vivo (Live Demonstration),
- le “storie viventi” (Living History),
- l’uso di metafore,
- la visualizzazione interpretativa tramite oggetti di scena (Props),
- e le buone domande (Good Questions).
Il capitolo include anche strategie per migliorare la comunicazione interpretativa, fornendo indicazioni pratiche sull’uso di supporti informativi e interpretativi scritti e suggerimenti per un utilizzo consapevole della tecnologia.
Capitolo 8: Il piano di interpretazione
Il capitolo 8 si concentra sui Piani di Interpretazione, partendo dalle definizioni proposte da John Veverka, il quale esplora la pianificazione interpretativa introducendo diversi livelli di Piani di Interpretazione: il Piano Generale Interpretativo (Interpretive Master Plan), il Piano Interpretativo (Interpretive Plan) e il Piano Espositivo (Exhibit Plan).
In questo capitolo, ho scelto di proporre un approccio leggermente diverso, offrendo una nuova definizione di Piano di Interpretazione e introducendo una classificazione che considera il campo di applicazione del processo interpretativo. Questo aspetto, infatti, influenza in modo determinante gli obiettivi, le strategie e le risorse necessarie.
Da questa analisi deriva la seguente classificazione:
- Piano di Interpretazione Mirato
- Piano di Interpretazione Istituzionale
- Piano Tematico di Interpretazione
- Piano di Interpretazione di Area o Destinazione
Questa classificazione mira a fornire un quadro strutturato per la pianificazione interpretativa, adattandosi alle diverse esigenze e contesti in cui l’interpretazione viene applicata.
Capitolo 9: Mappe di Interpretazione
Il penultimo capitolo, il nono, prende avvio dalle Mappe di Comunità, utilizzate in ambito museale, e dalle meno conosciute Mappe di Paesaggio, per introdurre quelle che definisco Mappe di Interpretazione. Queste rappresentano una guida visiva e concettuale che rivela le connessioni e i significati intrinseci del patrimonio culturale oggetto di interpretazione (Patrimonio Interpretativo) di un territorio, superando la semplice funzione di rappresentazione geografica.
La Mappa di Interpretazione costituisce un’evoluzione delle Mappe di Comunità. A differenza di queste ultime, però, non necessariamente deriva da un processo condiviso con la comunità locale, il che la rende adattabile a tutti i Centri di Interpretazione del Patrimonio Culturale (CIP).
Capitolo 10. Profili professionali della Heritage Interpretation.
L’evoluzione culturale verso una visione olistica della promozione del patrimonio culturale richiede la creazione di figure professionali specializzate nella Heritage Interpretation. Questa trasformazione non solo coinvolge le figure tradizionali del settore della promozione del patrimonio culturale, ma introduce anche nuovi professionisti capaci di progettare e gestire percorsi interpretativi. Su questo aspetto si concentra l’ultimo capitolo, che presenta i profili delle figure professionali del futuro, tra cui:
- Interprete del Patrimonio Culturale (Heritage Interpreter)
- Specialista in Interpretazione del Patrimonio Culturale
- Direttore di Centro di Interpretazione del Patrimonio
Queste nuove figure si affiancano e, in alcuni casi, si integrano con le figure professionali tradizionali, che necessiteranno comunque di acquisire competenze specialistiche nella Heritage Interpretation. Tra queste troviamo:
- Direttori e operatori di (eco)musei,
- Responsabili di strutture impegnate nella valorizzazione, comprensione, promozione e tutela del patrimonio culturale materiale e immateriale,
- Altre figure professionali operanti nel settore.
Il capitolo approfondisce inoltre le problematiche legate al riconoscimento professionale di queste figure. In Italia, ciò è possibile poiché queste professioni, essendo appartenenti al settore non ordinistico, possono essere riconosciute sulla base di quanto previsto dalla Legge 4/2013 e dal DPCM 14/10/2021, che per la prima volta fornisce una definizione legale di “professionista”.
Sommario
- Introduzione.
- Il Patrimonio Culturale.
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- 1.1 Il Patrimonio Culturale.
- 1.2 Il Patrimonio Culturale Immateriale.
- 1.3 Classificazione del Patrimonio Culturale Immateriale.
- Interpretazione del Patrimonio Culturale.
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- 2.1 Il concetto di “Interpretazione”.
- 2.2 Origini del concetto di Interpretazione.
- Ralph Waldo Emerson.
- Henry David Thoreau.
- John Muir.
- Liberty Hyde Bailey.
- Enos Abijah Mills.
- Charles Matthias Goethe.
- Ansel Franklin Hall
- Freeman Tilden.
- 2.3 Evoluzione del concetto di Interpretazione.
- William J. Lewis.
- Donald R. Field e J. Alan Wagar.
- Sam Ham..
- John Veverka.
- Larry Beck e Ted T. Cable.
- 2.4 Interpretazione ed Ermeneutica.
- 2.5 I principi dell’Interpretazione.
- 2.6 I macro-obiettivi del processo interpretativo.
- 2.7 Il Teatro come modello.
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- Tematizzazione dell’esperienza.
- Inserire indizi positivi (stimoli)
- Eliminare gli indizi negativi che distolgono dal tema.
- Coinvolgere i cinque sensi
- Integrare con oggetti ricordo (souvenir)
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3. Centri di Interpretazione del Patrimonio.
