Manager del Turismo dei Cammini: Schema di riferimento

Schema D) Professione non regolamentata (schema provvisorio)

Lo schema di riferimento si basa sul modello ‘Ciclo delle Competenze‘ ed è in linea con il ‘Tourism, Arts, Heritage Competence Framework (TAH-CF)’. il TAH-CF è definito in conformità con il Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF), la Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 2009/C 155/02 (ECVET) e lo schema APNR (Attività Professionali Non Regolamentate) adottato dall’UNI per la normazione tecnica delle professioni non regolamentate.”

Lo schema è messo a disposizione di tutti gli stakeholder della filiera turistico culturale al fine di raccogliere commenti e elementi utili a migliorarne i contenuti. Tutte le parti interessate sono invitate a migliorare lo schema inviando i loro contributi a info@aiptoc.it 

 

Descrizione

PTUMN14: Manager del Turismo dei Cammini (VI Liv. EQF)

Il “Manager del Turismo dei Cammini” è una figura professionale specializzata nella creazione e promozione di itinerari turistici di interesse culturale, naturalistico, paesaggistico, storico e religioso. Questi percorsi, che possono essere di rilevanza mondiale, europea, nazionale, regionale o locale, sono ideati per essere percorsi a piedi o mediante altre forme di mobilità dolce e sostenibile.

Integrando i principi del turismo esperienziale e dell’Interpretazione del Patrimonio Culturale questo manager sviluppa percorsi unici che offrono una visione olistica degli itinerari che valorizzano gli elementi di identità locali: religiosi, storici, naturalistici, paesaggistici, enogastronomici, demoetnoantropologici, stimolando tutti i sensi e coinvolgendo attivamente i camminatori.

Le sue competenze spaziano dall’identificazione  delle attrazioni territoriali, la pianificazione di itinerari che enfatizzano tali attrazioni, e la promozione di un approccio olistico che fonde identità locali, estetica e scoperta. Attraverso questi sforzi, il Manager del Turismo dei Cammini non solo facilita la scoperta di nuovi percorsi, ma arricchisce anche l’esperienza culturale dei camminatori, contribuendo alla crescita di un turismo consapevole, inclusivo e sostenibile.

In sostanza, il Manager del Turismo delle Radici è un professionista che unisce conoscenze del Patrimonio Culturale con competenze di gestione del turismo per creare esperienze di cammino personalizzate e profondamente significative, che permettono ai camminatori di connettersi con le identità locali.

Questa figura è contigua ma non identica alla figura professionale “Operatore del Turismo dei Cammini”

Confrontando i ruoli di “Manager del Turismo dei Cammini” e “Operatore del Turismo dei Cammini”, è necessario distinguere alcune differenze chiave:

  1. Ambito di Responsabilità: Il Manager del Turismo dei Cammini ha un ruolo più strategico e di alto livello, concentrato sulla progettazione e gestione complessiva di itinerari turistici, mentre l’Operatore del Turismo dei Cammini si concentra sull’organizzazione pratica e l’esecuzione di specifici cammini e attività o è una degli stakeholder interessato ad offrire servizi turistici, culturali o si supporto lungo o in prossimità degli itinerari stessi. 

  2. Focus sullo Sviluppo dell’Offerta: Il Manager del Turismo dei Cammini è impegnato nel definire e arricchire l’offerta turistica a un livello macro, contribuendo a modellare il futuro del turismo esperienziale sui cammini attraverso strategie innovative e sostenibili, mentre l’Operatore si dedica maggiormente alla pianificazione e alla realizzazione di itinerari personalizzati o dei servizi turistici, culturali o si supporto.

In sintesi, il Manager del Turismo dei Cammini funge da progettista e stratega a livello più ampio, mentre l’Operatore si focalizza sull’attuazione e gestione pratica delle esperienze del cammino e/o di servizi correlati.

 

Normativa di riferimento

  • Quadro Europeo delle Qualifiche (European Qualification Framework – EQF)
  • Raccomandazione 2009/C 155/02 (Sistema europeo di crediti per l’istruzione e la formazione professionale -ECVET)
  • Legge 4/2013 relative alle professioni non regolamentate (Italia)

Compiti e attività specifiche

Nell’assegnazione dei compiti, è stata effettuata la seguente distinzione:

  • Compiti fondamentali: compiti indispensabili per tutti i profili specialistici
  • Compiti facoltativi: compiti aggiuntivi ai fondamentali che sono a discrezione del singolo Operatore Esperienziale

