Promozione Olistica del Patrimonio Culturale – Parte 5: Repertorio dei Centri di Interpretazione del Patrimonio
di Ignazio Caloggero
Pagina di Riferimento: Interpretazione del Patrimonio Culturale: Da Dove Iniziare
Possono diventare Centri di Interpretazione del Patrimonio (CIP), oltre ai Musei ed Ecomusei, tutte le strutture che realizzano progetti di valorizzazione, comprensione, promozione e tutela del Patrimonio Culturale materiale e Immateriale ampliando la loro funzione attraverso un approccio basato sui principi dell’interpretazione.
Al fine di classificare e distinguere le diverse tipologie di strutture, è stato elaborato il Repertorio dei Centri di Interpretazione del Patrimonio, una classificazione che potrà evolversi nel tempo, includendo modifiche o nuove categorie. La versione attuale è la 1.0.
Repertorio dei Centri di Interpretazione del Patrimonio (Ver. 1.0)
Repertorio dei Centri di Interpretazione del Patrimonio (Ver. 1.0)
Ogni struttura elencata può essere riconosciuta come Centro di Interpretazione del Patrimonio (CIP) solo se dimostra di rispettare i principi dell’interpretazione, che ne definiscono la specificità come CIP di primo, secondo o terzo livello.
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- Musei: Inclusi i musei scientifici, archeologici, etnografici, d’arte moderna o contemporanea, e le loro sezioni specializzate.
- Ecomusei: Strutture che, per definizione, già adottano un approccio interpretativo in quanto “ecomusei interpretativi”.
- Parchi e Riserve Naturali: Inclusi parchi regionali, nazionali, aree protette e geoparchi UNESCO.
- Laboratori e Centri Didattici: Strutture dedicate all’educazione ambientale, scientifica o culturale.
- Fattorie Didattiche e Agricole: Con un focus sul patrimonio rurale, le tradizioni agroalimentari e l’educazione alla sostenibilità.
- Istituzioni Educative: Scuole, università ed enti formativi con programmi educativi o laboratori di ricerca che adottano approcci interpretativi (es. orti scolastici, laboratori archeologici).
- Visitors Center: Spazi informativi e di accoglienza situati in prossimità di siti di interesse naturale o culturale.
- Centri per l’Interpretazione del Paesaggio: Strutture dedicate alla lettura, interpretazione e valorizzazione del paesaggio culturale e naturale.
- Centri di Interpretazione Urbana: Luoghi che raccontano la storia, le trasformazioni e il significato culturale delle città e dei quartieri.
- Centri per Eventi Artistici o Culturali: Teatri, spazi per performance, esposizioni di pittura, fotografia, scultura o altre forme d’arte visiva, e iniziative culturali simili.
- Biblioteche e Archivi Storici: Strutture che ampliano la loro funzione tradizionale adottando approcci interpretativi per valorizzare il patrimonio documentale.
- Siti Archeologici e Storici: Spazi gestiti da enti pubblici o privati, valorizzati con strumenti interpretativi per esplorare contesti complessi.
- Villaggi Tematici e Parchi a Tema: Strutture focalizzate sulla narrazione e interpretazione di temi culturali, storici o naturali.
- Centri di Spiritualità e Siti Religiosi: Monasteri, abbazie, santuari o chiese che interpretano e comunicano il patrimonio spirituale e religioso.
- Centri per la Promozione del Patrimonio Immateriale: Strutture dedicate alla valorizzazione di tradizioni locali, folklore, artigianato ed enogastronomia.
- Imprese Culturali e Creative: Realtà che utilizzano tecnologie innovative, storytelling e approcci creativi per interpretare e promuovere il patrimonio culturale.
- Associazioni Culturali o Ambientali: Gruppi locali che organizzano eventi e percorsi interpretativi per valorizzare il patrimonio.
- Centri di Turismo Esperienziale: Strutture che combinano attività esperienziali con approcci interpretativi (es. escursioni guidate, itinerari tematici).
- Centri di Educazione alla Sostenibilità: Focalizzati sulla sensibilizzazione al patrimonio naturale e culturale legato alla sostenibilità ambientale e sociale.
- Case e Luoghi della Memoria: Spazi che evocano e preservano ricordi collettivi legati a fatti storici, miti, religioni, leggende, personalità o saperi del passato, come i luoghi del lavoro storico.
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Le categorie non sono mutuamente esclusive e possono spesso sovrapporsi. Ad esempio, un museo può essere anche un luogo della memoria, situato in un parco naturale che include un sito storico o archeologico e disporre di un Visitor Center.
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