-
- 3.1 Centri di Interpretazione del Patrimonio.
- 3.2 Repertorio dei Potenziali Centri di Interpretazione del Patrimonio.
- 3.3 Repertorio delle Attività e dei Servizi Interpretativi
- 3.4 Indicatori del Centro di Interpretazione del Patrimonio.
- 3.5 Definizioni di Ecomusei
- 3.6 Confronto tra Ecomuseo e i Principi dell’Interpretazione.
- 3.7 Per una nuova definizione di Ecomuseo.
- 3.8 Musei, Ecomusei e Centri di Interpretazione a confronto.
- Interpretazione attraverso i sensi.
-
- 4.1 Approccio Multisensoriale (Principio 1)
- Vista.
- Udito.
- Tatto.
- Olfatto.
- Gusto.
- 4.2 Partecipazione (Principio 5)
- 4.3 Approccio Tematico (Principio 7)
- 4.4 Approccio Estetico (Principio 8)
- 4.5 Immersione (Principio 10)
- 4.1 Approccio Multisensoriale (Principio 1)
- Interpretazione attraverso la comunicazione.
-
- 5.1 Rivelazione (Principio 11)
- 5.2 Provocazione (Principio 12)
- 5.3 Approccio sistemico (Principio 13)
- 5.4 Approccio su misura (Principio 14)
- 5.5 Approccio creativo (Principio 15)
- 5.6 Interpretazione fondata sui fatti (Principio 16)
- 5.7 Semplicità e coerenza comunicativa (Principio 17)
- Interpretazione attraverso le emozioni.
-
- 6.1 Approccio culturale (Principio 2)
- 6.2 Unicità (Principio 3)
- 6.3 Approccio relazionale (Principio 4)
- 6.4 Apprendimento esperienziale (Principio 6)
- 6.5 Intrattenimento (Principio 9)
- 6.6 Connessione emotiva (Principio 18)
- Strumenti Interpretativi.
-
- 7.1 Premessa.
- 7.2 Narrazione di storie (storytelling)
- 7.3 Dimostrazione dal vivo (Live demonstration)
- 7.4 Storia vivente (Living History)
- 7.5 Metafore.
- 7.6 Visualizzazione Interpretativa attraverso Oggetti di Scena (Props)
- 7.7 Buone Domande (Good questions)
- 7.8 Consigli operativi (strategie)
- Consigli per una comunicazione efficace.
- Supporti informativi e interpretativi scritti
- Uso accorto della tecnologia.
- Il Piano di Interpretazione.
-
- 8.1 Pianificazione interpretativa.
- Il Piano di Interpretazione.
- Quality Management e pianificazione interpretativa.
- 8.2 Il Piano di Interpretazione Mirato.
- 8.3 Il Piano di Interpretazione Istituzionale.
- 8.4 Il Piano Tematico di Interpretazione.
- 8.5 Il Piano di Interpretazione di Area o Destinazione.
- 8.1 Pianificazione interpretativa.
- Mappe di Interpretazione.
-
- 9.1 Mappe di Comunità.
- 9.2 Mappe di Paesaggio.
- 9.3 Mappe di Interpretazione del Patrimonio Culturale.
- Profili Professionali della Heritage Interpretation.
- 10.1 Professioni della Heritage Interpretation.
- Interprete del Patrimonio Culturale (Heritage Interpreter)
- Specialista in Interpretazione del Patrimonio Culturale.
- Direttore Centro di Interpretazione del Patrimonio.
- 10.2 Il riconoscimento dei Professionisti nel regolamento italiano.
- Bibliografia.
Pubblicazioni
Altre Pubblicazioni
Ulteriori pubblicazioni cartacee con ISBN:
- 2024. The Skills Cycle for the Construction of Professional Profiles and Educational Standards ISBN 978-8832060270
- 2024. Tourism and Experiential Marketing: Principles, Case Studies, Experiential Quality Seal, Skills and Professional Profiles ISBN: 978-8832060287
- 2022. Turismo, Arte e Patrimonio Culturale: Profili Professionali e Nuovo Quadro delle Competenze ISBN: 9788832060171
Pubblicazione non cartacee
- 2020. Quadro delle Competenze del Turismo, delle Arti e dello Spettacolo: “Tourism, Arts and Entertainment Competence Framework (TAECF)”. ISBN: 9788832060058.
- 2020. Culti dell’Antica Sicilia (Edizione 2020): ISBN: 9788832060089
- 2019. Barocco del Val di Noto – Vol. 4: Catania. ISBN: 9788832060027
- 2018. Culti Miti e Leggende dell’Antica Sicilia ISBN: 9788894321913
- 2018. La Sicilia tra Storia, Miti e Leggende – Vol. 1: Dalla Preistoria ai Fenici. ISBN: 9788894321951
- 2018. Barocco del Val di Noto – Vol. 1: Barocco Patrimonio dell’Umanità. ISBN: ISBN: 9788894321920
- 2018. Barocco del Val di Noto – Vol. 2: Ragusa. ISBN: 9788894321937
- 2018. Barocco del Val di Noto – Vol. 3: Modica e Scicli. ISBN: 9788894321944
- 2018. Particolari di Sicilia. ISBN: 9788832060003
- 2017-2020. Qualità, Modelli Operativi e Competitività dell’Offerta Turistica. ISBN: 9788894321906, 9788832060065
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