Compiti fondamentali

  • T1: Valutare i bisogni e le aspettative dei camminatori: Questo è fondamentale per creare esperienze uniche e soddisfare le aspettative dell’utenza
  • T2: Analizzare il Contesto della offerta legata al turismo dei cammini
    • T2.1 Individuare e Analizzare la normativa di settore
    • T2.2 Individuare e Analizzare gli stakeholder (chi sono le parti interessate: interne/esterne)
    • T2.3 Individuare e Analizzare le attrazioni territoriali correlati agli itinerari (Patrimonio Culturale territoriale)
  • T3: Analizzare costi e benefici ed effettua l’analisi dei rischi (Risk Management): Cruciali per garantire la sostenibilità e l’efficacia dell’offerta turistica.
  • T4 Ricerca delle identità locali: Raccogliere informazioni per fornire un contesto ricco e dettagliato agli itinerari. 
  • T5: Progettare l’offerta turistica 
  • T6: Comunicare l’offerta turistica 
  • T7: Realizzare l’offerta turistica 
    • T7.1: Collaborazione con Comunità, Esperti e Operatori del Turismo dei cammini: Lavorare con guide escursionistiche, guide e accompagnatori turistici, fornitori di servizi ed esperienze, in particolare di Guest, Dinner, Open Air e Cultural Experience per garantire un approccio olistico e profondità nelle offerte.
    • T7.2: Pianificare Itinerari:  Creare percorsi di viaggio che favoriscono i principi di sviluppo turistico sostenibile e inclusivo, integrando esperienze multisensoriali e interazioni con le comunità e gli attori locali.
    • T7.3: Definire le procedure e i regolamenti interni
    • T7.4: Gestire le risorse economiche (budget)
    • T7.5: Coordinare le risorse umane (staff)
    • T7.6: Garantire la corretta esecuzione dell’offerta turistica 
    • T7.7: Verificare e controlla la conformità alla normativa vigente applicabile
    • T7.8: Monitorare la qualità dell’offerta turistica
  • T8: Migliorare l’offerta turistica (miglioramento continuo)
  • T9: Valutare le offerte turistiche dei cammini
  • T10: Innovare le offerte turistiche dei cammini

Compiti facoltativi per tutti i profili specialistici

  • T11: Effettuare Formazione in materia di Turismo dei Cammini
  • T12: Interfacciarsi in lingua straniera in funzione del target territoriale di riferimento dei clienti

 

 

Criteri di Valutazione del profilo

Per l’attestazione del possesso delle competenze si propone di tenere in considerazione metodologie che tengono conto dei seguenti aspetti in modo non mutuamente esclusivi, vale a dire eventualmente in combinazione tra di loro:

  • Titoli di studio rilasciati in ambito accademico (Apprendimento Formale)
  • Formazione Specifica (Apprendimento Non Formale)
  • Esperienza lavorativa o professionale (Apprendimento Informale)

L’esperienza lavorativa o professionale può essere dimostrata attraverso vari strumenti tra cui:

  • Curriculum Vitae
  • Portfolio professionale
  • Collocamento oggettivo sul mercato (premi, riconoscibilità regionale, nazionale o internazionale)
  • Pubblicazioni (scientifiche o editoriali)

Requisiti di accesso alla figura professionale 

Dato che la figura professionale non è organizzata in un ordine o collegio, i requisiti possono variare in base all’Associazione Professionale di riferimento o ad altri criteri stabiliti dalle singole parti interessate. Di seguito i requisiti adottati da AIPTOC- Associazione Italiana professionisti del Turismo e Operatori Culturali.

  • Aver frequentato percorsi formativi specifici per la figura professionale in oggetto organizzati/riconosciuti da Università, Regioni o da Associazioni di professionisti istituiti ai sensi della legge 4/2013 e riconosciuti dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy  (MIMIT ex MISE)e almeno sei mesi, anche non continuativi, di comprovata esperienza lavorativa o professionale nel settore di riferimento

Oppure

  • Aver frequentato un percorso di formazione specifica i cui contenuti sono esplicitati da norme UNI, laddove esistenti, purché coerenti con la competenza in oggetto e almeno 6 mesi di esperienza lavorativa o professionale nel settore di riferimento

Oppure

  • Laurea triennale e almeno due anni, anche non continuativi, di comprovata esperienza lavorativa o professionale nel settore di riferimento

Oppure

  • Diploma di scuola secondaria di secondo grado e almeno cinque anni, anche non continuativi, di comprovata esperienza lavorativa o professionale nel settore di riferimento

Oppure

  • Essere inseriti in Registri di Associazioni di Professionisti costituiti ai sensi della legge 4/2013 e riconosciuti dal MISE purché riferenti alla competenza in oggetto
  • Essere inseriti in Registri di Professionisti certificati in base a specifiche norme UNI, laddove esistenti, purché coerenti con la competenza in oggetto

 

  • Ricerche correlate sulle Banche Dati dell’Archivio delle Competenze “ACTAS” (IN FASE DI IMPLEMENTAZIONE) 

    Percorsi formativi che rilasciano la competenza professionale in oggetto: Corsi PTUMN12

    Professionisti in possesso della competenza professionale in oggetto: Professionisti PTUMN12

In Evidenza Heritage Interpretation

Formazione in Evidenza
Corsi Base 

Corsi di Alta Specializzazione